martedì 24 marzo 2020

good morning Vietnammmmmm,la cinofilia in tempo di guerra


Good Morning Vietnam [Edizione: Paesi Bassi] [Edizione: Regno Unito]

 Gooooood Morning  Wietnammmm,un saluto dalle nostre trincee,dove stiamo sperimentando ciò che dicevamo di sognare da sempre, avere più tempo da dedicare a noi stessi.Bene eccoci accontentati,ne avremo abbastanza per ricordarcene per il resto dei nostri giorni augurandoci ovviamente di averne tutti abbastanza.Siamo al fronte ,  a combattere un esercito di guerrieri  invisibili e per  sconfiggerlo non ci viene chiesto di attaccare  bensì di stare fermi, asserragliati nei nostri avamposti.E allora tutti in casa a riscoprire mondi che avevamo dimenticato ,la musica ,i libri,e perfino alcuni cibi di cui avevamo perso  la memoria.L'altro giorno mia figlia si è messa a fare a mano  i ravioli ,lavoro lungo e laborioso che richiede una certa applicazione,ci ha messo  tre ore,noi invece li abbiamo mangiati in men che non si dica vivendo poi   per tutta la giornata i sensi di colpa di chi è consapevole di aver distrutto in un attimo un "opera d arte" che aveva richiesto tanta fatica.Certo siamo una nticchia preoccupati ma  ci siamo messi a ripetere magari senza crederci che "andrà tutto bene",abbiamo svuotato   gli stadi ed abbiamo riempito i balconi dimostrando a tutto il mondo che tutti i popoli sono migliori del  nostro  ma nessuno è come noi ,quei fannulloni Italiani con il cuore così vicino al cervello tanto da cantare tutti insieme sotto le  bombe.Vietato abbracciarsi ,vietato persino fare l'amore,almeno non prima di aver bollito il  partner a 90 gradi stando attenti di "cacciarlo " appena al dente".Ne usciremo?Per forza,siamo rinati dopo pesti e carestie in tempi in cui non c'erano le conoscenze dei giorni nostri e quindi ce la faremo quasi tutti.Ma parliamo di cani,visto che di questi tempi ci rimane solo questo   e fra le varie iniziative  meritorie messe in campo dai tanti in questo momento,  mi sembra doveroso sottolineare il lavoro dei  nostri amici Angelo , Rino e Gabriele che ci hanno  fatto accomodare idealmente  nel loro "salotto"(cit.Galastri) aprendoci il cassetto dei ricordi e facendoci rivivere con foto e filmati i tempi passati, per ricordare a tutti,qualora ce ne fosse bisogno, che non c'è futuro senza memoria , stimolandoci a piacevoli discussioni che hanno coinvolto persino alcuni importanti espositori internazionali(Radhaus).Sul web infatti c'è un mondo sommerso,apparentemente silenzioso e distante ma che in realtà scruta e partecipa, alcuni timidi altri trionfanti altri ancora travolti dalla voglia irresistibile di sparare minchiate.Resiste in tempi di guerra  anche il "mi piace"  ,volto più che altro a compiacere l'amico o a stimolare una certa reciprocità ma spesso dimentichiamo che il "mi piace" deve avere un senso,una valenza ,altrimenti può traviare il processo di apprendimento dei più giovani che ci guardano o peggio ancora può svelare al mondo lo stato delle nostre  conoscenze .


