martedì 23 febbraio 2021
Reinhardt Meyer:Sulla via di Damasco,cronaca di una conversione tardiva
All’indomani della pubblicazione dell’ intervista all’ex responsabile dell’allevamento tedesco sig.Meyer ,voglio fare alcune considerazioni che spero possano contribuire allo sviluppo di un’amichevole discussione all’interno del nostro movimento. Raccontare la vita dei cani leggendari come pure quella dei grandi cinofili agevola il processo di conoscenza di tutti coloro i quali si avvicinano al nostro cane con grande passione.Studiare la nostra razza ,ma soprattutto conoscere il difficile cammino affrontato dagli allevatori che hanno contribuito ad evolverla è indispensabile alla comprensione del materiale su cui si lavora.Raccontare la vita di quei personaggi che hanno fatto grande la razza significa sollecitare un processo di emulazione al quale ognuno di noi potrà aderire in forma personale garantendo magari un personale contributo.Sia ben chiaro un concetto:I titoli che riusciremo a conquistare all’interno del mondo cinofilo hanno una valenza esclusivamente in quel mondo stesso e non potranno in alcun modo essere riportati sul nostro biglietto da visita perché nel mondo reale, Remo è esclusivamente lo storico gemello di Romolo .Capita infatti che un premio nobel per la medicina o un valente matematico possano poi rivelarsi dei pessimi cinofili,così come daltrocanto espositori di successo possano essere nella vita di tutti i giorni delle persone assolutamente mediocri. Reinhardt Meyer è una delle figure più carismatiche dell’ultimo decennio e grazie ad alcune importanti intuizioni ha scritto una pagina significativa della storia della nostra razza.L’intervista ha rivelato alcuni lati meno conosciuti della vita dell’ex responsabile e ci ha permesso di comprendere quanto sia importante cimentarsi nella preparazione dei cani da esposizione per poter aspirare ad incarichi di responsabiltà .Ho molto apprezzato il passaggio in cui il giovane Rei(per comodità lo chiameremo così) sottolinea l’importanza di un’ ambizione primaria, possedere un cane da massima qualifica …e specifica …”ultimo ma da massima qualifica”.E’ un’indicazione importante per gli espositori moderni, orientati esclusivamente verso le posizioni di primo piano sia nelle classifiche che nelle cariche societarie.Aldilà della classica fortuna del principiante che difficilmente si ripete,il successo duraturo è sempre il frutto di un’applicazione quasi maniacale e con il passare degli anni ho maturato la convinzione che si allevi molto meglio da vecchi e se succede il contrario statene certi che da giovani si è stati sopravvalutati.Rei è sicuramente un grande preparatore,50 cani presentati a brevetto,sono un palmares sconosciuto agli allevatori “moderni”,è stato un buon responsabile di allevamento,a lui si devono infatti le grandi intuizioni di Vegas,Ober e Remo, un buon allevatore ,anche se nessuno dei suoi cani ,persino un sieger,ha finito per stazionare stabilmente nei nostri pedigree,pur avendo avuto le classiche “mani in pasta” per quasi cinquant’anni.Il buon Rei,non usa giri di parole e si descrive come un uomo di successo,talentuoso e ricco di capacità e se come diceva il mio insegnante nella vita è più importante credersela che esserci ,quest’ uomo il principio sembra incarnarlo alla perfezione.Tralaltro sostiene di non aver avuto alcun mentore, quella figura “ paterna” che ci accompagna nel duro lavoro della conoscenza e quindi tutto ciò che è riuscito a fare nella vita è eslusivamente opera sua e non potrà mai condividere il pesante fardello dei propri peccati con nessuno. Fra i vari passaggi,ve ne è uno che mi sento assolutamente di condividere: “Ho avuto la fortuna di possedere un talento,già da giovane ho riconosciuto il potenziale nei cani che è rimasto nascosto agli altri,questo talento non puoi impararlo,non è allenabile o lo si ha o non lo si ha ma non puoi svilupparlo in alcun modo”.Rei giustamente sostiene che non è un fatto di preparazione,quante volte infatti ci capita di vedere un fine teorico che ti posta un cane che sembra in procinto di beccarsi una supposta su per il sedere,è un fatto di capacità specifica che non si può acquisire con il tempo,è innata. Ma l’elemento positivo che ha contraddistinto la gestione di Rei è la capacità di interpretare le esigenze del momento , proponendo al titolo di sieger soggetti assolutamente diversi,Vegas,Ober,Remo ma che rappresentavano elementi stabilizzanti ,chi del tipo,chi del carattere ,chi delle correttezze.Quasi tutti gli auslesi proposti durante i suoi mandati sono stati condivisibili e quasi mai ha perdonato mancanze gravi come si è soliti fare adesso .Tra i soggetti di punta delle sue classi ha sempre inserito cani solidi e corretti,ha proposto come sieger soggetti che veicolavano la razza nel migliore dei modi ed è stato attento alle taglie senza mai penalizzare più di tanto quei soggetti un po' grandi ma che erano portatori di pregi assoluti, preoccupandosi esclusivamente, di non proporli come sieger in occasione del campionato.Resta un mistero il trattamento riservato a Tyson ,più volte iscritto alle gare in cui giudicava lui e mai presentato .Nel suo modo di giudicare ci ha fatto intravedere “un metodo”,una linea di condotta coerente,esattamente quello che non erano riusciti a fare ne Messler e tantomeno Quoll.Se per Messler il compito era estremamente difficile,si trattava di vestire la maglia numero dieci dopo Maradona,per il povero Quoll la missio era impossibile,raccoglieva infatti una società all’interno della quale la metastasi della corruzione si era ormai radicata a tal punto da rendere la vita al suo interno impossibile ed oltretutto a differenza di Meyer ,era una persona assolutamente inadeguata al ruolo ed incapace di “gestire” le dinamiche del businnes .Per dirla in soldoni,Quoll si è lasciato travolgere da attività che nulla avevano a che fare con il valore dei soggetti , senza mai farci intendere quale fosse il suo credo ,proponendoci come sieger soggetti di buon valore ma che mai avrebbero dovuto assurgere a modello.A dire il vero,Quoll si è trovato nel bel mezzo dei violenti colpi di coda di un sistema consapevole di trovarsi al capolinea , "ma se ti trovi per ventura a gestire tanti soldi,devi almeno saperli contare”.Ma Lothar QUOLL è stato realmente un pirla,uno che si è visto passare una