mercoledì 22 aprile 2020

Il sesso e la cinofilia non "vogliono pensieri"

Sono tempi difficili quelli che stiamo vivendo, le nostre generazioni non sono abituate a patimenti o restrizioni delle libertà personali,eppure ho la netta senzazione che come è stato per le domeniche di austerity di cinquant'anni orsono ,ricorderemo questo periodo come uno dei più "intensi" della nostra esistenza.A cavallo tra gli anni 73 e 74,in pieno boom economico e in occasione della più grande crisi petrolifera della storia,molti governi occidentali tra cui l'Italia furono costretti ad emanare disposizioni volte al drastico contenimento dei consumi energetici.Si stabilì allora il divieto di circolazione di tutte le auto nei giorni festivi,la chiusura dei cinematografi alle ore 22 e lo spegnimento di tutte le insegne pubbliche e private di bar ,uffici e ristoranti prima dell'imbrunire.Per noi ragazzi di quell'epoca,abituati dal "logorio della vita moderna" a bere cynar seduti a un tavolino immerso nel traffico , quel periodo così particolare dal punto di vista ambientale fu uno dei più belli della nostra vita.Le strade della città si trasformarono in immensi campi di calcio ,gli amanti si appartavano al buio indisturbati senza il bisogno di nascondersi nei campi mentre i più temerari di noi organizzarono    un torneo di calcio cittadino  lungo l'autostrada Taranto- Brindisi.Per noi baby boomer,(quelli nati tra il 45 e il 64 ),figli del boom economico e del più grande incremento demografico della storia del pianeta,fu un periodo bellissimo vissuto all'insegna di una meravigliosa anarchia e non era difficile scorgere in quell'anno schiere di ragazzi completamente nudi,stesi lungo le strade prive di circolazione,ed io ero uno quelli


