lunedì 5 settembre 2022
i cani della leggenda:Groovy di casa Massarelli,il bel ragazzo Italiano
E così anche il nostro Groovy ci ha lasciato.La sua dipartita non ha avuto il clamore mediatico di quella del padre Vegas per il quale di primo mattino suonarono mesti i tamburi del mondo,quel che è certo però è che se ne è andato uno dei grandi protagonisti della storia recente .Groovy ha avuto l’attenzione riservata ai più grandi e ha rinverdito i fasti del nostro movimento fermi alla gloria di Dux della valcuvia e di Max della loggia dei mercanti.La sua carriera in verità era cominciata alquanto in sordina, nessun giudice aveva immaginato per lui un futuro interessante prima della sua reale affermazione avvenuta intorno ai due anni, e persino il grande Frank Goldust al quale si riconoscono buone capacità prospettiche non ne aveva colto appieno le potenzialità,in Italia del resto aveva rimediato sonori ceffoni…sconfitto per ben due volte da un irriverente Speedipizza.Ho visto Groovy per la prima volta in giovani maschi nel raduno nazionale di Castellaneta e sia io che Gino Mantellini che giudicava la classe ne siamo rimasti colpiti,ho avuto nella vita una sensazione simile solo a Brindisi quando comparve per la prima volta Max della loggia dei mercanti ed al campionato italiano di Cosenza quando spuntò dal nulla Mardock della valle del Lujo che fu poi il dominatore delle scene di quegli anni condotto da Gregorio Sorbello.Groovy mi colpì immediatamente per lo splendido cesello della testa dalla quale scaturiva una “naturale simpatia” (può un cane essere simpatico?....per me …..si)e soprattutto per la potenza di spinta del suo posteriore in un periodo come questo in cui la razza soffre un grave depotenziamento di questa fase importante del movimento.Allora era molto giovane ,non ancora appesantito dal naturale processo di maturazione,la sua costruzione era asciutta e solidissima e riusciva a dissimulare il rapporto millimetrico torace arti che rappresentava l’unica vera obiezione ad una costruzione per certi aspetti molto vicina all’ideale.Di taglia media(64),testa di straordinaria intensità espressiva, Groovy aveva un garrese alto ,un dorso assolutamente solido ,una groppa lunga e ben inserita,la linea inferiore era corretta come pure gli angoli posteriori,aveva appiombi assolutamente paralleli e il tutto rappresentava un elemento di “novità” rispetto alle linee di provenienza(vegas con il suo posteriore, Furbo con il suo anteriore ),giustappunto il rapporto torace arti era millimetrico,cosa che attenzionai immediatamente e che è possibile rilevare anche dal suo certificato di selezione.Vi propongo le misure di alcuni grandi stalloni contemporanei o del recente passato per poter operare dei raffronti:
Groovy di casa Massarelli h 64,5 84 33,1
Kaspar von tronje 65 81 30
Marlboro Hilton 64 81 29
Max della loggia dei mercanti 65 80 30
.Come è possibile notare solo Groovy eccede leggermente sulle misurazioni toraciche,ma l’immagine generale che il nostro cane forniva era assolutamente positiva e la taglia ideale unita all’asciuttezza della muscolatura,la parsimonia delle masse e l’armonia dei profili restituivano al mondo l’immagine del vero cane da pastore e da gregge .D’altro canto valutare un soggetto senza tener in debita considerazione questi rapporti è un po' come costruire un palazzo senza usare i livelli e senza calcolare le pendenze e i carichi.Insomma Groovy proponeva il meglio del padre Vegas,vale a dire la funzionalità dell’impianto anteriore, migliorato però nell’impronta maschia e nella solidità del posteriore, ed oltretutto conservava le componenti di tipo del nonno Furbo senza ostentarne le criticità,rappresentando da questo punto di vista la migliore realizzazione di questo controverso connubio.Aveva il “piglio ” del vincitore e lo dimostrava in ogni fase di gara,lo sguardo era fiero, sempre attento ad ogni fase di chiamata, vigile,empatico ed a fine gara riusciva a fare sempre “capannello”.Figlio del due volte sieger Vegas , Groovy ha potuto contare su una linea femminile estremamente consolidata e di grande spessore,la mamma kalia infatti,figlia di Furbo e auslese italiana era forte di un certificato all’interno del quale vi erano alcuni tra i cani più interessanti della storia ed in linea femminile annoverava l’impressionante Repetition Amanda,auslese Bsz dotata di un ossatura spaventosa e che non avevo mai visto in una femmina di cane da pastore oltre a continui richiami sui vari Wienerau tra i quali spiccano le consanguineità su Urk.La carriera di Groovy nella classe adulti tedesca comincia sotto i migliori auspici e conquista giovanissimo ad appena due anni e cinque mesi un prestigioso