venerdì 23 ottobre 2020
Il crollo della più grande società cinofila al mondo
E’ dei giorni nostri il comunicato del presidente dell’Sv. Prof.Messler con il quale si espone con toni preoccupati l’andamento dei dati relativi alla più grande organizzazione cinofila mondiale.Da quanto illustrato si evince chiaramente la tendenza al crollo verticale dei numeri delle iscrizioni all’anagrafe canina dei soggetti della nostra razza e la drastica diminuzione dei soci che nell’arco di un ventennio si sono addirittura dimezzati,passando dai quasi centomila del 1997 ai cinquantunomila del 2020.Sono dati preoccupanti,che non tengono ancora conto della vicenda pandemica e che testimoniano un trend inarrestabile , sintomo chiaro di un malessere che interessa non soltanto il movimento ma soprattutto la razza.Due aspetti diversi dello stesso problema che hanno una causa comune e che necessitano di essere analizzati singolarmente.Il calo delle iscrizioni dei cuccioli attiene sicuramente alla perdita di appeal di una razza che per quasi cento anni è stata la più amata nel mondo.Il pastore tedesco,che nell’immaginario collettivo rappresentava l’affidabilità e la fierezza,l’atletismo e la rocciosità oggi non ”tira” più.Le cause tuttavia sono diverse, ascrivibili in parte alle tendenze modaiole presenti nel mondo della cinofilia ,ma soprattutto ad una pessima gestione dell’ attività selettiva da parte della madrepatria,che, come previsto, ha finito per scatenare un effetto domino in quasi tutte le associazioni presenti nel mondo. Chi di noi segue la cinofilia e si interessa anche delle altre razze avrà notato come alcune di esse hanno avuto negli anni un improvviso aumento di popolarità spesso legato a produzioni cinematografiche e di conseguenza alle mode del momento.Cosi ,sulla scorta del film “la carica dei centouno” sul finire degli anni 70 si produssero migliaia di “Dalmata” che invasero i mercati facendo si che quasi tutte le famiglie ne possedessero uno.L’unico requisito richiesto all’epoca era che fossero bianchi con macchie nere, piccole ,grandi,a palla o a carta geografica non aveva importanza,purchè ricordassero vagamente la mitica Pegghy e molte fanciulle li portavano a spasso atteggiandosi a Crudelia De Mon.Finita l’euforia ,le famiglie si accorsero ben presto ,che questo splendido animale non era un cane da salotto ma un segugio,dotato di una certa esuberanza ,di una buona taglia ma poco propenso ad eseguire ordini incondizionatamente.La razza ritornò rapidamente ai soliti numeri e fu condannata ad un nuovo anonimato .Stessa sorte avevano subito in passato i Dobermann,una razza veramente eccezionale ,con un aumento di produzione negli anni 70 dovuto a diversi film come pure tutte le razze nordiche che beneficiarono della spinta propulsiva di Hachiko e del fascinoso professor Parker(Richard Gere).Per tutte queste razze ,una volta spente le luci della ribalta la sorte fu la stessa, ed all’aumento vertiginoso delle produzioni volto a soddisfare le richieste di mercato si ritornò ben presto ai soliti numeri .Le famiglie infatti ,una volta sperimentata la non facile caratterialità di alcune di queste si posero intelligentemente una domanda “Che ci farà mai un cane artico,un montagna dei pirenei(Bel e Sebastien) o un San Bernardo(Beethoven) in Sicilia?(ve l’ho fatta breve).Anche il pastore tedesco ha beneficiato degli effetti positivi delle produzioni cinematografiche e grazie alle serie Rin Tin tin(Rinty per gli amici),zanna bianca e Rex , ha avuto un successo planetario.Ovviamente ,a differenza dei colleghi ,il nostro cane poteva contare su un’immensa ecletticità caratteriale che lo rendeva adatto ad ogni genere di utilizzo,una taglia relativamente contenuta e una grande capacità di adattamento al clima e alle situazioni ed è questo che gli ha consentito di resistere alle mode ed al tempo una volta spenti i riflettori.Cosa è successo allora a partire da una certa data?Semplice,abbiamo sbagliato completamente la selezione,facendo perdere al nostro cane le forme ,le geometrie ed il carattere che ne avevano garantito il successo,L’esasperazione degli angoli e la ricerca continua di una bellezza esclusivamente statica,con l’allungamento oltremisura della tibia ,ha portato con se anche l’allungamento del garretto ,con una perdita generale