mercoledì 24 agosto 2022

Landos-Ulkan,l'incredibile doppietta

Eravamo agli inizi degli anni novanta ,giovani e belli come potevano essere i ragazzi pieni di sogni e alla vigilia di un grosso raduno ci ritrovammo alla sera in un osteria del paese,c’era buona parte della grande cinofilia ,gente che raccontava di cani che avevano fatto la razza e che noi avevamo visto solo sui libri “di storia” .Mangiammo orecchiette con sugo di brasciole e spiedini di arrosto misto buttati sulla tavola come se fossimo antichi romani e ascoltavamo rapiti l’amico Ugo Petrecca,uno degli ultimi signori del secolo scorso,avvocato e titolare dell’affisso che prendeva il nome dallo spazio antistante l’antico maniero che abitava, “dell’antica corte”.Ugo(voleva assolutamente che lo chiamassi così nonostante a vista mi generasse una certa deferenza)parlava gesticolando,un bell’uomo voluminoso a metà strada tra Bud spencer e Russel Crowe ,usava vestire in gara bellissime camicie a quadri,jeans stretti alle caviglie, tenuti su da bretelloni grossi che sembravano più che altro le briglia di un cavallo ed un panama meraviglioso a tesa larga che su chiunque altro avrebbe fatto “tanto cafone” ma che lui portava con una classe sconfinata.Parlava con l’enfasi tipica del penalista ,la voce era calda e agitava nell’aria un grosso sigaro cubano che aveva trasformato la stanza in un sobborgo londinese in riva al Tamigi,immerso tra nuvole di fumo e scie di Englisch lavender dell’ Atkinson.Che tempi meravigliosi ,forse eravamo semplicemente sprovveduti,parlavamo di Arek dell’isolotto ,delle sue manie suicide,della mamma Wenke e dell’astro nascente Nikor holledau,inforcavamo la sedia al contrario e “cavalcavamo” discutendo su praterie immaginarie.Era l’epoca in cui si girava per campagne di notte ad attaccare frecce con sopra scritto sas ,a quei tempi i tom tom erano le donne del paese a cui chiedevi indicazioni ,i cellulari avevano la grandezza di una scatola di scarpe e in un trofeo di una classe adulti ci potevi fare il bagno come in piscina,oggi ci bevi al massimo uno spritz. Ma veniamo a noi e all’argomento della nostra discussione,la comparsa di due stalloni,padre e figlio che grazie ad un utilizzo massiccio hanno finito per condizionare l’allevamento moderno e quello futuro.Landos quartier latin nasce sotto i migliori auspici,figlio dell’ auslese Furbo degli achei per la va7 ussi von pallas athene, armonica e sostanziosa figlia di Vegas,natali nobili e premesse grandiose per un importante futuro.Nasce in una cucciolata di cinque ,all’interno della quale due raggiungono la selezione e nessuno si rende protagonista di una carriera significativa e del resto lui stesso viene presentato appena tre volte durante l’arco della sua esistenza ottenendo un settimo eccellente su dieci,due volte iscritto al campionato con prova d’attacco superata e mai presentato alla prova in movimento.Questo ci serve a comprendere come aldilà dell’ottima linea di sangue di provenienza il soggetto in questione non abbia mai brillato nelle performance espositive alle quali oltretutto non è stato quasi mai presentato.Landos è frutto di un binomio(Vegas/Furbo ) che in moltissimi incontri ha prodotto soggetti di buon valore e che è stato anche la crepa attraverso la quale si sono insinuate le problematiche più importanti della razza moderna,sia Vegas che Furbo infatti,negli incontri avuti con altre linee di sangue, Remo per Vegas e in generale quasi tutti i soggetti che non siano Vegas per Furbo(Fultz ad esempio ),sono riusciti a tenere a bada le rispettive criticità che invece negli incontri diretti sono esplose in maniera drammatica.Quali sono le problematiche a cui ci riferiamo?Per Vegas le incredibili angolature del posteriore che inspiegabilmente “il divino” riusciva a gestire benissimo ,per Furbo un metacarpo corto e diritto e non perfettamente allineato oltre ad una generale mancanza di solidità .Ovviamente ,se l’elasticità presente nella costruzione di Vegas ha permesso di compensare la rigidità di alcune linee e fra tutte quella