Mi sono preparato per tempo alla diretta facebook del nostro presidente,ho rimandato tutti gli impegni e mi sono accomodato in veranda,accompagnando l'attesa con un paio di friselle con olio e pomodoro, una pagnottella fresca dell'orto e qualche nespola appena raccolta, poco meno di mezzo chilo di roba ,se mi devo lavare i denti lo devo fare per quantità per cui ne valga la pena sporcarli.L'aria è inebriante ed un albero di olivo in fiore di questi tempi ti inebria fino quasi a farti stordire
Gesù cammina sulle acque |
Il titolo,NEMO PROPHETA ACCEPTUS EST IN PATRIA SUA(integrale), è di quelli altisonanti ,riportato dai vangeli a firma di Nostro Signore Gesù Cristo il quale si lamentava di un accoglienza piuttosto fredda tributatagli dal suo popolo.E del resto il mio amico Luciano non poteva che scegliere le parole di Domineddio,colui che mette tutti d'accordo per fede o per ......"non si sa mai".IL Redentore ha molti punti in comune con il mio presidente,è nato lo stesso giorno ,il 25 dicembre,e soprattutto anche lui richiede una fede estrema, senza garanzie ,solo ed unicamente per atto di fede,devi lasciare tutto e seguirlo,lui sa dove sta andando....tu no.Mi metto comodo,ho davanti il paradiso,sono le 17,56 e so benissimo che si presenterà con non oltre due minuti di ritardo.Il sole del sud è già caldo,da noi alcune volte nemmeno tramonta,gli uccelli cinguettano allegri ,c'è un misto di profumo di rose e fioritura ed ho la stessa sensazione che si ha a Medjugorje mentre si attende l'apparizione della Madonna.Ho sempre avuto una certa simpatia per il mio presidente,non ne ho mai fatto mistero,in fondo è un bravo ragazzo con la "capa fresca", è capu de vagnone" come diciamo noi a Lecce.Un tempo si era soliti dire, "male non fare e paura non avere",cioè agendo con rettitudine non avrai a temere alcun male, ma anche "non sputare in cielo che in faccia ti torna,cioè non affidare le maledizioni a Dio perché da padre misericordioso te le restituisce pari pari al mittente.Da buon ...cristiano..seppur peccatore.... ho sempre evitato di inseguire inutili vendette affidandomi esclusivamente al tempo che si dice sia galantuomo e mi dirà esattamente se avevo ragione.Mi basta la soddisfazione di averci visto giusto,niente di più, non amo trucidarmi l'anima e sicuramente non mi va di sedere sulla sponda del fiume ed aspettare il passaggio del cadavere dei miei nemici,non amo i cadaveri,non voglio avere nemici e soprattutto non voglio averceli sulla coscienza perché se ci sediamo sulla riva ad aspettare è come se quella gente l'avessimo ammazzata noi,sia pure con le nostre maledizioni e questo al solo pensiero mi fa stare male.
Questa è la mia filosofia e questo finora mi ha consentito di vivere felice.Il nostro presidente è un grande affabulatore,è piacevole da sentire,coniuga bene i verbi e già questo ha del miracoloso nel nostro ambiente,dove la mutina(la lettera h) è una bambina piccola a corto di parole e l'accento è un tocco di colore da mettere dove ci pare , ma soprattutto ha il merito di riuscire a trovare quasi sempre la pezza a colori.Francamente è uno dei pochi che ascolto con interesse,ritenendolo un buon conoscitore della razza ed evito di chiamarlo Professore,titolo che molto spesso da fastidio anche ai diretti interessati.E' chiaro che proprio per questo da lui mi aspetto che tratti gli argomenti di interesse comune,evitando i falli di reazione.Chi comanda non può rispondere alle provocazioni,chi va per questi mari questi pesci prende.Le società sono per definizione un fritto misto,dentro ci puoi trovare un po' di tutto ,dai totani soffici,ai calamari gommosi,dalle alicette morbide ,agli scorfanetti infidi e pieni di spine e ...perché no......anche i "pezzi di cernia"sani..sani.Come "profetizzato" negli scritti di dieci anni orsono,sono molto lontani i tempi del consenso unanime,delle folle oceaniche ,delle canzoni gridate a squarcia gola "c'è solo un presidente".Non è una questione di calo dì popolarità è semplicemente un fatto fisiologico,nessuna figura per quanto carismatica può resistere al tempo.Molti attori o cantanti ad esempio scelgono scientemente di eclissarsi per un po' di tempo,cosa che ho suggerito al mio presidente più volte,restando magari dietro le quinte perché "l'astinenza genera il desiderio" e questo se non erro è uno dei suoi cavalli di battaglia.

