Ante scriptum:prima di cominciare mi corre l'obbligo chiarire la mia posizione su alcuni video apparsi su facebook che mi hanno visto,mio malgrado in qualche modo protagonista.Ho ricevuto diverse telefonate ,alcune compiaciute altre piccate in relazione ad un fantomatico "mi piace" da me apposto in relazione ad alcuni video pubblicati sui social .Mi preme sottolineare che il "mi piace " apparso è in stretta correlazione con il mio "maldestro " utilizzo dei social ,per cui nel tentativo di aprire il video, che tralaltro sono riuscito a vedere solo attraverso il cellulare di un amico, ho inavvertitamente schiacciato il tasto "mi piace".Avvisato da amici,ripeto alcuni compiaciuti altri piccati ho provveduto a far rimuovere l'espressione incriminata,ripeto "far rimuovere", dal momento che non mi sono mai applicato per esserne capace.Quanto ho da dire sul capitolo brevetti,come è mia consuetudine lo esprimo di persona e non lo affido alle parole di nessuno,tanto meno a quelle di chi non conosco e cio' indipendentemente dalla condivisibilità o meno di quello che dicono.Personalmente ho sempre preferito(immodestamente) fare opinione o contribuire a farla anziché seguire tacitamente quella degli altri.Diversamente nella sas "vivrei" una condizione diversa. Chi mi segue da anni attraverso i siti o i blog sui quali ho scritto sa che nessuno è mai riuscito a estorcermi un "MI PIACE".Facebook è una meravigliosa invenzione ,ma ha limiti evidentissimi e pericolosi che non c'è bisogno di descrivere.Tra i tanti il più evidente è la possibilità di affidare ad un termine "tra i più laconici" l'espressione di un intero concetto,appunto "mi piace" o "non mi piace".Anni fa scrissi un articolo sul sito da Hector a rex ,"facce da FACEBOOK" per chiarire la mia posizione in merito a tutti gli amici che mi rimproveravano di non esprimere alcun tipo di "sentimento" nei confronti delle loro "esternazioni".A breve lo riproporrò.Questa invece la mia personale posizione sul "capitolo brevetti".
 |
immacolata concezione |
E' il giorno dopo la festa dell'IMMACOLATA CONCEZIONE e noi,cinofili della prima ora ,ci alziamo di primo mattino per presenziare a quello che probabilmente è uno dei primi veri Bh della storia del Pastore tedesco in Italia.I pastoristi,come già ampiamente documentato in passato hanno una grande fantasia nella scelta delle date,ma alzarsi al mattino presto il giorno dopo la "nottata della vigilia" equivale allo spararsi in bocca una revolverata.Comunque mi alzo,non ho cariche istituzionali o obbligo alcuno di frequenza,ma sono pur sempre il "fratello grande" e un innato senso di responsabilità mi obbliga all'esserci.Un caffè,una pettola al miele di prima mattina e perché no,un pezzo di baccalà fritto della sera precedente,manca solo che mi lavi i denti con la maionese dell'insalata russa e sono pronto.Parto e strada facendo mi fermo alla solita stazione di rifornimento che è letteralmente presa d'assalto da concorrenti e spettatori in attesa.Il campo è ancora chiuso perché il giudice e gli Ipo "vedenti" sono a fare le piste."Vuoi vedere che stavolta si fa sul serio?Sono quasi le dodici e non si vede nessuno...probabilmente i cani hanno "perso " la pista e i concorrenti la strada del campo.NON CI SIAMO ABITUATI anche perché dopo tanti anni è la prima volta che lo facciamo,lavoristi e bellezzari,tutti insieme appassionatamente.E' sicuramente un occasione d'incontro,di vita sociale ,in cui parlare addirittura di carattere e ci guardiamo come per dire"adesso come ci si organizza".Sul campo i ragazzi scalpitano e ripetono ai bordi gli esercizi,un po' come si faceva a scuola ripassando a memoria "l'Eneide" qualche minuto prima dell'interrogazione.Le loro facce sono pallide e qualcuno si apparta in preda a conati di vomito,é l'emozione.