di Remo,il tipo prepotente ,l’ottima pigmentazione,la buona tessitura di pelo di Furbo hanno finito per essere un buon corredo per quelle linee di sangue che ne erano sprovviste.Negli incontri diretti invece ,quasi sempre queste problematiche si sono palesate immediatamente ed anche quando questo non è successo in prima battuta,vedi Groovy la migliore opera del connubio,sono comparse in seconda o terza generazione.Ritengo che di queste criticità Landos ne sia il tipico esempio,impianto anatomico mozzafiato, appiombi anteriori gravemente disallineati.La cosa strana è che di questa criticità particolarmente evidente non c’è traccia all’interno del suo certificato di selezione e questo toglie ogni significato all’evento selettivo.Landos nella sua carriera riproduttiva ha sistematicamente riprodotto questa catteristica e se si fa eccezione per i prodotti migliori,tutti i suoi figli evidenziavano un mancato parallelismo,cosa che è possibile riscontrare soprattutto nei nipoti e nei pronipoti.Vero è che grazie ad Ulkan,il suo figlio più utilizzato,Landos è riuscito a mantenere la razza nelle giuste proporzioni altezza lunghezza,donando un tipo molto piacevole con teste ideali,colori accattivanti,forti ossature ed angolature anteriori molto valide.Sia Landos che Ulkan hanno all’attivo un numero importante di coperture ed entrambi hanno accoppiato non soltanto le migliori femmine italiane ma anche tantissime cagne estere ,dando vita ad una progenie numerosissima e sparsa nel mondo intero.Se prendiamo infatti il sieger Mondo di casa Palomba(landos),l'auslese Spencer di casa Massarelli(landos)l’ auslese Uvo dell’alto ofanto(landos) e gli eccellenti di punta Wacron del rione antico(ulkan) , Quantum shonen rosen(landos), che hanno all’attivo complessivamente quasi 2000 monte e le sommiamo a quelle dei rispettivi capostipiti(landos/ulkan) possiamo calcolare con estrema facilità più di diecimila figli immessi nel circuito,tutti quanti portatori di questo “gene maledetto” .Se aggiungiamo poi le innumerevoli figlie di Landos e Ulkan in circolazione e qualche maschio di punta (DEMON,ESCO,FEDEZ ,MAIKUS, ARES,MARDOCK,EKARAJ,QUINTO)utilizzati in maniera massicia e alcuni successivamente venduti all’estero ci rendiamo conto dell’immenso grado di penetrazione dei due soggetti all’interno della razza.“La domanda sorge spontanea”:come avranno fatto due illustri sconosciuti con pochissime gare all’attivo e con scarsi risultati espositivi,mai presentati in una classe adulti di un campionato del mondo a tentacolare la razza in una stretta così micidiale?Il merito è del carisma di Luciano Musolino,proprietario e scopritore di questi incredibili almeno quanto fantomatici talenti.Li porta a casa e comincia il solito lavoro certosino,intercetta tutte le migliori femmine italiane e tantissime cagne estere,ha amici sparsi per il mondo,molti dei quali potentissimi,ma questa volta ha un grosso problema,i tedeschi sono tendenzialmente poco propensi a dare fiducia a cani mai apparsi in un ring e per giunta per niente accattivanti,oltretutto mentre Landos può contare su un pedigree tutto tedesco e fantascientifico,Ulkan lo ha per metà e Luciano …in questo caso…. cammina su terreni che non gli sono congeniali,di solito ,tutto potevi eccepire ai cani del presidente tranne la grandezza delle famiglie e questo l ho imparato da lui.Landos non produce maschi di grande rilievo ma molte femmine di valore,Ulkan invece,grazie soprattutto all’apporto nel sangue di Marco della Valcuvia attraverso il figlio Tor si esprime anche al maschile anche se i suoi figli vincono eslusivamente in Italia mentre incontrano in Germania grandi difficoltà e un certo ostracismo .Il presidente allora si gioca la carta della vita,un campo dove è praticamente imbattibile ,costruire un gruppo di riproduzione lungo quanto un giro di ring.Luciano ne è capace e presenta una serie di soggetti dal tipo formidabile,tutti in taglia e con proporzioni ottimali,sono piacevoli a vedersi ,quasi tutti poco corretti e Quoll non perde l’occasione per