Gorrieri 2016 razza quo vadis
Il Walter Gorrieri è unanimemente ritenuto il raduno più importante dell'anno.Da sempre la vittoria del trofeo o il piazzamento in questa competizione rappresentano un sicuro viatico per la carriera di un soggetto e una tappa importante nel suo palmares .Non amo particolarmente questa gara e cercherò di spiegarvene i motivi.Seppur non giovanissimo anagraficamente non ho avuto la fortuna di incontrare il nostro fondatore e i tratti di personalità dello stesso li conosco o attraverso la società che quasi sempre ricalca l'immagine di chi l'ha concepita oppure attraverso le "chiacchere" di chi quei tempi li ha vissuti.Quanto si dice intorno al dott.Gorrieri ,io l'ho appreso dalla voce narrante di Luigi Mantellini,che ogni volta che mi parlava di lui ,abbassava la voce quasi per paura di essere sentito e si guardava intorno per accertarsi che il dottore non si sollevasse dalla tomba.In lui leggevo un misto di rispetto,ammirazione e ....terrore e spesso era solito dire: " u dott Corrieri non c'era doce di sale",a sottolineare la personalità forte e autoritaria.Quest'anno al Gorrieri la sas ha voluto dare un significato particolare e dal momento che è l'anno della nomina del presidente a incarichi importanti ha voluto dimostrare ai numerosi ospiti stranieri la sua grande capacità organizzativa,e così mentre in Germania tutto si apassisce e muore in Italia il movimento in controtendenza "sembrerebbe" godere di ottima salute.E così è stato.
Bellissima la location,con ring ampi e curati nel minimo dettaglio con uno stand gastronomico all'altezza dei campionati migliori,dove complice l'assenza di vigilanza assoluta,qualcuno(non io) è riuscito a mangiare tre volte con lo stesso biglietto e alla fine.....sazio.....lo ha pure ceduto agli amici.E pensare che il presidente il discorso di benvenuto lo aveva "ciccato" alla grande dicendo :" A volte mi chiedo se non do troppo a questa società" che tradotto significa :"cosa avete fatto per meritarmi",poi però si rende conto che qualcuno di noi ha fatto 2000 km per esserci,rinunciando a qualche notte di sonno e ad un meraviglioso wek end al mare e forse si rende anche conto che senza la sas a quest'ora farebbe il bancario,lo statale o il medico condotto e vira verso un più sostenibile "grazie a tutti per essere accorsi numerosi" che ci fa sentire un po' meno cornuti ,battuti e cacciati di casa.E' un raduno che non mi piglia,dicevo,anche perché ho sempre trovato discriminante il fatto che anziché essere itinerante e quindi celebrare il fondatore ogni anno in posti diversi,costituisce l'ennesima occasione per noi gente del sud di metterci in macchina e sostenere le immani fatiche del viaggio.Insomma comunque la si veda....per sport,per piacere ,per lavoro emigriamo sempre.Strano paradigma il nostro mondo cinofilo dove se si eccettua qualche "mecenate" settentrionale,tutto quanto....dalla vita sociale ai cani,si fanno al sud e , paradossalmente gli uomini di potere sono meridionali ,eppure gli eventi importanti si svolgono al nord.Non me ne voglia nessuno se dico che a un raduno di Bari è più facile trovare Berlusconi che un socio del nord mentre invece i raduni in generale sarebbero poca cosa senza l'immancabile sostegno del popolo meridionale.I soliti mali del sud,abbiamo tutto ma evidentemente non sappiamo venderlo.Ma tant'è.No,non mi piglia.Per la verità,non amo nemmeno i grossi raduni, perché in queste manifestazioni al pari del campionato,scendono in campo "i poteri forti" e i risultati finiscono con l'essere in qualche modo condizionati.Anni ed anni passati in mezzo ai ring ad assistere l' amico GINO mi hanno purtroppo fatto capire che non tutti affrontiamo la cinofilia allo stesso modo e complice le umane insicurezze molti preferiscono "scendere in campo" solo dopo aver "sondato il terreno".Per anni ,insieme a qualche amico,abbiamo fatto da scudo a Gino Mantellini,il cui cellulare nei periodi del campionato pareva essere il call center della TIM e lui stesso si divertiva a farci ascoltare le telefonate ammaliatrici di vari espositori e pure di qualche giudice,che sponsorizzavano le prestazioni del proprio cane.Penso si sia fatto un buon lavoro all'epoca,se pensiamo che non cedendo alle "lusinghe" di alcuno, molte di quelle femmine e di quei maschi oggi supportano positivamente l'allevamento italiano e mondiale.
