venerdì 9 luglio 2021
Il solco di Asap
Il periodo di fermo forzato non ci permette di comprendere quel che è accaduto nel mondo del nostro pastore tedesco ,non solo nel panorama internazionale ma anche e soprattutto in quello italiano.Non ho mai fatto affidamento sulle foto che raccontano cani diversi o addirittura inesistenti e tantomeno sui video che colgono le fasi migliori del movimento, ragion per cui non ho minimamente contezza dello stato dell’arte.Ci siamo lasciati con una razza in forte difficoltà che scontava la disastrosa gestione di Lothar Quoll ,poche indicazioni,spesso contraddittorie e soprattutto tante “sviste” madornali che hanno trasformato in certezza i pochi dubbi che avevamo sulla competenza e sull’ adeguatezza nel ruolo del controverso responsabile dell’allevamento tedesco.Come spesso avviene a “ babbo morto”,quando il Re è nudo e non può più nuocere a nessuno,tutti avanzano pesanti accuse , soprattutto i tecnici del settore e i grandi espositori tedeschi, e a me che in tempi non sospetti ho contestato l’attendibilità del giudizio del responsabile mondiale dell’allevamento non resta che l’amara consolazione di dire “io ve lo avevo ….scritto”.Non abbiamo mai compreso quale fosse l’ideale di tipo di Quoll ed oggi francamente non ha più alcuna importanza ma se come più volte ci ha dato ad intendere Groovy e il figlio Spencer,Quoran piuttosto che Jax potevano rappresentare i suoi modelli di riferimento(nulla questio) non è chiaro il motivo per cui ha sempre proposto soggetti che tanto si allontanavano da queste impostazioni anatomiche.In questo periodo di paralisi generale del sistema,gli espositori hanno preferito continuare a dare fiducia a quei soggetti attenzionati nell’ultimo campionato utile ,quindi Asap,Nero,Tell,Mondo,Wacron,Henko solo per citarne alcuni mentre per le new entry,oltre ai migliori giovani dell’ultimo campionato(Uscher ,Yoris ecc) hanno puntato sull’affidabilità delle proprietà,Lasso,Leroy Quantum ,soggetti che non sono stati ancora sottoposti alla prova d’attacco del campionato, ormai ritenuta la vera selezione,ma che offrono sufficienti garanzie di carriera .Ci eravamo lasciati sul finire del 2019 con la necessità di effettuare interventi improcrastinabili sulla razza e fra questi il riassetto degli appiombi anteriori ,la mitigazione delle angolature del posteriore eccedenti nella quasi totalità della razza, il recupero delle giuste proporzioni del torace con gli arti, dal momento che alcune famiglie molto in voga hanno “ imposto al gusto” una decisa inversione di tendenza a favore del torace.Resta centrale il dibattito sulla taglia il cui problema è arrivato con un certo ritardo rispetto alla Germania,mentre è un cantiere sempre aperto quello delle componenti caratteriali.Di tutte le criticità finora citate questa è senza dubbio la più complessa in quanto è molto difficile stabilire quale carattere vogliamo dal momento che tutte le nostre valutazioni sono affidate unicamente al giudizio della “manica “e non è improbabile invece che un soggetto che manifesti evidenti affinità con gli attacchi sia inadatto alla vita di tutti i giorni .Il carattere nel cane è un po' come la felicità per l’essere umano ,è effimera e fugace e quando sembra che tu l’abbia conquistata ti sfugge improvvisamente e niente come le parole di uno dei più grandi poeti del novecento,Eugenio Montale,possono rendere meglio l’idea: “felicità raggiunta si cammina per te su fil di lana ,agli occhi sei barlume che vacilla ai piedi nero ghiaccio che si incrina”.Queste le problematiche oggetto di riflessione mentre appare molto sottovalutata quella che a mio parere è la più grave ed insidiosa :la razza si sta accorciando e le costruzioni di grande respiro di una volta tipiche del trottatore di lunga distanza lasciano il posto a impostazioni compatte, colli corti ,sterni limitati, linee inferiori non perfettamente rettilinee e garresi rampanti,cioè alti ma non sufficientemente lunghi,stiamo praticamente passando dall’harley davidson all’enduro.Un cane così costruito ,pur adattandosi perfettamente al ring e al guinzaglio, copre poco terreno e compensa con un maggior numero di passi la scarsità di ampiezza del movimento e …lasciato libero tenderà a galoppare piuttosto che trottare .Ad un’attenta analisi delle maggior parte delle costruzioni visibili in ring ci si rende conto facilmente che la tipologia a lungo proposta dai Bad Boll e dagli Arlet,sta lentamente prendendo il sopravvento,cani molto compatti sebbene in taglia ,garresi corti,sterni