farlo notare al microfono. Landos non avrà molti riconoscimenti in Germania in linea retta meglio farà il figlio ulkan che mette in bacheca la va2 Annie team colonna e la va 16 Utha della Valcuvia,consanguinea su Landos 3/2 oltre alla Corinne di casa Massarelli.Fra i migliori prodotti di Landos l’ auslese tedesca Kiwi di casa Massarelli,la bella auslese italiana Natascha di casa Beggiato,sicuramente una delle migliori femmine di quell ‘allevamento,la Pedra del Caiatino e la Cora del sito reale,mentre Mardock del seprio e Ulk von Maikus(VA I),Pakos della gens pontina oltre appunto ad ULKAN restano le migliori espressioni al maschile.Come è facile immaginare,la razza è praticamente ostaggio di questi stalloni,anche perché grazie alla loro posizione geografica(Napoli),alla facile fruibilità e al carisma della proprietà l’ hanno completamente monopolizzata, portando con se come un fiume in piena gli elementi positivi e quelli tossici e quasi tutto quel che vediamo in giro nei raduni,nel bene e nel male è opera loro.Al momento però sia i figli di Ulkan che quelli di Landos sembrano giunti al capolinea,non riuscendosi a intravedere alcun rappresentante in linea retta maschile che ne possa cogliere lo scettro dal momento che è rimasto un grande mistero la “scomparsa” dell’unico vero fuoriclasse dell’intera linea, Ekaraj del sol nascente(Mardock),in linea femminile invece non c’è che l’imbarazzo della scelta e la razza dovrà confluire necessariamente in quegli argini .Come abbiano fatto due soggetti di scarso valore espositivo a intercettare le monte di quasi l’intero patrimonio zootecnico nazionale è facile da immaginare,la gran parte degli allevatori non aveva mai visto nessuno dei due stalloni dal momento che in gara non c’erano mai andati,io stesso ho “intravisto” Ulkan un paio di volte e Landos a capo del suo gruppo o “a terra libero” in Germania , prima dell’attacco ad un campionato dal quale sarebbe stato ritirato.Ritengo perciò che l’unica ragione di un utilizzo così massiccio sia legata esclusivamente alle capacità “taumaturgiche” del proprietario,son dell’idea infatti che nelle mani di chiunque gli stessi soggetti non solo non avrebbero fatto il numero di monte necessario al prelievo del campione biologico ma forse non sarebbero stati neppure selezionati.Sono stati soggetti utili alla razza?E’ una domanda a cui è molto difficile rispondere e se consideriamo lo stato dell’arte dell’allevamento Italiano direi di no, penso invece che con un utilizzo parsimonioso alcune componenti positive,come le giuste proporzioni,l’ottima angolatura anteriore e lo splendido tipo(Ulkan) sarebbero state recepite dalla razza ,consentendo di disperdere gli elementi tossici(il grave disallineamento degli appiombi) nei numerosi rivoli delle linee di sangue di tutta la popolazione.A me resta un unico dubbio che voglio lasciar tale in ossequio all’affetto per il mio presidente,fu un abbaglio o una scommessa portata avanti con ostinazione e a qualunque costo?I risultati agonistici sembrerebbero dargli ragione quelli zootecnici e in generale lo stato della razza assolutamente no.Questi soggetti lasceranno una traccia del loro passaggio all’interno dei certificati?Assolutamente si,lo stanno già facendo,ma l’impressionante numero di monte effettuato da quella genia e l’importanza della sua gestione avrebbe dato serie opportunità anche a RIN TIN TIN o al famigerato cane del benzinaio.Oltre ai figli infatti,occorre guardare al numero di monte effettuate e alla qualità delle femmine coperte,in Italia la linea diretta di Ulkan è al capolinea e l’unico che sembra spingere verso la continuità è Demon di casa Maiorano che unisce tutti i pregi della famiglia senza averne i difetti,un soggetto fenotipicamente straordinario che in riproduzione lascia parlare più il tipo prepotente che la squattrinata famiglia di provenienza.Sono praticamente quindici anni che in Italia montano esclusivamente stalloni riconducibili a Landos o Ulkan e questi sono i dati invece degli stalloni più utilizzati negli ultimi anni