mercoledì 27 gennaio 2021
la luce in fondo al tunnel,tra paura coraggio e senso di responsabilità
Io la vedo la luce,un puntino bianco in fondo al tunnel,siamo agli sgoccioli,ancora qualche "attimo"..e..ne saremo fuori.Certo occorrerà cautela,non bisogna abbassare la guardia ,ma queste sono cose che abbiamo imparato,il risultato lo abbiamo già in pugno e in cuor nostro speriamo che tutto dipenda esclusivamente dal nostro senso di responsabilità.Noi ce la faremo,ne sono sicuro,non tutti purtroppo ma ce la faremo,il mondo ne è sempre venuto fuori,dalle guerre come dalle rivoluzioni,dalle catastrofi come dalle carestie,perchè...è nelle cose.Il mondo rinascerà,più forte e migliore di prima,la gente un giorno scenderà nuovamente in piazza come avvenuto alla fine delle grandi guerre ed avrà voglia di ballare ,di correre all'impazzata,di tornare a vivere e ricomincerà a spendere,magari anche quello che non ha.E' sempre stato così all'indomani delle grandi tragedie,l'economia ripartirà velocemente come successo nell'ultima pazza estate e i popoli vorranno liberarsi di questo grande torpore che li ha attanagliati.E allora ci sarà solo bisogno di coraggio,di inventiva,occorrerà mettere sul tavolo tutta la nostra capacità di intraprendere, ci sarà bisogno di avere sogni e progetti,occorrerà svellere i mattoni e recuperare quel che ci avevamo sepolto sotto,se necessario rischiando posizioni già acquisite,progettare non per possedere ma per vivere,perchè solo chi progetta vive pienamente.
Ce la faremo nonostante tutto,nonostante l'inconsistenza della politica,che vanta un primato quasi impossibile da battere ,due Mattei seduti in parlamento ,dove si fa fatica a capire qual' è quello peggiore,uniti per la prima volta e capaci di inventarsi una crisi di governo in piena pandemia che è un pò come far bere una bottiglia di whisky ad un paziente con una cirrosi allo stadio terminale.Ma noi Italiani lo sappiamo ,siamo differenti,eclettici,un pò snob un pò artisti ,persino le nostre banche sono differenti,perchè loro i clienti ...se li mangiano e siamo l'unico paese nell'universo capace di complicarsi la vita in una fase di emergenza planetaria.No,questa non è politica,non ci vedo nessuna parvenza di amministrazione della vita pubblica, non è questione di titolo di studio o di aver venduto bibite allo stadio piuttosto che aver fatto il camallo al porto di Genova,che di fronte ad un lavoratore onesto c'è sempre da cavarsi il cappello,è un fatto di buon senso ,l'aver a cuore il benessere comune piuttosto che quello proprio .Certo,i titoli di studio contano ma bisogna pure giustificarne il possesso con i comportamenti, perchè c'è gente come Giuseppe Di Vittorio che con la terza elementare ha scritto contratti nazionali di lavoro e dato vita ad una delle più grandi organizzazioni sindacali europee.Fare politica non è vincere le elezioni è governare un paese ,un' associazione,un' azienda ,nell'interesse esclusivo di quel paese,di quell'associazione e di quell'azienda e soprattutto di quelle persone che in essa ci vivono.Fare politica è anelare di passare alla storia perchè si è reso il mondo migliore,magari sacrificando se stessi e i propri interessi,perchè solo così si può rendere il benessere alla portata di tutti e..... statene certi la storia se ne ricorderà .Sparare sui governi in questo momento è come uccidere un uomo indifeso e agonizzante .Ho smesso da tempo di fare politica,almeno da quando ho compreso che gli apparati e non l'uomo venivano prima di ogni cosa e viaggio consapevolmente verso una serena anarchia ed in mezzo a tanto sfacelo e a tanta incapacità mi tornano alla mente le parole di un vecchio amico ,simpatizzante della nostra razza,che nauseato da alcune vicende della vita era solito dirmi: "Oro',meno male che dobbiamo morire tutti",la morte è la più grande riequilibratrice della giustizia sociale.No,non mi spaventa il fatto che un bibitaro si occupi delle cose comuni se è vero che Steve Jobs e Bill Gates una laurea nemmeno ce l'hanno avuta ,mi preoccupa molto di più che un bocconiano spari sulla croce rossa e sono assolutamente convinto del fatto che le idee,la capacità