 |
il riporto....quello vero |
Arrivano i giudici,che finalmente hanno "ritrovato la pista" e i ragazzi mi guardano come per dire:"E questi chi sono?".I loro abbigliamenti sono "pittoreschi",il primo sembra scendere giù dalla montagna,con una giacca a vento modello "dolomitico" che in Puglia in realtà è adatta quasi come il passamontagna ai Caraibi,l'altro sembra addirittura uscito dalla saga di "star Treck",elegantissimo,con le ghettine che salvano dal fango un pantalone attillatissimo e un giubottino dove mancano solamente i gradi di generale con sopra scritto a chiare lettere :"io sono un giudice Enci"."Nulla Questio" a volte anche l'abbigliamento fa il ruolo e questa non è una gara qualunque se è vero che per giudicare un po' di bh ,qualche avviamento e un IPO 1 da bellezza hanno chiamato addirittura "Salomone".E già questo è un motivo su cui riflettere non poco .E' possibile che nella più grande e strutturata società cinofila italiana non si è trovato nessun giudice al proprio interno ...aldisopra di ogni sospetto?Qualcuno che sia "autorevole" e di cui al tempo stesso ci si possa fidare?MAh!Si comincia con i Bh e ......francamente non ci siamo,non ci vogliamo essere ...non abbiamo proprio capito.Se andiamo con i punti ....non arriviamo da nessuna parte e sicuramente "annaspano " anche i cani da lavoro.Andrebbero giudicate le attitudini caratteriali dei cani più che il conduttore e soprattutto il lavoro svolto nel complesso.L'esercizio andrebbe fatto completare e ....pazienza se il controllo in alcuni momenti potrebbe essere migliore.Questi ragazzi hanno bisogno di fare esperienza,di sbagliare ed essere corretti in tutte le fasi e fino alla fine.Non ci sono abituati,non ci è abituato più nessuno,al sud come al nord e se vogliamo una reale inversione di tendenza occorre avere pazienza e giudici con le "palle" capaci di non farsi intimidire da un telefonino che filma ,anche perché spesso si tratta di amici che filmano le prove solo per affidarle alla futura memoria.La gente non deve vedere il brevetto come un ostacolo insormontabile,come molti addestratori vorrebbero farci credere ...per ritornare al più presto al passato,ma come una normale tappa della vita del nostro cane
 |
re salomone |
I giudici non hanno sbagliato,sono stati anzi molto comprensivi e benevoli,ma è mancato soprattutto da parte di uno di loro,il momento didattico,il far capire al concorrente dove e come lavorare e credetemi tutti avevano lavorato seriamente e non c'erano "IMBUCATI".Occorre un giudice capace di dire:"il brevetto lo giudico io,filmate pure e se i concorrenti e i cani dimostrano di essersi applicati,il brevetto lo "superano perché lo decido io e me ne assumo la responsabilità",come del resto succede in Germania,magari fra una birra e un wurstel grigliato.Nel contingente , serve un tecnico ma soprattutto un maestro,uno che prenda per mano questi ragazzi e li accompagni aldilà dell'ostacolo.La società è una grande autostrada con centinaia di "veicoli fermi" in uno dei più grandi "ingorghi " della storia di razza,e questo , lo si voglia o no, mette a repentaglio la sua stessa esistenza.Non serve mandare qualcuno "tosto" a controllare ,serve mandare qualcuno ad insegnare.I nostri numeri sono cresciuti a dismisura nel tempo.Dai