ricavati dalle cucciolate nate in Italia aggiungendo una percentuale statistica del 20 per cento delle monte effettuate ma non andate a buon fine: Ulkan 160 monte(125 cucciolate nate)(a cui bisogna aggiungere le numerosissime monte straniere) Landos 110(89 cucciolate nate a cui bisogna aggiungere le monte straniere) Bolt del colle guasco 150(129 cucciolate nate ) Jerry del colle verde 190(157 cucciolate nate) Dux del maglio 110 (89 cucciolate nate) Ken v.Haus unid 65(54 cucciolate nate) Uran di casa cesira 48(39 cucciolate nate) Omen von pendler 120(98 cucciolate nate) Demon di casa maiorano 100(81 cucciolate nate) Leon di casa beggiato 140 (118 cucciolate nate) Spencer di casa Massarelli , 60 cucciolate e pensiamo almeno 180 coperture se consideriamo l’iniziale scarso tasso di fertilità del soggetto,a cui dobbiamo aggiungere le numerosissime monte tedesche,quindi parliamo di un soggetto che viaggia sulle 250 monte e passa. A questi dobbiamo aggiungere tanti insospettabili che si aggirano tra le 30 e le 50 monte,lascio invece a voi il compito di ricercare quanti figli di questi soggetti sono arrivati in classe adulti e con successo,per pochi ….pochi,per tanti …nessuno. Come vedete si fa un gran parlare di gruppi,di monte,di cani che….”danno bene”….. ma di figli che non ci sono,spesso charlando,mai rifacendosi a dati statistici.Nell’ultimo ventennio ci sono stati figli di nessuno nominati auslesi alla prima occasione data e cani che si sono sudati la pagnotta e che son rimasti tra gli anonimi eccellenti, riferendosi all’assenza di figli maschi,infischiandosene del fatto che c’è chi aveva fatto più di cento monte senza presentare ne maschi ne femmine.Se poi consideriamo che all’unico vero razzatore italiano,Omen pendler, che di fatto ha presentato soggetti superiori alla media qualitativa,un auslese tedesca ,due auslesi e diversi cani di punta al campionato Italiano è stato negato il titolo di auslese comprendiamo chiaramente che non è questione di figli o di gruppi ma di dinamiche .Mai in tutti questi anni una scelta coerente,mai nessuno che si sia preoccupato di dare continuità ad una linea di sangue come si faceva in Germania una volta e per contro un incredibile ostracismo verso i cani migliori che non appartenevano ad un ristretto giro di competitori.Se tutto questo non vi dovesse bastare ,analizzate i cani rivenienti dalla linea di Ulkan o Landos che continuano a vincere oggi in Germania e le loro proprietà e vi renderete conto che questi soggetti che poco hanno lasciato nelle mani degli allevatori italiani ….qualcosa l’hanno lasciato unicamente nelle mani dei soliti noti.Adesso si costruiscono consanguineità , ma andrebbe fatto con molta parsimonia,la consanguineità ,ridotta ai minimi termini, è il tentativo di fissare alcune componenti relative ad una determinata razza che suppongo vorremmo tutti essere quelle positive.L’utilizzo della consanguineità che è indispensabile per ottenere un tipo ben definito e che è perseguita dall’allevatore nella sua costante ricerca del soggetto perfetto, ha senso solo se il soggetto i cui pregi vogliamo richiamare nella progenie sia quanto più possibile aderente all’ideale di tipo ed esente da difetti gravi oltre che pieno di pregi.Francamente già ai tempi della Palme, non riuscivo a comprendere il motivo per il quale si continuassero a fare consanguineità su una fattrice che tutto poteva esser meno che un modello da perseguire.Spero di aver dimostrato quanto sia importante “vigilare sull’allevamento”,ricercando la presenza di più capostipiti,preservando gli elementi di sanità fisica e psichica,agevolando la giusta varietà genetica per evitare la ricomparsa di vizi o tare presenti sempre nel sangue seppure allo stato latente ma che le consanguineità riportano a galla sicuramente e garantire la continuità genetica delle diverse linee lasciando per strada solo quelle che muoiono di morte “naturale”.Oggi quasi il 90 per cento dei soggetti presenti alle manifestazioni presentano severe iperangolazioni degli angoli posteriori e moltissimi