venerdì 18 marzo 2022
i cani della leggenda: 7LMV46 IL MARCHIO DELLA GLORIA
Era l’ estate del 2006 e dopo una riunione di consiglio tenuta a Casole bruzio presso l’hotel Virginia,ci dirigemmo verso la casa di Salvatore Furfaro per festeggiare con le nostre famiglie ….francamente……..non chiedetemi cosa.Ci fermammo a parlare all’interno del podere in attesa della cottura del famoso maiale calabrese discutendo del più e del meno,cercando in questo modo di stemperare la fame.Mentre passeggiavo fui attratto improvvisamente dalla sagoma di un cane in lontananza all’interno di un piccolo box e mi avvicinai a lui.Si muoveva freneticamente, con una classe ed un portamento fuori dal comune,non era più giovane ma era un vecchio re deposto che continuava a mostrare i segni di una nobiltà mai sopita,mi avvicinai ulteriormente e lui si fermò mostrando bene in vista un tatuaggio nell’orecchio che era possibile leggere a distanza : 7LMV46,era proprio lui,Dux della Valcuvia,auslese tedesco e sieger Italiano.Per i ragazzi di oggi,che magari non lo sanno,quando non c’era ancora il Dna i cani si tatuavano a garanzia di univocità e confesso che di tutta la mia attività cinofila quella è stata realmente la più trucida e drammatica,si faceva a crudo e sentivi in una mano lo scricchiolio degli aghi che trafiggevano l’orecchio e nell’altra il tremolio doloroso della bocca del cucciolo,7LMV46,dove sette stava per l’anno di nascita della cucciolata(1997) LMV stava per Luciano Musolino Valcuvia e 46 il numero dei cuccioli prodotti da lui fino a quel momento nell’anno.Luciano Musolino nasce in Calabria il giorno di Natale del 1959 da una famiglia di insegnanti ed alla loro influenza si deve probabilmente l’eloquio fluente che utilizzava nelle descrizioni all’interno del ring,è sempre stato un settentrionale convinto e non c’era occasione in cui non mi ricordasse come fosse grato alla madre per aver piantato” baracca e burattini” ,fatto le valigie e trasferito tutta la famiglia al nord. Andava molto fiero del fatto di essere nato il giorno di natale e mi diceva spesso:”Vedi,sono nato lo stesso giorno di Nostro Signore” ed io gli rispondevo: “Si,ma non gli somigli per niente”.Del sud amava ricordare i ritorni estivi e le famose puntate al “Limoneto” ,una famosissima discoteca di Reggio Calabria che voglio sperare esista ancora.Mi raccontava spesso dei viaggi senza soldi in Germania,dei primi guadagni importanti e del meraviglioso rapporto con i fratelli Martin,fra i primi a credere nel talento smisurato di questo ragazzo.Di lui si ricordano due storici sodalizi: Musolino- Bianconi e Musolino- Caniello-Senesi che è storia recente e che conoscete un po' tutti.Con Vasco Bianconi ha costruito una coppia vincente,un braccio e mente assoluto,dove la mente pensa e il braccio è il fronte esecutivo ,che non fa domande,tutt’al più palesa qualche dubbio e ritengo quello sia stato il suo periodo migliore,quello che in qualche modo ha costruito il mito.All’epoca portò a casa un piccolo gioiellino ,una cagna in controtendenza per l’epoca la Ulme de valdovin,piccola (59 cm)dinamica,correttissima , in un epoca in cui il credo di Walter Martin imperava: “la fattrice deve essere grande e simile ad una vacca”.Quando Vasco vide quello “scricciolo” espresse la sua perplessità e Luciano rispose con tono deciso: “Vasco,mettiamo fieno in cascina(parole sue).Questa della media taglia in realtà è sempre stata una leggenda metropolitana ed anche nelle classi adulti femmine di oggi il “prototipo” è costituito da cagne ben al di sopra del limite massimo consentito.Dal 94 al 97,la Ulme conquista tutto quello che è disponibile sulla piazza,tre volte sieger in classe adulti in Italia,una volta va3 in Belgio fino alla vetta più alta,va6 alla Bsz con giudice Helmut Buss.Di lei ricordiamo le mitiche condotte senza guinzaglio al piede di Vasco e le fantastiche camminate verso la gloria.Ma la Ulme è soprattutto la mamma di Una Valcuvia,insieme alla Ester senza dubbio una delle cagne più belle mai prodotte da Luciano Musolino,ma anche della Sandra figlia di Natz von steigerhof auslese italiana e della sorella Simba,mamma di Marco, auslese tedesco e capostipite di una linea oggi presente nei pedigree di tutto il mondo soprattutto attraverso Ulkan von Maikhus.Una della Valcuvia,nasce da un accoppiamento visionario fra soggetti complementari fra loro,entrambi (Nero e Ulme)dotati di un omero più che normale e con Nero che godeva in Germania di una pessima fama,i