montagna di soldi senza nemmeno toccarli oppure uno cinico a tal punto da farsi passare per incompetente facendo tralaltro una pessima figura con il mondo?Sia pace all’anima sua,ma in pochi anni è stato capace di buttare nel tombino quanto costruito in 100 anni di selezione.Ma la lectio magistralis(lezione del maestro) in cui Meyer dimostra veramente il suo grande talento è quando dice: “per la maggior parte degli amanti del pastore tedesco nel mondo ,quando si parla di tipo si intendono quelle caratteristiche insite nella testa,nella sua forma,nel suo colore ,nella maschera.Questo non è assolutamente corretto e spesso attiene al gusto personale dell’osservatore.Se un cane da pastore tedesco,in relazione al suo aspetto e alla sua anatomia corrisponde allo standard della razza in un modo alto,allora è un pastore tedesco pieno di tipo,dove il colore della testa o della maschera non gioca un ruolo primario” ed infatti,Remo,Ober,Vegas erano molto simili nel tipo sebbene diversi nell’espressione.Meyer si sofferma poi su alcuni aspetti della selezione divenuti insostenibili,come ad esempio i costi e la differenza di regole fra le varie nazioni e sottolinea come a partire dal 2016 ,senza una spiegazione legittima,per poter adire ad alcuni piazzamenti in Germania era necessario selezionare seguendo le regole tedesche e non più quelle del paese di provenienza . Ricordiamo a tal proposito la regola tedesca ante 2016 che mi sembra rispettosa dei regolamenti e del lavoro dei paesi di provenienza dei soggetti:Qualsiasi cane proveniente da altra nazione puo’ adire a qualsiasi piazzamento alla siegerschau compreso il titolo di sieger purchè allevato secondo le regole del proprio paese(passaggio letteralmente tratto dall'intervista).Rei,fa un rapido accenno alla scissione della razza fra cani da lavoro e cani da bellezza e affronta un argomento vecchio quanto il mondo ed estremamente spinoso.Sono dell’idea e lo dico da oltre un ventennio che la razza si sia definitivamente divisa in due varietà e il fatto che in linea di principio la cosa non faccia piacere a nessuno non sposta di una virgola il concetto.La ricerca esasperata da una parte e dall’altra di elementi ritenuti indispensabili ha reso così ampia la forbice da rendere il divario incolmabile.Faccio solo un esempio:Quel posteriore estremamente scenografico che tanto piace ad alcuni espositori e a dire il vero anche ad alcuni giudici, rappresenta un grosso handicap per un cane da lavoro che necessita di movimenti rapidi e di immediata reattività che un posteriore così conformato non può assicurare.Per riavvicinare le tipologie occorrerebbe incontrarsi a metà strada lavorando in entrambi i settori per i prossimi quindici anni in maniera inderogabile,non facendo alcun tipo di sconto da una parte al carattere e dall’altra all’anatomia,ma sappiamo benissimo che questo non succederà.A tutti gli intransigenti, a tutti colori i quali non sono disposti a fare compromessi(nel limite del possibile e del lecito) io dico: “Fattill tu” il cane come dici ,il cane completo ..quello che “se non è così non lo voglio”,ma me lo devi fare vedere,devi allevare e scendere in campo e confrontarti,perché oggi la razza,così come l’abbiamo ridotta è un campo minato ,dove scanzi la displasia e ti ammazza il carattere, scampi al carattere perisci sotto i colpi degli appiombi, scampi gli appiombi hai sempre la taglia che ti assesta il colpo finale mentre le società specializzate danno ordini e contrordini che non fanno altro che destabilzzare l ‘ambiente e soprattutto ci sono i mammasantissima che degli ordini se ne fottono una beata minchia,per loro...ad esempio..... le regole dell'altezza e delle correttezze non valgono, e magari fanno le sigerin con nonna papera.Come tutti,sono particolarmente sensibile a questo discorso ,ma chi è capace di produrre sistematicamente il cane bello e bravo ce lo deve dimostrare sul campo.Allora al buon Rei che lamenta una classe giudicante miope e impreparata(come dargli torto),che lancia strali su una società che ha introdotto regolamenti che rendono il percorso selettivo lungo e tortuoso,che lamenta la mancanza di personalità e di credibilità della nuova classe dirigente ,che ricorda a tutti(penso di averlo fatto io per primo) che il wesen test così come concepito non è un test ma una prova io dico: “Ma tu,fino adesso,dove stavi,hai retto la razza per oltre un ventennio.Oltretutto, ignori il passaggio più delicato,la gente va via perché questo mondo non è credibile,e perfino tu ,che avevi un cane onesto e di buon carattere come Benno,non riesci a fare l’auslese perché le dinamiche sono cambiate e non ci sei più tu a gestirle.Il rilancio del movimento passa attraverso un principio di base,noi dobbiamo preservare “il sogno”, la possibilità per ogni espositore,seppur sconosciuto, di poter raggiungere qualunque traguardo solo che possieda un cane utile alla razza in quel dato momento storico.Oggi non è così,spesso non vincono i cani migliori e magari come dice il buon Rei,basta che un soggetto cambi di mano perché gli si apra un mondo.AH Rei,che ti venisse una buona fortuna e adesso lo dici?E’ un bel pezzo che si fa così e vuoi dirmi che non te n’eri accorto?Oggi,grazie ai social,cresce sempre di più la conoscenza e la consapevolezza a bordo ring,oggi i ragazzi smontano i cani pezzo per pezzo e te li rimontano pari pari nel tuo giardino e a loro non puoi più dire che Ballack è alto 65,che Cyrus non è una simpatica paperella e che qualcun altro è un cuore impavido di ritorno dalle crociate,perché quelli ti sputtanano ai quattro venti pubblicando video inequivocabili e spargono le tue ceneri per il mondo.I social veicolano quelle informazioni che le associazioni non sanno o non vogliono distribuire,proprio per questo il loro uso deve essere responsabile e quel “mi piace” che viene spesso dato superficialmente va pensato,calibrato,digerito e alla fine cliccato.Per rispetto ai cani e alle persone evito di fare una rapida carrellata del “bestiario” pubblicato negli ultimi tempi dove non mi meraviglia la bruttezza del soggetto,spesso frutto di una creazione virtuale per giunta errata, ma il gran numero di consensi ottenuti. Rei conclude la sua intervista sottolineando le spinte all’autonomia da parte della maggior parte dei club del mondo che sono stanchi dell’ assenza di pianificazione e strategie