| l' indomito highlander |
Mi capita anche di sentire,molto spesso, qualche sfrontato che dice:"lo presento io il cane,sto' bene col giudice" ,per cui mi par di capire ,spero non sia il sentire "generale", che le classifiche vengano fatte più che per il valore dei soggetti sulla base dei rapporti "intimi" con questo o quel giudice .Ovviamente non tutti i cinofili son fatti così e fortunatamente nemmeno i giudici ,ma in prossimità del campionato,è bene richiamarci alle elementari regole deontologiche che dovrebbero regolare il comportamento di tutti noi .Magari ricordiamo anche che dietro le speranze di un espositore,quando legittime ovviamente,ci sono i sacrifici affrontati dal cane e dalle famiglie e che i ragazzi,questi giovani a cui le società affidano il proprio futuro ci guardano e dio non voglia ne facessimo dei nostri "cloni",magari peggiorati.Comunque un bel raduno quanto a numeri e presenze.Vero è che era anche l'ultima occasione per "beccare" un giudice del campionato in un annata dove,onestamente, non è stato facile .La classe giudicante tedesca è scesa in campo neanche fosse la filarmonica di Berlino solo che al posto degli strumenti aveva il cinometro.La Germania evidentemente vuole attenzionare in maniera decisa il contenimento della taglia,probabilmente perché la ritiene una problematica sfuggita ad ogni controllo.L'impatto su espositori e convenuti ,almeno dal punto di vista psicologico,è stato notevole e la gara ne è risultata fortemente condizionata,forse perchè alcuni giudici hanno finito per incartarsi da soli.Che in Germania ormai da anni manchi una guida ferma ed autoritaria,una personalità carismatica fortemente riconosciuta da tutti è cosa nota.Dopo la morte di Ermann Martin,l'ultimo grande condottiero dell' Sv ,la società sembra condannata ad un limbo di mediocrità,dove il numero dei soci cala drasticamente e il livello medio dei cani è ben lontano dagli anni d'oro.Causa di tutto questo la mancanza di una guida e l'assalto di gruppi di potere,mecenati e lobby economiche ,capaci di guidare la razza non secondo le logiche compensative del momento ,come è giusto che sia,ma asservendola al cane che si possiede.Ecco perché,appare strano,che ad appena pochi mesi dall'aver nominato sieger uno dei cani che aldilà di ogni ragionevole dubbio piccolo non è, e con il resto degli eccellenti auslesi quasi tutti risultati esuberanti la taglia nella media delle misurazioni effettuate ci si presenti nel campo di un paese straniero,per giunta ritenuto "alter ego" della madre patria non dotati di "buona volontà" ma di un cinometro .Dai giudizi degli auslesi del campionato tedesco,resi noti e tradotti dall'informatore zootecnico è facile rendersi conto,che tranne qualche rara eccezione,tutti i soggetti sono stati trovati eccedenti la taglia di 1/2 cm e questo volendo mettere la mano sul fuoco sull'attendibilità delle misurazioni.Ho tenuto personalmente a guinzaglio Willi Kukucsland e in verità mi è parso realmente ....in taglia...visto al naturale ,e se willy alle misurazione è risultato praticamente nove volte su dieci 66,vi lascio immaginare quanto possano essere "alti" tutti gli altri.Del resto,i cani,non si misurano a occhio ,in quanto molto spesso,ci sono soggetti più piccoli di quanto sembra e altri più grandi di quanto si possa immaginare.In realtà,il cinometro che comunque è "l'attrezzo di dotazione " del giudice, andrebbe usato con parsimonia,a meno che non si decida di fare uno screening statistico sulla razza,con misurazione