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L'umanità si rese conto ben presto di quanto fosse vero il detto degli antichi "il cazzo non vuole pensieri" (le attività sessuali necessitano di tranquillità) ,dal momento che il  poderoso    benessere economico  raggiunto in quel periodo aveva portato come conseguenza  un aumento esponenziale delle nascite e ...presumibilmete delle attività sessuali ,volendo escludere a priori il possibile intervento dello spirito santo che solitamente veniva chiamato in causa eslusivamente per le nascite al di fuori del matrimonio.
Se consideriamo invece il vistoso calo demografico dei giorni nostri dobbiamo dedurre che la  nostra generazione, di pensieri deve averne anche troppi ,volendo escludere categoricamente  che il famosissimo maschio latino possa essersi improvvisamente trasformato in un disperato pippaiolo seriale.Vedremo cosa ci regalerà questo periodo alquanto singolare e  se come ritengo non assisteremo alla ripresa delle nascite è probabile ci possa essere quantomeno una drastica riduzione dei figli nati fuori dal matrimonio viste le difficoltà di spostamento e circolazione fuori dalle mura domestiche.La residenza forzata mi ha spinto a frequentare più assiduamente i social fraternizzando allegramente con  tutti coloro i quali hanno riempito a vario titolo le mie giornate  con   rubriche dedicate ai cani, manifestazioni virtuali con classifiche e foto che hanno dato vita ad una sorta di "karaoke del giudizio" che ha offerto la possibilità  ad alcuni ragazzi intraprendenti di sperimentarsi  nella veste di giudice.Ho sempre pensato che quella del Karaoke  possa essere un attività da istituire all'interno delle sezioni (magari alla domenica con i cani degli amici)con lo scopo di esercitare i ragazzi al giudizio e dare vita ad una specie di vivaio  che potrà un giorno irrobustire la "prima squadra" sempre alla "disperata" ricerca di nuovi talenti.Noi in realtà nella nostra sezione lo facciamo da tempo e con buoni risultati.C'è poi chi , coperto esclusivamente  da foglie di fico grandi abbastanza da tutelare il turgido attrezzo ha sfilato elegantemente sul web.Quale momento  migliore di questo  quindi per guardare al futuro della nostra società e progettare con calma  l'uscita dal tunnel, che  appare per noi cinofili tutt'altro che prossimo.A tal proposito ho molto apprezzato le proposte fatte dall'opposizione ,circa la semplificazione dell'iter per il conseguimento del titolo di auslese in un anno in cui è molto difficile ottemperare alle prove richieste,come pure l'iniziativa del consiglio di istituire la "rubrica" RADIO SAS che ha lo scopo di  orientare il socio  in un periodo come questo caratterizzato dall'immane diffusione  di "cazzate" ad opera del primo che si alza.Potrebbe essere una cosa molto utile ad esempio, pubblicare  sul sito della  sas,debitamente tradotte le varie circolari Sv,evitando le demenziali interpretazioni di Google traslator che ci inchiavicano quasi sempre in concetti privi di fondamento.  Sono dell'avviso che in futuro,la parola d'ordine  dovrà essere "SEMPLIFICARE",perchè se è vero che "il cazzo non vuol pensieri" è altrettanto vero che ...la cinofilia in tempi di guerra  ne vuole ancora meno.Noi non sappiamo,per cominciare,se i campionati si svolgeranno  e il buon senso mi fa pensare che per quest'anno  dovremmo passare la mano,a meno che non ci si organizzi diversamente..Le scuole riprenderanno a settembre e i campionati di calcio ,che girano pezzi di Pil consistente, potrebbero essere disputati ad agosto a porte chiuse.Andremo al mare muniti di distanziometro,sperando che almeno quello  funzioni un po' meglio del cinometro dei giudici tedeschi e gli stabilimenti balneari si stanno attrezzando con strutture divisorie in materiali piuttosto fantasiosi.I cinema e i teatri riapriranno a dicembre e penso dovremo aspettare i vaccini per un ritorno alla vera normalità di attività ad alta promiscuità come bar e ristoranti.In un contesto drammatico come questo,con l'intero mondo in recessione,dove le gravissime crisi del passato(torri gemelle,mutui subprime e fallimento Lehman brothers ) appaiano delle semplici  sbucciature al cospetto di una profonda ferita come questa,proporre la nostra attività ludica che è un evento ad alta promiscuità umana e che muove montagne di Pilu più che pezzi di Pil mi sembra alquanto fuori luogo. Oltretutto questa pandemia ci ha dimostrato che anche il padre di famiglia più libertino deve sottostare a vincoli sulla circolazione, perché se è vero che  ognuno di noi è libero di fare della propria vita ciò che vuole è anche vero che "circolando liberamente" si rischia di giocare  con la pelle degli altri.Non so a casa vostra ,ma nella  mia ci sono strumenti di protezione antivirale degni della Nasa e rientrarci una volta tornati dal lavoro è tutt'altro che facile.Doccia all'esterno di quelle estive magari con la temperatura che a stento supera i dieci gradi,dissoluzione di guanti e mascherine utilizzate magari solo per aprire il cancello e misurazione costante della temperatura almeno tre volte al giorno.Anche quello che è già cotto si ricuoce nuovamente e spesso si decide  "a cautela" di dare una sbollentata all'acqua minerale prima di berla.Quando io o mio figlio obiettiamo che forse si sta esagerando un pochino,mio suocero dall'alto dei suoi 86 anni e mia nipote dal basso dei suoi tre ci guardano con occhi trudici come per dire : "ASSASSINI".


Vittorio Feltri, frase razzista nei confronti del sud: ieri su ...
Quando l'incontinenza colpisce pisello e cervello

