La maggior parte dei miei scritti nasce dalla necessità del raccontare e dalla voglia di mettere a patrimonio comune quanto appreso nel corso della mia esperienza di vita e difficilmente scrivo se ho poca voglia di farlo ma avendo letto le modifiche allo statuto della sas ho pensato che alcuni pensieri occorresse esplicitarli e se possibile condividerli .Ho riletto il nuovo statuto tutto d'un fiato,cercando di coglierne la struttura generale e confrontandolo con gli statuti di altre società specializzate.Da una prima analisi ciò che è ormai chiaro è l'avvenuto " totale abbandono " nelle mani dell' Enci,seppur "mitigato" dal fatto che la Sas ha potuto presidiarla con uomini al suo interno.Nel complesso l'impianto generale non è cambiato tantissimo anche se le novità circa l'accesso al meccanismo elettorale sono assai più difficoltose per chi ha in mente di creare un minimo di opposizione a questo governo che francamente ormai da anni non ne ha una.....tranne quella puramente "ideale" del sottoscritto.Reperire 300 nuovi soci alla "buon ora" per poter presentare una lista alle elezioni non è facile mentre invece per il governo uscente è semplicissimo ricandidarsi dovendo trovare unicamente la "quadra" fra sette membri al suo interno.Francamente questa è una novità e non si capisce per quale motivo un qualsivoglia governo uscente dovrebbe godere di una posizione di privilegio.La domanda è: PERCHE'. Abolito invece il voto disgiunto ,tipico delle democrazie evolute moderne e cioè la facoltà data all'elettore di esprimere una preferenza differenziata tra il voto dato alla lista e quello al singolo candidato per cui "ipoteticamente" era possibile essere eletti pur non facendo parte della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti.Altra novità questa volta di portata "storica", l'elezione del presidente della società che non è più incombenza del Consiglio nominato,ma .....molto ipoteticamente del socio,che è chiamato a votare però un intera lista all'interno della quale è già indicato il nome del presidente candidato.L'importanza di questa carica con il nuovo statuto è fondamentale tanto è vero che in sua assenza per morte o dimissione il consiglio potrà svolgere solo l'ordinaria amministrazione in attesa dell'elezione del nuovo consiglio che avverrà nuovamente attraverso l'Assemblea.Anche qui il messaggio è chiaro: si prende tutto il pacchetto evitando magari l'imbarazzo di avere un presidente con un numero di voti inferiori degli altri candidati della stessa lista,ma soprattutto la figura del presidente è prioritaria rispetto all'attività del consiglio .Quindi con il nuovo statuto se dovesse venir meno il presidente si dovrà andare nuovamente ad elezione e così ogni qualvolta la prima carica societaria dovesse venir meno.Il collegio dei probiviri è invece eletto dall'assemblea anche se non viene specificato se la lista che si candida dovrà anche presentare l'elenco dei membri del collegio dei probiviri.Anche qui in caso di dimissioni collettive occorrerà far ricorso all'assemblea per nominarli nuovamente.Scompare invece completamente la figura del membro del collegio nominato dall'incolpato o almeno così pare.La giustizia diciplinare di primo grado è amministrata dalla commissione disciplinare di prima istanza dell'Enci ....nonché..(.cito testualmente) dal collegio dei probiviri.Insomma chi fa ... e cosa ,dal momento che non è possibile affidare la materia ad entrambe le istituzioni,qui francamente l'errore mi sembra grossolano.Ovviamente si potrebbe dissertare tantissimo,ma mi fermo all'affermare che tutto il capitolo delle "colpe" del socio andrebbe affidato ad un organo che garantisse un assoluta terzietà e quindi imparzialità rispetto al consiglio.Io personalmente ,per le vicissitudine che ben conoscete ,ho percorso l'iter dei procedimenti disciplinari e aldilà delle colpe attribuitemi,giuste o fantasiose che fossero ,per paradosso mi sono visto giudicare dalle persone che avevo offeso o dai loro amici.Ovviamente è l'elezione del collegio tutta che andrebbe rivista e laddove possibile affidata a organi esterni al consiglio o non proposti dalla stessa lista elettorale. Vi faccio un esempio pratico:"Io tiro un cazzotto al mio amico Luciano Musolino e lo stendo".Giustamente vengo richiamato alle mie responsabilità e condotto di fronte ad una corte di giustizia che sarà chiamata a giudicare il mio operato e di fronte alla quale dovrò rendere conto delle mie colpe.Bene,quante speranze ho io di farla franca se la giuria è composta dallo stesso Musolino o da persone da lui nominate?Molte cose nel nuovo statuto appaiono non scritte e lasciate ad operazioni deduttive ed è mia convinzione che in diritto ,tutto ciò che non si scrive e si deduce lascia spazio ad un numero incalcolabile di interpretazioni.Personalmente avrei studiato un sistema che garantisse l'offensore e l'offeso .Si potrebbe dire ed eccepire ancora tanto ma già da una lettura sommaria si comprende chiaramente che non è stato un lavoro ben fatto ed anzi appare chiaramente frettoloso ed alla fine l'unico passaggio su cui ci si è concentrati è quello della modifica del meccanismo elettorale che di fatto rende estremamente difficoltoso creare una forma alternativa di governo....che francamente nemmeno si intravede all'orizzonte.Si è ulteriormente ridotto lo spirito democratico che è indispensabile a fornire il giusto respiro,garantendo alla società nuove idee e quindi la sua stessa sopravvivenza.La nostra società ad oggi appare più che altro una sorta di confindustria,cioè un organizzazione rappresentativa di pochi allevatori professionali più che del socio in generale .Oggi