Il nostro è un ambiente che non riesce a rinnovarsi,basta guardarsi intorno, sempre la stessa gente,il papa,il monaco,l'abatino,il trucido, lo sbirro,i navigatori solitari,i comandanti di navi ,i surfisti,quelli specializzati nel cavalcare tutte le onde per ritrovarsi poi su quella giusta.La nostra società in tutti questi anni è migliorata, ha messo in ordine i conti e ci ha regalato la nuova sede sociale.Gli uffici sono efficienti e rispondono alle esigenze dei soci e di questo personalmente rendo merito al nostro presidente ed al suo entourage,perché allora Nemo profeta in patria?Quanto fatto finora penso lo si possa riconoscere ma sono anche dell'idea che non bisogna aspettarsi molta gratitudine ,la mente umana è concepita per rimuovere tutto e alla svelta........e siamo solo all'inizio.Quali sono invece i punti di debolezza di questa gestione,quali sono gli elementi divisivi che ci hanno messi gli uni contro gli altri fino a spaccare la società in due tronconi ....quasi identici?I motivi sono stati più volte documentati,primo fra tutti l'eccessivo potere concentrato nelle mani di poche persone che fanno il bello e il cattivo tempo e presidiano il territorio .Troppe persone ricoprono più incarichi contemporaneamente limitando la molteplicità delle idee e soprattutto la crescita di una nuova classe dirigente all'interno della società.Altro punto dolente è la scarsa incidenza sulle politiche di allevamento da parte dei comitati tecnici , relegati di fatto alla mera presenza.Oggi sono in molti a rivendicare il potere dei comitati ma voglio rammentare un po' a tutti che fino a qualche settimana orsono erano in pochi a conoscerne il ruolo.L'eccessiva presenza di allevatori e addestratori professionisti all'interno del consiglio e del comitato esecutivo che sommati al presidente e al responsabile di allevamento sollevano un conflitto di interesse importante , e trasformano la Sas in una sorta di Confindustria che tutela gli interessi di pochi operatori professionali.Oltretutto i soci aspettano da tempo un intervento forte della società sulla Germania che porti alla rivisitazione di un iter selettivo ritenuto dal socio inconcludente e poco sostenibile .Ma il vero problema è l'ascolto,la nostra società non si cura del grido d'aiuto dei soci che non riescono più a reggere il ritmo, va avanti senza guardarsi indietro per vedere chi c'è ancora o chi si è perso per strada.Mancano i campi,che sono affidati esclusivamente alla buona volontà e alle forze dei singoli e mancano i tecnici ,sono pochissimi i giudici di bellezza e di lavoro ,e rarissimi sono i figuranti, sparsi sul territorio come oasi nel deserto .In questo la società ha fallito la sua missione,non è riuscita a creare un vivaio che potesse garantire il trapasso generazionale,forse perché nessuno si è mai preoccupato di insegnare qualcosa o forse non è stata data la possibilità come si sostiene da più parti.La Germania a cui molto spesso ci ispiriamo ha una realtà differente,le strutture sono storiche,hanno un gran numero di tecnici e hanno gente che si incontra alla domenica, fa quattro esercizi,beve una birra ,mangia un panino e prepara il brevetto in qualche mese.In Italia ,il tempo medio di un brevetto è circa un anno e i costi di conseguenza sono insostenibili.Voglio sorvolare sul fatto che le maggiori cariche della Sas mandano i loro cani a fare i brevetti in Germania che è poi come se Agnelli se ne andasse in giro a bordo di una Ford. Quanto poi ai risultati dei cani italiani al campionato tedesco ne siamo tutti orgogliosi .Qualcuno addirittura dice che la Germania "ha perso la razza",embè,quale sarebbe la novità,i tedeschi hanno sempre perso tutto,hanno perso tutte le guerre,hanno perso quasi tutte le finali mondiali e tutte le razze di cani create da loro sono da tempo immemorabile in mano ad altre nazioni .C'è stato un periodo in cui i grandi Doberman nascevano in Italia ed uno dei più grandi ,Elisir di Campovalano,era figlio di due fratelli,Cito e Caienna di Villa Castelli (noi siamo ancora