Voglio però avere uno spirito  positivo e sono sicuro  che per fine estate questa brutta storia sia solo un lontano ricordo.Penso però che allo stato dei fatti l'obiettivo primario dell'associazione debba essere quello di dare continuità all'iter selettivo  della razza dando la precedenza più che alle manifestazioni espositive alle prove di lavoro e di selezione.Si potrebbe in questo momento pensare di rivisitare l'intero iter selettivo ,lasciando fermi i pilastri dell'igp e della resistenza come prove per adire alla selezione(di concerto con la Germania .SIC!).La nostra ripresa dovrebbe avvenire attraverso delle prove di lavoro o di selezione  su base regionale .Mi spiego meglio:Ogni regione potrebbe organizzare diverse prove di lavoro o selezione a seconda del bisogno alla quale possono partecipare esclusivamente cani e proprietari residenti nella regione nel numero massimo di dieci.Il brevetto o la selezione si svolgerebbero  a porte chiuse e l'ingresso al campo consentito esclusivamente  al cane e al proprietario senza la possibilità di essere in alcun modo assistiti da terzi seppur in veste di semplici accompagnatori.In questo modo con 10 conduttori , un giudice e un figurante  per manifestazione potremmo garantire un adeguato distanziamento sociale  e  una limitata circolazione sul territorio nazionale.In caso di numeri importanti le prove,da concludersi tassativamente in giornata, potrebbero continuare nelle giornata successiva,garantendo però  anche in questo caso il numero massimo di dieci presenze per giornata sul campo.Lo svolgimento delle prove a porte chiuse ,fermo restando l'eventuale presenza di un delegato avrebbe esclusivamente lo scopo di evitare ogni possibilità di assembramento e a coloro i quali dovessero obiettare l'assenza di un adeguato sistema di controllo voglio ricordare che un intera generazione di studenti si maturerà probabilmente con esami via internet e che molti  medici di domani sosterrano la tesi di laurea via Skype. Penso non ci sia bisogno di sottolineare che l'attività primaria del consiglio dovrà essere volta eslusivamente alla tutela dei soci,rendendo il loro percorso in un momento così difficile il più semplice possibile ,avendo bene in mente un principio di base: se tuteliamo i soci  ,tuteliamo anche la società.Non sappiamo quando e  in che modo usciremo da questa situazione che non ha precedenti nella storia,dal momento che mai il mondo si era fermato in ogni angolo del pianeta ma esperienze analoghe,  assimilabili solo alle guerre mondiali ,ci dicono che le grandi crisi sono spesso  foriere di immense  opportunità sul lungo periodo ,mentre nel breve lasciano sul campo un numero incalcolabile di  caduti  ed una repentina contrazione del benessere generale,con i ricchi che diventano sempre più ricchi e  i poveri ... che impoveriscono sempre di più.Quindi mai come in questo momento la  nostra  cinofilia deve essere un momento di distrazione e di svago  e non una fonte di problemi.Quanto al campionato,suggerirei qualora si dovesse svolgere, il divieto di iscrizione per gli espositori stranieri,perchè non vorrei che  i professionisti delle altre nazioni  si riversassero  in massa sul nostro,  rendendo vano il distanziamento sociale tanto auspicato(qui si tratta oltretutto di distanziamento fra popoli che hanno capacità diverse di resistenza al virus).Si potrebbe poi istituire una "classe libera" con requistiti particolari:vi potrebbero partecipare esclusivamente soggetti in un età compresa tra i due e i tre anni,muniti di dna ed esenzione da displasia e che dovrebbero comunque sostenere la prova dell'attacco.Lo scopo sarebbe quello di dare la possibilità a tutti quei soggetti giovani che non hanno potuto mettersi in regola con i requisiti a causa delle problematiche ben conosciute di avere comunque una certa vetrina(Con qualifiche da stabilire compatibilmente con i regolamenti)evitando quindi per tutta una generazione di perdere un anno agonistico.  Questo è un momento in cui l'arresto forzato delle nostre attività può portarci a riflessioni analitiche sullo stato di salute della razza e dare vita a iniziative volte a rendere agevole un iter selettivo già messo profondamente in discussione prima delle vicende pandemiche.Un campionato di dimensioni ridotte e magari alla fine di ottobre ,ci consentirebbe di valorizzare ulteriormente il prodotto interno ed avere una panoramica reale sullo stato di salute del prodotto Italiano.Si potrebbe ricominciare con raduni su base eslusivamente regionale appunto allo scopo di evitare i grandi assembramenti.Oppure potremmo addirittura organizzare due mini campionati,uno al nord ed uno al sud ,sempre allo scopo di girare su numeri molto contenuti(E' un idea).E' un periodo difficile ma il tempo che abbiamo a disposizione deve essere speso per riflettere sullo stato dell'arte e interrogarsi sul pesante grado di disaffezione verso la nostra razza in Italia e nel mondo e sul perché questo iter selettivo è considerato da tutti irto di difficoltà ed economicamente insostenibile.Ma ripeto,occorre essere positivi e approfittare di questa sosta per meditare e riflettere.Personalmente ho letto alcune "dichiarazioni" tedesche che mi fanno comprendere come "questi" non abbiano ben capito la situazione che già in fase pre-pandemica era drammatica.Chi intende svolgere una funzione di indirizzo e di coordinamento nel mondo deve lavorare  ad una improcrastinabile omogenizzazione e semplificazione  dei  vari regolamenti evitando di fare la lepre quando gli altri sono lumache..Ma questa  è la strategia tedesca,correre a perdifiato sperando che chi sta dietro si perda nella corsa sfinito .La logica vorrebbe ad esempio che l'iter selettivo di una nazione fosse riconosciuto e valido dappertutto.La ripresa delle attività dovrà passare necessariamente attraverso un abbattimento dei costi generali anche e soprattutto attraverso la riduzione delle prove necessarie .Non voglio  essere ripetitivo ma ritornare alla vecchia formula displasia-dna-resistenza-igp1 selezione,potrebbe già dare un consistente ristoro al socio  senza impoverire minimamente le note caratteriali della razza.Richiedere il semplice igp1 per il conseguimento del titolo almeno per le femmine e la reintroduzione del titolo anche agli ancora ammessi,come proposto in altre nazioni,potrebbe ampliare la rosa di partecipazione anche a soggetti   che a priori non concorrono perché impossibilitati ad aspirare a posizioni di punta(non dimentichiamo che uno dei pilastri della razza moderna è il famosissimo ancora ammesso Jeck von Noricum così come non dobbiamo dimenticare nemmeno che uno dei pilastri dei nostri giorni è un altrettanto famosissimo cane displasico.....e Dio non voglia dovessimo richiamare a controllo i tanti titolati del mondo.....).Spero di aver dato qualche spunto  di riflessione alla società e ai nostri soci  che mai come in questo momento hanno dimostrato sul web  di essere carichi di iniziative,consapevole del fatto che l'esternazione delle idee e la loro condivisione rappresenta la condizione necessaria per la nascita di nuovi programmi e progetti ambiziosi.Ho sempre pensato in verità che la migliore fra le società possibili è sicuramente quella che si muove al passo con i tempi ma soprattutto quella che modula i propri ritmi a quelli sostenibili dalla gran parte dei suoi  soci .






