mercoledì 19 agosto 2015

homo erectus





HOMO ERECTUS






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Ci sono voluti diversi milioni di anni,più di qualche estinzione e diverse mutazioni genetiche per regalarci l’uomo così come lo vediamo oggi.La posizione eretta,da noi ritenuta naturale in realtà è il frutto di faticose conquiste selettive che ci hanno trasformato da esseri proni  in individui evoluti ,va da se quindi che “l’erezione”  è un'attività faticosa e travagliata ,che  richiede  metodica e costante applicazione,tanto facile da raggiungere almeno quando difficile da mantenere.Infatti,per quanto il tempo e l'evoluzione hanno lavorato costantemente su di noi  per mantenerci diritti,tutto intorno ci trama contro e  basta un pensiero ,una distrazione ,una minaccia e tutto……….. s’ammoscia."L’attrezzo “  o "mazza" come dir si voglia infatti è  la metafora della vita,con parallelismi e similitudini che a pensarci bene  hanno dell'incredibile.Da giovani  ci si “incazza”(anche il termine ci aiuta) per nulla,ci si erge turgidi al minimo tocco e ogni sguardo,attrito ,provocazione ci predispone alla “pugna”,termine  un po' demode' , vagamente "evocativo".E  così,sospinti dal potentissimo carburante tipico della gioventù a base di estrogeni e testosterone ,si progettano rivoluzioni,si fanno scoperte,si generano cambiamenti. Si cammina diritti e fieri ,impavidi  e pronti a sfidare qualunque nemico,pieni zeppi  di ormoni gelosamente  custoditi in quel resistentissimo,grinzoso  e morbido contenitore che è lo scroto.Si sono loro,gli ormoni che ci tengono  e ce lo tengono su.Ecco spiegato il perchè  passiamo gran parte della gioventù a proteggere quel prezioso “sacchettino”,  tuonando contro chiunque di  “NON ROMPERE I …………………………..”E poi, siamo soliti dire indicando un soggetto particolarmente attivo e sprezzante del pericolo... “quello ha le palle.”







E’ scientificamente dimostrato che una considerevole presenza di testosterone rende l’individuo più sveglio,maggiormente predisposto alle battaglie, più fertile e resistente.Dal risorgimento al 68,da piazza Tienanmen agli indignados le rivoluzioni sono passate attraverso  i giovani



I giovani si sa hanno una scarsa consapevolezza della proprietà,del possesso,in loro dimora il gene della follia ed è cosa risaputa che per i folli non esiste un bene accatastato ,una rendita,un …………………….un piazzamento da difendere.Col tempo poi ,il testosterone diminuisce e i patimenti,le esperienze e le delusioni della vita,cominciano a piegarci.Diventiamo riflessivi e cominciamo a  difendere le rendite e le posizioni acquistate nel tempo.Ci vuol altro che uno sguardo , uno struscio,una semplice provocazione per farci rimanere “eretti” e per farcelo  tirar sù.Spesso ci rifugiamo nel vecchio detto degli antichi:" l'attrezzo non vuol pensieri" e così giustifichiamo inaspettati  cedimenti e defaiance.






Cominciamo ad essere possibilisti,accomodanti,accondiscendenti,malleabili e mollicci con qualche risibile traccia di ardore giovanile, proiettatI  progressivamente verso i 90 gradi.Ovviamente continuiamo ad affermare che noi no,noi non cediamo.In realtà non ce ne accorgiamo ma è così che cominciamo lentamente a morire.




