Facce di... Facebook.
A conferma di quanto asserito nel precedente articolo ripropongo uno scritto pubblicato anni orsono sul sito da Hector a Rex leggermente rivisitato solo per renderlo ulteriormente attuale .buona lettura
Facebook passerà probabilmente alla storia come una delle scoperte del secolo. Un geniale ragazzino americano di origini ebraiche laureato ad Harward, ha inventato, insieme ad altri due amici, una specie di album fotografico virtuale contenente le foto di tutti i compagni di università, con lo scopo di renderli rintracciabili in ogni momento della loro vita, evitando, così come spesso accade anche a noi, di “perdersi di vista”. L’idea è piaciuta subito a tutti e, rapidamente, ha varcato i confini del college propagandosi all’interno di tutte le università americane , poi del mondo, fino ad entrare nel circuito famigliare mondiale. Il risultato immediato e più evidente è che facebook è parte integrante della vita di ciascuno di noi e quel simpatico ragazzino rossiccio di origini ebraiche vanta oggi, un patrimonio personale stimato in diversi miliardi di dollari. Cosa assai inconsueta, il social network ha rapito anche me, notoriamente poco propenso all’uso della tecnologia al di fuori dell’ambito lavorativo, non potete immaginare quante litigate faccio con office e la correzione grafica di ogni articolo è opera da “restauratori” di grande talento. Oltretutto da anni mi pongono sempre la stessa domanda: ”ma come, lavori in banca, ore ed ore davanti ad un computer… Sì, è vero, ma riflettiamo: l’umanità si alza al mattino, accende la luce, aziona la lavatrice o peggio ancora la folletto, frulla la frutta per colazione , accende la macchina per circolare, usa il cellulare per comunicare, prende l’ascensore per salire di piano...ma, in definitiva, cosa fa di più che pigiare un semplice tasto? Io poi, se scatta il salvavita e non c’è nessuno in casa, chiamo il mio elettricista di fiducia e risolvo.
Voglio poi tranquillizzare chi mi accredita fantomatici accessi sui forum sotto stravaganti anonimati: scordatevelo, anche il semplice primo accesso ha per me difficoltà insormontabili . 
Adoro Facebook, ci passo dieci minuti al giorno, non di più. Lo faccio da “voyeur”, con scarso apporto creativo alla piattaforma, limitandomi a qualche lapidario commento. E infatti, in occasione del mio compleanno, decisi di lanciarmi in una dichiarazione più audace e di un qualche significato. Chiesi a mia figlia Adriana cosa dovessi fare e lei mi rispose: “Papà aggiornati lo stato”. Mi guardai preoccupato: la camicia era a posto, la patta “insolitamente chiusa”, pantaloni appena stirati, capelli fuori posto?…magari averceli. “Adri cosa ho che non va?” Mi guardò, triste, mi accarezzò sulla guancia e disse:“aggiornati, papà,aggiornati.” Eh sì, adoro Facebook e la vena triste di qualche amante abbandonata che canta: “Torna stu core aspetta te”. Adoro quelli che per un “mi piace” prenotano la camera di un Motel e quelli semplicemente che hanno l’emisfero destro del cervello a forma di figa. Poi ci sono i nostalgici, quelli per i quali Benito o Adolfo rappresentano fonti d’illuminazione ad energia (purtroppo) rinnovabile e per i quali le giornate sono “nere” che più nere non si può. E gli avvelenati, in Italia circa 60 milioni, che smadonnano, sputtanano, arringano, bestemmiano, ma, alla fine, chiamano padre chi li nutre, che poi è anche quello che succede nella nostra SAS. A giudicare dai facili proclami sembrerebbe semplicissimo organizzare la rivoluzione, anzi, a sentir loro, cambiare questa meravigliosa Italia sarebbe facile come “AGGIORNARE LO STATO” o “CAMBIARE PROFILO”. Ci riuscirà forse l’antipolitico per eccellenza, il nostro Beppe Grillo, al quale proprio non riesco a perdonare il moralismo a 4.427000,00 euro, dico quattromilioniquattrocentoventisettemilaeuro di reddito annuo? Il Beppe nazionale guadagna quanto 3236 precari. Al mese poi introita quanto l’accademica Enza Fornero guadagna in un anno, 356000,00 dico bene trecentocinquantaseimilaeuroalmese. La Enza,a differenza di Silvio,non riesce a starmi simpatica, lei "chiagne....mamma quanto chiagne e ci fotte,lei e i suoi figli bravissimi, che si son fatti da soli, sì soli soli senza l'aiuto di mamma e papà.La figlia infatti è docente presso l'università dove insegnano mamma e papà e si occupa di ricerche finanziate con i soldi della banca intesa San paolo di cui la mamma è vicepresidente.Eh si ,un vero genio,eppure nonostante ciò ritengo che la Enza possa raccontare la politica e l’economia meglio di come Grillo racconti le barzellette. Classificherei poi come “patrimonio dell’umanità” i culi del Picchi (per chi non lo conosce -presumo pochi- un amico con la passione per il lato B femminile), la colta e impietosa disamina della giornata della Manuela Mori, l'utopica ed entusiasta visione del Gallina, al quale auguro un giorno di sedere sugli scranni del parlamento per traghettarci aldilà di questo mare di merda nel quale i “suoi” politici ci fanno navigare. “Ho grande fiducia in te Daniele, magari comincia dalla Sas”.