Ragazzi,la vita continuerà a sorriderci,siatene certi.






Ps. Non ho mai chiesto a nessuno di condividere i post di questo blog che si avvia ormai a toccare le settantamila visualizzazioni complessive.Data la difficoltà del momento che viviamo forse è importante sostenere con le idee e con le iniziative le attività della nostra società,quindi chi in sostanza condivide quanto da me esposto può a sua volta socializzarlo con i propri amici o con i propri conoscenti al fine di  elaborare nuove e più articolate iniziative.

venerdì 3 aprile 2020

I cani della leggenda:Matto da legare,Quando von Arminius

Continuiamo il nostro cammino lungo la storia della nostra razza e lo facciamo attraverso l'unico modo possibile e cioè narrando le "gesta" dei suoi protagonisti, di quei soggetti  che nel bene(spesso)  e nel male(ogni tanto) hanno traguardato la razza fino ai giorni nostri.Lo faccio perché la rubrica i "cani della leggenda" è molto seguita sul blog, segno evidente che i giovani(che rappresentano la gran parte dei lettori ,essendo il blog  uno strumento consultabile solo via web e quindi non alla portata di un pubblico indistinto)sono molto sensibili  ed interessati alla storia della nostra razza ed hanno  compreso che non c'è futuro senza memoria,laddove quest'ultima è necessaria a comprendere da dove siamo partiti.....dove ci troviamo ....e soprattutto  dove vogliamo arrivare.Solo conoscendo la storia evolutiva della nostra razza la possiamo apprendere appieno e trarne le conclusioni utili per ben allevare,guardando soprattutto alle prospettive future.
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quando von arminius
