di stabilità e di tonicità del soggetto.Il risultato finale è stato devastante, un cane eccessivamente alto,spesso poco disteso,con angoli posteriori chilometrici e alla costante ricerca di una stabilità assai difficile da raggiungere con quella costruzione.Gli appiombi,anche a causa di un aumento delle masse mal distribuito,hanno subito un progressivo disallineamento fino al collasso completo ,proprio come quei pilastri delle costruzioni mal progettati che cedono sotto un peso per loro insostenibile. L’immagine che ne è venuta fuori è quella di un cane barcollante e malaticcio ,molto lontana da quella armonica e in salute che ne aveva garantito il successo.Qualcuno poi ha pensato bene di ridurne drasticamente la taglia semplicemente “segando “ gli arti anteriori….ma questa è un'altra storia..La scarsa varietà genetica e l’insistere in maniera parossistica sulle stesse linee ha dato poi il colpo di grazia.Ci eravamo da poco affrancati dalla dipendenza “psicologica” da Uran e Palme e ….scientemente, siamo “ricascati” in quella da Furbo e Vegas,che insieme davano vita ad una miscela esplosiva di talento e problematiche più volte documentate.Anche lo stato di salute della razza è andato mano mano deteriorandosi,con dermatiti,pancreatiti ed in alcuni casi addirittura allergie alla carne e ai suoi derivati.E allora giù con gli alimenti olistici ,che francamente,prima di documentarmi pensavo fossero una “setta religiosa” e con il mangime al pesce perché … tutti quanti noi ,abbiamo visto Vegas e Furbo intenti in una battuta di pesca per procurarsi il cibo.In questo hanno fallito miseramente tutte le società specializzate che si sono preoccupate unicamente di fare soldi e classifiche senza mai avviare studi statistici sullo stato di salute della razza, sul grado effettivo di adesione allo standard ,sul livello di affezione del pubblico nei confronti del nostro cane.In tutti questi anni in Germania si è pensato esclusivamente a tutelare il businnes dei grandi allevatori professionali,creando una casta ristretta che ha stabilito le politiche e gli indirizzi dell’allevamento a seconda del materiale che gli passava per le mani .Oggi se il potere ti arride puoi fare l auslese con un cane qualunque.E allora,caro presidente Professor Messler….. da un professionista di chiara fama certe affermazioni proprio non me le aspetto.La dissaffezione nei confronti della razza nasce da un programma selettivo errato e dal crescente malessere dei soci,che ormai non tollerano più un sistema “I N D I S C U T I B I L M E N T E “ corrotto che sopravvive da oltre un ventennio e che vanifica ogni speranza di successo dell’ allevatore comune.Come se non bastasse una selezione più simile a un calvario che ad un percorso giocoso,con una serie di step privi di significato che sfiancherebbero anche l’agonista più motivato.E’ un gatto che si morde la coda,i soci diminuiscono e si tenta di far cassa “inventandosi” nuove prove ,ma la crescente costosità del nuovo percorso seleziona ulteriormente i soci ,molti dei quali sono costretti a mollare.Diminuiscono i soci e di conseguenza diminuisce la produzione dei cuccioli è così difficile comprenderlo?Mi vengono alla mente le parole di uno dei massimi filosofi di ogni tempo il “tedesco” Friedrich Nietzsche:E’ un pensiero terrificante sapere che una quantità di teste mediocri si occupano di cose realmente influenti”.La Germania ha bisogno di un ricambio radicale,gente nuova,capace,pulita, che abbia delle idee e questo non può avvenire attraverso la riproposizione di personaggi la cui competenza tecnica ,quando c’è,è già stata messa in passato al servizio dell’interesse di qualcuno.Che dire poi di un responsabile dell’allevamento mondiale dal quale ci si aspettano buone idee che si limita a dire:”Non lamentiamoci sempre di quello che la società da al socio proviamo piuttosto a chiederci noi come soci cosa possiamo fare per la società”.Caro responsable mondiale dell’allevamento(già solo a pronunciarlo tu pensi che chi ricopre questa carica deve avere un cervello grande quanto una casa) voglio ricordarle che i campi li riempiamo noi,le tessere le facciamo noi ,le monte le paghiamo noi,i brevetti…..pure,i soldi invece li incassano in pochi.Penso ci sia un limite a tutto,anche alla stupidità .Intanto proprio oggi andiamo