un disallineamento degli appiombi anteriori, fino ad una quindicina di anni orsono quasi sconosciute.Ma quel che è peggio e che questi disallineamenti in alcuni casi…severi…vengono tollerati con estrema facilità dalla classe giudicante e molti di questi soggetti vengono proposti addirittura come prototipi di riferimento(Gamba,Gary,Zenit,Cyrus solo per fare alcuni esempi)se non addirittura modelli da seguire.Ricordiamo che la correttezza degli appiombi e ovviamente il carattere rappresentano il vero motore del cane,tutto il resto è carrozzeria almeno quanto il ridicolo color melanzana che si vede ancora girare nei ring ad opera di pittori new age ai quali permettiamo di farla franca .Landos e Ulkan….che incredibile doppietta,forse uno dei due la razza lo avrebbe anche potuto sopportare,ma entrambi,uno dietro l’altro e per giunta padre e figlio, nelle mani di chi era capace di portare a casa un labrador e darlo in sposo alla Bella von Kuckucksland …..anche NO.Vabbè…. giriamo pagina,domani è un altro giorno e più nera della mezzanotte non può essere, vigiliamo sui cani e soprattutto sulle dinamiche,per evitare che altri illustri sconosciuti guadagnino il tetto del mondo.Sic stantibus rebus(stando così le cose),prevedo che qualcosa di buono potrà venire dalle correttezze di Asap e il tipo prepotente di Ulkan,sembrerebbe essere questo il "prossimo" cacio sui maccheroni. Che la vita ci sorrida

venerdì 5 agosto 2022

L' Auslese,chi pressa e chi sogna

Ci sono parole che hanno la valenza di un sogno,per un attore l’Oscar,per un calciatore la Champions ,per un ciclista la vittoria di un giro,per noi pastoristi …..l’Auslese.Dal punto di vista esclusivamente etimologico, auslese è un termine della lingua tedesca che significa scelta ,selezione, ed identifica un particolare tipo di vino frutto di una vendemmia tardiva,prodotto da grappoli d’uva particolarmente maturi e con un grado di zucchero più alto ,denominato appunto Auslese.Va da se quindi che la “selezione” di queste uve particolari origina un prodotto che si allontana fortemente dalla media qualitativa dei vini sul mercato.Nella trasposizione del termine l’ auslese sta ad indicare un soggetto eccezionalmente dotato e nettamente al di sopra della media qualitativa della razza,in poche parole un “fuoriclasse”.Nel linguaggio calcistico il fuoriclasse è quel giocatore che si stacca decisamente dai valori generali di una squadra dove è possibile trovare i buoni calciatori ,i campioni e i fuoriclasse.Proviamo a fare un esempio :Se Gattuso può essere definito un buon calciatore e Cabrini un campione,il termine di fuoriclasse è prerogativa esclusiva di un numero ristretto di atleti come ad esempio Maradona,Pelè,Cruyff,Maldini,Van Basten,Baggio ecc.ecc.Nel mondo cinofilo troviamo pressappoco le stesse analogie ,abbiamo infatti il semplice eccellente,l’eccellente di punta , l’auslese.Nel tempo si è voluto arricchire questo titolo con varie connotazioni,snaturandone la sua naturale definizione che dovrebbe essere :Soggetto che per capacità psico-fisiche e morfologiche si eleva qualitativamente dalla media della razza.In realtà,già la qualifica di eccellente dovrebbe attenzionare un dato soggetto in maniera decisa, è un soggetto che spicca all’interno di una popolazione per doti, meriti e pregi,eccellente infatti è un aggettivo superlativo,che ha in se qualcosa di eccezionale e straordinario, e in ambito scolastico corrisponde al voto di dieci(10).Comprendiamo quindi che anche nell’attribuzione della qualifica di eccellente occorre utilizzare una certa parsimonia,perché un soggetto così qualificato già all’ingresso del ring dovrebbe calamitare l’attenzione.Quindi…. l’Auslese è ben altra cosa,vale a dire un soggetto che esprime valori tali da farlo ritenere qualitativamente al di sopra di tutta la popolazione,un dieci con la lode e il bacio accademico,un soggetto che al suo ingresso in un ring divide le acque.Di fatto però, non esiste alcuna indicazione da parte della società specializzata che stabilisca i requisiti per l’attribuzione