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zamp,in una foto che ci permette comunque di riconoscere il soggetto
Ci sono in realtà ancora oggi , nonostante la crisi di fenomeni, soggetti auslese veramente molto belli,anche se a dire il vero assai  lontani dal fascino monumentale di un Zamp o di un Odin,ma ci sono anche delle autentiche ciofeche con le quali non occorre esser prodighi di complimenti perchè sarebbe un pò come dire che un brutto abito è bellissimo  solo perchè prima si è sbirciato il cartellino di una marca importante.Questi Amarcord  sono stati ,almeno per me utilissimi  ,mi hanno riportato indietro nel tempo,quando i cani erano  meno appariscenti ma più funzionali di quelli di oggi,un cane  quello dei giorni nostri che  non piace  a nessuno e soprattutto non piace a noi.Drammatica è la crisi di vendita del nostro prodotto in Europa con qualche mercato estero ancora in buona salute e che ovviamente è prerogativa di pochi.Se non si invertirà questa tendenza ,verrà meno  l'unica forma di  autofinanziamento della filiera dei piccoli allevatori che si vedranno costretti  a produrre mantenendo per se i soggetti migliori , regalando il resto,e dando vita di conseguenza a un processo inflattivo senza precedenti.Questa crisi ovviamente non ci darà una mano,perchè una volta usciti dal tunnel e abbandonati i nostri bunker,dovremo guardarci intorno e vedere se le nostre case sono ancora in piedi o crollate del tutto e dovremo darci da fare a ricostruire quanto perduto in questa guerra.Ovviamente i cani,che avevano occupato una parte significativa della nostra esistenza non potranno più essere una priorità .Ma la  nostra razza aveva cominciato da tempo a mostrare segni significativi di affaticamento,di perdita di appeal presso il grande  pubblico.I motivi sono tanti  e sicuramente non tutti  decifrabili,ma ha sicuramente influito la  nostra costante ricerca di una bellezza plastica in stazione a  svantaggio di quella bellezza funzionale che ne aveva decretato il successo.Oggi le tibie corrette,cioè giuste per dimensione ed angolatura non piacciono a molti,ed anzi i "manager" del settore prediligono la tibia lunga con un effetto scenico  in stazione  sicuramente migliore.Il problema è che questa tipologia di soggetti,se non allenata da professionisti, manifesta tutti  i limiti della sua costruzione e mentre nelle mani dei manager cammina neanche fosse una Ferrari nella vita ordinaria si muove come una Duna alla quale si son rotti i semiassi.Insomma ,un cane "scardinato" come dice un mio collega da sempre simpatizzante "virtuale" della razza, una razza ancora molto amata ma che nell'immaginario collettivo non gode di ottima salute.Nell'ultimo decennio poi vi è stata una inspiegabile  "disattenzione" alle  correttezze degli appiombi anteriori ,oramai per buona parte deviati,alcuni in maniera leggera ma percettibile agli occhi attenti  e che potremmo definire dei semplici  "vezzi" altri invece in maniera abbastanza grave nella maggior parte dei casi  addebitabile all'insufficienza dei diametri trasversi ma molto più spesso  a metacarpi non corretti,spesso corti o rigidi,e questo lo abbiamo osservato anche in alcuni Auslesi tedeschi o eccellenti di punta.A beneficio dei più giovani voglio rammentare che un tempo una delle prerogative indispensabili per una buona carriera in Germania  era la correttezza e la solidità degli appiombi oltre ad una imprescindibile solidità generale .L'avanti e indietro richiesto dai giudici a fine gara altro non è che l'accertamento   della solidità e correttezza  alla fine di una sessione di lavoro,e oggi alla luce di quanto vediamo nei ring francamente tutto questo ci fa un pò sorridere.


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Von Agrigento,un allevamento che ha  mantenuto alcuni valori inalterati nel tempo
 Ovviamente se è possibile su cani di media classifica che il problema possa passare inosservato appaiono oltremodo paradossali queste sviste sui soggetti Auslese,dal momento che questi sono i cani  proposti dalla società tramite i suoi giudici come esempio di massima adesione allo standard.Se in tutto questo abbia influito "l'inadeguatezza al ruolo" di alcuni giudici o l'impatto determinante di alcune linee di sangue non è facile stabilirlo,probabilmente di tutto un pò,quel che è certo  è che questo impatto poteva essere mitigato o addirittura annullato semplicemente scegliendo i soggetti giusti rivenienti da quelle famiglie .Ecco perchè stalloni come Willy von kuckusland e Asap von Aldamar ,che visti nel quotidiano danno un immagine  ben diversa da quella ostentata sul ring,sono accolti da tutti noi  come  manne dal cielo,ed a loro chiediamo di traghettarci oltre queste paludi.Occorre glissare ,e questo lo dico sempre ai miei ragazzi,sul collo biricchino di Willi così come ...di conseguenza sul suo scapolo omerale un pò sulla verticale,così come per  Asap invece sulle proporzioni generali ,con un telaio importante ma con un ossatura alquanto esigua rispetto a quel telaio.Oltretutto nessuno dei due brilla per impronta e questo lo si vede chiaramente nelle rispettive riproduzioni che però vanno ben aldilà di ogni legittima aspettativa positiva.In un decennio di scelte sbagliate questi due moschettieri rappresentano le ancore di salvezza su cui punta la razza e personalmente prenderei in seria considerazione l'apporto che ci potrà arrivare da tutte le rivenienze di Pacco,in primis Willo attraverso ad esempio gli Agrigento Yango ed optimus (è solo un esempio).Un opera di "sanificazione" andrà invece operata sul nostro Groovy , uno dei cani più belli della storia recente.Groovy rappresenta senza dubbio l' incarnazione del pastore tedesco moderno,il vero cane da compagnia e da gregge ,in taglia ,asciutto,"maneggevole" ha girato per i ring gridando al mondo  "io sono leggenda",facendo dimenticare persino ai tedeschi il suo carattere un pò...."lunatico?".Nessun appunto sulla sua costruzione ,dovendo necessariamente sottacere il suo rapporto torace arti al limite(ma noi siamo soliti dire che il cane perfetto non esiste).




