giovedì 31 dicembre 2015

l ' anno che verrà




Eccoci arrivati  come di consueto alla fine di quest'anno.La consuetudine dell'esserci ,racchiude in se un incrollabile e filosofica certezza:Possiamo raccontarla ancora.E questo in perfetta armonia con la logica cartesiana "cogito ergo sum""penso quindi esisto".Ai più ,può sembrare una frase scontata,ma per quelli che hanno superato ...e da un pezzo "IL MEZZO DEL CAMMINO" ,tra sorprese e agguati che  la vita ci tende,la fine di un anno è sempre un traguardo da accogliere con una certa soddisfazione.Tanto più se si considerà che attardandosi davanti ai manifesti funebri, usanza che resiste ancora nel nostro splendido sud,ci si rende conto che da lassu' ,non solo hanno cominciato  da tempo a chiamare la "leva del  59",ma sono passati molto oltre.



Del resto ,nei confronti dell'età esistono due inconciliabili scuole di pensiero,per i figli e i nipoti un sessantenne è uno che ha  già un piede nella fossa ,per mia madre che di anni ne ha 80 e che quindi,stando alla citata filosofia  "dovrebbe averceli entrambi" è uno appena affacciatosi alla vita."NOI ERAVAMO QUELLO CHE VOI SIETE E QUELLO CHE NOI SIAMO VOI SARETE",tuona uno dei monumenti più inquietanti e oscuri di Roma, che almeno a fine anno dovrebbe farci riflettere.
Un anno difficile ,un anno di crisi ,una crisi che a sentire il nostro premier ha sferrato gli ultimi morsi, forse perchè da mordere c'è rimasto ben poco .Un anno in cui il mondo si è rivelato un posto meno sicuro di quel che pensavamo fosse.Un anno come tutti gli altri,suvvìa, dove al mattino si alzano puntualmente pochi furbi e un umanità di coglioni e si........... organizzano per incontrarsi.Un anno in cui abbiamo capito,che non c'è un posto realmente sicuro per un essere umano  e ancor meno per i suoi soldi.Avevamo poche certezze nella vita:"la prima è che il Dio in cui crediamo è un dio di pace e la seconda che il luogo più sicuro per i nostri soldi fossero le banche.Mentre la  prima certezza sembra essere tale solo per noi cristiani,la caduta della seconda è da mettere in stretta correlazione con la storiella dei furbi e dei coglioni che si organizzano per incontrarsi.Ho qualche generazione di bancari nella mia famiglia e mi sento in diritto di affermare "senza tema di smentita" che le banche sono state realmente e torneranno ad essere il posto più sicuro(lo sono state per 700 anni) per i nostri soldi.Poi ovviamente,ci sono entrati dentro i politici e i  manager.I primi raggruppano i coglioni,i secondi li ......sistemano .Auguri.
E' l'anno dei grandi flussi migratori,con il nostro paese impegnato in prima linea in opere di accoglienza biblica,mai sperimentate in queste dimensioni dall' umanità,e che hanno dimostrato al mondo intero che gli italiani ,un popolo che generalmente non "viaggia" ma "emigra" tengono sempre la porta aperta e un lume acceso alla finestra per accogliere il viandante nelle notti di tempesta.
E' l'anno di  un bimbo,Aylan e di suo fratello, morti mentre scappavano dalla guerra inseguendo un futuro migliore.E' questo che dovrebbe farci riflettere profondamente prima di sparare minchiate  xenofobe sui social.Da quale atrocità scappava quel padre disperato che ha messo a repentaglio fino a perderla,la vita del suo bene più prezioso,i figli.Quel padre inseguiva un sogno di libertà  per se e per la sua famiglia.Libertà dalla guerra,dalla fame ,dalle persecuzioni,dal terrore.E noi italiani questo dovremmo conoscerlo bene se è vero che in America i Corleone sono quasi più diffusi degli Smith.Ah certo insieme a loro sbarca sempre qualche "malacarne"un pò come accadeva in America cent'anni orsono quando un flusso di migranti italiani attraversò l'oceano cercando fortuna.Quanta brava gente,onesta,lavoratrice e ....fra di loro l'immancabile "malacarne".Le genti da sempre,così come gli animali si spostano e migrano alla ricerca di cibo.Così è stato e così ricomincerà ad essere,in un mondo dove la globalizzazione esaspera le diseguaglianze.


