tedeschi lo chiamavano “una testa che cammina” e mai avrebbero potuto immaginare che tramite Dux e Vegas avrebbe completamente monopolizzato la razza.Una della Valcuvia,scala in breve tutte le classifiche ,conquista il titolo di sieger in Italia e si ferma a causa di un regolamento successivamente eliminato al primo eccellente in Bsz.E’ dall’accoppiamento in assoluta compensazione con Max della loggia dei Mercanti che nasce “L’opera omnia “ di Luciano Musolino,il suo soggetto di maggior valore,la firma d’artista,Dux della Valcuvia,oggi presente in tutti i pedigree del mondo.Il cane fu venduto da cucciolo e recuperato da Luciano intorno ai 6 mesi(o giù di li )e consegnato a un Vasco Bianconi a dire il vero molto perplesso ,che nell’occasione non esitò a manifestare tutti i suoi dubbi.Vasco aveva ragione,quel cane ,come del resto il padre Max rappresentava per l’epoca un elemento di forte innovazione,abituati come si era agli stalloni rustici, con forti ossature e più distesi,sia Dux che Max invece erano cani di “classe”,correttissimi,solidi , asciutti e leggermente compressi come era logico aspettarsi dalle provenienze di Jeck von noricum e Visum,ma con una fluidità di movimento mai vista fino a quel momento.Vasco aveva ragione ma Luciano era un visionario,capace di vedere avanti di vent’anni e ritengo sia stata questa l’operazione che lo ha realmente consegnato al mito.Dux,attraverso il figlio Quantum e soprattutto il nipote Zamp Thermodos,in stazione uno dei soggetti più belli della storia di razza è entrato di prepotenza in tutte le genealogie costituendo al momento la più grossa miniera in produzione.A Dux Luciano era molto legato,e nonostante non fosse propriamente un cuor di leone,all’epoca sbagliò la condotta,per me il suo vero lascito testamentario che oltretutto racchiudeva nel nome,DUX,la sintesi della sua idea della politica ,della quale non ne aveva mai fatto mistero.E’ strano,quando hai un feeling con qualcuno o non ne condividi le idee politiche,o le filosofie di vita o il gusto sulle donne ed io e Luciano in questo abbiamo fatto filotto non avendo realmente niente in comune.Ma, a proposito di donne, ce n’era una che ci metteva d’accordo.Alla fine di un consiglio tenutosi di sabato mi chiese se volevo accompagnarlo scendendo verso casa per un raduno che doveva giudicare nelle Marche,al mattino facemmo colazione insieme e mentre parlavamo si avvicinò al nostro tavolo una donna bellissima,con un profumo inebriante che ancora ricordo,l’accento pariolino,una classe e un portamento da diva del cinema ,si sedette non prima di poggiare senza cura una bellissima tolfa intarsiata(era una borsa molto in voga al tempo) e sorrise dicendoci:”ragazzi,c’è un posto per me?”. Luciano la guardò come per assentire , ed io capì subito che quello era l’amore della sua vita.Sulle donne avevamo gusti un po' differenti,lui era un amante dei fisici mozzafiato,io dei volti che “mi dicono qualcosa”,dammi un bel viso e un po' di cervello e sotto ci puoi appiccicare quello che vuoi,spesso mi diceva: Oro’,sei come mio padre,ti piacciono i culoni”,ovviamente non era vero o meglio anche pure,non voglio Margherita Hack ma almeno una donna che quando apra la bocca non abbia a farti vergognare.Penso sia così,per un un uomo come per una donna,fortunatamente però ognuno cerca cose diverse ,chi la bellezza ,chi l’intelligenza,chi il fascino,chi addirittura …e molto più spesso di quel che pensiamo…. la stupidità,diversamente non ci spiegheremmo il perché di uomini che scelgono alcune donne o viceversa.Personalmente, mi accontento di una donna che mi guardi con gli occhi di mia madre con un unico elemento imprescindibile,odori di pulito.Sappiamo in verità che l’amore è cieco ,è sordo e se necessario si tura anche il naso ed è per questo che molti riescono a trovare l’anima gemella.Ognuno di noi è stato segretamente “innamorato” di Luciano Musolino,persino io che ho “indubitabilmente” l’emisfero destro del cervello a forma di figa,il mio amico presidente del resto era un uomo di gran fascino,ma “fizzusu”(uno capriccioso che ha spesso da ridire) e quando affrontavamo l’argomento ero solito dirgli: “fossi una donna non ti vorrei nemmeno per compagno dietro la processione(i compagni dietro le processioni sono casuali e non si scelgono)”,lui mi rispondeva: “infatti non mi ha voluto nessuno ed io non ho fatto niente per farmi prendere “ e sorrideva.Luciano era un uomo generoso,almeno nei miei confronti,nel 2004 fece scendere in