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Tibia e garretto infiniti per una posa impossibile nella realtà,quanto ai colori............
Ebbene  su questa linea ,sicuramente una delle migliori degli ultimi anni, troppe scelte sbagliate e i tanti figli proposti,escluso Spencer(finalmente in produzione) e Porto,non rispecchiano assolutamente il padre ed in molti casi,veicolano questo soggetto nella maniera peggiore.Altra nota positiva  è l'apporto di Gary,che a differenza di Groovy ,la berlina per tutte le occasioni è un prototipo.Il soggetto di profilo è un cane molto accattivante,linee pulite, pastose,testa forte da autentico stallone.Personalmente lo avevo accolto con un certo scetticismo,in virtù dei soliti appiombi e di un andatura in ring veramente da dimenticare con le orecchie perennemente a mo di foulard .Ma Gary ci ha stupito,con figli in taglia,sufficientemente corretti ,dinamici  e di buon carattere,  anche se nessuno di loro è un fuoriclasse e soprattutto  somigliante a lui.Da questi soggetti occorrerà ricominciare ,in tempi in cui ogni sfida sembra essere persa in partenza.Bisognerà recuperare la testa ,una regione in tutti questi anni molto trascurata e che sicuramente ci ha fatto perdere molti estimatori,Kaspar,Lucka,gli stessi Willy e Asap non  hanno teste affascinanti e in generale si sono perse quelle espressioni piacevoli e fiere che ci avevano portato al successo.Ovviamente tutto "cum grano salis" senza intervenire come siamo soliti fare con la scimitarra ,tagliando tutto e tutti finendo con il rimanere solo con teste che camminano..Abbiamo avuto in passato teste e cani  non bellissimi ma il grande Hermann riusciva quasi sempre a proporre all'interno della classe soggetti dalle grandi costruzioni e soggetti dalla grande tipicità.A tal proposito uno dei cani  in assoluto meno belli che io abbia mai visto tra i soggetti nominati Auslese è stato Visum von Arminius ,un cane di cui sono pieni tutti i nostri pedigree nessuno escluso(soprattutto i miei) e del quale non potrò che dire un gran bene.


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Gran cane e gran conduttore,quanti anni e quanti....chili sono passati


















Ho visto Visum in diverse occasioni, era un cane di media taglia con angoli assolutamente normali,alla perenne ricerca di pelo e che dava spesso l'impressione di essere  malato.L'occhio era un pò tondo e già questo non gli conferiva una bellissima espressione e in generale non si discostava tantissimo da quei cani che avresti potuto incontrare dai tuoi benzinai di fiducia.Una volta in ring,sempre condotto in maniera impeccabile dal mio amico,quel cane un pò "striminzito" ben lontano dall'immagine classica dello stallone ,si trasformava in un autentica macchina da guerra stracciando tutto e tutti, ma soprattutto aveva in se il lievito madre della razza.Ha prodotto molto bene,migliorandosi e dando vita a soggetti dalle buone qualità caratteriali e con un ottima esenzione da displasia,a loro volta quasi tutti razzatori.Quindi un colpo al cerchio e uno alla botte ,salvando sempre quei soggetti che indipendentemente dalla testa,o dalla taglia  sono portatori di valori assoluti utili alla nostra razza.Ovviamente su tutto questo occorrerà aprire un ampia discussione, elemento questo  fondamentale per la conoscenza,a condizione che non si parli per partito preso e men che meno cercando di compiacere qualcuno.La testa  dice la razza ed è giusto privilegiare quei soggetti che ne sono portatori sempre affidandosi consapevolmene al buon senso.
E' vero infatti che  siamo soliti dire che "sotto la quarta di reggiseno non è amore" ma è altrettanto vero che tantissime donne tra le più belle e desiderate del pianeta la terza non ce l' hanno e nemmeno la seconda.Quindi non ci fissiamo  su singole regioni ma prestiamo  attenzione un pò a tutto.Un vero e proprio ostracismo  dovrà esserci invece  verso i cani storti e sciancati,perchè in questo momento ne siamo pieni e non ce li possiamo più permettere.Direi anche che è il tempo di finirla  con questi cani pittati che pubblicizzano  al mondo colori che la nostra razza non ha e che sono introvabili persino in ferramenta , come pure piantiamola  con  queste foto di cani tutti terribilmente  eguali fra loro,impossibili da riconoscere persino da parte del proprietario,tutti accomunati da un espressione ebete e narcisistica di cani che sembrano Clark Gabol che ti guardano tutti allo stesso modo e ti viene spontaneo rispondergli: " che guardi coglione".