effettuate a bordo ring e nemmeno comunicate ai giudici della manifestazione,come del resto si fece anni orsono al nostro campionato.In Italia,del resto dovremmo essere a posto,dal momento che nella relazione tenuta dal nostro presidente durante la consueta riunione tecnica al campionato lo stesso ha comunicato:"Noi , non abbiamo problemi di taglia".Comunque la si guardi,l'uscita...o meglio l'entrata dei giudici tedeschi al Gorrieri non è stata delle migliori ed ha lasciato un po' tutti perplessi.Una presa di posizione così netta a poche settimane dai vari campionati e con la produzione dell'anno già sfornata,non può far altro che destabilizzare l'espositore che dovrà scegliere non solo se portare al campionato quei soggetti con il centimetro in più ma addirittura se investire su di loro in termine di selezione.Se si dovesse essere così drastici come paventato in alcune riunioni tecniche tenute sul territorio nazionale e quindi non si dovessero selezionare tutti i soggetti eccedenti il centimetro,penso vedremmo decimata la produzione degli ultimi anni,e questo non solo in Italia ma soprattutto in Germania.Chi ha una qualche esperienza col cinometro sa anche che è assai facile trovare misure differenti su un soggetto,e questo indipendentemente dal terreno sottostante e che la taglia,quando parliamo ovviamente di un centimetro potrebbe essere falsata dalle diverse condizioni del soggetto stesso.Come al solito le prese di posizione nette sarebbero da evitare perché portano spesso al sacrificio di tanti soggetti di valore ,dando ovviamente per scontato che " il centimetro." e' un unità di misura e non un opinione e quindi come tale "UGUALE PER TUTTI". Oltretutto ,il cane veramente grande non piace a nessuno(ovviamente mi riferisco ad allevatori ed espositori dotati di un buon bagaglio tecnico) e tranne qualche rarissimo caso di soggetti costruiti in maniera impeccabile(oggi in giro ce ne più d'uno) le femmine di 64 e i maschi di 69 sono scarsamente funzionali al ring.A dire il vero,i giudici italiani che hanno presenziato alle gare del "dopo Gorrieri" (a Polla ,Gazzetta e Mantellini) non hanno sciorinato alcun cinometro ma si sono affidati esclusivamente alla provata esperienza ponendosi come unico limite quello del buon senso e della funzionalità.Del resto,scorrendo le classifiche della gara "Castelli Romani" ,ci si rende facilmente conto che lo stesso Majer ha posizionato nelle posizioni di testa qualche ottimo cane con il centimentro in più. E allora?Ritengo che quel centimentro in più si possa e si debba tollerare laddove ci siano caratteristiche di tipo tali da giustificarlo tenendo sempre presente che la funzionalità e l'instancabilità sono i punti fondamentali dai quali e' impossibile prescindere.
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| Fulz |
Il resto è compito dei selezionatori o di coloro che giudicano gli adulti maschi che dovranno sapientemente miscellare i vari soggetti salvaguardando ora le costruzioni,ora le taglie,ora il tipo ora il carattere.Ah grande Herman che ha saputo coniugare le gigantesche e monumentali costruzioni di Fanto vom hirscel e Cello vom romerau con lo splendido tipo e la taglia contenuta di Eiko vom Kirscental e Fando von Sudblick.Nessuna indicazione invece viene data su un problema estremamente grave che è quello della angolature posteriori,la cui drammaticità è tale soprattutto perché è presente in buona parte dei soggetti allevati e soprattutto tra gli auslese ed eccellenti di punta tedeschi.