E se fosse nostro figlio?







E' l'anno in cui un pò tutti abbiamo compreso,o almeno così mi auguro,la fragilità del nostro pianeta,e non bisogna essere ambientalisti,vegetariani,vegani o animalisti per capire che così non si può andare avanti.E' il primo natale passato al mare,e mentre nei secoli scorsi il bagno di capodanno poteva apparire il vezzo di uno sparuto  manipolo di "esibizionisti",le temperature raggiunte quest'anno lo hanno reso quasi  un esigenza.E così le  signore abituate a far sfoggio di "cadaveri" per le feste natalizie,passeggiano con prendisole e pagliette.

tradizionale bagno natalizio in Svezia



 
E il nostro anno cinofilo cosa ci dice? Ci dice che la razza è in caduta libera,incapace di reagire ad un periodo di "ristagno" mai a memoria d'uomo così lungo.Una razza in attesa di un "Messia",un nuovo Uran,capace di dare una profonda sterzata.Pochissimi i soggetti interessanti in un panorama generale assolutamente appiattito verso il basso,dove si stenta a trovare uno spunto,un ispirazione.Quel che appare chiaro,come già anticipato nell'articolo sul campionato è che la madre patria vira verso un tipo costituzionale diverso,compatto e quasi quadrato.Non ci è dato sapere se la tendenza è casuale,cioè legata alla contemporanea e coincidente comparsa di soggetti con questo tipo di costruzione o scientemente programmata dalla società specializzata che intende in questo modo porre argine ad alcuni problemi ormai sfuggiti ad ogni controllo:le correttezze e l'eccesso di angoli posteriori. 


mancinismo foto a sinistra ,inizio di deviazione foto  a destra


Queste su tutte,le nuove sfide per il 2016,anche perchè ,fortunatamente su taglia,angoli e correttezze,non c'è tarocco che tenga.Se sul carattere,i grandi professionisti dell'addestramento riescono a "velare" i problemi di tempra e in generale di coraggio,se gli "hair stylist" risolvono ogni problema di colore,e se qualche incauto spudorato mina la salute articolare della razza mettendo in riproduzione soggetti displasici o quasi,su taglia,angolatura e correttezze... aimè....non si può far nulla,a meno che non si decida di lavorare di "seghetto":Ah certo,spesso i giudici non vedono o fanno finta di non vedere e così ti ritrovi fra "le punte" soggetti "sciancati" o con le gambe a x.A volte sorrido quando in gara vedo, ancora, qualche giudice tentare di scoprire con un improbabile"avanti e indietro" CANI CHE ALLARGANO,CANI CHE STRINGONO,CANI SCORRETTI,per poi lasciare tutto, inspiegabilmente invariato.Basta un giro del cane intorno al conduttore.....guinzaglio molle e............. voilà,non c'è appiombo che tenga.Basta un occhiata,uno sguardo e nulla  dovrebbe sfuggire all'occhio attento di un tecnico,anche da lontano.Perciò abbiamo disperatamente bisogno di tecnici validi.Così come abbiamo disperatamente bisogno di cani che siano in grado di arginare e se possibile correggere i guasti finora prodotti,con un occhio più attento alle famiglie,ultimamente un po' ...."trascurate".Intendo dire "ragazzi" di buona famiglia con fedina penale pulita,non necessariamente "aristocratici".Più occhio al cane e meno alla sua resa agonistica e al proprietario.Ma all'interno della nostra società  abbiamo le capacità e le persone giuste per prendere a cuore il problema e risolverlo così come fatto per la taglia.Oltretutto ,i nuovi,meritatissimi  e più alti incarichi dei quali è stato investito il nostro presidente Luciano Musolino,gli impongono un ulteriore aggravio di responsabilità nei confronti della razza.Onori e oneri e su questo occorre dire che finora il nostro presidente è stato un pò......distratto."Preside' mitti capu" che abbiamo un età.Approfitto di queste righe per porgerle  gli auguri ed i migliori auspici,così come a tutti voi che mi seguite ....e non siete pochi.

La vita ci sorride,speriamo continui a farlo,a tutti ,indistintamente e che Aylan e suo fratello ci perdonino.