a preoccuparci del 3/2)frutto dell'estro creativo di un ristoratore pugliese nato a 5 chilometri da casa mia .Il presidente ha poi elencato i vari risultati conseguiti negli ultimi anni dai cani Italiani in Germania,ma ad un'analisi attenta ci si rende conto che sebbene la base degli allevatori che hanno conseguito il titolo di auslese si sia allargata rispetto al passato i proprietari di quei cani sono sempre gli stessi ,Italiani o tedeschi.La domanda sorge spontanea:i cani avrebbero conseguito gli stessi traguardi nelle mani di un espositore italiano qualunque?Assolutamente no e questo vale per i cani di tutti,compreso il mio.Con questo non voglio sminuire il valore dei soggetti,ma sottolineare quanto sia importante,direi imprescindibile, la valenza delle proprietà..In tutti questi anni il nostro cane è cambiato,la mia idea è che non lo abbiamo migliorato,spesso lo abbiamo reso gobbo,pesante o scorretto e molte delle obiezioni fatte da alcuni cultori della razza sono legittime e condivisibili,spesso sollevate da chi la razza la studia e la ama , con l' unico intento di contribuire a preservare questo grande patrimonio dell'umanità che è il nostro cane.
Il nostro è un ambiente che non riesce a rinnovarsi,basta guardarsi intorno, sempre la stessa gente,il papa,il monaco,l'abatino,il trucido, lo sbirro,i navigatori solitari,i comandanti di navi ,i surfisti,quelli specializzati nel cavalcare tutte le onde per ritrovarsi poi su quella giusta.La nostra società in tutti questi anni è migliorata, ha messo in ordine i conti e ci ha regalato la nuova sede sociale.Gli uffici sono efficienti e rispondono alle esigenze dei soci e di questo personalmente rendo merito al nostro presidente ed al suo entourage,perché allora Nemo profeta in patria?Quanto fatto finora penso lo si possa riconoscere ma sono anche dell'idea che non bisogna aspettarsi molta gratitudine ,la mente umana è concepita per rimuovere tutto e alla svelta........e siamo solo all'inizio.Quali sono invece i punti di debolezza di questa gestione,quali sono gli elementi divisivi che ci hanno messi gli uni contro gli altri fino a spaccare la società in due tronconi ....quasi identici?I motivi sono stati più volte documentati,primo fra tutti l'eccessivo potere concentrato nelle mani di poche persone che fanno il bello e il cattivo tempo e presidiano il territorio .Troppe persone ricoprono più incarichi contemporaneamente limitando la molteplicità delle idee e soprattutto la crescita di una nuova classe dirigente all'interno della società.Altro punto dolente è la scarsa incidenza sulle politiche di allevamento da parte dei comitati tecnici , relegati di fatto alla mera presenza.Oggi sono in molti a rivendicare il potere dei comitati ma voglio rammentare un po' a tutti che fino a qualche settimana orsono erano in pochi a conoscerne il ruolo.L'eccessiva presenza di allevatori e addestratori professionisti all'interno del consiglio e del comitato esecutivo che sommati al presidente e al responsabile di allevamento sollevano un conflitto di interesse importante , e trasformano la Sas in una sorta di Confindustria che tutela gli interessi di pochi operatori professionali.Oltretutto i soci aspettano da tempo un intervento forte della società sulla Germania che porti alla rivisitazione di un iter selettivo ritenuto dal socio inconcludente e poco sostenibile .Ma il vero problema è l'ascolto,la nostra società non si cura del grido d'aiuto dei soci che non riescono più a reggere il ritmo, va avanti senza guardarsi indietro per vedere chi c'è ancora o chi si è perso per strada.Mancano i campi,che sono affidati esclusivamente alla buona volontà e alle forze dei singoli e mancano i tecnici ,sono pochissimi i giudici di bellezza e di lavoro ,e rarissimi sono i figuranti, sparsi sul territorio come oasi nel deserto .In questo la società ha fallito la sua missione,non è riuscita a creare un vivaio che potesse garantire il trapasso generazionale,forse perché nessuno si è mai preoccupato di insegnare qualcosa o forse non