Il mio maestro De cillis per spiegarmi l'evoluzione della nostra razza, mi fece un esempio di una semplicità  disarmante:"Immagina che la nostra razza sia un pallone in caduta libera lungo una strada in discesa e l'allevatore possieda un bastoncino col quale puo' dare un colpo a destra e uno a sinistra per tenere il pallone quanto più possibile al centro della carreggiata evitando così che la sfera possa finire fuori strada.Tornando al nostro cane quindi, queste deviazioni possono portare pericolosamente  verso l'ipertipo ,cioè quel soggetto dove le peculiarità della razza sono così esasperate da renderlo quasi una caricatura oppure verso l'ipotipo cioè verso quel soggetto che la razza la ricorda vagamente .Ecco,questo è l'allevamento,questa è l'evoluzione ,questa è la selezione di una razza.Penso sia chiaro a tutti,se riteniamo corretto il pensiero del De cillis quanta responsabilità abbiano gli allevatori e soprattutto le società specializzate nei confronti del benessere delle razze canine.Ma torniamo al nostro racconto.Correva l'anno 1981 ,gli echi lungo le strade del mitico 1968 non si erano ancora attenuati e in un piccolo land della Baviera,non molto distante dall'Italia ,nella casa di un modesto boscaiolo tedesco,si preparava una grande rivoluzione,almeno per la razza del cane da pastore tedesco.


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THE LEGEND
A distanza di appena 8 mesi l'uno dall'altro ad opera di una modesta massaia,dal fisico smilzo , poco adatta alla competizione e quindi immediatamente  adibita alla riproduzione,palme von wildsteigerland, videro la luce  due "nazareni",due fratelli che da soli ,forti del lascito ereditario degli antenati canto arminius e quanto wienerau,avrebbero completamente trasformato la razza,portandola dal cane lupo degli esordi al mitico pastore tedesco dei giorni nostri.Come spesso avviene....soprattutto nelle migliori famiglie c'è il figlio buono,onesto,lavoratore,timorato di Dio,simpatico gioviale e sempre pronto ai comandi della mamma e quello un po' così,attaccabrighe,rissaiolo,scontroso ed intrattabile ,viziato ed introverso,un pazzo scatenato ma forse proprio per questo "il cocco di mamma".Due fratelli immensamente grandi e così diversi tra loro,che rispondevano al nome di  Uran ,il buono, e  Quando , il matto da legare. Nascono entrambi da affissi importanti che hanno veramente fatto la storia e per noi pastoristi possono essere ritenuti a ragione, patrimonio dell'umanità:Von Wildsteigerland e Von Arminius.




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MARTIN GOBEL E URAN


Il titolare del primo è un modesto boscaiolo che abita una zona incantata poco distante dall'Austria e dall'Italia,con  cani che scorrazzano fra abeti  e ruscelli ghiacciati  ai piedi dei monti coperti di neve.Andando in tempi diversi in questo posto ci si sarà resi conto facilmente come Uran,Eiko,Yago, e  per finire  Karly von Arminius tutti nella proprietà di Martin Gobel ,abbiano trasformato grazie ai loro lauti guadagni rivenienti dalle monte  una modesta falegnameria in una segheria industriale  e una piccola casupola in legno in una moderna baita degna dei migliori Resort.Il titolare del secondo invece era  Hermann Martin,cresciuto all'ombra del grande fratello  Walter titolare dell'affisso Wienerau e ritenuto da tutti il più grande giudice di cani da pastore tedesco .Dal grande sodalizio tra un modesto boscaiolo e questo grande tecnico nacquero quelli che a mio parere possono essere considerati i più grandi interpreti  della razza:Uran von wildsteigerland e Quando von Arminius.Qualche maldicente sosteneva che in realtà dietro la produzione dei Wildsteigerland ci fosse comunque e sempre la mano di Hermann ma personalmente sono dell'avviso che entrambi si completassero a vicenda e se Hermann può essere considerato il più grande direttore d'orchestra ,Martin Gobel è sicuramente  uno dei più grandi esecutori.Quando von Arminius ,nasce in una nidiata fortunata , la più importante cucciolata della storia ,quella che in seguito sarebbe stata denominata semplicemente la "Q" Arminius.


