mercoledì 24 marzo 2021
il bollettino delle monte:alcune riflessioni
Gli argomenti trattati in tutti questi anni sono tantissimi e dobbiamo constatare con piacere che il numero di lettori è cresciuto nel tempo in maniera esponenziale,gli amici non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno ed ogni commento lasciato sul nostro profilo è stato improntato al massimo rispetto per un lavoro che non è affatto facile.Anche Rehinard Meyer ci ha ringraziato personalmente ed ha condiviso e apprezzato l’articolo a commento della sua intervista.Oggi affrontiamo un tema complesso del quale non ci siamo mai potuti occupare per mancanza di documentazione a corredo di una eventuale riflessione ,un argomento che considero “spinoso” o quantomeno altamente divisivo:il bollettino delle monte.Ho sempre avuto un approccio curioso e distaccato verso questo genere di informazione e in virtù di una mia personale visione non l’ho mai considerato parte del mio bagaglio di allevatore .Non ho mai allevato sulla scorta delle mode del momento , non ho mai utilizzato i cani cosiddetti attuali, quelli appartenenti a proprietà…. che garantiscono il successo o quanto meno non l’ho fatto per questo motivo e tanto meno ho coperto con soggetti che non avevo mai visto dal vivo(tranne in un'unica occasione fidandomi della parola del nostro presidente).La monta è un momento importante nella vita dell’allevatore e se le femmine valide sono il viatico per una produzione di buona qualità, la scelta del maschio rappresenta l’estrema sintesi dell’attività “artistica” dell’allevatore.Nel nostro gruppo, costituito dai collaboratori del nostro allevamento ma anche dai ragazzi che ho cresciuto e percorrono ormai la loro strada autonomamente , ho sempre insegnato che le fattrici, intese come cagne da destinare esclusivamente alla riproduzione non dovrebbero esistere, ed ho sempre detto loro che se un soggetto non è valido per le gare non vedo per quale motivo dovrebbe esserlo per la riproduzione.Ovviamente,ogni buona regola ha le sue eccezioni ed alcuni soggetti ben costruiti seppur privi di appeal si sono dimostrati in realtà pilastri della razza.Un’attenta selezione della linea femminile è la strada per il successo di un allevamento,dove per successo si intende la creazione di buoni soggetti in numero significativo rispetto alla produzione complessiva ed una femmina affidabile deve avere una costruzione armonica e soprattutto rivenire da famiglie consolidate.I piccoli allevamenti come il nostro dispongono generalmente di un numero limitato di alloggi,dei quali uno dovrebbe essere sempre libero per ogni evento “inaspettato”,va da se quindi che i box non possono essere occupati da soggetti di scarso valore espositivo,produciamo mediamente una quindicina di cuccioli all’anno(quando va bene) e dedichiamo di conseguenza la nostra attenzione ad un lotto di 4 /5 cani per ciclo agonistico.Se le femmine provengono da soggetti consolidati in linea femminile ,vale a dire mamme ,nonne,bisnonne e trisavole con buoni risultati espositivi statene certi che lo scarto nella cucciolata sarà minimo ed a volte addirittura inesistente.C’è poi un argomento su cui sono particolarmente intransigente e cerco di trasmettere ai ragazzi una filosofia semplicissima : sei cani sono schiavitù, cinque sono lavoro ..e noi ne abbiamo già uno,quattro sono.. impegno,tre responsabilità, due un gioco,un solo cane è gioia infinita.Da padre o da fratello maggiore,mi permetto di darvi un consiglio,fermo restando che siamo già bravi a sbagliare da soli per farci pure aiutare dagli altri:a meno che non siate dei professionisti,date alla cinofilia il valore che le spetta,evitando che possa diventare un elemento totalizzante della vostra vita e lasciatevi la possibilità e il tempo da dedicare alla “vostra vita” in generale.Ricordate che qualunque risultato riuscirete a raggiungere, alla fine ,come tutte le vicende umane …ci lascerà delusi(è la frase che mi ha detto Mauro De cillis nell’ultimo nostro incontro)e se non sarete riusciti a coltivare spazi ed amicizie alternative vi condannerà alla solitudine proprio nella fase dell’età in cui più avrete bisogno degli altri.Oltretutto un numero importante di cani ostacolerà ogni vostro tentativo di staccare la spina e condizionerà in qualche modo i vostri rapporti sociali e familiari,oltre al fatto che potrete dedicare a ognuno di loro una minima parte del vostro tempo.Fatto questo preambolo passiamo a commentare il bollettino delle monte ,partendo dai numeri che ovviamente rivestono la parte più