è stata data la possibilità come si sostiene da più parti.La Germania a cui molto spesso ci ispiriamo ha una realtà differente,le strutture sono storiche,hanno un gran numero di tecnici e hanno gente che si incontra alla domenica, fa quattro esercizi,beve una birra ,mangia un panino e prepara il brevetto in qualche mese.In Italia ,il tempo medio di un brevetto è circa un anno e i costi di conseguenza sono insostenibili.Voglio sorvolare sul fatto che le maggiori cariche della Sas mandano i loro cani a fare i brevetti in Germania che è poi come se Agnelli se ne andasse in giro a bordo di una Ford. Quanto poi ai risultati dei cani italiani al campionato tedesco ne siamo tutti orgogliosi .Qualcuno addirittura dice che la Germania "ha perso la razza",embè,quale sarebbe la novità,i tedeschi hanno sempre perso tutto,hanno perso tutte le guerre,hanno perso quasi tutte le finali mondiali e tutte le razze di cani create da loro sono da tempo immemorabile in mano ad altre nazioni .C'è stato un periodo in cui i grandi Doberman nascevano in Italia ed uno dei più grandi ,Elisir di Campovalano,era figlio di due fratelli,Cito e Caienna di Villa Castelli (noi siamo ancora a preoccuparci del 3/2)frutto dell'estro creativo di un ristoratore pugliese nato a 5 chilometri da casa mia .Il presidente ha poi elencato i vari risultati conseguiti negli ultimi anni dai cani Italiani in Germania,ma ad un'analisi attenta ci si rende conto che sebbene la base degli allevatori che hanno conseguito il titolo di auslese si sia allargata rispetto al passato i proprietari di quei cani sono sempre gli stessi ,Italiani o tedeschi.La domanda sorge spontanea:i cani avrebbero conseguito gli stessi traguardi nelle mani di un espositore italiano qualunque?Assolutamente no e questo vale per i cani di tutti,compreso il mio.Con questo non voglio sminuire il valore dei soggetti,ma sottolineare quanto sia importante,direi imprescindibile, la valenza delle proprietà..In tutti questi anni il nostro cane è cambiato,la mia idea è che non lo abbiamo migliorato,spesso lo abbiamo reso gobbo,pesante o scorretto e molte delle obiezioni fatte da alcuni cultori della razza sono legittime e condivisibili,spesso sollevate da chi la razza la studia e la ama , con l' unico intento di contribuire a preservare questo grande patrimonio dell'umanità che è il nostro cane.
E' quindi prioritario inserire nell' agenda politica della nostrà società ,attività tese al rilancio della nostra razza nel mondo.E' vero la gente parla ,ed alcuni parlano a "schiovere" come dicono a Napoli(a vanvera ,a pioggia battente),ma spesso, i tanti che parlano o scrivono, occupano gli spazi lasciati vuoti da una società dove nessuno ha niente da dire .Sembra quasi non si voglia alcun tipo di contributo,ed anzi le persone che hanno delle idee danno fastidio.Il socio d'altra parte non può andarsene in giro per l'Italia ad esporre i propri cani tutto l'anno per poi farseli tritare dagli Stiegler o dai Quoll di turno ,inadeguati nel ruolo ma con le idee chiarissime su chi devono rispettare.Ovviamente sul web non c'è moderazione,ci sono quelli che obiettano con garbo,altri che attaccano senza misura ,così come c'è gente senza dignità che pur di carpire la benevolenza del nostro presidente giura di averlo visto camminare sulle acque.
In ogni forma di associazione è indispensabile e fisiologico il ricambio,serve per traguardare nuovi risultati .Occorre individuare i ragazzi migliori ed a loro affidare compiti di responsabilità.I migliori sono quelli intraprendenti,vivaci,curiosi ,quasi ribelli evitando a priori gli scodinzolatori o peggio ancora quelli che sbavano sulla tastiera.La storia di questa società è piena di belle speranze mai realizzate,di fiori sbocciati vigorosi e poi morti perché rimasti per troppo tempo con lo stelo piegato.Nella vita arriva il momento in cui bisogna fermarsi e guardare quel che si è realizzato,viaggiando d'inerzia e godendo del vento che ci soffia alle spalle caldo e benevolo,questa è la vera prerogativa dei grandi .