levrettati,teste scure e piacevoli con buoni caratteri .Questo tipo di costruzione ad una analisi superficiale sembrerebbe portare vantaggi se non fosse per il fatto che progressivamente ci sta traghettando verso un’altra tipologia ,in antitesi con quella della nostra razza e più simile a quella dei galoppatori(boxer,doberman) .Il punto di svolta ritengo sia stato Ulk von Arlet che al pari di Groovy ha rappresentato una delle migliori espressioni ,ma entrambi come già detto più volte, rappresentavano una linea di confine che non doveva essere superata.Da Ulk si è poi arrivati a Rikkor bad Boll ,il soggetto con la compressione massima e che a mio parere è stato uno dei nostri peggiori investimenti .Le costruzioni compresse proposte da Rikkor sono arrivate ai nostri giorni attraverso Kronos ed Enosh che sono stati come già detto portatori di ottimi colori,buone note caratteriali e teste nere,caratteristiche molto gradite ad alcuni espositori e soprattutto … al mercato.Mi permetto di insistere su questo punto:se inscriviamo il cane progressivamente nel quadrato perdiamo la razza e se non possiamo fare a meno di alcuni razzatori, Kronos ed Enosch hanno comunque dato un contributo rilevante, è compito degli allevatori e dei tecnici saperli gestire al meglio ,sfruttandone le componenti positive e mitigandone i rischi.Come potete constatare i fronti di intervento sono numerosi e complessi e paragonabili ad un incendio di vaste dimensioni , dove spegni un focolaio e se ne accende un altro, alimentato da processi “commerciali” oramai ingovernabili. E’ in questo orizzonte buio e tenebroso che spunta all’improvviso la stella di Asap Aldamar.Ho visto Asap per la prima volta in una della classi giovani più belle e combattute degli ultimi anni ,lui e Nero a darsele di santa ragione con Max du val’anzin che a grandi falcate rimaneva sulla scia.Asap e Nero lavorano d’istinto,sono animali da ring, ,hanno entrambi il diavolo in corpo,sono l’antitesi l’uno dell’altro e Nero sembrerebbe incarnare proprio la teoria finora sostenuta,unici insieme a Kaspar che ormai non c’è più ,a possedere una dote oggi rarissima e preziosa come uno smeraldo:LA SPINTA. Asap,schiaccia letteralmente il terreno e sotto il suo garretto le zolle si aprono,ha una costruzione ampia e di respiro,è asciutto,tonico e giustamente allungato,il suo collo è…..appena un po' biricchino.Alcuni obiettano un’ ossatura minuta e un’ impronta border line,ma Asap ha l’osso giusto per un pastore tedesco e la testa molto simile ad un piatto di spaghetti ristorante che ovviamente non ha nulla a che vedere con la porzione da camionista dell’osteria.Il pubblico indistinto ama il cane grosso,appariscente,colorato ,rozzo …. e poco importa se i colori sono reali o acquisiti in carozzeria ,ma il compito dei tecnici e dei giudici è quello di educare l’espositore al gusto ,mettendolo in guardia dalle mode e dai gusti del mercato,ricordate che la gente compra quello che noi esponiamo sul bancone.Ripeto dobbiamo educare al gusto,un po' come faceva nostra madre quando ci guardava perplessa mentre da giovani accoppiavamo in maniera improbabile il pantalone a righe con la camicia a quadri prima di uscire,perché a sentir lei “ con la classe si nasce ma il gusto si può anche educare” .Asap ha buone componenti cromatiche nere, il rosso come per tutti gli altri,nessuno escluso .. è farlocco,è un cane dall’incredibile vitalità,gioca con il conduttore al minimo agitare di pallina,è fecondo come possono esserlo solo i grandi razzatori e sicuramente lascerà un solco profondo nella razza.Asap,non è bellissimo, non lo sono del resto nemmeno i suoi contemporanei e se ci facciamo caso , escludendo gli aspetti cromatici e una maggiore elasticità generale somiglia tanto ad un razzatore del passato che ..anche lui ……bellissimo non era ,Uran von wildsteigerland. Asap è il cane giusto per il momento storico che viviamo,l’ultimo grande Messia.L’ ho visto alla fine della classe giovani all’angolo di un ring, asciutto ,solidissimo e corretto,mentre leccava allegro un gelato offertogli da una bambina e mi ha stregato a tal punto da avergli dedicato l’intero articolo del campionato 2018 , “NEL CIELO PIU’ BUIO E’ NATA UNA STELLA,ASAP ALDAMAR”.Poi un mare di monte,le critiche,spesso prive di fondamento tecnico e il tentativo maldestro da parte dei suoi preparatori di trasformarlo da Alain Delon nell’incredibile Hulk,perché i grandi preparatori tedeschi …..statene certi …..non ci capiscono una gran mazza e non comprendono che …… se sei alto come Alain non