E poi le foto taggate dei cani…..mi fanno morire. Ho consultato “Treccani”, dialogato con amici geni dell’informatica, ho interrogato figli, fratelli, cognati e amici dei suddetti e alla fine, dopo anni di studi e applicazione, ho compreso il significato del termine “taggare”. Mi taggano cani da tutto il mondo: dalla Francia, dalla Grecia, dall’America, dall’Australia e pure dalla lontanissima Campania. Non faccio in tempo a scrivere…..male di un cane che il giorno dopo me lo trovo “a guardia” del mio profilo. Me li posizionano diritti, sgambati, a terra, seduti, impennati e perfino in punto di morte ed agonizzanti. Mi chiedono di scrivere “mi piace” e “dai almeno un poco, e su, sforzati”. Ma io intrepido resisto.
Ho telefonato anche all' amico Mark (il rosso ebreo-americano), pregandolo di inserire fra le opzioni, giusto per le nostre esigenze, oltre al mitico “mi piace” anche dei giudizi alternativi, che so, del tipo :“lasciamolo intento a lavori di guardiania”, “vogliategli bene, ma tenetelo a casa”, “aggiungici il calesse”. Mi ha risposto che non se ne fa niente, il sistema diventerebbe troppo democratico e loro, sulla carta, di democrazia ne hanno già abbastanza. Ci sono poi i “mi piace” di reciprocità, nel senso che io lo metto a te e tu lo metti a me, insomma ce lo mettiamo a vicenda e ,se riusciamo a racimolarne una decina, facciamo un' orgia. C’è poi il “mi piace “ bulgaro. Faccio un esempio: tagga una foto il presidente, il vice presidente, il segretario, il direttore della SAS e leggi….6990 mi piace. Che poi il “mi piace bulgaro” altro non è che la trasposizione italiana del “mi piace” del lecchino di merda
.Per non parlare di alcuni commenti alquanto pittoreschi,della serie "SLURP...SLURP" che sempre con lo scopo di captare la benevolenza dei "potenti" vilipendono pesantemente la lingua italiana.Non è che per fare i lecchini dobbiamo arrivare a scrivere ad esempio riferendoci ad un cane in foto "super bellissimo" che francamente non si può proprio sentire.Bellissimo è un superlativo assoluto e come tale non può essere rafforzato in alcun modo nemmeno se pensi che facendolo puoi guadagnare una decina di posti in classifica. Poi le implorazioni: “se vuoi bene al cuore di Gesù metti mi piace”, “se vuoi bene alla madonna, mamma di tutti, metti mi piace”, “ se vuoi bene a Gesù crocifisso mettilo sulla tua bacheca”. Penso: sto povero Cristo l’abbiamo già appeso alla croce e mò lo vogliamo pure appendere alla bacheca.

E mi scuserete pure se non sono capace di mettere mi piace o di condividere le drammatiche foto di bimbi malati ai quali più che il nostro"mi piace" servono le "attenzioni dei politici" e le nostre quotidiane preghiere.
E mi scuserete pure se non sono capace di mettere mi piace o di condividere le drammatiche foto di bimbi malati ai quali più che il nostro"mi piace" servono le "attenzioni dei politici" e le nostre quotidiane preghiere.
Poi ci sono i trasportini di Bruno ed i collari magici. Chissà se qualcuno si industria e si mette a fabbricare lampade che sfregandole fanno sparire tutta una classe dirigente.
Insomma come avrete capito detesto i” mi piace”: qualcuno dice “mi piace il tuo cane”, ”oh sì, anche a me piace il tuo”, “i tuoi cuccioli sono… supppper”. “oh no, i tuoi di più”, “mi piace tua moglie”, “anche a me piace la tua , pensa che me la sono fatta”, “ho sempre detto che sei un grande”, “no sei più grande tu”. “Buon compleanno a te, e a te e anche a te”, “sei l’uomo più bello del mondo”, “no,sei più bello tu”, “sei il migliore allevatore”, “no, sei migliore tu”. Meno male che ogni tanto vien fuori qualche cuore impavido che urla incazzato: ”non mi ami più?Bene, ho sempre sospettato fossi una troia!!!”. Diamine, quanta bontà circola in rete...per non parlare del " presunto coraggio".Quanti "supereroi", gridano incitando le folle alla rivolta salvo poi essere "richiamati" dal potente di turno e ritornare "a cuccia tranquilli ....scodinzolando e spisciacchiandosi".Ah,quanti ne ho conosciuti in sas di questi personaggi che somigliano tanto a quei mariti "sbroloni" che raccontano fieri della propria supremazia sulla moglie "geischa" che poi ritrovi al supermercato carichi di buste della spesa, attaccati al guinzaglio con tanto di pettorina che abbaiano timidi al comando della consorte.Gente da "armiamoci e partite" che gioisce quando il potente è in disgrazia e si veste di tutto punto per partecipare felice al suo funerale salvo poi cambiarsi d abito improvvisamente se si rende conto che quello,il potente,non è morto ma è solo caduto.Ah si,ne ho conosciuti tanti,molti di loro sono oggi consiglieri alcuni addirittura giudici e tu ....."vagli a portare un cane a questi".Beh ,del resto se una scuola di magistratura è retta da un Bellomo ,tutto è ...amaramente possibile. E quanto è difficile sopportare il vedere che gente che si è sempre scannata gira a braccetto d’amore e d’accordo. Ma sarò io che non so porgere l’altra guancia o saranno questi che c’hanno la guancia da culo? Suvvia un po’ di dignità, come uomini e come pastoristi. Già, dimenticavo, siamo solo italiani e quindi come tali sappiamo solo “chiagnere e fottere”, e tutto ciò che succede ogni volta che piove ,dalle case travolte perché costruite abusivamente su un letto di un fiume a qualunque altra tragedia è solo e soltanto colpa di un governo ladro.
Oronzo Giangreco, 31 ottobre 2012