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| eiko vom kirscental |
Esorto chiunque a fare un semplicissimo esperimento :prendete un soggetto ben costruito,con angoli assolutamente normali e taglia "esuberante" cioè 62/63 se femmina , se maschio 66/67 e armatevi di una bici,inforcatela e percorrete 7/10 km al mattino presto.Vi renderete conto che il vostro cane percorrerà questa distanza senza difficoltà alcuna magari trasformandosi in una vostra piacevolissima "pedalata assistita" e tornerà a casa così come si conviene ad un vero pastore tedesco,che per lavoro accompagna il gregge per decine di chilometri al giorno.
Tornate a casa e il giorno dopo procuratevi.......se già non lo avete in allevamento(dubito) un soggetto di assoluta media taglia con angoli posteriori in eccesso inforcate la bicicletta e cominciate la "passeggiata".Vi renderete conto che non solo il cane non assisterà la vostra pedalata ,ma che al contrario ben presto sarete voi a dover assistere lui,spesso guardando indietro "pregandolo" di affrettarsi,quando addirittura non dovrete chiamare qualcuno con auto e trasportino per riportarlo a casa.Questi soggetti ,a pensarci bene,somigliano tanto a quelle macchine dei cartoni animati che sembrano perdere le ruote e i pezzi da tutte le parti.Penso non ci sia bisogno di spiegare quanto poi possa essere tragico il binomio eccesso di altezza ed eccesso di angoli insieme.
Questo è quanto emerso dal Gorrieri,un raduno che quanto a qualità non ha dato grandi indicazioni.Qualche buon figlio di willy di taglia contenuta e ottimi colori,come del resto preannunciato in altro articolo e degli ottimi figli di Ulkan sparsi per ogni classe,a testimoniare lo strapotere riproduttivo di questo stallone che sembrerebbe compensativo rispetto ad alcune problematiche contingenti.Ottime le taglie,il tipo e le correttezze anteriori,un po' meno quelle posteriori,comunque migliorate rispetto al padre,mentre invece sui colori non mi sento ormai di garantire per nessuno,come pure estremamente positivo sembrerebbe l 'impatto sulla displasia.Vero è,che "complice" la proprietà ,lo stallone è l'unico in Italia ad aver montato e soprattutto è altissima la qualità delle femmine coperte,tra cui si annoverano eccellenti di punta ed auslese.Sembrerebbe che tutta l'Italia abbia lavorato per lui,ad onor del vero con buoni risultati.Quel che manca è l'apporto del "buon cane di quartiere",quel soggetto auslese italiano o eccellente di punta oppure semplicemente eccellente,che giustamente utilizzato possa portare giovamento alla razza almeno per quel che concerne la varietà genetica.Scorrendo le classifiche ci renderemo conto della pressoché totale assenza tra i soggetti presentati di cani che non siano figli ai "soliti noti",(GROOVY,ULKAN, e i figli di qualche auslese tedesco),complice il fatto che gli auslese italiani del recente passato o sono stati prontamente "monetizzati" (peccato per BASKO)o sono stati ignorati del tutto dal popolo degli allevatori o sono stati semplicemente "asfissiati" dalla presenza di soggetti che hanno fagocitato ogni possibilità di monta.Ovviamente,c'è qualche soggetto che è stato ritenuto.. giustamente improponibile.Francamente oggi "esporre" è arte estremamente difficile e per il piccolo e valente allevatore l'unica speranza è che la propria produzione incroci gli interessi di qualche mecenate che potrà valorizzare il suo prodotto.L'imperativo quindi è produrre e vendere o per monetizzare o per valorizzare un prodotto prezioso che diversamente,nelle tue mani, diventerebbe merce comune.Io,continuo ad allevare seguendo i dettami del responsabile di allevamento di turno,facendo ovviamente le logiche eccezioni che una mia personale coerenza mi impone(non sul responsabile ovviamente ma sui cani) ,ma oggi è veramente molto difficile:per chi non ama i viaggi della speranza in Germania,che francamente dopo Vegas e Remo , per giunta "invecchiati" in Italia, appaiono spesso ingiustificati,il territorio nazionale "sembrerebbe" povero di spunti.E' quindi compito della società proporre e valorizzare quei soggetti che si staccano ,magari anche di poco dalla media e garantirne sia la permanenza sul territorio italiano un po' come....."una volta" si faceva in Germania,sia l'utilizzo.Cos'altro mi rimane di questo Gorrieri?Una giovanissime femmine ricca di colpi di scena,dove il giudice ,non proprio un novellino,cambia improvvisamente le carte in tavola e finisce con il confondere tutti e soprattutto se stesso regalando qualche insperato momento di notorietà.La Van Dorsen che insieme al presidente Sv se la ride al commento di un sieger della classe(per giunta un ottimo soggetto) reo a parer suo(che se ne intende) di qualche tocco di pennello di troppo e i ring minori utilizzati come aree di mercato dove chi ha potenzialità economiche compra da chi i cani "ancora" riesce a farli per esporli a proprio nome o semplicemente per rivenderli.In queste aree ,si fanno le prove del "cane che verrà" perché chi vive di questo settore non ha paura dei cambi repentini di direzione e si porta avanti ,semplicemente comprando e garantendo le carriere.Soggetti piccolissimi,coloratissimi(ovviamente fino a prova contraria),alcuni veramente al limite del ridicolo.