pochi cani che si selezionavano agli inizi degli anni settanta siamo passati alle diverse centinaia dei giorni nostri.Di contro non sono cresciuti i tecnici e nemmeno gli addestratori capaci, ed anzi molti di loro hanno all'attivo decine di brevetti conseguiti senza mai essere entrati in un campo.Noi,da bravi allevatori stiamo cercando di organizzarci.Ma ,nonostante l'esperienza è realmente molto difficile.Mancano i preparatori capaci e i figuranti ed oltretutto la gran parte dei responsabili di sezione sono "responsabili" solo sulla carta.Quei pochi che possono dare "valore aggiunto" ,almeno dalle nostre parti,sono dispersi su un territorio vastissimo ed hanno costi non alla portata di tutti.Francamente la vedo nera.Se si dovesse superare il limite dei 1500,00 euro a brevetto(non tutti vogliono e possono prepararsi i cani da soli) per la Sas è finita,qualcuno infatti continuerà per qualche tempo a pagare i prezzi richiesti al momento(3000,00 euro brevetto e selezione) per poi....se ha famiglia....e un po' di buon senso.... lasciar perdere e dedicarsi ad altro. Del resto basta andare a leggere i risultati delle prove di lavoro per capire ad esempio che sono scomparsi del tutto e improvvisamente i cani da bellezza,gli iscritti sono pochissimi ed hanno affissi che poco hanno a che fare con l'allevamento,questo al Nord come al sud.............e non solamente in Puglia.Alla nostra prova di lavoro per esempio,tanti iscritti al bh,segno che qualcuno tenta di cimentarsi e un solo cane da esposizione iscritto in ipo1,tralaltro presentato da uno dei migliori addestratori italiani.Quel cane lo conosco bene per averlo visto crescere sul nostro campo,è un cane dotato caratterialmente ben oltre il livello medio di razza,ha richiesto sei mesi di duro lavoro da parte di un professionista "vero" che "sapeva dove mettere le mani" e se l' è cavata con una prova normale,intendiamoci......senza "rubare" nulla.Mi chiedo: "tutti gli altri come faranno?
 |
Nero von Ghattas,2 anni a GENNAIO ,IPO 3 |
A certi prezzi chi potrà realmente andare avanti?"Il livello caratteriale medio del parco cani italiano è ben al di sotto del cane citato e soprattutto i professionisti che "sanno dove mettere le mani" si contano probabilmente sulle dita delle mani,ed ovviamente quei professionisti "costano".In Germania il famosissimo nero ghattas in poco più di cinque mesi ha conseguito l'ipo3,dimostrando così che oltre ad essere un bel cane ha un cervello con il quale potrebbe agevolmente superare i test d'ingresso alla "NORMALE DI PISA" o alla "BOCCONI".Allora come fare?O si mette mano ai regolamenti,cosa che ...mi dicono....si sta cercando di fare (LO DICO DA 20 ANNI)..oppure almeno nell'immediato i giudici si assumono le responsabilità di premiare il lavoro prescindendo dai punti,in una sorta di "sei politico" da dare a tutti coloro i quali dimostrassero di aver lavorato,indipendentemente dal risultato ottenuto.Si tratta ovviamente di chiudere un occhio e se necessario anche due,per il bene della razza,stavolta "però" ....senza pretendere "niente" in cambio.Del resto il coraggio di chiudere gli occhi in presenza di una contropartita lo si è avuto.Intanto le società specializzate ....incuranti..... continuano ad andare avanti...alla CAZZO DI CANE.