importante ,per cercare di comprendere le filosofie o le scelte, libere o condizionate che li generano.Il bollettino rappresenta una sorta di bussola per gli allevatori che intendono omologarsi ai comportamenti comuni dal momento che il massiccio utilizzo di uno stallone è propedeutico ad un utilizzo ulteriore,i numeri parlano chiaro e non lasciano spazio a interpretazioni di alcun genere ,Wacron e Mondo fanno bottino pieno e Mondo cede lo scettro di primo in classifica da lui detenuto l’anno precedente,142 monte complessive che non lasciano alcun dubbio sulle scelte degli allevatori .Mettono a segno un numero significativo di coperture anche Leon di casa Beggiato(52),Spencer di casa Massarelli(44) e Diablo di Aurelius Victor(38) seguito a ruota da Tom di Santa Venere(36) e Mosè dei Monti della laga(27).Seguono diversi soggetti con numeri di monta poco significativi,tra i quali tre auslesi con una “manata” di monte e diversi eccellenti,oltre a qualche giovane appena entrato “in classifica” .La razza è in mano a pochi stalloni , nonostante le “chiusure pandemiche” e l’utilizzo inferiore alle potenzialità di Spencer di casa Massarelli abbiano favorito il discreto utilizzo di alcuni soggetti.Mondo e Wacron sfruttano il rispettivo eccellente al campionato del mondo,la buona linea di sangue di provenienza,entrambi infatti sono figli di un sieger e soprattutto l’importanza della proprietà,capace di intercettare negli ultimi vent’anni tutte le migliori femmine in circolazione ed eventualmente di valorizzare qualche prodotto di valore riveniente da queste discendenze.Leon di casa Beggiato trae vantaggio dall ‘essere un cane onesto e con una buona costruzione generale,la linea di sangue assolutamente alternativa,libera da Furbo e con una spruzzatina di Vegas(oggi mi sento chef ),mentre sono destinate invece a salire le quotazioni in borsa di Ibor ,a mio parere uno dei soggetti con il sangue più interessante in circolazione.AI fini esclusivamente riproduttivi,la globalizzazione ha consentito a tutti gli espositori di raggiungere qualunque stallone,ha dato la possibilità a tutti i riproduttori di avere una progenie ed ha consentito ai soggetti auslesi tedeschi di presentare comunque un gruppo di riproduzione ,non sempre in passato è stato possibile.L’assidua frequentazione negli ultimi dieci anni della massima manifestazione tedesca mi ha fatto notare però che in molti casi i gruppi di riproduzione altro non sono che un semplice assembramento di soggetti provenienti dal medesimo capostipite e persino quelli di alcuni sieger sono “messi insieme” per numero, senza la qualità che giustifichi in alcun modo il conferimento di un titolo così significativo.Uno stallone titolato in Germania riesce ad effettuare durante la carriera un numero minimo di trecento monte che sommate alla vendita finale fanno numeri da piccola e media impresa,senza trattamenti di fine rapporto,stipendi,contributi,sindacati e rischio d’impresa.Comprendiamo bene quindi, perché dietro questi titoli si muovamo interessi di ogni genere e mentre per alcuni espositori il piazzamento rappresenta il raggiungimento della gloria per altri è un’occasione rilevante di guadagno.Intorno ad ogni stallone si genera un indotto importante che può essere costituito dalla vendita dei figli o comunque di altri soggetti di cui si dispone.Conosco questo mondo come le mie tasche,l’ho visto progredire durante il suo periodo migliore e lo vedo oggi declinare come tutti i grandi imperi della storia e questo bollettino ci dice sostanzialmente una cosa: due,tre stalloni sono troppo pochi per garantire una sufficiente varietà genetica alla razza,che patisce una materiale assenza di “ossigeno”.Oltretutto Mondo e Wacron hanno provenienze femminili estremamente simili, riconducibili ad un cane di gran fascino come Landos che però non era esente da criticità evidenti.Landos ed il figlio più rappresentativo Ulkan, hanno dato grande visibilità all’allevamento italiano ,raggiungendo attraverso la progenie risultati a livello mondiale di altissimo livello che hanno consacrato in maniera definitiva il loro proprietario .Questa consacrazione,indipendentemente da Mondo, sarebbe arrivata comunque perché di fatto è il giusto riconoscimento di una vita dedicata interamente alla razza …seppur con evidenti ristori economici.Alla nostra età e con oltre quarant’anni di militanza nella società conosciamo benissimo le dinamiche indispensabili per entrare nel gotha degli allevatori mondiali che sono l’assidua partecipazione alla vita sociale tedesca,l’adesione