e soprattutto del non senso della gran parte dei regolamenti.Optimus ,Yango e Benno però, sono la testimonianza di come il vento sia cambiato per questi personaggi che in passato hanno tenuto in mano il mondo e che oggi faticano ad imporsi anche con soggetti d buon valore ma soprattutto di come le classifiche non abbiano più alcun senso,sono altre le dinamiche che le governano.Ovviamente i buoni cani non si dovrebbero toccare indipendentemente dai sassolini che intendiamo togliere dalla scarpa,perché se affidiamo la razza a PAPERINO E QUI QUO QUA,i risultati sono quelli che vediamo.Le nostre sono associazioni di persone organizzate e operanti per il conseguimento di un fine comune e se gli interessi di pochi finiscono con il prevalere sul benessere di tutti viene meno lo scopo della libera associazione.Personalmente ho stima unicamente di quei piccoli allevatori che ogni tanto tirano fuori un buon cane capace almeno di farsi guardare e questo indipendentemente dai risultati che conseguono,quelli sono altra cosa e francamente mi meraviglia che ci sia ancora qualcuno disposto a credere che si possa fare risultato in Germania da perfetto sconosciuto.O ci si lega a qualcuno ……o si mettono i soldi sul bancone ,oppure ,come si dice dalle parti nostre …”paghi a grano anzichè a denaro …”…ma questo ovviamente è prerogativa di chi usa il potere come merce di scambio.Rei ci dice pure che se si confrontano i nomi dei proprietari dei soggetti Auslese ci si accorgerà che sono sempre gli stessi perche è praticamente impossibile per i membri senza un alto profilo(proprietari sconosciuti) conseguire questa qualifica .Per chiunque voglia leggere tra le righe, quello dell’ex responsabile dell’allevamento tedesco, è un pesante atto d’accusa nei confronti delle società e del sistema in generale e detto da un uomo che gode di gran credito e che “sa come suona l’orchestra” c’è sicuramente da credergli.In linea di principio sono assolutamente in sintonia con questo grande tecnico,dal punto di vista morale consentitemi di prenderne decisamente le distanze,troppo facile parlare una volta fuori dai giochi e dopo che si è avuto la palla in mano per oltre un trentennio.Del resto voglio fare una domanda a tutti voi ma soprattutto a me stesso:”Ma se siamo certi che il mondo espositivo in Germania gira effettivamente in questo modo(ed è innegabile visto che ce lo dice anche Meyer)possiamo continuare a farne parte e quindi concretamente sostenerlo ,definendoci comunque “persone per bene”? Chiudo il mio intervento citando quanto scritto sui legni della nave scuola Amerigo Vespucci,nostro orgoglio e patrimonio dell'umanità: "NON CHI COMINCIA MA QUEL CHE PERSEVERA",per tutti un incitamento a lavorare ostinatamente per perseguire i propri sogni,attraverso tutte le difficoltà dei cammini personali.E' un motto per allevare ma anche e soprattutto per aggiustare la rotta quando la via si è smarrita del tutto come in questo momento.
Che la vita sorrida a tutti noi ed in maniera particolare anche se in una dimensione diversa ad un amico ed affezionato lettore che in tutti questi anni non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno,ciao Roberto.
lunedì 1 febbraio 2021
INTERVISTA AL SIG. REINHARDT MEYER
Intervista con il
Signor Reinhardt Meyer
Ex VEREINSZUCHTWART SV / WSV e proprietario dell’allevamento vom BERGMANNSHOF
Realizzata da: Sanjit Mohanty, INDIAN KENNEL GAZETTE OCTOBER 2020
Sanjit Mohanty – Signor Meyer, per favore vada indietro nel tempo e dica ai nostri lettori
come è iniziato il suo viaggio con questa bellissima razza "il pastore tedesco".
, in dettaglio per favore.
Reinhardt Meyer –
Devo andare molto indietro nella mia mente, più di 60 anni. I cani mi hanno affascinato
sin da bambino, all'età di 10 anni mio zio mi regalò il mio primo cane, un meticcio. Finanziariamente non potevo permettermi un pastore tedesco. Così ho iniziato a preparare da quando avevo 11, 12 e 13 anni e negli anni successivi per altri allevatori i cani per IPO 1, 2 e 3 (a quel tempo si chiamava ancora così) e ho portato questi cani anche alla Selezione. Con questo ho guadagnato i soldi necessari per comprare il mio primo Pastore Tedesco. Quando avevo 13 anni ho letto un annuncio di cuccioli in vendita. L'ho ordinato "alla cieca" per cartolina, i miei genitori non avevano nè telefono nè auto. Il cucciolo è stato inviato in treno in una scatola di legno. Il mio primo pastore tedesco, ero felice. L'ho mostrato due volte nella classe dei giovani entrambe le volte G 1 dietro i cani SG. Da questo momento in poi il mio più grande desiderio è stato possedere un Pastore Tedesco che ottenesse la valutazione SG, anche se è ultimo SG nell'ordine di valutazione.
Sanjit Mohanty – chi sono stati i suoi mentori e le persone che la hanno influenzato in termini di razza - gli allevatori e i giudici nel corso degli anni?
Reinhardt Meyer -
Anche se può sembrare insolito, non ci sono stati mentori per me, ho iniziato dal basso a 12 anni . Ho preparato un totale di circa 50 Pastori tedeschi da SchH 1 a SchH3, e poi fino alla Selezione. Ho partecipato con i miei cani alle eliminazioni delle gare dei LG ,per poi partecipare alle gare stesse. Come già detto, i miei genitori non possedevano una macchina a quel tempo. Da giovane ho viaggiato da solo in treno attraverso la Germania e ho visto molte gare specifiche della razza. Ho guardato, ascoltato e pensato. Questo accadeva negli anni 1959/1960. In seguito è diventato più facile per me. Da giovane ero un ragazzo molto talentuoso e con personalità da leader. Da quel momento è iniziata la mia ascesa. Ho preso una macchina e ho condotto i cani nelle esposizioni d'allevamento e subito dopo in gare nazionali.
Ho raggiunto i più alti piazzamenti con i cani che mi sono stati affidati. La mia "carriera" era volta al vertice, grazie alle mie sole capacità.
Ho avuto la fortuna di possedere un talento che mi ha aiutato molto a realizzare questa ascesa relativamente veloce. Già da giovane ho riconosciuto il potenziale nei cani, che è rimasto nascosto agli altri. Un tale talento si ha o non si ha. Se non ce l'hai, non puoi impararlo. Se hai questo talento puoi svilupparlo.
Sanjit Mohanty - può per favore dire qualcosa sul suo allevamento Bergmannshof e la sua importanza? Quante cucciolate avete allevato finora? Si prega di menzionare i migliori cani da lei allevati.
