venerdì 6 maggio 2022

Raduno Puglia 2022,si spacca la Puglia che spacca

E’ stato un buon raduno quello pugliese,con numeri importanti e con una partecipazione geografica di tutto rispetto.Sarà stata la domenica prefestiva,una collocazione abbordabile per Calabresi,Campani e Siciliani,sarà la Puglia che conta un cospicuo bacino di cani ,ma i numeri ci sono stati e si è tornati su cifre che un tempo erano normale amministrazione.La vicinanza ad un raccordo autostradale ma soprattutto una tipica giornata primaverile del nostro sud,ha fatto da cornice ad una manifestazione bene organizzata,dove non poteva mancare qualche piccolo disguido.Sorvolando su un catalogo a dir poco biricchino,ho trovato fuori luogo le critiche di alcuni corregionali sul fondo di gara in terra battuta ,terreno che ci si è sforzati comunque di tenere umido ,voglio invece sottolineare come la presenza di un impianto di illuminazione professionale ha consentito di portare a termine la manifestazione alle 22 proponendoci due classi lavoro degne per numeri dei tempi migliori.E’ anche probabile che sia stata la penombra o la stanchezza di una classe giudicante chiamata ad un lavoro a cui non era da tempo abituata a rendere il giudice “disattento” su qualche “presunto” comportamento di un cane che francamente non ha più nulla da dimostrare.Qualora oltretutto vi fosse stato un trattamento di favore, questo non è stato richiesto dal proprietario e tantomeno dall’allevatore.Vero è invece che nei ring Italiani c’è sempre troppo traffico,c’è folla dappertutto , all’interno del ring ci dovrebbe essere unicamente il giudice,un assistente di ring ed eventualmente un allievo giudice durante lo svolgimento di un assistentato.L’ingresso all’interno di un ring è interdetto ai non addetti ai lavori e persino i portatori di bevande possono sostare all’interno per lo stretto necessario,occorre invece aspettare la fine della manifestazione per i saluti di rito. Il giudice,terminati i giudizi, è sempre disponibile per eventuali chiarimenti e soprattutto per un confronto sulle reali prospettive di un soggetto.E’ appena il caso di rammentare le regole tratte dal codice deontologico dell’esperto giudice Enci oltre quelle già citate: L’esperto giudice non perseguirà il consenso e ne temerà la disapprovazione quando sarà certo di aver operato con intransigente onestà. Udite ,Udite:Gli esperti giudici che ricoprono cariche sociali elettive(esempio , membri del consiglio) non possono giudicare manifestazioni.E’ una stortura tutta della Sas ,quella di tenere all’interno del consiglio i giudici,siano essi di lavoro che di bellezza,quindi,i giudici che dovessero detenere incarichi all’interno del consiglio,per estensione del regolamento Enci ,non potrebbero giudicare raduni o campionati,fatte salve le manifestazioni mondiali . In nessun caso un esperto giudice può frequentare espositori che gli presentano cani e neppure essere ospitato,quindi è buona norma evitare durante il breve soggiorno di portare il giudice a spasso per allevamenti o sottoporre alla valutazione preventiva qualunque tipo di soggetto ,siano cuccioli o adulti,fermo restando che al di fuori del periodo della manifestazione giudici e concorrenti possano avere un rapporto di sincera amicizia ed ospitalità. Come vediamo, esistono regole comportamentali dettagliate e mentre la valutazione di un soggetto appartiene alla sfera di insindacabilità del giudizio ,il ricorrere di alcune situazioni che non sono derogabili da nessuno ,espone il giudice a sanzioni.I numeri sono sicuramente buoni ,ci aiutano i tre anni in cui si è esposto poco e oltretutto il centro della Puglia è un luogo facilmente raggiungibile dai posti in cui il nostro movimento è ancora in buona salute,la Sicilia della quale bisogna cantare l’ineusaribile entusiamo per nulla fiaccato dall’isolamento geografico,la Calabria che sembra recuperare lo smalto dei tempi migliori, la Puglia e la Campania al momento le uniche grandi miniere in piena attività.Di tutto questo bisognerà tener conto nell’allestimento delle future stagioni,prendendo in considerazione un Gorrieri(magari il prossimo) o un campionato itinerante per non richiedere persistenti sacrifici economici e fisici unicamente alla gente del sud.Sui numeri oltretutto giocano un ruolo determinante i tantissimi figli del Covid,soggetti in possesso di igp,bh,wt mancanti però della qualifica necessaria alla selezione ,sono tanti e popolano le classi adulti di tutti i raduni,per giunta intralciandole.Alcuni di loro, pur essendo soggetti di ottimo valore ma avendo superato i tre anni, sfilano inutilmente non potendo nemmeno ambire alla qualifica di eccellente e in questa gara ne abbiamo contati 18 ,19 in quella organizzata dalla Sas del Sannio,13 in Abruzzo.Ho più volte sollecitato la reintroduzione del mini raduno di selezione che potrebbe essere una consuetudine slegata dall’emergenza e che consentirebbe alla Sas di introitare ugualmente i diritti,dal momento che,inspiegabilmente, non sono valide le qualifiche Enci.Vi sembrerà strano,ma non sono mai stato un amante dei grandi raduni,120 soggetti penso siano il numero ideale,ed una classe juniores con 26 femmine in ring pur avendo una buona valenza di rutine finisce col non avere alcuna validità prospettica(controllate i piazzamenti futuri degli juniores del raduno).I ring sono stati nell’occasione gestiti molto bene e bene hanno fatto i giudici a commentare dal primo all’ultimo cane,un raduno senza giudizio