di questo titolo, tutto è lasciato alla libera interpretazione dei vari giudici che si avvicendano nel giudizio delle classi lavoro,mentre invece sono ben specificati i requisiti “burocratici” che il soggetto deve possedere,cioè due brevetti di lavoro ,la selezione propria ,dei genitori,dei nonni.Ovviamente sono pochissimi i soggetti che si elevano decisamente dalla media e se dovessimo effettivamente conferire questo titolo unicamente a coloro i quali rispettano i canoni enunciati,in Germania solo 4/5 soggetti negli ultimi dieci anni avrebbero potuto fregiarsi di questo titolo ,mentre in Italia,altrettanto sicuramente quasi nessuno.Il fuoriclasse è quel soggetto che ruba la scena,che appare all’improvviso calamitando l’attenzione, che ti costringe a seguirlo con lo sguardo per tutta la gara facendoti partecipare al capannello finale intorno a lui.Il fuoriclasse ha charme,stile,appeal,gira il ring con il piglio del vincitore,calpesta la terra con forza e attacca la profondità con sfrontata spavalderia,guarda in avanti con lo sguardo fiero annusando l’aria in segno di sfida e sembra dire a chiunque: “guardami son qua”.Tralasciando i vecchi campioni non essendo oggi avvezzo alla nostalgia,sono pochi i soggetti che hanno realmente interpretato questo ruolo in maniera adeguata e negli ultimi anni,a parte Remo e Mentos,penso che Yanke vom feuermelder,Groovy di casa Massarelli,Kaspar vom Tronje ed Asap Aldamar possano essere annoverati tra questi.Nessuno di loro come ben sapete era scevro da una qualche criticità,Remo con il suo collo un tantino sulla verticale,Yanke con la sua linea inferiore un tantino retratta,Groovy con il suo “millimetrico torace arti,Mentos e Kaspar con il tronco perfetto e un’espressione un po' beota , Asap aldamar meraviglioso soldatino dal collo biricchino.Auslese quindi,non è sicuramente sinonimo di perfezione che come sapete per definizione non esiste,ma di buona adesione allo standard unita ad un ‘ aura di classe e distinzione non comuni nel resto degli individui,un po' come quelle donne che quando passano sono capaci di farti girare la testa indipendentemente dalla loro bellezza.Ovviamente ,non va assolutamente dimenticato il carattere,uno degli elementi peculiari della razza,ed in questo l’auslese dovrebbe essere normodotato,in lui dovrebbero essere presenti po' di tutto,tempra(ma non troppa) ,coraggio(quel che basta)e ….al giorno d’oggi, affabilità nel rapporto con gli esseri umani,e soprattutto l’attitudine a vivere in società e nel complesso degli elementi, dei gruppi e delle loro relazioni.Ovviamente così come nel mondo del calcio si è “tolleranti” nei confronti degli immancabili eccessi caratteriali che spesso accompagnano questi esseri geniali ,basterebbe citare per esempio le “pippate” di Maradona,le “ubriacature” di Paul Gascoigne,la vita disgraziata tra bar e mignotte di Manoel Francisco dos Santos ,detto Garrincha,così agli auslesi si è perdonato il fatto che non fossero propriamente dei “cuor di leoni”.Basterebbe infatti dare un occhiata in casa nostra,dove Max della Loggia dei mercanti,il figlio Dux,il grande Arek dell’isolotto(bello quanto impossibile) e il mitico Groovy non erano esattamente dei gladiatori.Ho citato in questo modo gli ultimi veri fuoriclasse italiani , tutti Auslese e tutti accomunati da una vita vissuta pericolosamente sul filo della paura.Si è fatto bene a tollerare?…….non lo so,ma chi non perdonerebbe i capricci della Marylin Monroe o di Monica Bellucci di George Clooney o di Brad Pitt? Io ………si,ma questa è la mia opinione ,è un vezzo che voglio permettermi, sbaglio scientemente sapendo di sbagliare.A questi soggetti poi per una sorta di “estensione”,cioè una funzionalità aggiuntiva,si è richiesto con sempre maggiore insistenza,fino a farla diventare una “conditio sine qua non”(condizione indispensabile al raggiungimento del titolo)la capacità di trasmettere la propria “genialità” alla prole e capirete bene che questo comincia a essere un tantino più difficile,dovendo costruire quello che siamo soliti definire “il gruppo”.Sempre ispirandoci al mondo del calcio ,non ricordo alcun figlio di Maradona,Pelè,Cruyf,Van Basten,Ronaldo, che sia stato a sua volta un fuoriclasse,tutt’al più Paolo Maldini,ma il padre Cesare è stato niente di più che un buon calciatore.Va da se quindi che i soggetti Auslese siano particolarmente ricercati come partners ideali per le fattrici di un allevatore, in virtù della buona aderenza allo standard ma soprattutto perché garantiscono alla progenie il vantaggio di un buon lignaggio,nascendo rampolli di un ottima casata.Ovviamente il titolo raddoppia e triplica il numero delle monte e di conseguenza gli introiti in denaro e oltretutto quel soggetto potrà essere rivenduto a cifre decisamente ragguardevoli,è facile comprendere quindi che con il tempo questo fiume di denaro che gira intorno a questi soggetti(parliamo della Germania)ha destato gli appetiti di “faccendieri” e di gruppi criminali che hanno intravisto in questo settore la possibilità di facili guadagni come pure di riciclo di denaro .Dalla rigidità dei canoni richiesti negli esordi,si è passati via via a concessioni sempre più grossolane ed ai giorni nostri , soggetti di scarso valore zootecnico,spinti da importanti “proprietà”, possono facilmente raggiungere la piazza più ambita.Qualcuno potrebbe obiettare: “ma in Germania è richiesto un gruppo per poter aspirare al titolo! “.Bene,quando la proprietà è particolarmente “ben organizzata” non soltanto spinge in avanti in classifica lo stallone ma anche i pezzi della sua progenie e questo indipendentemente dalla qualità dell’uno e degli altri.Ci sono stati poi casi di auslese che hanno raccattato “quattro cani per strada” li hanno confezionati in un gruppo……e ….va bene così.Occorre fare una puntualizzazione: un’auslese tedesco durante la sua esistenza effettua mediamente dalle 300 alle 500 monte ad un costo medio di 900 euro ,sarà rivenduto all’estero a cifre altrettanto considerevoli ,generando tralaltro un indotto dalla vendita di figli e nipoti,in pratica il bilancio di una media impresa italiana,senza contributi,quasi sempre senza tasse,senza sindacati e senza capannoni industriali,praticamente un’ azienda senza il rischio d’impresa.Frequento la Germania da quasi trent’anni ed ho assistito negli ultimi dieci ad un lento e inarrestabile declino di uomini e cani oltre ad un terribile degrado morale,abbiamo oggi stalloni rinomati di scarso valore zootecnico,che effettuano un numero inverosimile di monte,intercettando per giunta la meglio gioventù al femminile del pianeta( il parco cagne è ancora di buon valore),è chiaro quindi che qualcosa di buono da questi incontri possa venir fuori.E’ ormai un circolo vizioso che occorre lasciare al proprio destino,troppi soldi sul tavolo,troppi ricconi che comprano cani e sono pronti a inondare di denaro il “tavolo” pur di conseguire il titolo di auslese,non conta poi se si chiama Zenit o Cyrus…..conta lo status.La Germania è ormai andata ,lasciamola al proprio destino,gente cresciuta in quell’ambiente e che si è cibata di quelle dinamiche difficilmente potrà tornare indietro e persino i figli di alcuni grandi allevatori son peggio dei padri perché la cinofilia vera non l ‘hanno nemmeno vissuta.Ovviamente un giudice,nel conferire il titolo dovrà considerare diverse variabili,che spostano completamente il ragionamento dalla scelta “dei migliori soggetti” a quelli realmente utili alla razza in un dato momento storico,per cui prenderà in considerazione Asap per il suo pigmento e la sua dialisi di sangue, Nero per il piglio e la baldanza nella speranza che tenga a bada le sue orecchie di plastica e i suoi appiombi paperini, Karo von Asbacher land(per il carattere bisogna giocoforza pescare nel passato) per gli straordinari istinti caratteriali,il tutto ovviamente mantenendo la necessaria variabilità genetica.Nel fare questo il giudice Sas prende completamente le distanze dal giudice Enci,che non legge il catalogo,non considera la variabilità genetica e tantomeno quel che serve alla razza in un dato momento storico