puoi avere la massa di Hulk Hogan.Il risultato è che oggi il cane è meno armonico e corretto rispetto al passato ,sono però semplici “cicatrici” che ,come ben sappiamo, non si trasmettono geneticamente.Quelli che come me hanno frequentato i ring negli anni 90 ricorderanno molto bene i problemi riscontrati dalla classe giudicante dell’epoca e sono sicuro che tengono ancora a mente la famosa frase : “l’omero è corto ,il soggetto cade sull’anteriore”.Questo giudizio ,tutt’altro che infrequente, era una sorta di infausto responso e “ gettava” l’espositore nello sconforto.Oggi se è pur vero che l’angolatura dell’anteriore è mediamente migliorata nessun soggetto cade più sull’anteriore e questo per un motivo semplicissimo: i cani non spingono più.All’epoca quelle spinte poderose, necessitavano di un valido angolo dell’anteriore per essere raccolte e in assenza di questo i cani caracollavano su se stessi.Il vero problema oggi è che le spinte,a causa delle cattive costruzioni dei posteriori sono pressochè inesistenti e quindi anche un omero di dimensione limitata riesce a raccogliere facilmente quella piccola energia che dal garretto si propaga lungo la linea superiore dando origine al movimento ed ecco perché quella frase è ormai scomparsa dai dizionari dei giudici. E’ chiaro che in un panorama come questo,Asap è l’ancora di salvezza ,si spera infatti possa tramandare le giuste proporzioni del cane da gregge,la sua amabilità caratteriale che…aldilà dell’aspetto igienico gli consente di condividere il gelato con una bambina ,il suo passo ampio ,radente e ben bilanciato. Asap è inoltre un rigeneratore ematico ed appartiene a quella ristrettissima cerchia di soggetti che non hanno consanguineità prossimali e quelle presenti nel suo pedigree sono lontane e su soggetti non eccessivamente utilizzati nel panorama mondiale(Arko),mentre è completamente libero da Vegas e da Furbo.Insomma…una boccata di ossigeno,una tinteggiatura a calce di tutta la casa ,è questo in fondo quel che ci aspettiamo da lui.E adesso ,andiamo in Germania a vedere quel che è successo in questo periodo d’oblio anche se sono assolutamente certo di una cosa ,tutto è già scritto da tempo e si ricomincerà esattamente dal rigo in cui ci eravamo fermati.Ho visto intanto i filmati di alcune gare tedesche che confermano assolutamente l’analisi fatta ,molte di queste immagini oltretutto sono assolutamente inclementi con i cani della vecchia guardia e alcuni di loro agghindati per giunta del titolo di auslese somigliano tanto a Paperino e Qui Quo Qua.
Ps.Le analisi fatte su questo blog,nascono dalle esperienze personali che facciamo quotidianamente con i nostri cani.Sono i nostri cani che….nostro malgrado…. si stanno accorciando,sono i nostri cani che aumentano di taglia,sono i nostri cani che incontrano le difficoltà finora descritte .Noi ce la mettiamo tutta per rimanere sulla via indicata dallo standard e dalla società specializzata ma per quanto si possa “obiettare” questo è il panorama di soggetti che ci viene proposto.Ricordiamolo sempre ,le criticità di una razza in un dato momento storico sono figlie dei soggetti proposti come ideale da perseguire, e le sorti dei nostri cani così come i nostri sacrifici non possono essere messi nelle mani di gente non adeguata nel ruolo.Noi non ci nascondiamo dietro un dito e chi ci conosce sa benissimo che i colori dei nostri cani sono reali così come le loro displasie ,che i nostri cani se abbondano di taglia sono 62/63 e non come spesso sentiamo 61 e che il carattere è un punto di attenzione su cui cerchiamo di lavorare ,non sempre con il successo che meritiamo.I nostri sono cantieri aperti,case vissute in cui non è nostro costume nascondere la polvere sotto i tappeti,le nostre problematiche che poi sono quelle che incontrano tutti, le socializziamo e le condividiamo perché siamo assolutamente consapevoli che questo è l’unico modo che ci consente di crescere.Di una cosa però siamo orgogliosi,i nostri cani sono esattamente come li vedete e non so quanti soggetti oggi possono reggere il duro confronto con la realtà.Tanti anni fa quando andavamo in Germania a fare le monte scendevamo le nostre cagne con una certa soggezione,temendo che potessero non essere all’altezza degli stalloni titolati,oggi invece,quasi sempre torniamo a casa dopo una monta e ci domandiamo con una certa preoccupazione mista a sconforto: “guarda che razza di squattrinato abbiamo dato in sposo alla nostra bambina.
Che la vita ci sorrida.
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