a riprenderci il nostro cane lasciato nelle mani di professionisti seri in addestramento a fine novembre 2019.Ha superato le lastre,il dna,la resistenza,il bh,il wt,igp 1,igp2 e selezione,penso gli manchi solo la specializzazione in cardiochirugia e potrebbe entrare in sala operatoria per sostituire le valvole mitraliche.Il cane ha lavorato tanto,a lui è costato un anno di segregazione a noi 5200,00 euro(cinquemiladuecentoeuro/00 ve lo scrivo come sugli assegni circolari).Quanto vale oggi questo cane per la società tedesca?Assolutamente niente.Può gareggiare,può fare il campionato,può vincere,ma ad esempio non può coprire le cagne tedesche e …suppongo nemmeno fare risultati di rilievo(L’auslese per esempio,ovviamente non parliamo di valore effettivo del cane ma del valore delle sue carte).Oltretutto in Germania delle nostre lastre(displasie),non sanno che farsene e occorre rifarle presso di loro ,perché di noi proprio non si fidano avendo riscontrato spesso “discrepanze”.Oltretutto il wt ,che è una prova da sostenere sicuramente in Italia vista l’età del soggetto,dovrà essere ripetuto in Germania nel caso in cui si decida di continuare li il percorso addestrativo,perchè la Germania……che intanto pretende la mora per quello italiano fatto oltre i limiti di età , non lo riconosce.Quindi uno dice:”faccio tutto il percorso in Germania così risparmio e oltretutto al mio cane non viene preclusa alcuna possibilità”.Si,lo puoi fare ma la Sas ti chiede “un fiorino” per ogni prova.Purtroppo le cose stanno così, ho raccolto tutte le informazioni disponibili sull’iter selettivo, trattandosi di somme importanti e di veri e propri investimenti per le famiglie forse è il caso di fare chiarezza sull’argomento.Ripeto qualcosa mi sfugge:puoi fare l’eccellente in Germania,puoi anche vincere le gare e ….dicono….. si possa fare l’auslese(non capisco come un maschio possa fare l’auslese e dopo il titolo esser costretto a ripetere tutte le prove per coprire le cagne tedesche in quanto quelle sostenute in Italia e pagate a caro prezzo non hanno alcun valore ).Chiariamo un'altra cosa:”Nessuno si sogna di coprire le cagne tedesche dal momento che non riusciamo a coprire neppure quelle italiane ma è unicamente un fatto di principio.Saremo forse la seconda società al mondo,i nostri cani saranno pure pilastri dell’allevamento mondiale,ma il lavoro dei nostri giudici ,dei nostri addestratori dei nostri lettori ufficiali e di conseguenza dei nostri allevatori non viene riconosciuto.Non intendo muovere alcun rimprovero all’attuale dirigenza e debbo anzi ringraziare il nostro responsabile di allevamento che con la consueta disponibilità ha risposto con chiarezza alle mie domande,queste “discriminazioni” risalgono alla notte dei tempi ma è forse il caso di metterci le mani sopra .Possiamo dire tutto quel che vogliamo ma i risultati dei cani italiani ,dei quali mi compiaccio per orgoglio di patria,portano giovamento sia in termini economici che di visibilità esclusivamente ai loro proprietari ,mi piacerebbe invece che da questi risultati e dalla visibilità che diciamo avere nel mondo ritornasse al socio almeno una maggiore considerazione.La vita nelle sezioni è diventata impossibile e si fa una gran fatica a tener dentro la gente.Si chiede la luna ma vogliamo raggiungerla “scagliati” da una fionda,non ci sono tecnici , sono pochissimi e dispersi sui territori,non hanno allievi e costano come i tartufi.Voglio ricordare agli amici addestratori che un primario ospedaliero per l’attività svolta all’interno del nosocomio(tenendo fuori quella privata) guadagna mediamente 25 euro netti all’ora,quindi le cifre richieste,sebbene in presenza di libero mercato,non sono compatibili ne con la logica e tantomeno con la professionalità espressa,per non parlare poi dei titoli.Ormai è una continua richiesta di denaro da tutte le parti,la Sas,l’Enci,gli addestratori e le monte ai costi di un diamante, con lo spirito sportivo che se ne va tranquillamente a puttane.Qui muore tutto e tutti cercano di arraffare quanto possibile.Al mio amico presidente e al consiglio dico: fate anche voi i brevetti in Italia e pressate la GERMANIA affinchè riconosca il nostro lavoro ma soprattutto lavorate velocemente ad un iter selettivo alla portata di tutti.Lo so,non gioverà alla vostra visibilità in un mondo che vi vuole tutti scolaretti educati(ho una certa esperienza in materia) ma potrete vantare un credito nei confronti degli italiani,che potranno finalmente considerarvi profeti .Ma che senso hanno tutto queste prove,alcune delle quali ai confini della realtà,e che ne direbbero gli animalisti per esempio se assistessero ad alcune sessione di allenamento di riporti forzati?