Reinhardt Meyer -
Nel 1961 sono diventato ufficialmente membro del Verein für Deutsche Schäferhunde (SV). Il mio allevamento"vom Bergmannshof" è stato registrato nel 1963. Ho allevato circa 75 cucciolate. Ottenendo molto successo fin dall'inizio.
I primi grandi successi nelle esposizioni alla Siegershau sono arrivati già a partire dal 1967.
Tutti i cani elencati qui sotto li ho allevati, posseduti o condotti io stesso :
1967 "Ali vom Pfiefrain" classe adulti maschi V 13
1968 "Ali vom Pfiefrain" classe adulti maschi V 10
1970 "Afra von der Ederfelsburg" classe adulti femmine di classe V 1
"Barry von der Ederfelsburg" classe giovani maschi SG 1
1971 "Bernd von der Ederfelsburg" classe adulti maschi V 10
Questi tre cani v.d. Ederfelsburg sono nati da una mia cagna del mio allevamento, che ho concesso due volte ad un mio amico per le cucciolate.
Questi cani sono quindi una mia creazione.
1976 "Pollo vom Bergmannshof" classe giovani maschi SG 28
1978 "Warro vom Bergmannshof" classe giovani maschi 34
1979 "Lary v. Neu Edingen" classe adulti maschi VA4,
1981 "Cito vom Bergmannshof" classe adulti maschi VA6,
1981 "Frey vom Bergmannshof" classe giovani maschi SG 2.
1983 "Nora vom Bergmannshof" classe giovani femmine SG 15
"Catja vom Elisabethenklause" classe giovani femmine SG 7
"Pola vom Bergmannshof" classe giovani femmine SG 27
1984 "Ux vom Bergmannshof" classe giovani maschi SG 14
"Uran vom Bergmannshof" classe giovani maschi SG 27
"Ute vom Bergmannshof" classe giovani femmine SG 23
1986 "Felix von Arminius", classe adulti maschi V 12
1987 "Iso vom Bergmannshof", classe adutli maschi VA 8
"Felix von Arminius" classe adulti maschi V 16
"Illo vom Bergmannshof" classe adulti maschi V 38
1988 "Iso vom Bergmannshof" classe adulti maschi VA 2
1989 "Iso vom Bergmannshof" classe adulti maschi VA 1
"Kanto vom der Bärenschlucht" classe giovani maschi SG 10
"Werro vom Bergmannshof" classe giovani maschi SG 17
1991 "Diego du Village le Plus Long d ‘Alsace" classe adulti maschi V 8
"Zita vom Bergmannshof" classe adulte femmine V 34
1992 "Diego du Village le Plus Long d’Alsace" classe adulti maschi V 5
1994 "Karo vom Tweelerland" classe adulti maschi V 19
"Olk vom Bergmannshof" classe giovani maschi SG 11
1995 "Xento vom Bergmannshof" classe giovani maschi SG 5
1996 "Olk vom Bergmannshof" classe adulti maschi V 22
1996 "Cina vom Bergmannshof" classe giovani femmine SG 25
1999 "Falla vom Bergmannshof" classe giovani femmine SG 18
2000 "Queen vom Bergmannshof" classe adulti femmine V 7
"Relli vom Bergmannshof" classe giovani femmine SG 13
2001 "Relli vom Bergmannshof" classe adulti femmine VA 10
"Fante vom Bergmannshof" classe adulti femmine V20
"Bolko vom Bergmannshof" classe giovani maschi SG 18
2002 "Claudia vom Bergmannshof" classe giovani femmine SG 6
"Fanja vom Bergmannshof" classe giovani femmine SG 37
2003 "Whitney aus Agrigento" classe adulti femmine V 3
"Armin aus Agrigento" classe giovani maschi SG 7
2004 "Ex von Arline" classe giovani maschi SG 1
2009 "Dola vom Bergmannshof" classe adulti femmine VA 5
2016 "Benno vom Mahlstein" classe adulti maschi V 6
2017 "Benno vom Mahlstein" classe adulti maschi V 2
"Ireen von Assaut" classe giovani femmine SG 5
Tutto sommato questo significa che con 40 cani diversi ho avuto sempre piazzamenti molto alti.
Sanjit Mohanty - Signor Meyer, lei che è stato un giudice di grande successo, quando ha iniziato questa carriera? Può ricordare alcuni dei momenti salienti della sua esperienza di giudice?
Reinhardt Meyer -
Era il 1976, avevo esattamente 29 anni, quando fui nominato giudice di razza. Ero
il più giovane giudice nella storia del club. Avevo superato 6 prove per la candidatura con
diversi giudici, tra gli altri il Dr. Rummel, Hermann Martin, Walter Martin. Un evento mi ha reso molto orgoglioso in quel momento: pochi giorni dopo aver superato il mio quinto esame di candidatura con il signor Walter Martin (titolare dell’allevamento von der Wienerau), il signor Imran Hussain del Pakistan mi ha fatto visita. Il Sig. Hussain aveva
visitato il Sig. Walter Martin poco prima,. Il signor Hussain mi disse che aveva anche parlato di me con Signor il Martin. In questa conversazione il signor Martin avrebbe detto: “ C'erano
molti candidati con lui, ma Reinhardt Meyer era il migliore”.
Nel 1981 sono diventato giudice selezionatore.
Nel 1982, avevo solo 35 anni ed ero giudice da 6 anni, sono stato nominato giudice alla
Bundessiegerzuchtschau a Monaco di Baviera per giudicare la classe giovani femmine.
Sono stato quindi il più giovane giudice che abbia mai giudicato una Siegerschau.
Riassumo di seguito tutte le volte che ho giudicato alla Siegerschau:
1982 Monaco Classe Giovani Femmine
1990 Francoforte Classe Giovani maschi
1995 Amburgo Classe Giovani Femmine
2002 Karlsruhe Gruppi d'allevamento
2005 Ulm Classe Giovanissimi Maschi
2007 Braunschweig Classe Adulti Maschi
2008 Aachen Classe Adulti Maschi
2009 Ulm Classe Adulti Maschi
2010 Norimberga Classe Adulti Maschi
2011 Norimberga Classe Adulti Maschi
Nel 1976 sono stato eletto Responsabile d’allevamento della mia Landesgruppe e ho tenuto questa carica senza interruzione per 36 anni.
Sanjit Mohanty - Ci dica qualcosa sulla sua vita professionale e familiare.
Reinhardt Meyer -
Sono nato nel 1947 poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, figlio di un minatore.
Nel 1965 all'età di 18 anni ho sposato mia moglie Karin. Siamo felicemente sposati da 55 anni. Abbiamo due figlie e due nipoti. Un nipote all'età di 28 anni e una nipote di 20 anni.