Buon anno



mercoledì 16 dicembre 2015

allevare come se non ci fosse domani:la fissa del colore







Correva l'anno 2006 o giù di li,e ci accingevamo a partire in cerca " di gloria" verso un raduno  di una qualche importanza.In macchina avevamo un ottimo soggetto,"carrozzata" senza parsimonia ,con tanti punti di forza ben distribuiti,angoli,taglia linee,profili e aimè un unico punto debole.........i colori.In verità nel raduno precedente non avevamo ricevuto eccezioni particolari ,tranne un solenne e serafico "avrei preferito una maschera più intensa".Molti giudici forse non lo sanno ,ma per tanti espositori....sicuramente i più sprovveduti,le parole di un giudizio riecheggiano parossisticamente ben oltre la fine dell'esposizione e finiscono per diventare un autentica ossessione.Ancora oggi,ricevo telefonate di amici preoccupati  che al ritorno da un raduno,magari di notte, ti chiamano "affranti":"Oro',m 'hanno detto che per la cagna "avrebbero preferito" un omero più lungo, neanche avessero diagnosticato loro chissà quale malattia.L'USO DI UNA CERTA TERMINOLOGIA E' QUANTOMENO DISCUTIBILE,così per esempio il nostro famoso "avrei preferito" declinato alcune volte in maniera apparentemente diversa..con un ..... "sarebbe gradita"appunto ,una "maschera più intensa",come se ci trovassimo di fronte ad una portata al ristorante.Stesso discorso vale per il termine" diagnostico " gioverebbe" ,che richiama  gli antichi "cronicari" per malati di tisi,spesso situati in luoghi ameni e con aria pura,che tanto "giova" a questo tipo di patologie.
Tutto questo per ribadire l'importanza per  l'espositore della chiarezza del giudizio,che travalica di gran lunga la rilevanza dello stesso piazzamento.E' il giudizio e non il piazzamento a decidere il futuro di un soggetto,o almeno così dovrebbe essere.Converrete con me quindi sul fatto che il giudice ha grosse responsabilità,da lui spesso dipendono le sorti di una carriera e gli investimenti su un soggetto.Occorre quindi stemperare un problema in presenza di altri pregi assoluti ed enfatizzare quanto basta gli stessi prestando  particolare attenzione a quel che si dice,perchè l'espositore ascolta e si comporta di conseguenza.Ma ritorniamo alla nostra cagna.Nel mio allevamento,come in tutti gli allevamenti del mondo,si lavora sul ........problema ed il problema che non è "sfuggito" al giudice difficilmente" è sfuggito" all'allevatore.Quindi dopo la gara e fino alla successiva ci si sente con gli amici tenutari dei soggetti e ci si confronta per lavorare ,quando possibile su quanto rilevatoci.L'amico in questione mi telefonò entusiasta, vantando le proprietà taumaturgiche di questo o quell'alimento,carote alghe marine,oli di frittura e misto di crostacei,che a suo parere avevano migliorato a tal punto la maschera da non rendere la cagna quasi riconoscibile.Io sono un uomo di fede,spesso vacillante,ma convinto e credo nei miracoli,intesi come eventi che non hanno una spiegazione logica o razionale e quella telefonata migliorò di molto la mia vita di cinofilo



Iscrissi la cagna al raduno successivo e partimmo per la manifestazione con un unica incrollabile certezza:" non ce ne sarebbe stato per nessuno".Arrivati a Padula,ricordo ancora il posto,l'amico scese la cagna dall' auto e in quel preciso istante fui colto da "malore".La "poveretta" aveva stampato sulla fronte un perfetto triangolo equilatero,nero come la pece ,senza la minima sbavatura e poco mancava ci fosse stampigliato sopra il segnale di pericolo.Il nostro sogno di gloria si era trasformato improvvisamente in....un....semaforo.Infilai la cagna rapidamente in macchina ,nascondandola agli sguardi insistenti degli astanti .Non ero riuscito a risparmiargli il travestimento da "ZORRO",ma volevo quantomeno evitargli ed evitarci un autentica FIGURA DI MERDA.Corsi in paese,cercai una farmacia o un officina e acquistai un diluente,strofinai per circa mezz'ora e caddì sfinito al suolo,non senza però aver trasformato la nostra splendida cagna  nel "fantasma dell'opera" da allora soprannominata " Ghost".