(la maggior parte).E pensavo anche che una delle prove a me più care è in contrasto con il codice della strada e con tanti regolamenti comunali:L’art 182 comma 3 del codice della strada vieta di condurre il cane libero o a guinzaglio con la bicicletta,quindi come la mettiamo con la resistenza?Questo per dimostrare che i regolamenti possono e devono essere cambiati per adeguarli ai tempi e alle nuove sensibilità.Questo cane,così come lo abbiamo concepito negli ultimi trent’anni e con le competenze che ci sono in giro l’iter richiesto non lo può sostenere, non in tempi ragionevolmente compatibili con la durata media della carriera espositiva,non ci meravigliamo se poi….con il tempo………è il brevetto ad andare dal cane, come avviene tuttora in Germania,in fondo i nostri cani sono figli di quelli loro.Intanto si continua a discutere di zap al capezzale di un morto,ormai si sbaglia tutto,la selezione,gli auslese i tempi di intervento.Noi i cani li abbiamo, ma con rammarico siamo costretti a sacrificarne la gran parte,non possiamo sistemare tutto ed ogni volta che hai finito un percorso ,il solo pensiero di doverne cominciare uno nuovo ti mette di pessimo umore.OLTRETUTTO,visto l’assoluta difformità di vedute della classe giudicante è assai difficile stabilire su chi investire:quello è ligio alla taglia,quello no e fa fare il titolo a Mars,l’altro è particolarmente attento alla testa ,ma in Germania Lucka e Kaspar fanno il titolo,alcuni dicono “i colori” non sono importatnti “ altri invece “pittateli pure …purchè siano rossi e neri”.Abbiamo perso la voglia e sono convinto l’abbiamo persa tutti ,ma mentre per qualcuno ci può essere almeno un ristoro economico per la maggior parte si tratta solo di stanziare soldi a fondo perduto. Serve un governo attento alle finanze ma solidale ed empatico,che tenga conto dei problemi che si vivono nelle sezioni e soprattutto che condivida quelli dei soci .Le nostre società sono vecchie, cupe,avide e senza speranza,non siamo capaci di tener dentro i vecchi e facciamo scappare i giovani,il tutto mentre le stelle….stanno a guardare.
Ps.ringrazio tutti coloro i quali mi invitano a iscrivermi a gruppi e mi scuso con loro per aver sempre declinato.Per continuare a scrivere in autonomia è necessario fuggire da ogni tipo di “contaminazione” delle idee e soprattutto mantenere una necessaria serenità d’animo.Seguo spesso quel che si pubblica attraverso i miei amici , avendo cura di selezionare ovviamente chi leggere.Nei gruppi c’è tanta gente che scrive piacevolmente e che offre stimoli interessanti ,ma come diceva UMBERTO ECO,internet ha dato diritto di parola anche agli imbecilli,quelli che prima parlavano al tavolo di un bar e subito venivano messi a tacere. Sono iscritto unicamente ad un gruppo di “funghi”,non ci capisco una “mazza di tamburo”, ma mi piace leggere i commenti degli esperti e salto a piè pari quelli dei tanti pazzi che ti farebbero morire all’istante avvelenato.Insomma faccio il guardone e non intervengo, perfettamente conscio della mia incompetenza,non è arte la mia.Le persone che leggo e che mi piace ascoltare hanno il mio numero e chiunque può averlo a semplice richiesta,perché ritengo che una semplice telefonata abbia un valore diverso di una zuffa continua sul web.Per il resto ne ho piene le tasche di gente che sbraita contro il mondo ma stramazza al suolo se solo la guardi negli occhi e sono stanco soprattutto dei rìvoluzionari che ti danno appuntamento al bar al mattino per cambiare il mondo e sistematicamente ti danno buca.Con gli anni ho compreso chiaramente che la maggior parte dei cristiani chiama mamma chi gli da da mangiare,pronti a pugnalarla non appena la tetta ha esaurito il latte.Per cambiare il mondo ci vogliono le palle non le omelie,con quelle (le omelie) il mondo lo ha cambiato solo Nostro Signore.
Che la vita ci sorrida
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