Professionalmente sono sempre stato nel commercio, in particolare settore nel GPL e negli impianti GPL.
Sanjit Mohanty - Lei è sempre considerato un uomo intelligente con un ottimo occhio per individuare i soggetti importanti per il futuro dell’allevamento, lei ha scelto: VEGAS, OBER e REMO come vincitori.
Tre di loro sono stati diversi nel tipo ma hanno avuto successo nella riproduzione, il suo
pensiero sulla loro selezione?
Reinhardt Meyer -
Qui vorrei prima rispondere a una domanda che viene posta molto spesso. Perché uno
allevatore ha successo e un altro allevatore con la stessa intelligenza e la stessa competenza e conoscenza ha chiaramente meno successo. Questo fenomeno si può trovare in tutti i
rami d'allevamento, pollame, animali da fattoria come cavalli e bovini, cani di tutte le razze. Ci sono dappertutto allevatori che hanno sempre successo durante la loro vita. Tutti conosciamo nomi di gatti che hanno avuto successo per molti anni o lo hanno ancora. Questi allevatori hanno un istinto per gli accoppiamenti di successo, altri non hanno questo istinto.
È un dono di Dio, ce l'hai o non ce l'hai. Non è qualcosa che si può imparare. Le linee di sangue e le statistiche non ti aiuteranno ...questo non vi aiuterà. Questo istinto è quello che mi ha fatto avere tanto successo nell'allevamento. È lo stesso con Remo, Vegas e Ober.
Ho visto questi cani in momenti diversi, nella mia testa si rifletteva la situazione della razza nel suo insieme , ragionavo e dentro di me sentivo, sì, questo cane può migliorare e stabilizzare molto la razza.
Lei dice nella sua domanda che questi tre erano di tipo diverso. Vorrei spiegare, la maggior parte degli amanti dei cani da pastore, in tutto il mondo, parlano del tipo e intendono che sia rappresentato dalla testa, la sua forma, il colore, maschera e posizione delle orecchie.
Questo non è corretto e spesso riguarda solo il gusto personale dell’osservatore. Se un cane da pastore tedesco, in relazione al suo aspetto e alla sua anatomia corrisponde allo standard della razza in un grado molto alto, allora è un Pastore Tedesco pieno di tipo, dove il colore, anche alla testa, e/o anche la maschera non gioca un ruolo primario ,l’importante è che il colore e il pigmento corrispondono a quelli previsti dallo standard della razza.
Questi tre maschi erano molto simili nel tipo ma diversi nell'espressione.
Sanjit Mohanty - Quando hai assunto il ruolo di primaria importanza nella S.V., quali sono state le sfide che hai dovuto affrontare e come le hai superate? ,I tuoi successi dal tuo punto di vista e i tuoi rimpianti?
Reinhardt Meyer -
Quando sono stato eletto alla carica nel 2006, la questione della taglia era molto attuale.
Molti maschi ben piazzati e anche le femmine erano chiaramente troppo grandi. Questa carenza è stata ignorata per anni dai miei predecessori. I responsabili dell'allevamento hanno parlato di questo argomento per anni, ma nessuno ha osato lavorare su questo problema realmente. Ho annunciato un periodo di transizione di due anni. Ho iniziato ad avvisare che i cani chiaramente di dimensioni troppo grandi sarebbero stati penalizzati.
E’ stato un grande sforzo. Molti buoni conoscenti e amici che ne sono stati colpiti ,
spesso non volevano capire che stavo combattendo questo problema e di conseguenza
ne sono stati colpiti loro stessi. È deplorevole che ci siano stati alcuni colleghi giudici che non hanno sostenuto questo programma molto importante per la razza.
Tornerò a Remo, Vegas e Ober. Questi tre maschi erano adatti, secondo la mia opinione, in quel momento per contenere il problema della taglia troppo grande. per riportare la razza alla taglia ideale avevo bisogno di maschi piacevoli,armonici e con un corretto rapporto tra la lunghezza degli arti e l’altezza del torace. Questi cani spiccavano per questo oltre ad avere altri pregi. La maggior parte dei giudici di razza e degli allevatori ha accettato questa procedura. In definitiva, ho avuto successo con questa misura.
Sanjit Mohanty - perché abbiamo sempre meno espositori e spettatori a Siegerschau? Il suo pensiero su questo, per favore.
Reinhardt Meyer -
Dal mio punto di vista ci sono diverse ragioni per cui molti membri non partecipano più agli eventi della razza. Esempi:
Se volete allevare e mostrare con un Pastore Tedesco in Germania e in Europa, deve possedere molti più requisiti rispetto a qualsiasi altra razza. Finora i requisiti erano
come segue: HD, ED, esami del DNA, BH, IPO, valutazione della razza e selezione.
In particolare la formazione per l'IPO è molto lunga e costosa. Una formazione per IPO e selezione costa in Germania attualmente circa 4.500 €. HD, ED, DNA sono altri costi.
Si tratta di requisiti e costi elevati che non tutti i proprietari di cani vogliono investire
o che non possono investire.
Oltre agli alti requisiti, l'associazione ha un cosiddetto Wesentest come dovere all'età di 9-12 mesi. L'associazione lo chiama prova di carattere ,ma in realtà non lo è ,perché i dettagli di questa prova possono essere appresi.
In un vero test del carattere si devono valutare le predisposizioni genetiche del soggetto,
le quali non possono essere apprese. I membri sanno che a questo il test manca il suo scopo previsto e sono quindi frustrati, perché il club costringe a questo ulteriore requisito aggiuntivo.Io e molti altri funzionari siamo dell'opinione che il proprietario di un Pastore Tedesco dovrebbe poter decidere da solo quale attività svolgere con il suo cane: addestramento, esposizioni di bellezza, agilily e così via. Questo darebbe una spinta al ritorno delle persone. Molti membri considerano lo sforzo troppo alto e quindi smettono di allevare e partecipare alle gare.
.
Nel 2013 il posizionamento e il titolo di Sieger alla BSZS è stato abolito dalla SV. Tre anni dopo è stato reintrodotto. Sarebbe stato rispettoso nei confronti degli espositori , se il club avesse dato una spiegazione per questo. Non c'è stata una spiegazione per i membri, i quali hanno ritenuto che questo fosse scortese.