è come un giornale con sole figure,l’espositore ha diritto al confronto ,ha necessità di un occhio diverso dal suo,indipendentemente dalla collocazione in classifica .Occorre passare dalla cultura del piazzamento alla cultura del giudizio,sono i piazzamenti…. “manipolati” che hanno distrutto la razza,abbiamo soprattutto bisogno di conseguenzialità del giudizio,se si rileva al microfono una qualunque deviazione dal tipo costituzionale occorre agire di conseguenza.Conosco i giudici italiani per averli visti all’opera per più di trent’anni,sono tutti in grado di rilevare la minima deviazione dallo standar,quello che spesso manca,non a tutti ovviamente, è il coraggio di essere conseguenziali,veniamo però da tempi in cui non era facile esserlo.Si respira un area diversa all’interno dei ring,sicuramente migliore,per troppi anni la gente ha vissuto una sorta di “grande fratello”,dove tutto era sottoposto ad un’unica grande regia e tantissimi pensavano persino di essere spiati …… non si capisce da chi.La buona partecipazione è indubbiamente legata anche a questo,la gente spera che le cose cambino ed i social testimoniano come questo sentimento accomuni tutto il mondo.In giro fenomeni non ce ne sono e quei pochi soggetti che aderiscono a criteri di assoluta normalità faticano a trovare una collocazione.Occorrerà ricostruire tutto,in primis la fiducia della gente nell’attendibilità del giudizio,ma è necessario sicuramente aprire un grosso dibattito sul nostro cane,perché molti dei modelli proposti in tutti questi anni sono assolutamente fuorvianti soprattutto per i giovani.Questo consiglio eredita macerie,di uomini e cani,questa classe giudicante eredita un patrimonio difficilissimo da gestire,fatto di “sviste consapevoli” e investimenti su soggetti sbagliati ed erroneamente indicati a modello,perfino cani mai entrati in un ring e che oggi costituiscono le fondamenta della razza.Occorrerà dibattere sulla conformazione della testa,perché se riconosciamo validità alla famosa frase “la testa dice la razza” è anche legittimo porsi la domanda: “Quale razza dice la testa di Lasso von Grafenbrunn?” ed è solo un esempio.La testa non è un fatto di quantità,ma di linee e di giusti volumi,di aderenze e di rapporti ,vedere il sieger di una classe serba,seppur in taglia, con la testa di un vitello e gli arti instabili di uno stambecco ,ci fa comprendere che non ci siamo per niente.E’ importante ristabilire “la verita”,perché l allevatore produce in autonomia basandosi sulle regole dettate dallo standard ed ha il diritto di veder valutato il proprio lavoro rapportandolo a quanto da questo stabilito.Nessun cane dovrebbe mai vincere o primeggiare se scorretto,eccessivamente angolato,con proporzioni alterate e con una testa che non racconta la razza,tutto il mondo è in subbuglio solo ed unicamente perché queste regole semplici sono state assolutamente disattese e perché chi detiene il potere ha altrettanto deliberatamente “ESAGERATO”.Personalmente ho fiducia nel fatto che si possa riequilibrare la nave anche se siamo all’ultima chiamata,da questo momento non ci sono più alibi,nessuna giustificazione,il destino è nelle nostre mani,di quelle dei giudici,degli allevatori e del consiglio.Occorre ripartire da un cane semplice ,maneggevole,essenziale,assolutamente privo di esagerazioni,lo standard nei caratteri somatici generali cita testualmente: Il cane da pastore tedesco è un cane di media taglia,leggermente allungato ,forte e ben muscoloso,con ossatura asciutta(occhio) e struttura solida,la testa non deve essere tozza(occhio) o troppo allungata,asciutta nell’insieme(occhio),la canna nasale è diritta,durante il movimento non si hanno sostanziali movimenti della linea superiore, per conseguenza ogni tendenza ad un’eccessiva angolatura del posteriore diminuisce la solidità e la resistenza e compromette l’idoneità all’impiego(occhio,occhio,occhio).Sono nozioni semplicissime,che trovate sul sito della Sas e che riempiono poche paginette,comprensibili da tutti considerando che tra noi c’è gente che edifica case,aggiusta motori,cura la gente ,costruisce impianti elettrici e addirittura sa montare i mobili ikea. Il PT deve essere equilibrato, saldo di nervi, sicuro di sé, disinvolto e (salvo provocazione) di indole assolutamente buona(occhio). Qui si apre un mondo………………..e lascio ad altri il microfono,allo stato dell’arte,questo pezzo indispensabile dello standard sembrerebbe unicamente passare dall’attacco al campionato.Occorre soprattutto capire quale cane vogliamo e di quale cane necessita la società moderna , perché se un cane da esposizione ha grosse difficoltà a percorrere l’iter selettivo ma può tranquillamente vivere in una famiglia ,un cane da lavoro fornisce grosse performance addestrative ma si rivela molto spesso poco adatto alla vita di comunità.Qualcuno dirà:” In medio stat virtus”(la virtù sta nel mezzo),è vero…………e “fatt’il tu” se ne sei capace. Come vedete,pochi punti semplicissimi e quindi prendiamo i nostri cani a guinzaglio e stabiliamo da dove vogliamo cominciare,buona fortuna.Voglio però rammentare a tutti,me compreso soprattutto una cosa: LA COMPETENZA E’ NULLA SE NON SI ACCOMPAGNA AD UNA RIGIDA CONDOTTA MORALE. Domanda ai tecnici,allevatori,semplici appassionati,quanto dice questa testa della nostra razza?
Ps.Io continuerò sempre a lavorare per i ragazzi e per questa società,indipendentemente da chi la governa. Che la vita ci sorrida

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