obbligata ad “alcune dinamiche” e soprattutto la costruzione di una rete di relazioni con i personaggi che contano al suo interno ,senza l ‘aiuto dei quali non è neppure pensabile di affacciarsi alle posizioni che contano,indipendentemente dal cane che si possiede.Insomma occorre il cane e il resto(Capetti dixit) e se in alcuni casi del cane si può fare a meno….il resto è indispensabile e questo il nostro presidente lo ha compreso benissimo. Personalmente sono tra i grandi estimatori di Luciano Musolino,gli riconosco un talento,un fascino ed un carisma non comune se è vero come ho sempre sostenuto che se anche portasse a casa un labrador, una gran quantità di soci ci vedrebbe qualcosa di utile per la nostra razza e ci andrebbe a coprire. Avere una buona considerazione di una persona però non significa necessariamente accettare acriticamente tutto quel che propone perché nella fattispecie ci troveremmo di fronte a due condizioni alternative: “l’infatuazione” o “il servilismo” e se nella prima condizione ci si può legittimamente incappare “soffrendo le pene d’amore” nella seconda …francamente ci si trova per scelta ,perché si è nati gregari oppure per mera convenienza.Personalmente sono un romantico e giustifico esclusivamente le scelte d’amore.Questi stalloni dicevamo ,intercettano la quasi totalità delle monte disponibili, generando un meccanismo perverso che porta irrimediabilmente alla mancanza di investimenti sui maschi.Ulkan e landos oltretutto sono presenti in una buona parte dei soggetti di punta ,Julio,Fedez,Vasco,Isac,Quinto che però nonostante l’eccellente o addirittura il titolo conseguito, che ne Landos ne Ulkan hanno ottenuto, stentano ad avere una qualche considerazione, confermandomi nell’idea che le scelte sono legate alle proprietà più che ai cani. Ho sempre incoraggiato gli amici ed i miei ragazzi a brevettare e selezionare i buoni maschi,purchè corretti ,armonici e di buona famiglia e nel mio piccolo non mi sottraggo dal farlo,occorre però che i soci diano una mano a questi impavidi coraggiosi.La società d’altra parte, dovrà pure chiedersi come mai la maggior parte dei soggetti nominati auslesi in Italia stentano ad arrivare alla dozzina di monte, come pure perché quasi tutti gli eccellenti non vengano minimamente utilizzati e non riescono a fare nemmeno il numero di monte necessario al prelievo del campione biologico.Ritengo che alla base del nostro ragionamento ci sia una filosofia assolutamente legittima:”Copro con quei cani le cui proprietà mi assicurano una buona carriera ai soggetti che riuscirò a produrre”!Le sette monte di Isac dei Micelius per esempio ,uno dei soggetti più interessanti degli ultimi anni ,mi conferma appunto nell’idea che sono altre e non tecniche le dinamiche che governano la scelta di uno stallone .Se il titolo di auslese è lo strumento forte nelle mani del responsabile di allevamento per indirizzare la razza, come mai gli auslesi italiani non godono di alcuna considerazione da parte degli allevatori ?E’ di fatto un paradosso,noi usiamo i cani del presidente ,ma non quelli che come responsabile italiano dell’allevamento ci indica,personalmente ho la coscienza a posto avendo sempre utilizzato tutti i cani indicati e molti dei suoi,ovviamente..non tutti.E’ necessario un atto di fiducia nei confronti di questi cani e delle direttive della società, bisogna utilizzare i tanti stalloni che insistono sul territorio, diversamente nell’arco di un quinquennio assisteremo alla completa desertificazione della classe adulti maschi,fenomeno che si sta già verificando.Ovviamente la società dovrà indicare soggetti “proponibili” e gli allevatori dovranno evitare di baciare esclusivamente “le scale sante”, è l’unico modo per salvare la nostra società e aiutare coloro i quali si avventurano nel difficile compito di portare un maschio alla selezione e all’agonismo.Chi scrive,oltre a non aver alcun interesse economico di parte ha sempre utilizzato gli stalloni indicati e pur combattendo strenuamente alcune derive che le società hanno intrapreso da tempo ha seguito comunque le indicazioni fornite ,perché l’unico modo che conosco di far parte di un’associazione è quello di seguirne le indicazioni criticamente. Occorre selezionare, importare con giudizio(Renzo e Figo ad esempio sono state delle grandi intuizioni), spostare gli stalloni sul territorio nazionale così da renderli fruibili a tutti annullando le distanze che per un semplice eccellente costituiscono il vero punto debole,consiglierei per esempio al proprietario di Isac di mandarlo altrove in stazione di monta perché è veramente un peccato che un soggetto di valore non trovi una giusta considerazione nell’allevamento.Ultimamente manca lo spirito pionieristico,la voglia di percorrere strade sconosciute,una volta lo facevamo e oggi i risultati i risultati sono sotto gli occhi di tutti,i cani di oggi ricordiamolo sono frutto delle intuizione e degli investimenti fatti sui cani di ieri, invece si finisce per camminare sempre sugli stessi percorsi ,su strade tracciate,nella speranza …che nasca un bel cane che “qualcuno” dovrà valorizzare.Gli anni novanta sono stati veramente i migliori anni,Arek,Wolf,Orno dell’alto Pino,solo per citarne alcuni stazionavano stabilmente in Italia ed i loro proprietari non ascoltarono le lusinghe provenienti dall’estero rinunciando in alcuni casi a somme considerevoli.Gli stessi proprietari furono però ripagati da un buon utilizzo che consentì loro di non pentirsene e a noi di ritrovare ancora oggi questi soggetti all’interno dei nostri pedigree.La crisi profonda che attanaglia il nostro movimento è legata a tutta una serie di dinamiche e questa è forse la principale.Alcuni cani che hanno fatto la storia negli ultimi anni sono stati altamente divisivi,molti ,me compreso,non li ritenevano assolutamente adeguati allo spessore tecnico e alle grandi competenze di chi li deteneva e proponeva,altri li osannavano apertamente senza averli neppure visti,dal momento che questi cani sono usciti dal box solo per fare le monte.Se da una parte questa fede cieca è un segnale di grande autorevolezza che del resto anche io riconosco ,dall’altra è fonte di immensa responsabilità perché chi guida un treno su cui la gente sale con fiducia ha l’obbligo di far viaggiare tutti in sicurezza . E’ mia opinione personale che il migliore degli stalloni non meriti oltre le 200 monte nell’arco della propria esistenza e questo perché immancabilmente ognuno di loro porta con se elementi di criticità spesso molto importanti.Duecento monte sono mediamente un migliaio di figli,e tra questi ci sarà sicuramente qualche stallone che a sua volta produrrà un numero considerevole di discendenti, come pure un centinaio di fattrici che a loro volta genereranno diverse migliaia di cuccioli dando vita ad un incredibile indice di penetrazione di uno stallone all’interno della razza,capirete quindi che gli elementi di criticità vanno soppesati con grande attenzione perché statene certi verranno fuori.Nell’arco della storia della nostra razza l’unico soggetto che abbia effettivamente giustificato un attenzione parossistica è stato Uran von wildsteigerland che ha effettuato un numero incredibile di monte.Uran è stato un soggetto sano e longevo ,integro e assolutamente universale per l’utilizzo , unico nella storia a presenziare fisicamente alla presentazione del suo nono gruppo di riproduzione alla veneranda età di undici anni.Voglio ricordare ai ragazzini che calcano il ring da qualche anno e che accendono altarini sotto i cani virtuali di Magicom , che quando Uran entrò dal sottopasso dello stadio fresco come un ragazzino ,fu accolto con un applauso lungo “una vita” ed ognuno dei presenti si senti in obbligo di alzarsi in piedi ad omaggiare quel meraviglioso “ animale” ormai anziano togliendosi il cappello,io stesso lo feci davanti al mio lettore di videocassette.Nella scelta degli stalloni così come nel giudizio in un ring bisogna essere liberi da condizionamenti di ogni genere,occorre coprire sempre ed unicamente guardando il cane ,mai levando gli occhi oltre la sua testa e soprattutto occorre utilizzare tutti i buoni prodotti presenti sui banconi,in fondo alcuni dei più grandi sieger della storia(Uran e Quando) erano figli di anonimi eccellenti e la mamma di questi campioni per una sorta di paradosso ,si espresse meglio con gli squattrinati che con gli aristocratici, stessa storia succede oggi per Willy,figlio del fratello povero della famiglia.La salvezza della razza passa soprattutto dalla capacità di garantire un ventaglio ampio di famiglie così da evitare che il monopolio di alcune di esse possa insinuare difetti e tare con il tempo difficilissimi da estirpare ma soprattutto occorre ripagare il faticoso lavoro di tanti piccoli allevatori.Alcuni diranno: “Ma questi hanno i cani migliori! “.Spesso è così,spesso… ….ma non sempre e proviamo anche a farci una domanda: “Cyrus o la Gamba nelle nostre mani che risultati avrebbero fatto? “Oltretutto , questi cani,spesso sono i nostri cani e non si capisce per quale motivo cambiando di mano acquistano un valore differente,subiscono nel transito una sorta di mutazione genetica che li rende più fascinosi.Occorre ovviamente rendere merito a questi grandi espositori, capaci di farsi largo in un mondo spietato e popolato di squali come quello tedesco ,per aver portato alla notorietà soggetti e allevamenti che diversamente nessuno avrebbe conosciuto, tutti ,me compreso,a questa gente dobbiamo qualcosa ,d’altra parte però ,questa gente deve comprendere che è assolutamente necessario lasciare almeno un po' di spazio, altrimenti questo mondo non reggerà più .Un altro aspetto del bollettino delle monte è quello squisitamente politico,è altrettanto pericoloso ..se non di più ma quello lo lascio al vostro intuito e alla vostra intelligenza,leggete il bollettino e fate le vostre considerazioni.Questi articoli non hanno alcuna velleità di fare cultura e tantomeno informazione,vogliono essere una finestra sul nostro mondo partendo dall’esperienza personale di un socio qualunque ma soprattutto da un’analisi basata prevalentemente su una vagonata di logica.Alcune persone,poche in verità,lamentano il fatto che nei gruppi o sui profili si scrive ,si parla, ma ci si applica poco.Parlare di cani con gli amici,magari di fronte ad una tavola imbandita è l’aspetto più gratificante dell’attività cinofila ed oggi,afflitti da un presente “ a distanza” cerchiamo di colmare questa mancanza lasciando alla scrittura i nostri pensieri.Non sono d’accordo con chi dice che può parlare di cani solo colui il quale consegue risultati importanti,diversamente….consentitemi… potrebbe farlo solo il nostro presidente,perché francamente i risultati sono i suoi,cosa ne sarebbe stato dei nostri cani senza la sua mano santa?Vorrei che questa mia posizione possa essere considerata legittima almeno quanto quella di chi la avversa,altrimenti sarebbe come affermare che solo il pasticciere può dire che un bignè è buono (Cit.Dondero) o che solo un musicista può stabilire se una canzone ti prende il cuore.Se così non fosse,spero almeno che l’aver esposto e selezionato ogni anno ininterrottamente per trentatre anni,l’aver ricoperto quasi tutte le cariche all’interno della società e soprattutto il tenere in vita con fatica insieme a pochi “eroi” una sezione,tagliando il prato ,decespugliando,aprendo il campo e chiudendolo,aver organizzato ogni genere di manifestazione mi lascino la possibilità di esprimere opinioni.In un mondo caratterizzato da un silenzio assordante, ognuno può legittimamente esprimere il proprio pensiero e vi esorto anche a fare una considerazione: “Se questi quattro “pazzi scabbinati” che gridano nel deserto fossero stati in silenzio durante questo lungo periodo di distanziamento fisico , qualcuno ricorderebbe ancora di far parte di una società cinofila?Ometto volutamente di parlare di tutti coloro i quali vogliono sempre trovare una motivazione subdola al fatto che si “richiami il potere” a logiche più popolari,perché questo si tenta di fare.Chi parla dell’uva che è troppo alta, chi dell’invidia che muove ogni azione e chi di sogni infranti o di gelosie,agitando sentimenti meschini che sembrerebbero animare ogni gesto ed ogni frase del mondo.Da tempo immemorabile ho fatto mia una filosofia che appartiene alla mia famiglia e che tento di trasmettere ai mie figli ,penso sia valida anche per ciascuno di noi :”Teniamoci stretta la nostra vita che a desiderare quella degli altri non sappiamo mai quel che ci può capitare e soprattutto che il primo passo verso la felicità è il riuscire ad apprezzare quelle poche cose che abbiamo, in fondo un piccolo soffio di vento spazza via in un attimo anche gli imperi più grandi. Mi rendo conto di quanto sia difficile credere che ci sia gente animata eslusivamente da buoni propositi e’ invece molto più facile immaginare che si parli sempre sorretti dalla frustrazione o per un qualche interesse personale ,ma questo al pari del cancro è il male del secolo.Del resto come recita un vecchio detto siciliano:”l’uomo di mala coscienza come opera pensa”.
Ps.Nessuno ovviamente punta la pistola alla tempia e le monte sono il risultato di una libera scelta degli allevatori.E' un dato statistico inconfutabile che con le 400 e passa monte di Cyrus von osterbergerland e con il livello delle cagne coperte anche il famosissimo cane del benzinaio potrebbe dire la propria.Un povero eccellente molto spesso invece è costretto a superare i propri limiti ma sopratutto quelli delle femmine che può incontrare.
Che la vita ci sorrida
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