Premessa:Un mio amico,noto giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno ormai in pensione mi raccomandava sempre di prestare particolare attenzione al titolo da dare agli articoli e in generale agli scritti ."Sia che si tratti di cronaca,di denuncia o di un romanzo mi diceva, spesso la fortuna degli articoli è nel titolo e nell'interesse che questo riuscirà a destare nel lettore".Oggi a diversi anni di distanza posso con i fatti dargli ragione e vi esorto a prestare particolare attenzione al titolo di questo articolo ma soprattutto a quel punto interrogativo finale.Ricevuto su WhatsApp il testo di Buss da amici l'ho girato a mio figlio e ad un altro ragazzo e la loro risposta immediata è stata: "Ma tu,a questi ci credi?Bene,togliere o mettere il punto interrogativo alla frase Machiavellica o Gattopardesca significa credere o meno nel cambiamento ma soprattutto nella capacità di redenzione di ogni essere umano.Solo lasciando quel punto interrogativo ha ancora senso appartenere a questa società e lavorare per essa,diversamente...................................
Circolano sui social traduzioni approssimative dei discorsi di insediamento del responsabile dell'allevamento tedesco Webber e del vice presidente Elmut Buss.Per quanto il traduttore simultaneo privi gli argomenti della fluidità e della immediata comprensione del testo nella lingua originale è tuttavia comprensibile il suo significato,dal quale si evince chiaramente la grande preoccupazione di un associazione allo sbando, velocemente proiettata verso uno schianto verticale a causa di un drammatico calo degli iscritti ma anche di un grado di insoddisfazione massima da parte dei soci rimasti.Una grossa mano nella comprensione me l'ha fornita la traduzione di un amico e socio Sas che ha reso il discorso più fluido e comprensibile .Da una fonte autorevole ho appreso che perfino i dipendenti dell'Sv hanno manifestato chiaramente il loro dissenso e la loro preoccupazione nei confronti delle politiche del club,il cui calo di soci impatta fortemente sul loro sistema premiante mettendo a repentaglio l'esistenza del loro posto di lavoro.In una situazione geopolitica come quella attuale caratterizzata dalla frenata contemporanea di tutte le più grandi economie mondiali(America ,Germania e Cina infatti sono con la recessione alle porte),i lavoratori tedeschi sono seriamente preoccupati perché la recessione(tecnicamente il rallentamento delle attività produttive e quindi l'assenza di crescita economica)è sinonimo di calo dei consumi(e di conseguenza calo delle iscrizioni ai club) e aumento della disoccupazione.Senza voler essere profeta di sventure ,un po' di conoscenze in materia economica mi portano a pensare che ci troviamo alle porte di una "tempesta perfetta" che metterà a dura prova la tenuta delle aziende mondiali e dei portafogli dei risparmiatori.Sia Weber che Buss sottolineano il senso di frustrazione dei soci e accennano chiaramente al fatto che i sacrifici della gente devono essere ricompensati in presenza di meriti e soprattutto che occorre riportare l'attività dell'associazione verso l'hobbismo degli esordi.E' chiaro che il professionismo esasperato ha distrutto completamente l'animus di questa meravigliosa società anche perché i professionisti sono tali non solo perché hanno tecniche di lavorazione a cui dedicano tutto il loro tempo ma anche e soprattutto perché sono riusciti a costruire nel tempo un sistema di "accordi" e di " relazioni" tale da rendere vana ogni legittima aspirazione del socio comune.Intendiamoci,non parliamo di capacità allevatorie perché sapete benissimo che i professionisti si servono quasi sempre di soggetti allevati da noi,ma di tutto un sistema che parte dalla preparazione e dalla tenuta del soggetto per finire alle gare in giro per il mondo e ...appunto i "rapporti" che solo chi si dedica a tempo pieno a quest'attività può "coltivare".Buss richiama più volte l'attenzione sulla necessità di un lavoro comune ma anche della valorizzazione delle persone talentuose indipendentemente dal fatto che possano essere più o meno scomode "politicamente"(forse ricorda i suoi anni di esilio forzato "al freddo"sic!).Il vice presidente nel discorso di insediamento sostiene con forza la necessità del fare "DECLUTTERIN" ossia di eliminare tutto quel che non è necessario(il wes test mi sembra una di quelle cose) guardando con favore a un iter selettivo più agevole e fruibile pur salvaguardando le caratteristiche qualitative della razza.Helmut fa un rapido accenno ai vari contenziosi,molti di natura penale ,aperti all'interno dell'associazione ,appellandosi al senso di responsabilità soprattutto in considerazione del fatto che parliamo di un hobby e di tempo libero(mah.......).Altro passaggio importante è quello sui giovani,definiti giustamente i destinatari finali dell'avvenire della società che quindi vanno curati con particolare attenzione.Quello dei giovani in realtà è un cavallo di battaglia troppo spesso sbandierato a destra e a manca un po' da tutti e in tutti i campi,quasi sempre per scopi propagandistici e senza azioni realmente tese alla loro valorizzazione ma soprattutto alla loro educazione all'etica dello sport.Ho più volte scritto ad esempio che al campionato giovani il binomio ragazzo /cane dovrebbe essere estratto a sorte,perchè ...almeno in quell'occasione l'importate non dovrebbe essere vincere ma partecipare ad un fenomeno aggregativo che si spera possa lasciar traccia nel Dna di questi ragazzi ,così che una volta ultimati gli studi ed entrati nella vita lavorativa,possano veder germogliare questo seme piantato tempo addietro(nel caso di mio figlio è stato così).Noi invece dimostriamo di dare grande importanza esclusivamente all'aspetto agonistico creando quasi sempre gli stessi binomi(giovane promettente/cane di qualità),che oltretutto nel caso dei ragazzini tedeschi (Martin e Brauch........bravissimi)funziona anche come una sorta di "captatio benevolentia" nei confronti dei giudici tedeschi.Questi già sono molto bravi (il Martin soprattutto),poi gli diamo dei buoni cani,se poi ci aggiungiamo che sono anche "figli e nipoti di Dio",è chiaro che non c'è storia,in pratica è come se a Bolt concediamo dieci metri di vantaggio sulla gara dei 100. Se proprio gara deve essere allora diamo a tutti gli stessi punti di partenza .Ma mi rendo conto che questa è " pura filosofia" e qui filosofi non ce ne sono,abbiamo solo pragmatici .Altro passaggio importante è la citazione del presidente Barak Obama che basò la sua campagna elettorale del primo mandato sulla parola "CAMBIA".E' chiaro che nell'America del secondo millennio, memore delle scorribande del ku klux klan ,setta che propugnava la supremazia della razza bianca(da non confondere con l'affisso di willy...non si sa mai)esortare la gente al cambiamento proponendo l'elezione di un Presidente " NEGRO" significava veramente cambiare qualcosa.