 |
ALLA CAZZO DI CANE |
Mi sono sempre chiesto il significato etimologico di questa frase e l 'ho trovato ...e rende bene l'idea:
Il glande, che è la parte dell'organo con molte terminazioni nervose e quindi la più sensibile, ,nei cani, si trova alla base della verga e non all'estremità come nell'uomo e negli altri animali. Quindi anatomicamente è fatto al contrario... cioè a cazzo di cane. In natura è una prerogativa solo dei canidi,ma nella realtà come vedete "è molto frequente",nel senso che ad esempio le società spesso fanno le cose al contrario di come andrebbero fatte incuranti di ciò che necessità nel contingente,e quindi alla "cazzo di cane".Con tutti i problemi che ci ritroviamo nel campo dell'addestramento e ...non solo , la Germania pensa ai "requisiti minimi" e quindi a come complicare la vita agli allevatori.Come ben sapete per i cani nati a partire dal 01/01/2018 se i genitori e i nonni al momento della monta non saranno in possesso almeno del brevetto non sarà possibile il piazzamento nei primi trenta.Resta invece da interpretare cosa significa "al fine dell'impiego in allevamento" che lascerebbe quasi intendere che questi poveri figli"nati fuori dal matrimonio" non possano nemmeno essere utilizzati in allevamento.Francamente non capisco e gradirei che la società in maniera semplice mi spiegasse la normativa in tutto il suo significato.Aldilà di tutto resta una norma che non ha alcun significato zootecnico e che in realtà testimonia ancora una volta come alla testa della madrepatria non ci sia nessuno o quantomeno nessuno con la testa.Questo cane non mangia più,non tromba ,è allergico addirittura alla carne,è affetto da angolature del posteriore che ne rendono malfermo il cammino è displasico " per definizione, ha seri problemi di taglia e scarsi enzimi pancreatici e noi continuiamo con la ricerca della "RAZZA ARIANA".Del resto i tedeschi si sa,questa fissa se la portano dietro da sempre.Oltretutto la nostra razza non ha più mercato,non ....vende.Stiamo lavorando al pedigree differenziato e non ci rendiamo conto che almeno al sud(è il sud che traina la società)il pedigree non lo vogliono nemmeno più.Per cui i nostri cani paradossalmente si vendono solo all'interno del circuito stesso,cioè ad altri agonisti che comprano solo soggetti per l'esposizione.Il pubblico indistinto non compra più la nostra razza e se lo fa ,utilizza canali come Subito.it con cuccioli venduti a 200,00 euro chiavi in mano da persone che probabilmente utilizzano gli scarti del nostro allevamento,magari displasici.Per la gente comune Remo è solo il fratello di Romolo e Furbo è solo uno che pretende di essere più "dritto" degli altri
  |
gli ariani e i meticci impuri...scegliete |
Il campionato tedesco quest'anno,peloni eslusi ha raggiunto il minimo storico dei partecipanti e se togliessimo tutti i cani italiani penso ci sarebbero gli stessi numeri del Gorrieri,ciononostante l'sv effettua un ulteriore giro di vite sui processi selettivi complicandoli ulteriormente e senza alcun sostegno teorico.Io ritengo e penso sia estremamente difficile controbatterlo che l'unico vero "dogma" selettivo,come tale intoccabile per definizione è la capacità di un essere vivente di riprodursi.La selezione è la " Scelta dei soggetti migliori, in base a caratteristiche oggettive di qualità , e in applicazione a criteri funzionali o scientifici dello standard..Ma a cosa serve alla razza un soggetto in possesso di queste qualità se è impossibilitato ,perché magari sterile a trasmetterle agli individui appartenenti alla razza stessa?Occorre quindi per selezionarlo testarne prima le capacità riproduttive.E ancora, per quale motivo discriminare soggetti rivenienti dal medesimo riproduttore o addirittura dal medesimo accoppiamento sulla base della nascita avvenuta prima o dopo il conseguimento del brevetto.Ai fini del conseguimento del titolo penso che la vecchia regola dell'avere semplicemente genitori e nonni selezionati non facesse una grinza.Ma alla fine :"Tttacca lu ciucciu do vo lu patrunu",che tradotto in soldoni significa.:"Attacca l'asino dove vuole il padrone cioè fai quel che ti chiede chi comanda" e non discutere,anche se molto spesso l'asino e il padrone possono coincidere.
 |
attacca l asino dove vuole il padrone |