E' inutile dirvi che non la presentammo ,ma quanto raccontatovi è  vero fino nei minimi particolari.Son passati diversi anni dall'episodio e quel che era un "vezzo" di pochi professionisti del settore ,semmai emulati da qualche sprovveduto improvvisatore,oggi è un fenomeno ormai totalitario dalle dimensioni preoccupanti e mentre un tempo "qualcuno" si limitava semplicemente ad "irrobustire " i colori delle foto oggi il restyling è totale,live, con rafforzamento della maschera (anche quando non necessario),della sella, delle tonalità di rosso.Che il fenomeno fosse diffuso,lo avevo ormai notato da un pezzo,ma è stato il campionato italiano di quest'anno a convincermi che la pratica è ormai comune alla gran parte degli allevatori,non tutti fortunatamente....ma.... sempre... troppi.Nella classe adulti maschi vi era una straordinaria omogeneità di colori,scomparsi del tutto i mantelli lievemente pallidi che avevano caratterizzato tutte le precedenti manifestazioni e che costituivano una giusta componente della classe,almeno da un punto di vista statistico.Quest'anno no,i cani chiari sono miracolosamente scomparsi e a farne le spese sono stati paradossalmente i cani "realmente" ben pigmentati che al cospetto dei "variopinti " concorrenti ,sfiguravano quasi.Come anticipatovi nel precedente articolo ho posseduto alcuni dei cani meglio pigmentati della storia di razza(ARRO E JECK VON ADELOGA) ed alcuni fra i più pallidi(OLLI DELORI) e altri che mi si sono "STINTI" tra le mani (QUAI VON THERMODOS) e quindi ho sviluppato immediatamente "dopo la sola" una particolare capacità di individuare ogni sfumatura innaturale di colore.Oggi,una gran parte di cani che calcano i ring presentano evidenti interventi sulla pigmentazione,con risultati "pittorici" diversi a seconda della maestria o della "professionalità" di chi li ha operati.Quando ho sottoposto la problematica,qualcuno ha obiettato che occorre adeguarsi alle regole del mercato,ed oggi il mercato richiede cani fortemente pigmentati.Se è vero quanto obiettato,ed è vero,sapete anche che il "mercato é "stravagante e propone richieste di varia natura che spesso,direi quasi sempre ,confliggono con lo standard.Vi sarà capitato l'acquirente "intenditore" che voleva si il cane ma lo voleva della razza gigante,perchè del nostro cane ,nell'immaginario collettivo esistono varie tipologie di taglia.E tu stai a dirgli che esiste tutto un movimento,un lavorio,una "selezione" tesa al contenimento della taglia che in vero per la nostra razza è media.Niente da fare ,lui lo vuole gigante.Come pure quello che ti dice chiaramente che vuole un buon soggetto,robusto ,forte agile ,purchè sia bassissimo da dietro,perchè dice lui ,che se ne intende ,tra la punta delle orecchie e la groppa ci deve essere...badi bene. un buon mezzo metro di differenza.Tu lo tranquillizzi e gli dici che ...stando così le cose,vorrà dire che  al primo tagliando fra circa sei mesi,gli toglieremo le sospensioni posteriori.


auto strana


Ma la richiesta più bislacca ricevuta da un amico allevatore è quella di un cliente,che voleva un cane,lo voleva buono,era disposto a pagare qualunque cifra,purchè il cane avesse la displasia."Io le dò quel che vuole,qualunque cifra,diceva battendo i pugni sul tavolo ,ma lei mi deve garantire che il cane abbia la displasia",la di spla sia ME LA DEVE DARE!!!!!!!.
Non abbiamo scherzato nemmeno un  pò,ed è servito spero per far capire come spesso il mercato confligga con le esigenze dello standard che,per esempio, alla voce colore recita: NERO CON FOCATURE ROSSO BRUNE-BRUNE,GIALLE FINO AL GRIGIO CHIARO.Il buon allevatore è colui che sa vendere il suo prodotto,'perchè creato attenendosi scrupolosamente alle norme stabilite dallo standard,accoppiando tra loro soggetti altamente selezionati,facendo ben presente all'acquirente che nell'intento l'accoppiamento è stato concepito per ottenere soggetti sani,forti e bellissimi,ma che è anche  probabile che nella realtà i soggetti non risponderanno a tutti i requisiti nelle intenzioni.Sono solito agli amici che vogliono acquistare un cane,far presente i nostri progetti ricorrendo ad un esempio semplicissimo:"noi cerchiamo di accoppiare le nostre "Sofia loren" all' "Alain Delon"disponibile sulla piazza,ma  è pur verosimile che dall'unione possa venire fuori un prodotto al di sotto delle nostre aspettative ,se non addirittura impresentabile nostro malgrado