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Clark Gabol 
Quel cane che l'uomo comune vede in foto,muscoloso , rosso da far paura e in difficile equilibrio con se stesso  non è possibile  comprarlo negli allevamenti perchè semplicemente non esiste.E' dei nostri giorni  la foto della famiglia di un noto allevatore tedesco postata su facebook,bellissime le persone e bellissimi i cani,ma perchè ripassarne le maschere prima dell'istantanea ad opera di chi tutto sommato dovrebbe dare l'esempio.
Per portarci fuori da questa  tempesta perfetta(ci  è venuta la tigna su una testa già malata)occorrerà essere un pò tutti realisti e visionari,abbandonando le posizioni in contrasto e remando  verso un bene comune e per farlo occorrerà ascoltare altri oltre  se stessi .Ci è stato detto di pazientare e noi come promesso lo faremo,almeno io lo sto già facendo.Personalmente quello che avevo da dire ,l'ho detto in quasi tutte le lingue del mondo e mi sono sempre e comunque dichiarato disponibile anche fuori da ogni carica.Chi pensa di fare il bene  comune dicendo semplicemente di si,sbaglia in partenza perchè è questo accondiscendere sempre e comunque che ci ha portato alla morte delle idee a cui assistiamo.Occorre discutere seriamente su questi argomenti  nei luoghi e nelle sedi opportune, quanto alle nostre chat noi  siamo semplicemente chiamati a mettere  "mi piace " solo laddove lo riteniamo realmente necessario,perchè  nascosta nella rete, c'è gente tanto capace che ci guarda silenziosamente  anche dall'estero e se mettiamo "mi piace " su una brutta bestia,a questa gente non resterà che dire: "eccone un altro che non capisce un cazzo".

Che la vita ci sorrida,da casa.....ovviamente.

