martedì 9 maggio 2023
I cani della leggenda:Queen loer Weg,l'ultimo dei Mohicani
Tra i grandi campioni che hanno alimentato le leggende degli ultimi venti anni un posto di riguardo spetta sicuramente al mitico Queen Loer weg, un soggetto del quale ho già scritto anni orsono definendolo con il titolo di un celebre film hollywoodiano: “L’ultimo dei mohicani”.Quenn è nato sotto una buona stella e aldilà della sua indiscutibile bellezza poteva contare soprattutto sul fascino emanato dalla linea materna di provenienza riconducibile agli “ultimi Wienerau”.Il padre,Uran Moorbeck,figlio del sieger Ursus von Batu , non doveva essere propriamente un cuor di leone se a fronte di un v27 al primo anno in classe adulti inanellò successivamente un t2 e un t3 negli anni successivi,la mamma Elsa vom kuckucksland era figlia di Emo,ultimo dei Wienerau venduto in età giovanile nel nord dellEuropa e nipote di Urk , soggetto approdato in Italia grazie all’intuizione della famiglia Sgroi.Eravamo agli inizi degli anni duemila, era vivo il ricordo dei mitici fratelli Martin affidati alla leggenda subito dopo la loro scomparsa e gran parte degli allevatori cercavano di assicurarsi tutto quanto proveniva da quelle linee di sangue fortunate,ignari del fatto che a nulla sarebbe servito acquistare le stoffe migliori se poi il sarto non era capace.Queen era un cane dal tipo meraviglioso,privo di esagerazioni,di buona taglia,asciutto ,corretto e con una testa così espressiva da poter costituire un valido punto di riferimento per chi vuole comprendere com’ è fatta una testa ideale di cane da pastore tedesco.Il suo angolo scapolo omerale era normale,non proprio all’altezza dei grandi Wienerau”,il garrese era alto e lungo , il dorso solido,giusto la groppa era un po' corta seppur ben inserita,un limite questo di quasi tutti i soggetti prodotti da Walter e che lui non si preoccupò mai di curare,convinto com’era che i cani avanzassero soprattutto attraverso il lavoro dell’anteriore.Queen aveva delle angolature posteriori ideali ,i profili inferiori erano lineari e muoveva bene a tutte le andature ,uno dei pochi soggetti capaci di mantenere il passo dimostrando al tempo stesso una grande facilità di spostamento.Come molti grandissimi della razza era figlio di un illustre squattrinato che non produsse altri figli significativi a parte lui,ma come ben sappiamo la grande fortuna dei razzatori è insita spesso nella linea materna di provenienza .La razza ha vissuto per anni il confronto immaginario tra gli ultimi grandi riproduttori Remo e Quenn un po' come avvenne negli anni settanta con Quanto e Mutz dei quali riproponevano le diverse caratteristiche fenotipiche, in Remo era ovviamente visibile Mutz e in Queen chiaramente Quanto.Queen ha avuto una fortunata carriera espositiva iniziata con un sg 5 in classe giovani,proseguita con un va8 in classe adulti e culminata con un va2 alle spalle di Pakros d’ulmental in un’ annata dove a rigor di logica avrebbe dovuto conquistare di diritto il titolo di sieger .Il dualismo con Pakros ha caratterizzato le vicende di quegli anni un po' come ai giorni nostri sta avvenendo per Mondo e Asap e se Pakros aveva dalla sua la creazione del fenomeno Vegas e di qualche buona femmina,Quenn invece poteva contare su una riproduzione straordinaria che vide le migliori espressioni in Furbo degli achei,Godalis Tino e Paer hasemborn, auslesi Bsz e ottimi razzatori,oltre al famosissimo Tyson Kottersbusch,oggi un pilastro della razza.Ma ,aldilà di ogni ragionevole dubbio, Queen era semplicemente ….più bello di Pakros,molto più aderente allo standard , in Pakros infatti erano ben evidenti le lassità articolari del padre Bax e del nonno Odin vom Hirscel che avrebbe successivamente trasmesso alla razza attraverso il figlio Vegas.Tyson era un soggetto dal notevole impatto emotivo ma le sue dimensioni erano tali che il proprietario non trovò neppure il coraggio di presentarlo in classe lavoro al giudizio di Reinhardt Meyer, pur avendolo più volte iscritto ai campionati e alle manifestazioni in cui giudicava il responsabile di allevamento,il motivo era facilmente spiegabile, Reinhardt aveva caratterizzato la propria gestione proponendo quasi sempre soggetti di assoluta media taglia, “normali” e privi di esagerazioni e Tyson era l’esatto contrario di tutto questo.Assolutamente al di sopra della taglia consentita,robustissimo,asciutto , solido e di “impressionante(APPARISCENTE) espressione” come ebbe a scrivere Heinz Sheerer nel suo giudizio di selezione,Tyson aveva un omero lungo ed in generale un assetto anteriore migliore del padre ma per via delle masse il suo movimento era alquanto macchinoso.I suoi garretti erano lunghi, la tibia ben posizionata,la testa era marcatamente maschia sebbene priva di esagerazioni grossolane, il telaio era di ampio respiro ,insomma il classico soggetto che piace molto al pubblico indistinto .Ha riprodotto molto bene fungendo da collante fra le linee presenti nella razza ed oggi lo troviamo in tutti i pedigree più importanti , Lara e Lennox regina Pacis(padre di Arrè e di Yoker pendler)),Willas e Walerry Grafenburnn costituiscono solo alcune delle sue opere migliori.Tutto quanto descritto sommato alle varie epopee di Furbo e di Paer ,ci fanno comprendere il grado di penetrazione di Queen Queen all’interno della nostra razza,un soggetto che aveva nel nome il segno di un destino glorioso.Queen è uno dei soggetti più belli che io abbia mai visto,al pari di Odin vom Tennenmeise fra i pochi a lasciarmi senza fiato,magnetica e intensa l’ espressività della sua testa,tutti i suoi prodotti migliori rivengono dall’incontro con Baru von Haus Yu e questo come avvenuto per altri stalloni non è sicuramente un caso.Quenn potrebbe essere il frutto di un opera allevatoria meritevole ma anche un risultato assolutamente casuale ,l’unica cosa certa è che spesso dei semplici eccellenti di buona famiglia,Uran Moorbeck,Xaver von Arminius,Irk von Arminius se ben costruiti e privi di esasperazioni,riescono laddove i grandi campioni hanno miseramente fallito.Non sappiamo quanto fortuita sia la nascita di alcuni grandi riproduttori,ritengo sia spesso il frutto del caso più che di alchimie allevatorie calcolate,se prendiamo ad esempio Uran e Quando entrambi figli di “semplicissimi” pedatori del ring” , chi mai avrebbe scommesso che una smilza e insignificante fattrice unita a due onesti “comprimari” della razza avrebbe dato origine alle stelle più fulgide del nostro firmamento ?Eppure furono quelli i suoi incontri migliori,quelli e non altri. Palme fu coperta con alcuni nobili dell’epoca,Ux Kirschental V1,Natz Arminius va2(2 volte),Ex Schlumborn va 12,Zorro von haus Beck va16,ma solo con modesti “plebei” riuscì a tirar fuori il meglio di se , la monta con Irk fu addirittura ripetuta ma in questo caso i pianeti non si allinearono,perché la storia non lascia dubbi,le monte ripetute non hanno mai avuto successo.
Che la vita ci sorrida
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