Presidente,150 euro per un wesentest "moroso", che per giunta non è riconosciuto in Germania è uno schiaffo a Cristo e a chi si alza al mattino per portare a casa una giornata da 40 euro con i quali ci deve pure mantenere una famiglia e nessuna esigenza sia pur legittima di bilancio può giustificarlo.Incassiamo di più nell'immediato ma perdiamo la gran parte dei soci sul lungo periodo,è una legge economica che non ha mai sbagliato.Buona la prima del nostro responsabile di allevamento,anche lui autore di una diretta facebook,che sembra essere allo stato dell'arte il miglior sistema di comunicazione.
Con estrema pacatezza ci ha fatto comprendere di avere le idee chiare sugli interventi da fare "sulla razza",adesso però dovrà tradurre le parole in opere.La mia raccomandazione è quella solita,qualunque cambio di direzione dovrà essere graduale e spalmato negli anni.La pretesa di cambiare tutto e subito produrrebbe un ulteriore perdita di cani e soci.Occorre intervenire immediatamente sulla correttezze degli appiombi e sulle proporzioni evitando assolutamente di compattare ulteriormente la razza,il solo riferimento fatto ai metacarpi appare riduttivo ,mente l'approccio sulle taglie e sul carattere dovrà prevedere interventi da effettuare sul lungo periodo,magari scegliendo stalloni con i requisiti giusti per poter dare alla razza una decisa inversione di tendenza.Del resto il nostro responsabile è un allevatore di vecchia data nonché figlio d'arte e sa benissimo quanto è difficile allevare ed è conscio del fatto che i continui e repentini cambi di direzione finiscono unicamente per disorientare i soci e far deragliare un treno composto da migliaia di vagoni.Quanto alle famigerate problematiche caratteriali ,le combattiamo da sempre
e forse è il caso di farsene una ragione e cominciare piuttosto a considerare la possibile scissione della nostra razza fra bellezza e lavoro con percorsi regolamentari diversi senza per questo gridare "all'eresia".Penso sia necessaria la collaborazione di tutti,abbiamo bisogno di una società capace di ascoltare ma anche di soci che si vogliono sperimentare,non possiamo dire: "io espongo solo in Germania",solo con quel giudice,solo all'Enci , solo alla sagra paesana oppure la fatidica frase:"finchè c'è quello o quell'altro io non espongo.Chi fa parte della società gode del diritto di critica ma ha anche il dovere di partecipare attivamente alla sua vita.Questi sono i giudici nominati dall'Enci,questo è il governo "che democraticamente abbiamo scelto"(io non l'ho votato ma la maggioranza dei soci si )questi sono i regolamenti a cui dobbiamo sottostare.Chi è socio partecipi ,magari attraverso il suggerimento delle idee e la lotta... civile... per la loro realizzazione,altrimenti vada via o taccia per sempre.Sono passati tantissimi anni dal mio ingresso in società e tutto avrei immaginato meno che la cinofilia comportasse un impegno "politico" così faticoso.Se lo avessi anche minimamente intuito ,oggi non sarei qui a scrivere.Gli esordi mi hanno illuso e dalla fortuna del principiante degli inizi son passato all'assoluta consapevolezza che un buon risultato non può prescindere dalla componente politica che con il passare degli anni ha assunto un valore sempre maggiore fino ad essere oggi imprescindibile : "occorre il cane e il resto e a volte il resto è più del cane(l'ho sentita a Capetti ma francamente non conosco l'autore).La politica che ci costringe a descrivere bianche le cose che sono chiaramente nere,la politica che ammazza ogni forma di discussione sul nascere,la politica che ci divide.Occorrono gli appoggi "politici" per preporre un ruolo,per diventare "qualcosa" o "qualcuno" e sembra quasi che il merito e le capacità non abbiano alcun significato(non sempre ovviamente).E' questo che ha distrutto le società moderne e più che persone proattive si scelgono quelle capaci incondizionatamente di dire si.Quest'anno in Germania facevo una riflessione:Il Noriswand,l'Agrigento e lo stesso Mayer,che fino a qualche anno orsono entravano nei ring accolti come Nostro Signore in Gerusalemme si aggiravano come cani randagi per i ring.Soli,abbandonati è come se fossero diventati improvvisamente invisibili.Ho guardato i loro cani a guinzaglio,Optimus,Yango ,Benno,sono ottimi soggetti eppure gli viene preferito un Cyrus qualunque.Finito il potere,finita la gloria,sarà questo il sogno per cui ci affanniamo tanto?