Qualsiasi cane proveniente da un’altra nazione potrebbe essere premiato con qualsiasi piazzamento alla Siegershau incluso il Titolo di Sieger se fosse stato allevato secondo le regole del suo paese. Poco prima della Siegerschau 2016 questa regola è stata inaspettatamente cambiata dal consiglio SV: è possibile per un cane straniero essere tra i primi 30 , solo se è stato allevato secondo le regole tedesche. Questa decisione ha colpito gli allevatori stranieri inaspettatamente , ci sarebbe dovuto essere un periodo di preavviso di almeno un anno. E’ stato brutale, ha fatto arrabbiare molti espositori stranieri. L'hanno trovato arrogante.Consiglio arrogante, prepotente, sconsiderato e insolente.
I maschi sono venuti dalla Cina hanno ottenuto VA o il titolo di Sieger e sono ripartiti poco dopo. Alcuni soggetti hanno ricevuto a sorpresa il titolo di VA e subito dopo sono stati venduti in Cina. Ci sono state molte speculazioni al riguardo.
Si potrebbe osservare che un maschio di proprietà di un espositore sconosciuto è stato messo in fondo a diverse mostre,poi con un nuovo proprietario di spicco nelle posizioni di punta, un anno dopo nuovamente con il proprietario sconosciuto.
I cani che hanno dimostrato di essere significativamente troppo grandi sono stati dichiarati VA.Un giudice ha valutato il cane chiaramente troppo grande, l'altro ha manipolato la misura ufficiale a 65cm. I singoli giudici hanno sviluppato i propri sistemi di giudizio.
Non c'era più uniformità. Questi incidenti erano riconoscibili e frustranti per i membri.
Queste sono alcune situazioni che gli espositori tedeschi e stranieri prendono come motivo per non esporre più al BSZS o addirittura per lasciare il club.
Soprattutto per quanto riguarda la situazione dell'esposizione e dell'allevamento, penso che la direzione del club non sia al passo con l’evoluzione nella società umana. Voglio dire che le giovani generazioni sono più sicure di sé, pensano più liberamente, mettono in discussione
nuove regole o ordini e agiscono più razionalmente. I social media permettono un rapido scambio di idee e pensieri.
L'associazione non mi sembra amichevole con i membri. Vuole forzarli a fare qualcosa che non ha senso dal loro punto di vista. Questo non funziona in una società moderna che pensa liberamente. Quindi la tendenza al ribasso continuerà.
Sanjit Mohanty-Quali cambiamenti pensa che abbiano avuto luogo nella razza del Pastore
Tedesco nel corso degli anni,in positive e negative?Può evidenziare gli aspetti positive e dirci dove fare attenzione?
Reinhardt Meyer -
Nel complesso ,il Pastore Tedesco è una razza con molti aspetti positivi.Grazie ai suoi tratti caratteriali,è un cane che può essere utilizzato in quasi tutti i settori della vita sociale.Nel settore pubblico e privato.E’ un cane da lavoro utilizzato in vari servizi d’utilità,da esposizione e da famiglia.Queste caratteristiche lo hanno reso popolare in tutto il mondo.Oltre alle qualità caratteriali ,ha un’anatomia vantaggiosa ,che gli permette di trottare per lunghe distanze senza molto sforzo,o di galoppare per brevi distanze in modo dinamico e veloce.Negli ultimi 30 anni si sono formati nel mondo due gruppi di allevatori.
Il primo gruppo cerca di migliorare costantemente l’aspetto caratteriale e la resistenza della razza,per cui le regioni anatomiche e l’aspetto esteriore ricevono poca attenzione.
L’altro gruppo cerca di migliorare l’anatomia e di adattare l’aspetto esterno alle tendenze della moda.Questo gruppo perde spesso il controllo e la razza soffre delle cosiddette esagerazioni..Gli esempi più noti sono:posteriori chiaramente troppo angolati con garretti oscillanti.Per evitare che queste esagerazioni vadano fuori controllo,sarebbe necessario un forte controllo dell’allevamento nella gestione dei club.Purtroppo ,dal mio punto divista,questa gestione non c’è stata negli ultimi anni.Soprattutto a causa dei posteriori troppo angolati con garretti poco solidi,il cane da Pastore Tedesco ha perso la sua immagine in Germania.
Sanjit Mohanty - Nelle esposizioni di cani da pastore tedesco è diventato di moda far correre i cani molto velocemente, Il cane più veloce vince. Per favore, ci faccia sapere la sua opinione.
Reinhardt Meyer -
Anch'io ho osservato questa assurdità. Mi scusi se lo dico liberamente. Questi
giudici che permettono questo trotto estremamente veloce non sembrano conoscere gli elementi del trotto medio. e quindi non possono giudicare il trotto medio tipico di un pastore tedesco.
Per questo motivo, usano la rapidità (velocità) per valutare i piazzamenti.
Il movimento standard naturale di un pastore tedesco è il trotto medio. Noi possiamo osservarlo molto bene quando il cane si prende cura di un gregge di pecore.
Il trotto dà al Pastore Tedesco la possibilità di coprire lunghe distanze senza segni di fatica. Anche il lupo, l'antenato del cane da pastore tedesco, usa il trotto medio per coprire lunghe distanze.
Il perfetto trotto medio di un cane da pastore tedesco è descritto come segue:
Il cane da pastore tedesco esibisce andature ampie e radenti al terreno,
andature che coprono il terreno con un potente passo e una falcata libera. Con una schiena dritta,orizzontale e solida ; il collo e la testa sono portati in posizione quasi orizzontale.
A questo proposito vorrei affrontare un altro problema. Si sente o si legge spesso
riferire che il cane dovrebbe camminare in modo più altezzoso, e se non lo fa è considerato un errore.
Ma trottare in questo modo, significa portare il collo e la testa eretti. Queste sono le stesse
qualità non desiderate nel trotto medio.
Sanjit Mohanty - Signor Meyer, lei ha giudicato in India alcune volte, e se ho capito bene, il suo ultimo incarico prima di andare in pensione è stato a Bangalore in India. Per favore, condivida i suoi pensieri sulla qualità dei cani indiani e la tua esperienza in India. Qual è il suo consiglio per gli allevatori e gli espositori della razza del pastore tedesco in India?
Reinhardt Meyer -
Se ricordo bene l'India ha un buon punto di partenza. Con questo voglio dire che l'India non ha ancora questi problemi di taglia troppo grande e il problema dei garretti poco solidi come si può trovare in altri paesi asiatici. Questo è un buon punto di partenza, ci sono ancora alcuni tratti da migliorare, questa è una sfida per gli allevatori indiani, è divertente ed eccitante. Penso che bisogna migliorare la sostanza e l’impronta. Mi sembra di ricordare che anche il colore degli occhi è un po' chiaro in alcuni soggetti, e un grande compito in India è quello di ottimizzare la lunghezza e la posizione dell’omero.