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Con lui nascono due importantissime fattrici,Quana e Quina che attraverso la riproduzione dei loro migliori figli maschi e cioè Cello romerau,jago von wildsteigerland e soprattutto Mark von haus Beck,hanno esercitato sull'allevamento contemporaneo un influsso equivalente se non addirittura superiore  a quello di FEDOR ,URAN e QUANDO.Come potete facilmente immaginare una cucciolata di portata storica che unita all'apporto del fratellastro Uran ha completamente ridisegnato la razza ,cancellando con un colpo di spugna l'apporto di ogni soggetto alternativo(ne fece purtroppo  le spese anche il grandissimo Gundo von Trienzbactal)perché tutto ciò che in seguito venne concepito al di fuori di quelle famiglie,sembrava non rientrare nei gusti di nessuno.Unico a   resistere fu il mitico fanto von Hirscel,delle cui gesta abbiamo già narrato.Alla stessa famiglia appartenevano Quino che oggi ritroviamo nel pedigree di diversi soggetti di punta e Quindo,che ha  lasciato una buona traccia del suo passaggio in Italia,facendo da lievito madre per alcuni allevamenti di fama.


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quindo e franco dolci
Questa grande famiglia però ,sembrava essere stata concepita nel Bronx,famigerato quartiere di New York.Tutti robusti e palestrati,con i giubbotti di pelle e i tatuaggi ben in vista sul corpo, in costante pendolarismo tra servizi sociali e box,insomma ,veramente un famiglia di matti.Arti lunghi,robusti,affascinanti almeno quanto irascibili e scontrosi,tutti con i nervi costantemente a fior di pelle e fra tutti Quindo e Quando,erano quelli  veramente matti da legare.Quando era un soggetto grande ,robusto,dal telaio di ampio respiro ,dall'eccellente pigmentazione ereditata dal padre xaver e con notevole solidità trasmessagli  invece dalla mamma  palme,caratteristiche queste,solidità e potenza quasi sempre in antitesi tra loro e che riescono a coniugarsi esclusivamente nei soggetti di gran classe.Ovviamente,come già detto il carattere era alquanto introverso e diciamolo,non del tutto equilibrato.A differenza di Uran,riprodusse molto meglio nei maschi( 3 auslese)che nelle femmine (un auslese) ma si distinse soprattutto per un ottimo prodotto medio.Ma a Quando dobbiamo essere grati soprattutto per aver riprodotto uno dei soggetti dal maggior impatto visivo della storia,unico ad avermi lasciato letteralmente senza fiato:Odin von tannenmeise,il quale entrò prepotentemente nella storia dell'allevamento mondiale riproducendo in breve tempo 3 sieger e una vicesiger, record assoluto per qualità di piazzamenti.