occasione del campionato Italiano di Cosenza il belga Mark van Hout,un grande conduttore dei giorni nostri per affidargli la conduzione del mio cane fresco di risultato in Germania.Quando lo vidi, rimasi impressionato dalla stazza di quell’uomo,sembrava uno scaricatore di porto e mai avrei potuto immaginare che con quelle braccia e con quelle gambe si potesse condurre un cane.Luciano notò la mia perplessità e mi disse: “tranquillo è uno dei migliori sulla piazza”,fu realmente così e francamente non avevo mai visto “danzare” un cane in quella maniera.A fine gara mi avvicinai a Luciano e chiesi quanto dovevo per la conduzione,lo aveva fatto scendere dal Belgio e lo aveva ospitato,ma lui mi rispose: Niente,ho già fatto io “.Gli regalai una ventiquattrore e un biglietto che conservava ancora e che mi mostrò un paio di anni orsono : “per tutti quelli che come te girano il mondo in cerca di gloria e spesso la trovano.”Ritengo quelli siano stati realmente i suoi anni migliori,poi il potere….troppo……poi Landos,un cane difficile da giustificare per un responsabile dell’allevamento e che realmente ci ha diviso e le dinamiche tedesche che hanno svuotato di ogni significato l’elemento selettivo e gli stadi.La storia dirà sicuramente che per oltre quindici anni abbiamo avuto un uomo solo al comando e che quell’uomo ci ha portato nella storia,come nazione,come allevamento,come cani.Per me resta un grande amico,un uomo impossibile, che però mi ha combattuto a viso aperto spesso portandomi a cena ,avvalendosi di motivazioni che non stavano ne in cielo ne in terra,quasi sempre aizzato da giannizzeri ,proprio quelli che avrebbero dovuto tenere a freno il suo ego smisurato.Ora rimarrà per qualche tempo all’interno delle nostre discussioni,spesso motivo di scontro,come avviene per tutti quei personaggi che comunque hanno detto la loro mettendoci la faccia,poi con il tempo più nulla,in una società che non è capace di scrivere niente, nemmeno la propria storia.Dux,al pari di tante stelle di prima grandezza ,non è stato sicuramente un cuor di leone,non lo era lui e non lo era il padre Max e non lo era nemmeno tutta la famigerata famiglia Q.arminius costituita per larga parte da psicopatici, autentici pendagli da forca .Ultimamente discutevo con un amico(queste elezioni hanno di buono il fatto che ci hanno permesso di conoscere gente con cui è ancora possibile parlare di tecnica e di cani) il quale mi chiedeva se la razza avesse potuto fare a meno di questi soggetti tecnicamente ineccepibili seppur “lievemente” mancanti di una componente di tipo importante come il carattere. Probabilmente si,sicuramente si,ma altrettanto sicuramente oggi avremmo un altro cane.Sono dell’idea che all’interno di una linea di sangue ogni soggetto costituisce un piccolo mattoncino,togliendo il quale avremmo un altra tipologia di costruzione.Migliore? non lo so e non lo sapremo mai.Del resto se è vero che il carattere è una componente di tipo importante lo sono altrettanto le correttezze degli appiombi,le giuste angolature,le teste ben cesellate e il corretto portamento delle orecchie e nessuno standard ha mai redatto una classifica della maggiore o minore importanza delle deviazioni delle varie componenti dal tipo costituzionale.Lungo il processo selettivo tanti errori sono stati commessi,alcuni in buona fede altri perseguendo unicamente interessi personali ed oggi abbiamo come unico obiettivo quello di non ripeterli, e sarà possibile solo vigilando attentamente e osservando strettamente le regole.Dux ,durante la sua carriera riproduttiva ha generato diversi soggetti di valore,sia maschi che femmine, tutti molto lontani dalle sciatte controfigure dei giorni nostri.Non possiamo riavvolgere il nastro e il tasto “delete”(cancella) non è un opzione consentita,se io non fossi diventato padre a vent’anni forse oggi sarei amministratore delegato della FCA,ma è anche probabile che sarei morto in una delle tante battaglie della legione straniera o magari mi sarei fatto esplodere in una piazza dopo essermi arruolato fra i martiri di allah.Con i “se” e con i “ma” si costruiscono piacevoli discussioni fra amici ma sicuramente non si riscrive la storia.Nel firmamento di questa razza,Dux è una stella di prima grandezza e vuoi o non vuoi,ogni volta che scorriamo un pedigree che di fatto è il nostro rosario,lui c’è,persino nei cani di coloro i quali,forse a ragione, non l hanno mai amato.
We shall overcome
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