ed è per questo che con i giudici ENCI il cane della signora Cesira si prende la sua bella rivincita battendo magari una star del calibro di Gary vom huhnegrab.Quale la strada maestra?Cum grano salis e con tanta onestà e competenza senza dubbio quello della società specializzata che compenetra le diverse esigenze ed è per questo che ho sempre auspicato un definitivo distacco dall’Enci almeno nella preparazione e nella nomina della classe giudicante.Ovviamente,c’è un limite a tutto e “na brutta bestia” è pur sempre “na brutta bestia” anche se fa vedere qualcosa in riproduzione,la bellezza,come tutte le componenti, resta per sempre nel sangue e prima o poi rispunterà di nuovo, la bruttezza invece ……statene certi si paleserà sempre immediatamente.I giovani di oggi sono i testimoni viventi della “ grande bruttezza”,che non è una pellicola di Sorrentino ma è la condizione in cui versa la razza, i numeri in picchiata testimoniano da una parte il rifiuto dei soci delle dinamiche che governano le società specializzate ma soprattutto l’assenza di soggetti di valore sui quali investire,in trentacinque anni non avevo mai visto una razza così brutta e la colpa è sicuramente anche mia.Personalmente ho sempre preferito usare i soggetti belli che “non davano niente” anziché quelli brutti che riproducevano bene.Non ho la presunzione che il mio sia un modello da seguire,personalmente ne sono soddisfatto ed oggi l’investimento fatto su un bel soggetto che per tutti era una “sola” è rimasto nel portafoglio dei patrimoni del mondo,ma questa è un’altra storia e un giorno ve la racconterò. Ps. IL CONFERIMENTO DI UN TITOLO AD UN DATO SOGGETTO ,OLTRE AD AUMENTARNE L’UTILIZZO,MIGLIORA SENSIBILMENTE LA QUALITA’ DELLE FEMMINE CHE GLI VENGONO PROPOSTE E SOPRATTUTTO IL LIVELLO DEGLI ALLEVATORI CHE LO PRENDONO IN CONSIDERAZIONE.QUALE CHE SIA LA SCELTA DEL GIUDICE ,DEVE ESSERE LIBERA DA OGNI GENERE DI CONDIZIONAMENTO E FRUTTO DELLE PROPRIE CONVINZIONI,E RAPPRESENTERA’ IL SUO MODO DI VEDERE E INDIRIZZARE L’ALLEVAMENTO.ANNI DI SCELTE SBAGLIATE ED INEQUIVOCABILMENTE INTERESSATE HANNO PORTATO LA RAZZA ALLO SFACELO E I SOCI AD UNA GRANDE CONFUSIONE.HO LOTTATO PER ANNI CONTRO CANI CHE VENIVANO DEFINITI “FUORICLASSE” ,CHE LA GENTE NON AVEVA MAI VISTO IN UN RING PERCHE’ MAI C’ERANO ENTRATI E MAI CI SAREBBERO POTUTI ENTRARE.QUESTI SOGGETTI SONO STATI PER IL PROPRIETARIO UNA FONTE DI BUSINNES INCREDIBILE MA HANNO INDISCUTIBILMENTE SANCITO IL FALLIMENTO DELL’INTERO PROGETTO ALLEVATORIALE ITALIANO,LE POCHE PUNTE PRODOTTE NON SONO ALTRO CHE L’ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA.ORA,NUOVI APPETITI INCOMBONO SULLA TAVOLA APPENA LASCIATA IMBANDITA,PERCHE’ E’ FACILISSIMO DIFFONDERE IL MALCOSTUME ALMENO QUANTO E’ DIFFICILE PERSEGUIRE L’INTEGRITA’ MORALE,E’ MOLTO PIU’ FACILE INFATTI EMULARE VALLANZASCA CHE MARIA TERESA DI CALCUTTA. Ps2 :Più di qualcuno lamenta l’assenza di commemorazioni ufficiali per ricordare la figura di Luciano Musolino dal momento che si susseguono in alcune parti del mondo le intitolazioni di campionati e raduni.La cosa francamente non mi stupisce,le ultime vicende politiche ci fanno chiaramente capire come sia facilissimo prendere le distanze dal passato e persino dalle amicizie fraterne per motivazioni di chiara convenienza politica,ancora una volta ,persone che si sono combattute(FU VERA GUERRA?) sembrano andare d’amore e d’accordo.”NEMO PROPHETA IN PATRIA” recita la locuzione latina pronunciata da Gesù di Nazareth per stigmatizzare la fredda accoglienza dei suoi conterranei,una frase verissima che però non andrebbe mai scomodata per un comune mortale,tantomeno per chi all’estero godeva di grandi favori mentre in patria veniva combattuto da gente che evidentemente lo conosceva meglio .Oltretutto l’obbligo di organizzare qualche celebrazione spettava a tutti coloro i quali in questi anni hanno condiviso,ostentato e “beneficiato” della sua amicizia e dei suoi favori,non certo a quelli che come me quell’amicizia,pur rispettandola, l’hanno pagata cara. Che la vita ci sorrida