   
(da questa "monta")





(questo il risultato sperato )


Ovviamente con questo tipo di accoppiamento  è sicuramente più probabile  ottenere prodotti di grande soddisfazione per l' allevatore e l' acquirente che se accoppiassimo Fantozzi alla moglie.
Quindi non facciamoci trasportare  dalle lusinghe del mercato e i giudici  a loro volta non enfatizzino una problematica,quella del colore, che pur contemplata dallo standard,non comporta problemi di sopravvivenza alla razza .Oltretutto operando le giuste compensazioni  e ponendendosi il giusto tempo è di facile soluzione.Ma siccome oggi "alleviamo" come se fosse il nostro ultimo giorno,basta un pò di "permanganato di potassio" o l'intero kit dell'OREAL per risolvere i nostri problemi.
 

(da quest'altra......monta)







(questo il risultato ottenuto)

Per ovvi motivi di buon gusto,ometto scientemente di pubblicare foto facilmente reperibili sul web di sieger,auslesi,eccellenti,cani italiani,tedeschi,francesi, prima della cura ...dopo la cura ....prima dell'acquisto....dopo la vendita in Cina,che testimoniano  che i maggiori costi affrontati dai proprietari non sono relativi al mantenimento ma alla "messa in piega".Ovviamente questa abitudine quasi consolidata del dare una mano di pittura sui cani,e' estremamente disdicevole e oltretutto vietata da tutti i regolamenti.Sarebbe cosa "buona e giusta" che i vertici sas,molti dei quali affermati allevatori professionali,dessero il buon esempio e spendessero qualche iniziativa a riguardo,che non fosse la semplice "raccolta Natalizia del pelo",che a ben vedere non solo non ha dato alcun risultato ma anzi sembrerebbe aver acuito il problema.Oltretutto questo tipo di condotta,a quanto pare tollerata dalla società specializzata,potrebbe configurare il reato di "propaganda ingannevole" in quanto viene presentato un prodotto che ha in se requisiti diversi  da quelli visibili.Eppure l'esperienza personale maturata in tutti questi anni,mi conferma nella convinzione che mentre fissare alcuni elementi di tipicità è estremamente difficile(testa,angoli,linee,correttezze,carattere in senso lato),l'elemento colore è quello su cui si può lavorare con buona percentuale di miglioramento già dalla generazione successiva.


VA2(IT) SG5(BSZS'99) Quai vom Thermodos
VA  Quai von Thermodos
Risultati immagini per kelli delori
nipote di quai

nipote di quai




dan-delori-08.jpg - Dan Delori
nipote di quai





Mi perdoni il mio indimenticato Quai se delle tante foto in mio possesso ho scelto quella che non esalta le sue meravigliose linee ,anzi le mortifica,ma ho preferito farlo vedere con la sua pigmentazione reale prima dei "periodici tagliandi in carrozzeria".Ho lavorato tanto su questo soggetto e già nella seconda generazione,debitamente compensata,il problema del colore è scomparso del tutto,sicuramente "latentizzato",lasciando però inalterati i suoi indiscutibili pregi anatomici.Il problema è che noi vogliamo tutto e subito,e chi vuole tutto e subito può definirsi tutto tranne che allevatore.
E allora signori,diamoci una regolata,giudici e consiglio su tutti.Il nostro cane ha angoli ormai "insostenibili",o come diceva un mio amico ,"che proprio non si possono guardare",è storto davanti...ben oltre il limite del lieve mancinismo e mezzo claudicante perchè la displasia ,sia essa del posteriore o del gomito sembra un cancro inestirpabile.E a tal proposito mi preme condividere una considerazione.Dove vanno a finire tutti i soggetti displasici che noi regaliamo ai privati,sempre che  qualcuno "di noi" non li metta  incautamente in ......."riproduzione".Finiscono in villa ,dove spesso vengono fatti riprodurre e i loro figli costituiscono ,regalati ad amici o venduti,il vero parco circolante della nostra razza,le "utilitarie" che prendono vita dai nostri "prototipi".Se i prototipi,cioè i cani che noi selezioniamo sono tarocchi,figuriamoci le utilitarie e tutto ciò che ne deriva.Un pò di coscienza,la nostra razza è una splendida ragazza non una volgare battona coperta di rossetto.







BUON NATALE