Amico mio,abbiamo ormai sessant'anni e tutto si" ammorbidisce " e mentre da giovane sulla verga ci potevi appendere un intero set di accappatoi ,oggi basta un misero fazzolettino di carta per piegarla indegnamente.Dovremmo(lo dico soprattutto a me)ammorbidire la testa almeno quanto ci si è ammorbidito "il resto".Ho incontrato qualche tempo fa la moglie di un mio compagno di liceo,un autentica testa "gloriosa" ,integralista e talebano anche lui.Gli ho chiesto se con il tempo si fosse "ammorbidito" e lei mi ha guardato sconfortata e mi ha detto: "Certo che si è ammorbidito ,non sai quanta fatica faccio ogni volta per tirarglielo su".No gli ho detto,intendevo la testa,si è ammorbidita?Magari ,quella è l'unica cosa che continua ad avercela dura.Presidè,siamo un po' avanti con gli anni ed anche alquanto pesanti e come diceva Lello Arena "occorre farsi leggeri" perché mai come in questo momento la nostra società e il mondo hanno bisogno di spensieratezza.Ricominciano le gare o almeno così si spera ,ma in giro non c'è più poesia.Il nostro è un mondo che ha completamente perso appeal e i giovani si avvicinano con sempre maggiore difficoltà.Appena entrati gli parliamo di risultati,di carriere,di auslesi di campioni del mondo,dimenticando che questi ragazzi hanno soprattutto bisogno di un compagno di vita,un anima a cui parlare.Siamo diventati un po' tutti cinomodellisti e per la maggior parte dei ragazzi del nuovo millennio è impossibile pensare che un cane sia quasi un oggetto e che si possa cambiare solo perché non consegue risultati soddisfacenti.
Forse è il momento per tutti di comprendere che questa cinofilia è morta da tempo e soprattutto tira fuori il peggio di ognuno di noi.
Personalmente ho deciso di resettare e cominciare tutto da capo,nella speranza di recuperare l'entusiasmo di quando ho cominciato.Quanto ai profeti ,riconoscerne uno non significa esclusivamente tesserne le lodi ma tirargli alla bisogna anche un salutare cazzotto in mezzo ai denti.Per il resto presidente, stai tranquillo che i tuoi meriti sono tanti e li riconoscono tutti,dovresti solo renderti conto che "c'è tutto un mondo intorno" e che nessuno di noi è il centro dell'universo e questo non lo dicono solo i Matia Bazar.
Ognuno di noi ,nessuno escluso,in gioventù si è arrampicato per cercare un posto tra le stelle del firmamento per poi sul finire della propria esistenza guardare verso il basso per accaparrarsi un piccolo avamposto nella polvere(cit. interstellar)e questa è una regola valida per tutti ....nei secoli
Forse è il momento per tutti di comprendere che questa cinofilia è morta da tempo e soprattutto tira fuori il peggio di ognuno di noi.
Personalmente ho deciso di resettare e cominciare tutto da capo,nella speranza di recuperare l'entusiasmo di quando ho cominciato.Quanto ai profeti ,riconoscerne uno non significa esclusivamente tesserne le lodi ma tirargli alla bisogna anche un salutare cazzotto in mezzo ai denti.Per il resto presidente, stai tranquillo che i tuoi meriti sono tanti e li riconoscono tutti,dovresti solo renderti conto che "c'è tutto un mondo intorno" e che nessuno di noi è il centro dell'universo e questo non lo dicono solo i Matia Bazar.
Ognuno di noi ,nessuno escluso,in gioventù si è arrampicato per cercare un posto tra le stelle del firmamento per poi sul finire della propria esistenza guardare verso il basso per accaparrarsi un piccolo avamposto nella polvere(cit. interstellar)e questa è una regola valida per tutti ....nei secoli
Che la vita ci sorrida,ma per vederla sorridere,dovremmo aspettare almeno che si tolga la maschera
Nessun commento:
Posta un commento