Da vecchi poi non ne parliamo.Nella vita abbiamo dovuto "remare" contro tutto  e tutti,abbiamo combattuto chissà quante battaglie, e continuiamo a chiederci ossessivamente se veramente ne è valsa  la pena.L’erezione è ormai solo un vago ricordo e la posizione a 90 gradi ,soprattutto in considerazione del fatto che a stento ci reggiamo in piedi è quella più consona o addirittura più “comoda”.Abbiamo raggiunto un valido compromesso con moglie e figlie,che ci ricordano costantemente  che prima di avventurarsi in nuove e più grandi imprese ,il primo grosso obiettivo da raggiungere è centrare il vaso e le abbiamo benevolmente perdonate quando invece ci ricordavano che quell’ obiettivo(il vaso) era molto più vicino di quanto potessimo immaginare.Molti allora, scelgono di convivere ,per amore della pace,con invettive e improperi,semplicemente portando un bavaglino  proprio sotto "l'attrezzo",ma ci sono anche quelli che controbattono dicendo che "è molto più lungo di quanto possiate immaginare".
Viviamo in un mondo diviso in migliaia di società, dove un manipolo sparuto  di uomini costringono immense moltitudini a vivere a 90 gradi,minacciando  licenziamenti ,ripercussioni, perdite di posizioni e annientamento fisico e cerchiamo pure di convincerci e......... convincere.. che in fondo così è la vita  e così va il mondo e quindi meglio sarebbe lasciarsi andare e farsi trasportare dalla corrente.
Si,è proprio vero, in quel momento  cominciamo a morire.Muore in noi  la voglia di intraprendere,muore la voglia di creare come pure quella di competere,muore la voglia di progettare come pure quella di associarsi e l’importante non è  dare vita a nuove idee ma accodarsi alla persona giusta che magari puo’ valorizzare progetti di nessun valore.E così a morire è  il  libero pensiero, e con esso ogni possibilità di cambiamento.I giovani,per natura folli e maggiormente propensi   alle novità cominciano a disertare ogni forma di associazionismo per cui in giro vedi sempre le stesse facce da trent’anni .
Quei pochi giovani che circolano "si sono fatti persuasi"(Montalbano) che se si comportano bene avranno un giorno ….forse ..un posto in paradiso.Questo blog,HOMBRE VERTiCAL,vuole essere il disperato tentativo di rimanere diritti anche quando tutto intorno soffia violentemente per piegare,e soprattutto quando tutto intorno "s'ammoscia".Hombre vertical,è ogni essere umano consapevole delle proprie capacità come dei propri limiti ,l'uomo tutto d'un pezzo,il “sergente di ferro”conscio  che "l'erezione"ha richiesto secoli di mutazioni,migliaia di anni  di selezione naturale e lotte terribili per conquistare la dignità  e  che niente e nessuno,politici compresi,dovrebbero costringere  qualcun altro a camminare chinato.All’hombre vertical è richiesta esclusivamente una qualità : la coerenza,cioè l’eguaglianza tra quanto sostiene e come   si comporta.La coerenza non è merce comune,e si conquista sacrificando di tutto un po’.Un po’ di denaro,un po’  di carriera,un po’ di ambizioni .D’altro canto però,con la coerenza si acquista il rispetto ,la stima e soprattutto la libertà.Questo blog,non è volutamente interattivo,non dialoga ,non alterca,magari domanda ma non risponde ,è un luogo dove si potrà leggere un'altra verità,ammesso che ce ne sia più di una,magari sorridendo anche un po’.E’ un grande progetto ,al quale mi sento particolarmente legato,che nasce dalla necessità di trasmettere ai più giovani,coadiuvato magari da chi come me vorrà farlo,quanto imparato in questi tribolatissimi e meravigliosi anni di appartenenza alla “nostra”  società amatori del pastore tedesco.Noi indicheremo  loro le “strade” per accelerare la conoscenza e in cambio loro ci restituiranno l’entusiasmo,la forza e la “follia” che ci faranno camminare eretti,neanche fossimo ancora giovani,e quindi liberi."Oro',si nasce incendiari e si muore pompieri" così mi disse il mio vecchio amministratore delelgato,"fanculo ingegne' gli risposi mostrando il dito medio.E da allora lotto con gli anni e con le età e con le infinite tentazioni quotidiane di mandare tutto a quel paese e  lasciarmi trascinare dalla corrente.E' difficille resistere,molto difficile ,ma poi penso e mi dico:"ma come, non ho fatto la troia da giovane ,quando ci avrei guadagnato magari provandoci gusto e mi metto a farla ora....brutto spelacchiato e rognoso,e con la strada davanti molto più breve di quella già percorsa".
E' difficile resistere ,soprattutto quando sei ormai assolutamente sicuro che  l’unico modo per sconfiggere il potere è conquistarlo,magari diventando tu stesso un moderno "masaniello".
Ed ecco perchè ho sempre creduto nel principio dell'alternanza,a turno  nel governo delle cose di "tutti",siano esse stati,enti,associazioni,perchè solo così quelle" cose "che sono di tutti,non finiscono per essere di qualcuno in particolare.
Ma questa è veramente un'altra storia