Sanjit Mohanty - è un dato di fatto che gli allevatori della linea di lavoro si sono separati dalla linea di bellezza Se ricordo bene, ai tuoi tempi hai cercato di promuovere Javir Vom Talka Marda in BSZS per l'accettazione da parte degli allevatori di linea bellezza, ma ultimamente non vediamo nemmeno un grigio,un nero nella classifica dei migliori V / VA. L'ultimo VA grigio era Timo vom Berrekasten.
Reinhardt Meyer -
Molti membri in tutto il mondo sono dell'opinione che i compiti del responsabile della razza della SV siano riferiti solo all'allevamento dell'area bellezza.. La maggior parte dei responsabili di razza dei club degli ultimi 30-40 anni ha prestato troppa poca attenzione alle linee di lavoro. Non hanno mostrato alcun interesse per queste linee e non hanno cercato di contrastare questa tendenza di deviazione. Di conseguenza, questa deviazione è diventata molto radicata. Questo è stato un errore dal mio punto di vista. Un direttore di razza di un club ben funzionante è responsabile della razza nel suo insieme. Ecco come vedevo il mio lavoro durante il mio mandato. La mia motivazione era quella di migliorare i cani delle linee di lavoro nell'area anatomica e di migliorare i cani dell'area bellezza nella loro capacità di resistenza e di lavoro. I membri di entrambe le aree si sono divertiti e si sono avvicinati. Ma il mio tempo era troppo breve.
Sanjit Mohanty - Mi ricordo che mi hai dato materiale didattico e file video della razza del cane da pastore: La valutazione dell'andatura del Prof. Martin S. Fischer quando mi ha spiegato che l'esperimento ha dimostrato che la scapola è sempre uguale all’omero. Nel movimento del cane da pastore tedesco, l'importanza della scapola è più importante dell’omero. Per favore, lo spieghi ai nostri lettori nella rivista.
Reinhardt Meyer -
È difficile da spiegare in questa intervista, sarebbe più facile dai video che ho. Ma ci proverò. Spesso si sente dire dai giudici ufficiali: l’omero è corto, quindi l’allungo è limitato. Questa affermazione è solo parzialmente vera. La posizione e la lunghezza dell’omero non ha quasi nessuna influenza sull’allungo. Questo è quasi interamente determinato dalla lunghezza e dalla posizione della scapola. La parte superiore dell’omero non cambia il suo angolo rispetto alla scapola durante il movimento, quindi non ha alcuna influenza . La scapola, tuttavia, cambia la sua posizione nel movimento in avanti spostandosi avanti e indietro "alla spina dorsale" e allo stesso tempo cambiando il suo angolo rispetto all'orizzontale.
Ora c'è la domanda legittima: i cani con un omero corto hanno poco movimento in avanti, come può essere questo quando si dice che l’omero non ha influenza sull'ampiezza del movimento in avanti?
Anche per questo c'è una spiegazione: certo, la lunghezza dell’omero e la lunghezza della scapola sono sempre uguali, sì, è proprio così. Se riconosco un omero corto e diritto in un cane, significa che anche la scapola è necessariamente corta e diritta. A causa di questa scapola corta e diritta, c'è poco movimento in avanti. La posizione e la lunghezza di una scapola è difficile da distinguere. Ora con la valutazione più semplice dell’omero, posso facilmente concludere la posizione e la lunghezza della spalla.
Sanjit Mohanty - nei suoi giorni di giudizio, quali sono stati i suoi momenti più cari e alcuni eventi non così piacevoli che vorrebbe dimenticare?
Reinhardt Meyer -
Una delle mie più grandi e più belle esperienze come giudice di razza fu nel 1993 al BSZS di Dortmund: era giovedì 26.08.1993 un giorno prima dell'inizio della manifestazione di Dortmund. Ho ricevuto una telefonata dal presidente Hermann Martin, mi ha detto che il dottor Beck, che avrebbe dovuto giudicare la classe adulti femmine, si era ammalato, il presidio della SV ha deciso che dovevo giudicare io questa classe. Questo è stato un onore incredibile per me, come uno dei giudici più giovani, sono stato scelto dal consiglio SV dal grande cerchio di giudici per giudicare questa classe adulti. Questo giudizio a Dortmund è stato un grande successo per me, il mondo SV era entusiasta, ho ricevuto lettere con complimenti da tutto il mondo. Qui bisogna considerare che tutti gli altri giudici di questo evento hanno giudicato i soggetti delle loro classi molte volte nel periodo precedente l'evento.
Sanjit Mohanty - Può spiegare perché negli ultimi anni solo i maschi con un gruppo di progenie sono stati inclusi nel gruppo VA? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
Reinhardt Meyer -
Questa è una domanda molto interessante a cui ho pensato anch'io. Non vedo nessun vantaggio per la razza con questa misura, secondo me è una sciocchezza e porta solo svantaggi.
Se si confrontano i proprietari dei maschi di VA negli ultimi anni, si scoprirà che sono quasi sempre gli stessi nomi ben noti provenienti dai soliti allevamenti e dai loro soggetti.
Succede spesso che i maschi di qualità che si trovano in un allevamento meno conosciuto e non vengono utilizzati dagli allevatori per la riproduzione. Gli stessi avrebbero la possibilità di riprodurre il loro pieno potenziale se fossero presso di un allevatore conosciuto. Questo significa che nel primo caso non hanno alcuna possibilità di produrre un gruppo di figli, nel secondo caso produrrà un gruppo di figli e quindi ha la possibilità di ricevere il punteggio VA.
Questo significa inoltre che i membri senza un alto profilo molto probabilmente non avranno mai l'opportunità di possedere un maschio VA. Sono in netto svantaggio. Di conseguenza, rimane il fatto che un gruppo privilegiato di membri avrà quasi sempre tutti i maschi VA in allevamento.
Un altro svantaggio molto grande di questa condizione di gruppo di progenie per la valutazione VA è il seguente. Il direttore di razza del club ha il compito di dirigere l'allevamento. Per questo ha bisogno di uno strumento forte. E questo forte strumento di controllo dell'allevamento è l'assegnazione del titolo VA. Perché, come tutti sappiamo, la maggior parte degli allevatori vogliono usare un maschio VA come partner di riproduzione per la loro cagna. Il direttore di razza del club è responsabile dell'aspetto esteriore della razza, ma molto più importante è la responsabilità dei tratti caratteriali della razza. Ho usato questo strumento VA con diversi cani anche se non avevano gruppi di discendenza. Per esempio per il fattore dimensione e l'area anatomica con Remo, Ober e alcuni altri.