il consiglio societario è composto per oltre il settanta per cento da professionisti o da persone che traggono il loro sostentamento esclusivamente dall'attività cinofila,mentre il comitato esecutivo è composto totalmente da gente che fa l'allevatore per professione e non è difficile comprendere come sia importante per un professionista al fine di un buon andamento della propria azienda conseguire dei buoni risultati agonistici e da questo ad adoperarsi anche "politicamente" perché ciò accada,il passo è breve.Forse invece,in considerazione delle diverse realtà delle regioni italiane si sarebbe potuto pensare ad un consiglio che esprimesse le diversità regionali o la cui nomina fosse affidata ad un gruppo di grandi elettori rappresentativi della volontà dei soci dei vari territori(es.presidenti regionali,responsabili regionali allevamento e addestramento).La gente dice che sono pazzo ad immaginare questo tipo di futuro ma è mia convinzione che ognuno di noi sia chiamato a fare la sua parte,il mondo,soprattutto negli ultimi decenni è sicuramente migliorato,gli esseri umani della parte occidentale del pianeta godono di diritti un tempo inimmaginabili e c'è una parte dell'altro mondo che preme per ottenerli.Questo è il mio modo di contribuire alla crescita e al progresso della nostra Sas, per la quale non ho mai smesso di lavorare sicuro come sono che la Sas altro non è che lo specchio della società e dello stato in cui viviamo e migliorandola ognuno di noi finisce col migliorare l'ambiente in cui vive.Se la Sas è malata vuol dire che la società è malata.Pur avendo ricoperto incarichi di responsabilità all'interno di organismi ed enti ho smesso da tempo di appartenere ad una corrente politica ,non essendo più un uomo di sinistra e non essendolo mai stato di destra ma mi pongo solo l'obbligo di rifuggire sempre e comunque ogni forma di deriva autotoritaria ,l'unica per la quale è stato dimostrato storicamente il danno che può produrre all'umanità.A tutti gli amici e i soci che vogliono andar via perché "è tutto uno schifo"sono solito rispondere:"Per andare dove?,chi molla qui molla nella vita" e allora si rimane e si lavora perché il mondo e' un posto sicuramente migliore di 500 anni fa,dove si moriva per una polmonite,ti buttavano giù da una rupe se nascevi disabile e ti bruciavano vivo se osavi interpretare il vangelo in modo difforme dal pensiero ecclesiastico...un po' come vorrebbero fare oggi i musulmani integralisti.Oggi ...per male che vada...pagherai il tuo dissenso con una ventina di posti in meno in classifica.Grazie al progresso, chi sta male oggi sta sicuramente meglio di chi stava male ieri,anche se può sembrare una consolazione quasi paradossale.Ma io sono un inguaribile ottimista e forse per questo riesco a vivere bene.......nonostante tutto.IL nuovo statuto è entrato in vigore con il voto di appena 193 soci aventi diritto su quasi 6000 o giù di li,grazie a Dio non è successo niente e questo statuto non cambierà le sorti del mondo ed anzi paradossalmente un giorno potrebbe rivelarsi un boomerang per chiunque, ma pensate se avessero inserito una norma che vietava alle persone di colore di esporre cani o agli omosessuali o ai musulmani o ai terroni quanto sarebbe stato facile far passare questa norma .Un grande scrittore uruguaiano che ho scoperto recentemente ,Eduardo Galeano,dice che "il progresso è un viaggio con pochi naviganti e molti naufraghi dove per vivere meglio è indispensabile smetterla di essere semplicemente testimoni delle proprie disgrazie.Io molto spesso nella vita,mi sforzo di mettere la testa sotto la sabbia gridandomi a gran voce anche di notte:"fatti i cazzi tuoiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, e ripetendomi più volte ostinatamente che in fondo a me potrebbe fottermene una beata minchia di tutto dal momento che non sono nato povero,ne vessato,ne emarginato"ma altrettanto spesso ...anzi quasi sempre ....la testa di cazzo che mi ritrovo fa capolino dalla terra come i fiori che spuntano freschi di primo mattino.
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Ps.riletto alla luce degli ultimi avvenimenti questo articolo appare profetico,uno statuto commissionato perchè evidenziava problematiche costanti(quali?) ,scritto con i piedi e con l'unico intento di rendere difficile ogni forma di opposizione alla luce di un investitura della figura di un presidente "monarca assoluto" caduta dal cielo .Un sistema concenpito per perpetuare il potere nel tempo ,da chi ha paura di confrontarsi ,di scendere in campo,di misurarsi sulle capacità e sulle idee,un pò come succede ormai oggi nei ring dove si scende unicamente quando il campo è "preparato". C'è da vergognarsi per averlo pensato(lo statuto) ,scritto ma soprattutto
approvato anche se non c'era da stupirsi in un epoca in cui non era possibile esprimere delle idee e nemmeno parlare.Sono stati periodi bui per tutti e di luce per pochissimi e pretendere una sorta di continuità è pura follia.
Chiunque prenderà il timone della nostra società dovrà ripartire dalla rivisitazione di questo statuto che offende il socio ed ogni principio democratico e che di fatto ha paralizzato per non meno di 6 mesi questa società(vedremo quando sarà fissata la data delle elezioni) sulla scorta di una sorta di monarchia presidenziale che all'epoca ha utilizzato anche i procedimenti disciplinari per mettere a tacere ogni forma di dissenso ed io ne so qualcosa.Da questo ci dobbiamo assolutamente affrancare,continuando quel che di buono ha fatto questo consiglio(l'acquisto della sede e il riassetto dei conti), prendendo le distanze dal resto.......praticamente tutto.