di prendere decisioni nei momenti difficili e soprattutto l'essere visionari tracciano la linea di confine tra il gregario intrallazzone e lo statista.Ma veniamo a noi e alla nostra Sas,la nostra beneamata società amatori del pastore tedesco(ndru u culu ai tedeschi e alla loro lingua e a tutte le lingue del mondo che usiamo a dismisura anche se a stento conosciamo la nostra),la casta meretrix,la mamma di tutti,un pò troia,tanto puttana( lei poveretta non ha colpa alcuna) ma.........guai a chi ce la tocca.Ho apprezzato il comportamento di grande cautela tenuto dal consiglio per fronteggiare la difficile situazione che stiamo vivendo ed in tante circostanze l'ho anche difeso con i soci,era necessario far prevalere il senso di responsabilità nella gestione di un 'attività che per la maggior parte di noi è ludica ma per un buon numero di soci è anche professionale .In un paese che lotta con la morte mi sembra assolutamente inopportuno correre sbraitando intorno ad un ring anche solo per agguantare un sogno.La Sas è rimasta in silenzio ed altrettanto abbiamo fatto noi,perchè governare è arte difficile e in alcuni momenti ,chi non governa può dare il proprio contributo semplicemente standosene zitto(capito Matteo?).Certo,la società poteva farsi sentire,magari con una lettera o anche con una cartolina dalla Germania e vivaddio gli strumenti oggi non mancano, con un semplice cellulare si arriva nella casa di tutti.Così non è stato,pazienza, adesso però pensiamo a come ricominciare.Se le esposizioni possono attendere,le prove di lavoro rappresentano un problema serio in quanto sono parte irrinunciabile dell'iter selettivo.Pochissimi addestratori validi e tutti con i box pieni di cani ,fermi da mesi.E' il problema più grave dai tempi della guerra,perchè non soltanto rende i costi insostenibili,ma soprattutto cancella intere generazioni di soggetti e porta necessariamente gli allevatori a chiedersi se è giusto o meno investire su un cane che a quasi tre anni non è mai entrato in un ring(ricordo che siamo fermi dal novembre 2019).Occorre far presente all 'Enci che è di vitale importanza ripartire con le prove di lavoro,magari contingentate e con un numero veramente minimo di partecipanti(10)esclusivamente su base regionale , distribuite sugli ultimi tre giorni della settimana utilizzando i giudici presenti in regione ai quali si chiederà di sobbarcarsi un qualche sacrificio,magari....soprattutto facendosi venire delle idee.Lo so,è un "grosso" problema di responsabilità ,del resto io stesso a inizio pandemia lo avevo sottolineato,ma in fondo,chi governa,quelle responsabilità ha il dovere di prendersele,magari mettendoci la faccia.Lo so ,ci vuole il coraggio, ma anche questo dovrebbe essere un requisito indispensabile per chi governa e voglio ricordare che una ventina di anni orsono,alcuni animalisti convinti,fermarono le prove d'attacco del nostro campionato perchè le consideravano particolarmente cruente.Beh,in quell'occasione ....qualcuno ...con coraggio...ci mise la faccia e in barba ai regolamenti,pur senza bastone il campionato si svolse.C'è bisogno di comportamenti proattivi che difficilmente potranno venire dall'Enci,c'è bisogno di guardare oltre i regolamenti,magari modificandoli approfittando del momento,occorre vincere l'inerzia, la paralisi cerebrale che questo virus ci ha provocato e progettare il futuro.In fondo le nostre attività sono svolte all'aperto al pari degli sport equestri che sotto l'egida della Fise(che dipende dal Coni) ,sono attualmente consentiti.Ripeto,occorre ricominciare dalle prove di lavoro ,dove ci sono tralaltro pochissime possibilità di assembramento,ma per questo bisogna essere impavidi e coraggiosi,....in definitiva....statisti e non burocrati,e se l'Enci dorme o attende......qualcuno lo dovrà svegliare soprattutto se è vero....come credo che li contiamo qualcosa.Un appello all'amico mio,al quale nonostante tutto continuo a volere un "Mondo" di bene: "ritirati alla casa...che qua c'è bisogno del presidente"
"Amen"("COSI' SIA").....
Che la vita ci sorrida...dai che è quasi finita.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento