venerdì 17 giugno 2022
Sas 2022,chi impartisce le direttive?
Ante scriptum:Ancora una volta la “nostra” società si trova a dover fronteggiare l’assenza in consiglio dell’opposizione,e sono ormai più di vent’anni che non ne abbiamo una.La presenza di un'unica lista ,sgombra il campo da tutti gli equivoci, a meno di piccoli litigi interni,di fatto non ci sarà nessuno che “pone domande”,che si metta di traverso.La presenza di una forza di opposizione è la vita di una società,di un intero paese,di una civiltà,chi si oppone stimola il confronto,evita il ristagno dell’acqua garantendo la vita,questo ricordiamolo sempre.Per il momento quindi,accontentatevi della nostra.
Non c’è pace in questa Sas , dopo l’epilogo tragico che tutti conosciamo si fanno timidi tentativi di ripartenza,si muovono i primi passi malfermi,tipici di chi per un ventennio non ha mai camminato da solo.Da una parte la maggioranza dei soci che vuole voltar pagina e uscire dall’oscurità all’interno della quale era stata confinata e dall’altra un manipolo di uomini che cerca di far proprio il regno lasciato vacante.Spero sia chiara una cosa,abbiamo chiuso con il passato, quel mondo si reggeva unicamente su alcune dinamiche che solo una persona era in grado di gestire e quella persona non c’è più.Di questo occorrerà farsene una ragione, “gli emulatori”, gli “orfani” ed anche soprattutto i contendenti al trono,con quelle capacità e con quel cinismo ne nasce uno ogni duecento anni e………..…..abbiamo già dato.Un grande scrittore e giornalista italiano, Tiziano Terzani era solito dire:”Cominciamo a prendere le decisioni che riguardano gli altri con più moralità e meno interesse,facciamo più quello che è giusto invece di quel che ci conviene,educhiamo i figli ad essere onesti e non furbi.Bene ,è quello di cui ha bisogno la nostra associazione e soprattutto i ragazzi che vogliamo coinvolgere in questa avventura.Siamo una società vecchia,decrepita,con pochi denti in bocca e senza fascino,in giro sempre le stesse facce…… abbrutite dalla vita e dal tempo,con Mario che ci chiede da quarant’anni se i nostri figli hanno figliato( che Dio ce lo tenga a lungo in buona salute),e con tanta gente che impreca contro nemici immaginari ,costringendosi ad ostentare una serenità e un’allegria tipica dei condannati a morte.Ah certo la magnifica Alda Merini diceva che “non c’è niente che faccia impazzire la gente che vederti felice”,ma penso anche che niente può farti morire dentro come l’ostentazione di una felicità che non hai e francamente quando penso a un esistenza infelice la mia mente va subito ad Alda Merini.E’ una società che ha poco da dire e poco da scrivere, semplicemente perché non sa fare ne l’una ne l’altra cosa ed oltretutto non si vuol fare nemmeno aiutare, perché come ci diceva il nostro insegnante di latino,”spesso voi ciuchi siete anche presuntuosi”.E’ finita un era,sarebbe finita comunque,vent’anni fa scrivevo che i grossi imperi crollano sotto il peso delle “esagerazioni”,e così è stato,si è esagerato,tanto,troppo, ed è giusto che la si pianti qui.Noi abbiamo un disperato bisogno di libertà,di realizzare sogni che siano unicamente “nostri” e non costruiti dagli altri che a noi hanno lasciato un po' di gloria e per loro hanno trattenuto i guadagni,spesso a scapito dei sogni degli altri.Siamo troppo intelligenti per non capire che è stato così e soprattutto siamo troppo disillusi per non comprendere che altri si stanno organizzando per ricominciare a esagerare.Io al Gorrieri non c’ero,ma è come se ci fossi stato,il web è meraviglioso e riesce a darti il dono dell’ubiquità,è questo che salverà il mondo,ormai è difficilissimo nascondersi e nascondere qualunque cosa ed a breve anche i soldi “senza padre” non sapranno più dove metterli e come spenderli.Tempo qualche secondo e sei “presente all’evento” pur stando a mille chilometri di distanza,sei all’interno del ring ,abbastanza per renderti conto che dentro al ring siamo in troppi,si è sempre in troppi all’interno dei ring Italiani,ci son più persone nel ring che a Modena a votare o forse chi è andato a votare ,essendo tra i pochi,si è sentito in diritto di “essere”in ring. No,oggi il web non ti lascia scampo ,tempo qualche secondo e sei sulla bocca degli italiani ,tempo pochi minuti e sei sulla bocca dei tedeschi,tempo appena un giorno e ti ride appresso tutto il mondo .E’ superfluo dire che entrare in un ring per dare indicazioni non è solo mancanza di ripetto ma ignoranza delle regole del giudizio,che è unico,autonomo ,insindacabile e non orientabile.Lo standard è sempre lo stesso e vale a tutte le latitudini del mondo e ricordare a un giudice di attenersi allo standard è un po' come rammentare a Vasco di cantare durante un concerto .E’ vero ,in tutti questi anni si è fatto un po' tutti quel che pareva e mi fa molto piacere sentire questa gente che per anni mi ha lasciato gridare da solo come il battista nel deserto(io e qualche altro)entrare addirittura nel ring per “indicare la retta via”.Nel ring non si entra così come non si esce da una gara senza l’autorizzazione(anche perché come si è visto nascono subito gli emulatori) ,le direttive si danno nelle sedi opportune e non durante la gara e soprattutto le da chi ne ha facoltà e in questo momento ….non abbiamo un responsabile dell’allevamento.Il primo consiglio e’ da sempre l’occasione per nominare i responsabili di settore,è sempre stato così e non si capisce per quale motivo,in un consiglio durato meno di due ore non si sia provveduto all’elezione delle cariche più importanti.Penso sia ora di stabilire chi sarà il responsabile dell’allevamento,scegliendolo tra gli esperti giudici di provata esperienza ,è sempre stato così e non ci sono precedenti diversi nella storia della nostra associazione e nemmeno in quella tedesca .Occorre ripristinare un po' di sana gavetta,è un ruolo che compete a giudici che hanno un bagaglio importante ,agli altri non resterà che aspettare,consci del fatto che un giorno toccherà anche a loro.E’ vero,in tutti questi anni queste dinamiche sono saltate,e tanti giudici hanno aspettato invano un ruolo che non è mai arrivato …nel frattempo invecchiando, solo perchè ogni tanto nel mondo si alza qualcuno che si ritiene eletto da Dio.Occorrerà sceglierlo tra i giudici di buona cultura,che sappiano leggere e scrivere e soprattutto parlare correttamente ,perché se le direttive le suggerisce lo standard il responsabile dell’allevamento è colui che produce grafici,statistiche, report e relaziona sulla stato di salute della razza,oltre a coordinare le attività della classe giudicante.Il disciplinare Enci in verità , non richiede alcun titolo di studio essendo quella degli esperti giudici un’attività estremamente empirica , ritengo però sia necessario che le figure apicali di una società abbiano un valido bagaglio di cultura generale,dovendo non soltanto conoscere la razza ma soprattutto trasmetterne la conoscenza.Non è nemmeno il tempo di triunvirati o di lavori di gruppo,dove uno sa parlare ,uno sa leggere e uno sa scrivere ,il socio deve sapere chiaramente di chi è la responsabilità se la razza va a puttane o se si riesce a portarla sulla retta via .Occorre un traghettatore,una persona matura e competente che prepari il terreno per quei pochi giovani ai quali consegneremo le sorti della nostra razza.Intanto i soci si danno da fare,organizzano con successo eventi,riunioni,stage e come avete potuto vedere questo avviene indipendentemente dalla governance,è come se si fosse squarciato un velo,una cappa che avevamo addosso.Ovviamente la cultura è importante e le sezioni dimostrano di non aver bisogno del supporto del consiglio,le sfide che invece attendono la compagine sociale sono ben altre e riguardano soprattutto l’iter selettivo ,i regolamenti e lo statuto e questo consiglio è fortunato,perché può solo far meglio,peggio è impossibile….”più nera della mezzanotte non può essere”.Quanto ai nostri giudici sono chiamati ad un compito difficile,ereditano scelte impossibili da condividere per chi ha competenza,alcune in aperto contrasto con i dettami dello standard,a volte vedo il grande imbarazzo che hanno nel dover rispettare un risultato.Ci sono cose su cui francamente non si può intervenire e non per rispetto per il giudice che ha fatto quelle scelte in passato ma per tutelare l’ignaro espositore che ne ha beneficiato,quel che invece si può e si deve fare immediatamente è ricominciare dalle classi minori e “impostare” nuovamente la razza.C’è una generazione di gente confusa in giro,abituata a considerare normale un appiombo scorretto,e questo perché con quegli appiombi è stato possibile vincere una gara e perfino fare l’auslese ,in Italia come in Germania ,ed anzi su quegli appiombi disallineati è stato possibile persino costruire le fondamenta di una razza.Allora,dopo aver assistito per anni in silenzio a tutto questo,nessuno può arrogarsi il diritto di entrare in un ring e dire a uno “Zeinteche” qualunque,che giudica nel mondo da più di vent’anni e che non è l’ultimo scappato di casa come deve giudicare in Italia,………qui come nel resto del mondo si dovrebbe giudicare nello stesso modo.Qualcuno è mai entrato in un ring ai tempi di Musolino?Certo che no,per farlo ci volevano le palle ed eravamo in pochi ad avercele.Sparisce con delibera presidenziale la mora per il wesen test sostenuto con ritardo(sic! )( non è l’acronimo di Simoncelli),una delle più grosse idiozie della storia della nostra società ,ci sono tantissimi cani infatti ,come ad esempio la mia, che sono nati con il peccato originale………..senza alcuna colpa…….. già morosi.La mia cagna,nata quando ancora non era stato introdotto il wesen test”,ha fatto la resistenza , il bh,l ‘ IGP 1 e per finire il wesen test….in soldoni…la scuola elementare,la media ,il liceo,la laurea per poi tornare all’asilo….che geni….che vi venisse una buona fortuna…. il wesen test infatti non è nemmeno propedeutico.Una mora quella sul wt configurata come come “ritardo ingiustificato nell’adempimento di una obbligazione”,la mora in tal caso , per decreto legislativo non può superare l’ 8 per cento,bene 100 euro di mora su 50 di iscrizione a che tasso di mora corrispondono?Possiamo considerarla una pretesa configurabile al tasso d’usura?nemmeno i Casamonica osavano tanto e questo con profondo disprezzo per quella gente che con cento euro ci campa una famiglia per una settimana.Meno male che è scoppiata la guerra( motivazione della delibera presidenziale) perché la pandemia e soprattutto la mancanza di rispetto per il denaro guadagnato con il sudore della fronte evidentemente non erano sufficienti.Sia come sia,prendiamo per buono il fatto che il consiglio ha cancellato questa tassa,è il minimo sindacale ma comunque è apprezzabile,al momento chiudiamo la partita 1 a 1 ,uno a favore del governo per averci liberato da una gabella che poteva tralaltro esporre la società a rivendicazioni di tipo legale e uno per l’immenso scivolone della direttiva impartita a gara iniziata, all’interno del ring,da persona non autorizzata(in realtà già questo ti farebbe perdere la partita a tavolino).Ci presentiamo alla Germania senza il vestito buono e si che in questo momento un po' d’ immagine non guastava per avviare un confronto tutt’altro che facile,diciamo che alla tavola dei nobili ci siamo seduti con legittimo entusiamo ma abbiamo mangiato il pollo con le mani,probabilmente come più si addice ai nostri costumi.
Ps.Diversi anni orsono,prima della tornata elettorale che ci vide vincitori ,Musolino mi offri la carica di responsabile di allevamento(ci sono testimoni illustri),allora ero allievo giudice con una buona carriera alle spalle,io rifiutai senza esitazioni dicendo semplicemente che quella carica è prerogativa esclusiva della della classe giudicante.
Ps2.Mi è stata riferita una frase pronunciata e che francamente chiunque dovrebbe risparmiarsi,perché è contraria ai principi dello sport e ai valori in esso contenuti: “Non possono vincere i cani dei nostri nemici”.Non so a chi possa essere attribuita,non lo voglio sapere,so solo che costui non merita l’appartenenza alla nostra società e tanto meno alla nostra splendida razza.
Ps3 .La reintroduzioni delle classi baby nei raduni,se da una parte suscita un qualche entusiasmo e consente di rinvigorire i bilanci delle manifestazioni,dall’altra ripropone le motivazione per le quali furono un tempo eliminate.E’ giusto sottoporre a stimoli atletici soggetti nella fase più delicata della crescita?E’ giusto far viaggiare anche per lunghi tratti soggetti di pochi mesi magari sottoponendoli a stress termici per i quali non sono ancora termoregolati?Personalmente lascerei queste classi ai sezionali,che dovrebbero essere eventi a carattere territoriale,con limitato impatto da stress agonistico .La parola…..ai veterinari. Oltretutto ai raduni già si fa notte e per una sorta di paradosso la classe adulti ,che dovrebbe essere il biglietto da visita della razza ha come spettatori esclusivamente i proprietari dei cani,chiedere all ‘Enci di anticiparle a metà raduno sarebbe un ottima idea.o no?
Ps4.Cominciano a circolare i video dei primi raduni in Germania ,ai tanti cantori del minchia che difendono le scelte scellerate della Germania chiedo di commentare quelle immagini e se nella statica e nella dinamica dei vari Warior,Lasso ecc.ecc. non riescono a vedere il tragico declino di una razza mi chiedo che senso abbia continuare ancora a parlare di cani.
Che la vita ci sorrida
mercoledì 1 giugno 2022
La taglia,un problema piccolo piccolo
Di tutte le problematiche che un allevatore deve affrontare quella della taglia è sicuramente la più spinosa perchè rappresenta l’investimento più a lungo periodo che si possa fare su un soggetto ,occorre infatti attendere quasi un anno per la sua definitiva definizione .Se da una parte esiste uno standard che indica le misure e stabilisce un indice di tolleranza in un centimetro ,dall’altra assistiamo continuamente al suo sforamento e negli ultimi anni abbiamo visto conferire il titolo di sieger,cioè il soggetto che meglio rappresenta la razza in un dato momento storico a individui che andavano ben oltre il limite consentito come ad esempio Ballack,Willi,Gary.Ovviamente ,se si decidesse alla stato dell’arte di applicare alla lettera l’indice di tolleranza avremmo gran parte dei soggetti fuori dallo standard e se decidessimo di essere ancora più rigidi negando la selezione a tutti quei soggetti che esuberano la taglia di oltre un centimetro probabilmente vedremmo la nostra razza decimata per oltre il sessanta per cento dei suoi appartenenti. Affronterò questo argomento con la consapevolezza di chi,come voi, è alle prese con problematiche di varia natura ,dalla taglia alla displasia,dalle correttezze ai denti,al carattere ,da persona che si aggira nell’iter selettivo come all’interno di un campo minato ed è costretto ad operare scelte a volte dolorose per non vanificare il lavoro di anni.La taglia a differenza delle correttezze ,dei colori o di tutto quanto è visibile agli occhi è un dato fortemente soggettivo in quanto sono solo in due a conoscerlo,il proprietario e il giudice che effettua le misurazioni e vi esorto a diffidare assolutamente dalle valutazioni fatte ad occhio.Altro dato importante è la difficoltà di ottenere una misurazione assolutamente attendibile,il cane infatti ,a seconda della posizione che assume potrebbe “restituirci” una misura diversa e con un limite di tolleranza di un centimetro è possibile essere dentro o fuori con estrema facilità.Come dico ai miei ragazzi,noi dobbiamo misurare il nostro cane…… “per noi”,quindi consiglio di bloccare il cinometro sul centimetro 61 o 66 ,poggiarlo all’altezza del garrese e se questo lascerà aria al di sotto della base vorrà dire che ……siamo o dovremmo……essere fuori.Il problema taglia ha un impatto economico importante sulla vita dell’allevatore in considerazione dell’arco temporale necessario alla sua definizione,se infatti sei mesi sono sufficienti per la dentatura definitiva e sempre a quell’età una preventiva alle articolazioni può fornire buone indicazioni sulle aspettative future,per la taglia,come dicevamo, occorre aspettare un intero anno di vita e quindi cercheremo di dare indicazioni che consentano di fare alcune previsioni.Sul nostro campo ,per abitudine consolidata cominciamo a misurare i nostri soggetti in tenera età anche solo per motivi statistici,i dati rilevati su tantissimi cani misurati ci portano ad affermare con buoni margini di sicurezza che se una femmina a sei mesi misura 51, 52, 53 centimetri e un maschio 55,56, 57, ci sono buone possibilità che la taglia definitiva richiesta dallo standard possa essere rispettata,al contrario invece nei soggetti di grosse dimensioni quasi sempre è possibile rilevare già a sei/sette mesi misure molto vicine ai limiti massimi .Partiamo da un presupposto inconfutabile e cioè……….. se è vero che la genetica è imprevedibile è altrettanto vero che tutto quanto “metti dentro” in un soggetto lo ritroverai in futuro, è come se lasciassi sul fondo di una piscina una bottiglia di plastica vuota , non sai in che punto ,ma stanne certo, ritornerà a galla.Sono un uomo sufficientemente alto,1,84 cm , nasco da genitori normali di statura,ma ho entrambi i nonni che superavano il metro e ottantacinque ed è quindi così spiegabile la mia taglia “sostenuta”.Siamo dei mammiferi ed obbediamo alle stesse leggi della genetica,se tu hai gli occhi blu ci sono buone possibilità che li abbia anche tuo figlio …ma non la certezza , mentre è invece matematico che quella variante del colore ricomparirà nelle prossime generazioni future a te riconducibili.Questo problema della taglia ha assunto ultimamente “dimensioni” preoccupanti ed un po' come succede alle tendenze che nascono nelle grandi città metropolitane per poi propagarsi nelle periferie,il problema è stato inizialmente “avvertito” in Germania per poi essere recepito nel resto del mondo.Luciano Musolino,qualche anno fa ,a bordo ring di un Gorrieri mi disse : “Oro’ ,noi a differenza della Germania non abbiamo problemi di taglia” ed …allora.. aveva ragione.Oggi,questo problema è presente prepotentemente nei nostri allevamenti in virtù di un principio semplicissimo,quando la motrice di un treno accelera è la prima a subire l’aumento della velocità e solo dopo la avvertono tutti i vagoni ad essa collegati e lo stesso dicasi per la frenata.La taglia dei nostri cani è aumentata,basta del resto esaminare la maggior parte delle auslesi tedesche,per renderci conto che sebbene ottimamente costruite viaggiano quasi tutte sui 62/63 centimetri.Ovviamente non c’è bisogno di modificare lo standard come qualcuno sostiene impropriamente ,le misure sono quelle giuste per garantire al nostro pastore tedesco un movimento efficace ottenendo il massimo risultato dallo sforzo profuso, stabiliamo invece quali possono essere i limiti dell’effettiva tolleranza e i veri punti di rottura.C’è anzitutto un binomio terribile che si deve evitare nel momento in cui si decide di investire comunque su un soggetto di taglia sostenuta,vale a dire l’eccesso di taglia unito all’eccesso di angolature del posteriore,soggetti costruiti in questa maniera hanno scarsissima resistenza e tenderanno sistematicamente all’ambio e sarà praticamente impossibile rimetterli al trotto.Se perfettamente disegnato,con corrette angolature anteriori e posteriori e perfetto parallelismo degli appiombi un pastore tedesco potrà sostenere un eccesso di taglia massimo di tre centimetri nelle femmine,quindi 63,mentre invece i maschi ,che scontano un maggior volume delle masse ed un ossatura più significativa intorno ai 68 perdono di resistenza e solo pochissimi(sono le eccezioni che confermano le regole)riescono a difendersi agevolmente all’interno del ring.Fuori da queste misure,tranne rarissime eccezioni,cioè a 64 e 69 non vi è alcuna possibilità per un pastore tedesco di trottare in maniera efficace ed ergonomica e se lasciato libero in un prato lo vedrete ambiare sistematicamente.Ricordiamo anche che un pastore tedesco che fa dell’ambio la sua andatura abituale non va corretto o allenato per attenuarne il difetto,va semplicemente “escluso dalla riproduzione selezionata”,perché l’ambio è senza dubbio la spia di gravi problemi di costruzione,il movimento in antitesi con quello della nostra razza .Consiglio a tutti coloro i quali si avviano a questo sport di considerare la bicicletta la vera compagna di vita,una buona pedalata di qualche chilometro al mattino sostituirà la funzione del gregge e ci permetterà di testare la capacità di movimento del nostro amico e soprattutto la sua resistenza,ricordate sempre che a un pastore tedesco ben costruito verrà spontaneo trottare.Provate a fare continui cambi di marcia,magari fermandovi e ripartendo,vi renderete conto che un soggetto iperangolato nel posteriore avrà una minore resistenza e se per giunta supererà i 63 centimentri tenderà come dicevamo irrimediabilmente all’ambio e vi risulterà difficilissimo rimetterlo al trotto sia pur con piccoli colpi di guinzaglio .Un soggetto da 63 cm invece(prendiamo come esempio le femmine), se perfettamente angolato,di giusta lunghezza e con appiombi assolutamente paralleli potrà percorrere qualsiasi distanza senza evidenti segni di affaticamento.Se ben disposto caratterialmente e di buona famiglia potrete senza meno avviarlo alla pratica di allevamento ,badate bene però, che “abbiamo messo polvere sotto il tappeto” e nel suo accoppiamento e in quello della sua progenie occorrerà prendere in considerazione esclusivamente soggetti di taglia normale studiando soprattutto le famiglie di provenienza.Ho sempre ritenuto che il problema della taglia andasse combattuto “proponendo” e “sostenendo” i cani piccoli che comunque fungono da mediatori di taglia(tutti li vogliono ma nessuno li usa) piuttosto che demonizzando quelli grandi se ben costruiti ,sappiamo benissimo infatti che gran parte degli allevatori espongono i cani in taglia ma allevano con quelli grandi.Sempre con Luciano abbiamo avuto diversi scambi di opinione su un argomento in particolare e sul quale avevamo difformità di vedute: “ E’ meglio tollerare un esubero di taglia su un maschio o su una femmina?Io sostengo che con un maschio bisogna essere meno tolleranti,in primis perché anche l’ultimo degli eccellenti riprodurrà un numero maggiore di soggetti di qualsiasi femmina ,oltretutto in caso di massiccio utilizzo (vedi willy,Ballack,Gary) il suo impatto sui “centimetri” della razza può essere devastante.Lui ,altrettanto giustamente sosteneva che ci sono femmine come Palme che hanno avuto un impatto sulla razza maggiore di qualsiasi altro maschio, ed io di rimando: “E’ vero,ma quante Palme von wildsteigerland abbiamo avuto nella storia,una.E ancora,quale tutela della taglia mette in atto una società specializzata che per un decennio propone consecutivamente come sieger tre soggetti che la esuberano di almeno 2/3 cm?Ogni sieger ha un effetto moltiplicatore, durante la sua esistenza infatti , effettua un minimo di 400 monte andate a buon fine con una media di 2000 figli che vengono inseriti nel circuito e che spargono a mani larghe i suoi geni all’interno della razza e dovrebbe essere scelto sempre fra i soggetti in taglia assoluta e con il minor numero di difetti possibili.Ora come vedete,la discussione è interessante ed ognuno di voi ha qualche stimolo in più per svilupparla.Ovviamente queste affermazioni possono far storcere il naso ad alcuni puristi ,ricordiamoci che la media taglia va sempre ricercata e tutelata a prescindere,ma viviamo un periodo storico in cui occorre fare delle scelte perché anni di disattenzioni hanno minato la razza fin dalle fondamenta.Ritengo sia indispensabile intervenire sulle correttezze degli angoli posteriori e sul parallelismo degli appiombi anteriori che rendono “disabile” il nostro cane, anche in considerazione del fatto che l’intera razza ,soprattutto in Italia si regge su soggetti fortemente problematici in tal senso.Se però volessimo metter mano a tutte queste problematiche contemporaneamente non avremmo da far altro che chiudere i battenti,sono oltretutto convinto che attaccare tutto e tutti è roba da teorici,da gente che non si sperimenta in allevamento e che non vive quotidianamente le difficoltà che noi allevatori affrontiamo.Ricordiamo anche che un soggetto di taglia grande se ben costruito è più funzionale e resistente di uno di taglia media con appiombi scorretti o con errato rapporto torace arti.Un intervento ancora più deciso andrà effettuato sulla varietà delle linee di sangue ,i nostri cani partoriscono con difficoltà , hanno un tasso di mortalità alla nascita altissimo ,hanno gravi problemi dermatologici e di assimilazione e pur essendo carnivori……..sono persino intolleranti alla carne .Se solo riuscissimo a fare dei test intellettivi ci accorgeremmo che la razza si sta estinguendo come la maggior parte delle dinastie regnanti del medioevo scomparse a causa dei reiterati matrimoni fra fratelli . Al recente campionato italiano tutti i primi quindici maschi presentano Vegas nel loro sangue,spesso in consanguineità,mentre tredici presentano contemporaneamente Vegas e furbo , tutti i partecipanti della classe lavoro invece presentano Palme,più e più volte,risultando in definitiva tutti fratelli.Più di qualcuno si è meravigliato per l’accoglienza entusiastica riservata da alcuni di noi ad Asap Aldamar,effettivamente ben oltre i suoi meriti reali,ma Asap rappresenta soprattutto una dialisi del sangue,un opera d’igiene nella razza, essendo uno dei pochi soggetti libero da Furbo e con Vegas a 4 e quindi relativamente lontano e non consanguineo su se stesso..Se poi vogliamo “inquietarci “ ulteriormente e comprendere effettivamente la gravità del momento ,ricordiamo che non c’è soggetto nel mondo espositivo (io non ne conosco) libero da Palme.Questo ci dimostra chiaramente come la nostra razza manchi di “ossigeno” e molti dei responsabili dell’allevamento tedesco del passato hanno colpe gravissime in questo senso(Hermann su tutti).Ovviamente occorre prestare attenzione al carattere…ma quello è un cantiere sempre aperto ..un po' come la Salerno -Reggio Calabria.Spero di aver fornito spunti di riflessione,rendendo disponibili dati che partono dall’esperienza personale di chi da 35 anni percorre 6 chilometri al giorno con i propri cani in bicicletta,con il sole e con la pioggia,fatti salvi i periodi in cui …..o io o loro non stavamo bene,quasi sessantamila chilometri complessivi .Se poi volete testare la veridicità di quanto sostenuto non avrete da fare altro che ……..pedalare ragazzi…….pedalare.
Ps.Ragazzi,buon Gorrieri a tutti,io non ci sarò,i miei ragazzi sono impegnati in cresime e comunioni e ci sono occasioni nella vita in cui non puoi e non devi essere assente e queste sono fra quelle.Buon divertimento e speriamo sia l’ultimo Gorrieri a Modena,dal prossimo anno qualche regione del centro sud si candidi ad ospitarlo non foss’altro per dimostrare a qualcuno che siamo capaci di organizzarlo e soprattutto che se ci mettono a terra siamo anche in grado di camminare.
Che la vita ci sorrida
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