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Odin von  tannenmeise
Odin era un soggetto meraviglioso,grande robustissimo,coloratissimo in epoche in cui non c'era ancora il permanganato,ma scarsamente nevrile e con basso temperamento.Allora erano altri tempi e raramente si facevano sconti ai soggetti poco dinamici e durante i campionati dovevi reggere il ritmo per restare tra i grandi.Nelle gare impegnative,come ad esempio i campionati,Odin soffriva e non era difficile scorgerlo fermo ai box con il suo conduttore che gli sventolava in faccia l'asciugamani come fanno  gli allenatori per i "pugili suonati".Questo impedì a Odin di ottenere grandi traguardi espositivi e durante il campionato il grande Hermann lo tenne comunque tra gli auslese e alla fine prese il microfono e disse:"Lo so ,potrebbe muoversi meglio,ma il cane non è fatto esclusivamente di movimento e lui ha tipo da vendere"(affermazione riportata dal De cillis).E poi Odin aveva una testa ,che da sola diceva la razza,grande quanto un  televisore a colori e con un intensa espressività.Tra i suoi figli più importanti ,Zamb von Wienerau e Jeck von Noricum e da li quasi tutta la razza moderna.


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da quando a odin a jeck,incredibile cambio di profili in 2 generazioni
Odin, che soprattutto tramite il figlio jeck von noricum ha contribuito in maniera determinante al processo di modernizzazione della razza  fu venduto ancor giovane  in oriente per poi essere recuperato in tarda età e un pò malandato ad Hong Kong   dal suo allevatore Gerd Reims.Eppure nonostante la breve permanenza in Germania e il numero limitato di monte è entrato prepotentemente nella storia dell'allevamento mondiale e possiamo tranquillamente affermare che con lui e con il padre Quando  il pastore tedesco ha raggiunto sicuramente i massimi livelli di tipicità ,classe e potenza ,per poi degradare  "inesorabilmente" fino ai giorni nostri. Ovviamente sia Quando che Odin sono stati dei prototipi,soggetti che difficilmente avrebbero condotto un gregge con successo,ma il loro apporto alla razza è stato indispensabile  e se Uran,fedor e il moderno Grovy rappresentano fenotipicamente  il vero cane da pastore ,Quando e Odin con la loro potenza e il loro tipo sconfinato sono serviti a raccontare la razza ed a farla amare al grande  pubblico.Se con Uran il nostro cane ha mantenuto le caratteristiche positive(solidità e lunga resistenza al trotto) ed   è rimasto " lupo" , con Quando e Odin è divenuto il pastore tedesco che oggi noi tutti conosciamo  ed amiamo.Al grande Hermann,che sicuramente non fu   uno stinco di santo e perseguì comunque i suoi personali interessi(si dice che di tutti i soggetti di punta possedesse una quota),dobbiamo la capacità...che sembra essersi perduta.. di miscelare alcune caratteristiche  a seconda dell'esigenze del momento,facendo sì che nelle classi adulti di quegli anni meravigliosi non mancasse mai nessuna delle peculiarità positive della nostra razza sebbene ognuna di esse affidata a protagonisti diversi.Uran portò la correttezza e la solidità,Fedor e Mark,l'ampiezza del passo e la scioltezza del movimento,Jeck von trienzbactal la resistenza e il carattere,Quando e Odin la potenza e il tipo infinito che calamitava lo sguardo di chiunque li guardasse.Quando è stato uno dei protagonisti di quell'epoca d'oro che furono gli anni 90 e noi che li abbiamo vissuti li ricordiamo con profonda nostalgia.Allora i cani erano diversi,le società e soprattutto l' SV erano diverse e sebbene il businnes anche allora rappresentasse un aspetto importante non era la finalità  unica e totalizzante come adesso.La nostra è una razza in continua evoluzione alla ricerca di una sua  stabilità messa sempre in discussione dall'avvento di nuovi protagonisti ,il cui apporto va sempre  comunque "pesato" con attenzione.Ecco perché il buon allevatore deve sempre tenersi aggiornato e rimanere al passo con i tempi,non c'è posto per la nostalgia e purtroppo molto spesso è necessario tapparsi il naso ed andare avanti,tenendo comunque sempre saldo il timone verso la  meta con in mente le" stelle polari da cui non si può prescindere:TIPO,PROPORZIONI,SOLIDITA',CORRETTEZZE,CARATTERE.Poi per il resto,come per tutto,occorrre solo un po' di buona fortuna.


che la vita ci sorrida...e la fortuna anche