Cristal,Elly,Reena,questi solo alcuni dei soggetti di maggior successo italiano nel mondo degli ultimi anni,nessuna di loro "piccola" e nemmeno "coloratissima",cionondimeno di grande fascino ed eleganza
E ancora la bellissima Enki vom de magistrale,sieger del passato,anche lei non piccolissima ma estremamente corretta e di immensa classe sono l'esempio di come si possa coniugare una "buona " taglia con un ottima funzionalità e soprattutto di come il colore in presenza di grandi strutture anatomiche sia un aspetto assolutamente marginale.Ma del resto in Germania si predica la media taglia,ma si nomina sieger Ballack(non ho nulla contro il soggetto...anzi),e in prospettiva futura....e giustamente ,si guarda con favore alla progenie di un soggetto,Fulz di Zenevredo(per me il più bel figlio di Furbo),che ha dovuto sudare sette camice per aggiudicarsi il titolo,in virtù di una taglia più da cestista che da dominatore di ring.E ci sono poi certi "pezzi di giovani" tra gli eccellenti di punta ....bellissimi...che già bussano alla porta.
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| cronos |
A poco serve dire che alle misurazioni alcuni di questi cani risultano meno grandi di quel che sembra.Personalmente ho notato che spesso, superati i quattro anni la maggior parte dei soggetti rispetto alle misure giovanili perde 1 barra 2 cm .Quai von Thermodos in vecchiaia misurava 66 cm al garrese e il cane che ho in casa che in partenza misurava 62 in vecchiaia ho paura al mattino di non ritrovarlo più nel box.
Erman per favore alzati e cammina e soprattutto perdona i tuoi illustri colleghi che sembrerebbero non sapere quello che fanno.
Ps.Più di qualche amico mi chiama e sorridendo mi chiede:"come fai a ricordarti tutto quanto dice il nostro presidente,perchè a rifletterci bene tu riporti esattamente le sue stesse parole".Approfitto di questa rubrica,il cui numero di visualizzazioni è andato ben aldilà di ogni più rosea aspettativa(grazie a tutti per le diverse migliaia,(puntiamo alle diecimila nell' anno) per rispondere:Nella vita ,"spero" di aver imparato qualcosa e l'ho fatto leggendo e quindi documentandomi o semplicemente ascoltando quelle persone che a mio parere meritavano di essere ascoltate e potevano insegnarmi qualcosa.Ovviamente crescendo,in tutti i sensi,pretendo che quelle persone nelle quali ho riposto le mie speranze di apprendimento e che ascolto con attenzione mi ripaghino semplicemente con comportamenti coerenti.Diversamente le parole,seppur ben pronunciate, diventano un semplice esercizio verbale e il loro utilizzo da parte di chi ha ruoli di comando perde di ogni significato.
che la vita ci sorrida