Per l’aspetto caratteriale con altri due maschi, "Guccy vom Heinrichsplatz" 2010 VA 12 e "Ballack zur Worringer Rheinaue" 2011 VA 12. Questi erano entrambi maschi con un aspetto molto buono, ma non necessariamente con qualità VA. Sapevo che entrambi erano nelle prove degli attacchi ben al di sopra della media. "Ballack" aveva poco prima vinto l'UniversalSieger. Con la valutazione VA, entrambi i maschi erano interessanti per gli allevatori e sono stati utilizzati. Entrambi i maschi non hanno necessariamente migliorato la conformazione della razza con la loro prole. Ma hanno diffuso le loro stesse buone qualità caratteriali alla razza. Così ho adempito al mio compito di responsabilità verso la razza e ho realizzato le mie idee.
Se solo avessi portato i maschi con un gruppo di progenie al VA ai miei tempi, non avrei potuto realizzare le mie visioni, perché per esempio queste appena nominate i maschi non avrebbero potuto influenzare la razza così positivamente come hanno fatto in realtà. Sia dal lato anatomico che caratteriale.
Sanjit Mohanty - Ti manca il ring (giudicare) dopo il tuo ritiro?
La regola del ritiro a 70 anni è una grande perdita, specialmente per i club WUSV,
considerando che un giudice perspicace come lei potrebbe ancora contribuire così tanto
il benessere della razza in tutto il mondo.
Reinhardt Meyer -
Questa regola dei 70 anni esiste nel mondo solo nel Verein für Deutsche Schäferhunde in
Germania. Questa regola stabilisce che quando un giudice in Germania raggiunge l'età di 70 anni si ritira dalla carriera di Giudice.Mentre I giudici stranieri non hanno tale limite.Il grande patrimonio di esperienza di questi giudici in questo modo è andato perso.Molti grandi cinologi di tutto il mondo non hanno capito questo regolamento.Alcuni funzionari hanno provato senza successo a far cambiare idea alla società.Permettetemi di dare alcune spiegazioni.Quando noi siamo diventati giudici la procedura era la seguente.Quasi tutti noi siamo stati allevatori,espositori e preparatori di successso.I nostri nomi erano ben noti in patria e all’estero,per l’alta qualità dei cani che possedevamo.Avevamo esperienza e conoscenza.Grazie a questi successi,all’esperienza e la conoscenza,la direzione del club,ci ha notato e chiesto se volevamo diventare giudici di razza.Abbiamo accettato,non voglio fare un elenco ,i nomi sono noti e resteranno indelebili.Grazie ai nostri successi e all’esperienza abbiamo influenzato positivamente lo sviluppo della razza giudicando alle mostre .Eravamo gli ambasciatori della patria dl cane da Pastore Tedesco nei paesi WUSV.Grazie alla nostra competenza ed il rispetto dello standard abbiamo portato ad un’alta reputazione della razza nel mondo.Eravamo invitati e richiesti dai club WUSV per la nostra competenza non solo per giudicare ,ma soprattutto in occasioni di molti seminari professionali.rafforzando la posizione di leader della madrepatria Germania nel mondo WUSV.Questo sistema è cambiato totalmente.Ci sono nuovi giudici di razza e futuri giudici di razza i cui nomi non ho mai sentito prima .Quindi sconosciuti all’interno del club.Non hanno avuto lo stesso successo dei “vecchi”.Il problema centrale è che queste persone non hanno la ricca esperienza che si acquisisce quando si ha un successo.Sono dell’opinione che essi non possono influenzare positivamente la razza quando giudicano.Inoltre ritengo che non possano agire come ambasciatori nei paesi WUSV non avendo storie da raccontare circa le loro esperienze.Non hanno formato una conoscenza di base fondata sul loro duro lavoro e sugli sforzi per allevare e presentare I propri cani.Non hanno imparato dai loro stessi fallimenti come migliorare.Non hanno infine raggiunto i loro successi in campo.I giudizi,I seminari professionali e la conseguente influenza della madrepatria sui club WUSV non esistono più in questa “vecchia”forma.Questi nuovi giudici non hanno alcuna rilevanza per la maggior parte dei club WUSV,ed a causa della loro mancata competenza sono molto raramente invitati.Si può vedere nei social media che sempre più giudici FCI stanno prendendo questa posizione.Ho paura che senza il ruolo guida della madrepatria Germania ,alcuni club WUSV prendano nuove strade da soli.Pur essendo stato rimosso dalla lista dei giudici quando ho compiuto 70 anni,ho ricevuto 5 diversi inviti in tutto il mondo per il 2020,come Giudice e come leader di seminari.So che lo stesso è avvenuto per altri miei “vecchi”colleghi.Ciò testimonia l’interesse verso la nostra competenza da parte di allevatori ed espositori nel mondo,a cui non importa la decisione della Germania circa la nostra esclusione.
Sanjit Mohanty - Oltre alla sua passione per i pastori tedeschi, cosa sono
i tuoi altri hobby e come ti piace passare il tempo?
Reinhardt Meyer -
Se perseguite questo hobby con tanta dedizione come ho fatto io, quasi non avete
nessun altro tempo libero.
Possiedo la mia casa con un grande giardino di cui mi piace prendermi cura. A
Lascio una piccola parte di questo giardino al capriccio della natura. Ci sono selvaggi
erbe commestibili che mi piace includere nella mia dieta.
Sanjit Mohanty - Come valuta se stesso dopo aver valutato la pensione? Sei tu
ancora attivamente coinvolto nell'allevamento e nell'esposizione della razza? Quando ci aspettiamo che il prossimo top dog del Bergmannshof?
Reinhardt Meyer -
Se avete letto attentamente quello che ho detto finora, dovrete rendervi conto
che a causa della mancanza di pianificazione che ha prevalso in questo club negli ultimi anni
non aveva senso essere attivi. Il club ha ora un nuovo direttore di razza del club. Se riuscirà a pianificare e guidare le attività di allevamento e di esposizione , allora molti altri allevatori, me compreso, diventeranno di nuovo attivi.
Sanjit Mohanty - Grazie signor Meyer per il suo prezioso tempo per questa intervista.
Auguro a lei e alla tua famiglia tutto il meglio per il futuro. Cordiali saluti.
Reinhardt Meyer - Grazie mille per questa intervista. È meraviglioso condividere le mie esperienze del passato e del presente. Spero che i lettori possano beneficiare di questi scritti.Queste sono tutte le mie opinioni personali riguardo alle mie esperienze con la razza del Pastore tedesco. Il mio intento non era quello di calunniare associazioni o individui.
ma solo per migliorare e promuovere il benessere della razza. Il Cane da pastore Tedesco
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