martedì 10 marzo 2020

seconda stella a destra,questo è il cammino

E' una notte buia, una di quelle  alle quali non siamo abituati e che abbiamo vissuto unicamente negli incubi peggiori o in qualche pellicola holliwoodiana che parlava di virus creati in laboratorio da  tiranni folli con l'intento  di impossessarsi della terra .Noi non siamo preparati, la nostra generazione vissuta nell'ovatta non ci è abituata , ubriaca com'è  di una democrazia che non conosce limiti .Ci sentiamo alle corde, storditi come un pugile incapace di reagire alla manifesta superiorità di  un avversario così letale.Non siamo abituati alle privazioni delle nostre libertà e ancor meno a scenari che minano le nostre incrollabili certezze ivi comprese quelle economiche.Ho sempre cresciuto i miei figli addestrandoli alle avversità, cercando di prepararli quotidianamente ad una vita che si guarda  come  una scatola di cioccolatini dove non "sai mai quello che ti può capitare"(forrest gump). In un mondo dove ognuno scanza i pericoli, magari una volta tanto migrando  verso sud, la mia  generazione si aggrappa disperatamente ad uno dei punti fermi della dottrina cristiana: "L'ira di Dio si teme ma non si fugge".Sono parole forti, minacciose, quasi intimidatorie ma che ti danno un senso di serena rassegnazione.Questa frase ce la ripetevano i nonni mentre noi fuggivamo sotto il tavolo  atterriti di fronte ad un rumoroso temporale. Ce la faremo, non tutti ovviamente ...ma quasi tutti ed anzi  ne usciremo  rafforzati come da ogni evento catastrofico della storia, perchè...ci ripetiamo da tempo che ...ogni esperienza alla quale riusciamo a sopravvivere ci rende più forti.Occorrerà solo capire se dovremo risorgere dalle ceneri come l'araba fenice o semplicemente raccogliere i cocci e rimetterli insieme e come è facile intuire la differenza non è di poco conto.Il nostro è un popolo di artisti,di geni,di santi e di navigatori e come tale poco propenso al rispetto delle regole.Noi siamo instabili e geniali,generosi e irrazionali gente capace di cantare anche quando tutto il mondo tace.Siamo un popolo sorridente,sempre e comunque, anche se stavolta penso non sia il caso di menarla sul ridere  perché la vita ci ha colpito duro e siamo rimasti  increduli  a fissarla come  bambini storditi da un ceffone immeritato.Siamo entrati in un mondo a noi sconosciuto,in un altra dimensione,dove per la prima volta e in una sola partita ci giochiamo gli affetti,il lavoro e quel che possediamo.Per indole siamo ribelli ,poco disponibili alle regole e propensi alla socialità ma questa volta è proprio quello che non ci serve per farla franca.Questa è la tanto temuta "tempesta perfetta", non è un esercitazione e tanto meno uno "stress test " .....questo è il giorno per cui un po' tutti,banche ,governi,comunità,ci siamo preparati.Questa è l'altra faccia della globalizzazione ,che in un mondo che sembra tanto grande ci rende tutti molto vicini,tutti terribilmente fragili ma tutti cristianamente fratelli.Ed allora dovremo un po' tutti tranquillizzarci attenendoci scrupolosamente alle regole ed il mondo dovrà a sua volta Italianizzarsi imparando a cantare e ridere anche quando la notte è tra le più buie.Questo è il momento dell'attesa dove non si possono fare domande semplicemente perché è impossibile avere delle risposte .
Questo è il momento di tacere e  lasciare il pallino solo a chi sa,chi ha competenze con l' unico obbligo per ciascuno di noi di eseguire alla lettera  in  un santo,religioso e composto  silenzio.E' il momento di coltivare con cura i nostri affetti , magari facendo pace con quel Dio in cui non vogliamo credere.E' un momento difficile ,in cui ci chiedono di non fare esattamente  quello che come popolo sappiamo fare meglio,abbracciare,consolare,accogliere.Ma noi siamo bravi,ne sono sicuro ,siamo gente che spesso non fa i compiti a casa ma che alla   fine è promossa comunque.E' un momento di pausa ,di riflessione,in cui occorre prendere la rincorsa per cominciare a correre nuovamente magari più forte di prima.E' il momento giusto per fare progetti,ognuno nella dimensione in cui vive perché è un dato inconfutabile  che il mondo progredisce attraverso grandi salti ma soprattutto all'indomani di  rovinose cadute.
La nostra  è la terra di Leonardo e di Michelangelo,nei nostri porti la pietà si fa carne ogni giorno  e qui  un cerchio ha preso forma perfetta disegnato dalla mano libera di Giotto.La nostra è la terra dei Santi ,una terra che pur stremata  è capace di accogliere  ancora, sempre, comunque, chiunque.Quindi con pazienza facciamo nostra la frase di un grande commediografo italiano,  un autentico inno alla resistenza scritto da Edoardo de Filippo e che meglio di mille parole descrive la nostra situazione:










È sera e dopo lunghe ed affannose ricerche, finalmente è stata trovata la medicina che può salvare la vita alla piccola Rituccia, la figlia di Gennaro e Amalia Jovine. Il medico, dopo avergliela somministrata, è fiducioso per il decorso della malattia, ma tiene a precisare che bisogna aspettare qualche ora per dire che il pericolo è scongiurato:Mò ha da passà ‘a nuttata.  Io vengo domani mattina presto e sono sicuro che mi darete una buona notizia”. Quindi, il medico e i genitori di Rituccia aspettano speranzosi che la medicina faccia effetto.
La nostra perciò ,sarà un attesa piena di speranza non un’attesa triste e delusa, di sconfitta, ma l’attesa certa di una buona notizia che nel caso del nostro paese  potrebbe trasformarsi in un autentica resurrezione,perchè siamo Italiani ed ognuno di noi di fronte alle sofferenze ed  alle privazioni riesce sempre a dare il meglio di se stesso .


Che la vita ci sorrida, e che ci arrida una buona fortuna,oggi più che mai,
Oronzo Giangreco