Non conosco bene Helmut Buss e tantomeno la sua storia se non per le 19 auslesi di una ventina di anni orsono ma auspicare il cambiamento proponendosi personalmente e avendo per giunta "dietro" certi personaggi è un po' come sperare in una decisa svolta del nostro governo nominando premier Ciriaco De Mita o Clemente Mastella...o peggio ancora Romano Prodi.Insomma il discorso di Buss non ha un gran signficato,il buon Helmut si aggira tra i massimi sistemi senza approfondirli e quindi alla fine senza dire niente che non sia scontato.In questo il vice presidente somiglia tanto al leader del mio vecchio partito,Zingaretti ,uno che parla tanto,spesso male,ma soprattutto non è mai cazzo di esprimere un concetto di senso compiuto un po' come i Democristiani di una volta.Ne Buss ne Webber fanno un minimo accenno alla "QUESTIONE MORALE",ed alla credibilità della classe giudicante tedesca che sono il vero problema del disamoramento dei soci.Cambiare è possibile,magari anche con Buss, la cui capacità tecnica non discuto,ma a condizione che si parli dei problemi reali e che a questi si dia un nome e una responsabilità e soprattutto una soluzione.Pur salvaguardando le caratteristiche di razza occorre render l'iter selettivo semplice e percorribile da tutti,con poche prove(displasia,dna,resistenza,brevetto selezione)possibilmente "alla portata" di tutti .E poi una particolare attenzione alle classifiche che non possono essere sempre "ostaggio" dei soliti noti aldlilà di ogni merito legittimo.Una volta erano i cani a fare la storia della razza,oggi invece in Germania la "storia" la fanno alcuni uomini con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.Occorre sicuramente cambiare,le società hanno bisogno di respirare, di muoversi , di rinnovarsi attraverso i giovani e attraverso i giovani/adulti ma sicuramente non possono ristagnare o essere preda delle solite dinamiche e delle solite facce.C'è bisogno di idee nuove e di tanto entusiasmo e soprattutto di uomini capaci e non di "zerbini inciuciatori".Occorrono personaggi carismatici capaci di trasformare i sogni in progetti(Ah ...se il nostro presidente "socializzasse" un po' del suo grande carisma e lo mettesse a disposizione di tutti) e soprattutto occorre ripercorrere la via del divertimento e non solo del profitto in un epoca in cui anche le grandi multinazionali e gli stati hanno compreso che perseguire unicamente questa logica porterà velocemente all'estinzione del genere umano e alla catastrofe.
l'amazzonia è casa nostra |
Si apre per noi cinofili del sud un autentico mese di passione(intendo sofferenza) con tre campionati nel giro di venti giorni ,due a mille chilometri da casa ed uno a quasi duemila,campionato giovani,campionato tedesco,campionato italiano.Non c'è niente da fare ,noi gente del sud siamo sudditi ..non cittadini e siamo talmente masochisti da avere un consiglio della società con gli incarichi di potere tutti in mano a gente meridionale ma ciononostante siamo sempre noi quelli costretti ad emigrare. Guardo questo trittico con terrore e laddove possibile cercherò di esserci pur non avendone alcuna voglia.Lo faccio per impegni presi con i proprietari dei nostri cani,per gli amici che ci seguono su questo blog ormai vicino alle cinquantamila visualizzazioni e soprattutto per ritrovare quelle persone con cui ho stretto amicizia ormai più di trent'anni orsono e che diversamente non potrei più rivedere.
Tralasciando l'aspetto economico per il quale penso sarà molto difficile coinvolgere i miei ragazzi porgo una domanda nella lingua del mio amato presidente che per vari motivi è diventata anche la mia: "Ma qua,gente "alla casa N'avimu?
Ps.Colgo l'occasione per porgere i migliori auguri a tutti i ragazzi che con entusiasmo si accingono ad affrontare il campionato giovani affinché possano vivere questi momenti all'insegna dei più alti valori dello sport,rammentandogli che è loro il compito di prendersi cura di questa splendida razza allevandola e selezionandola con responsabilità.Io non ci sarò e di questo me ne dispiace sinceramente ma,pur essendo un uomo libero non posso chiedere a me stesso ,alla mia azienda e alla mia famiglia di assentarmi per tutto questo tempo,oltretutto una società "hobbistica" come quella auspicata da Helmut Buss.....questo non dovrebbe neppure chiedermelo.
Che la vita ci sorrida,soprattutto ai nostri ragazzi.
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