quarto eccellente al campionato del mondo alle spalle di soggetti come Quoran d’Ulmental e del bellissimo quanto chiaccherato Arrè von Huhnegrab ,lasciando presagire un grande futuro,potendo oltretutto godere della stima incondizionata dell’allora responsabile dell’allevamento Lothar Quoll.Ma a Norimberga 2015,al massimo del suo splendore e pienamente maturo,Groovy si rende protagonista di un incredibile passo falso,fallendo in maniera inaspettata la prova caratteriale, unico ostacolo verso il conseguimento del titolo di auslese e dell’altrettanto certo titolo di sieger qualche anno dopo lasciando un po' tutti inebetiti.La storia da quel momento in poi la conosciamo tutti e passerà dal conseguimento del massimo titolo italiano, all’affermazione come buon riproduttore ,alla partenza per la Cina dove sarebbe rimasto fino alla fine dei suoi giorni.Groovy ha sicuramente in se alcune componenti di unicità che val la pena di ricordare, è stato l’unico soggetto ai quali i tedeschi hanno perdonato una vera e propria debacle caratteriale,un tempo chiunque si macchiasse di un onta del genere veniva spedito immediatamente “ai lavori forzati” disperso in qualche paese in via di sviluppo e soprattutto è stato un cane che è rientrato nei gusti degli allevatori cinesi notoriamente attratti esclusivamente da soggetti di grosse dimensioni.La sua carriera riproduttiva ha sicuramente risentito delle sue “incertezze” e pur avendo coperto alcune cagne di buon livello non ha potuto contare sui favori delle damigelle più famose,almeno se rapportate alle aspettative riposte su di lui.La sua opera migliore al maschile resta sicuramente Spencer di Casa Massarelli,un cane che ha riscosso un grandissimo favore presso il pubblico indistinto ,ben lontano dall’incredibile fascino del padre,l’impronta è prepotente ,il rapporto torace arti è più o meno lo stesso ma Spencer a differenza di Groovy tende sistematicamente a riprodurlo nei figli ,gli appiombi,a differenza del padre non sono correttissimi,gli istinti caratteriali invece sono di gran lunga migliori,la capacità riproduttiva decisamente sotto le aspettative.Poi Cyrus osterberger land e Zenit di casa Palomba,entrambi auslesi bsz,accomunati da severe deviazioni degli appiombi anteriori giustificate per Zenit dalla presenza di Landos e che hanno posto le basi per la reale perdita di credibilità del sistema giudicante tedesco,prima di allora infatti,nessun soggetto con appiombi disallineati in quel modo aveva mai conseguito una posizione così alta in classifica.A mio parere un buon soggetto era Porto du parc a mitrailles,ben piazzato al campionato italiano ed eccellente 25 a quello tedesco che per ragioni che non conosciamo non è però riuscito ad emergere.In Italia invece, conseguono il titolo di auslese Iulio di casa Vizzato,soggetto dall’ottimo telaio anche lui afflitto da “Landosite”, Tom di santa venere ,soggetto corretto soprattutto grazie alla presenza di una linea materna lievemente retrò e Quantum di casa Massarelli, fratellastro di Spencer con un rapporto torace arti ideale ,leggera verticalità del collo e impianto angolare anteriore più limitato rispetto al fratello .Diverse e molto belle le auslesi femmine italiane anche loro non sempre corrette,Giada dei lupi di mare,Atena dei verdi colli,yasabel di casa Beggiato,uma team Gaudi come pure qualche eccellente tedesca a corredo di un gruppo di riproduzione complessivamente positivo che sul finire della carriera ha fortemente risentito della lunga permanenza in Cina e della qualità delle femmine coperte.Groovy è stato un soggetto meraviglioso che aveva del resto nel nome il proprio destino(nomen omen),e se si eccettua per l’aspetto caratteriale che comunque è una delle componenti più importanti(con lui però ci hanno coperto anche i cosiddetti integralisti a dimostrazione della grande “coerenza” degli allevatori) ,è uno dei pochi cani contemporanei che maggiormente si è avvicinato all’ideale di tipo del cane da pastore,è il miglior prodotto del connubio Vegas -Furbo del quale è riuscito a dominare “i demoni”(le correttezze),che si sono però riproposti molto spesso nella sua riproduzione,sempre quando ha incontrato Landos sulla sua strada.Le riserve caratteriali sul suo conto ne hanno notevolmente compromesso la qualità” dell’utilizzo,un incidente di percorso sicuramente inaspettato ma pur sempre una spia,come diceva l’amico Enzo Mattei “UNA FINESTRA CHE SI APRE UNA VOLTA ,POTRA’ APRIRSI SEMPRE E QUANDO MENO TE L’ASPETTI.Sicuramente il più bel figlio di Vegas,poco sopra il livello di Bojan Pendler ,leggermente più potente,ugualmente armonico ma meno solido sul posteriore,Groovy si è giocato tutto in un maledetto secondo ,come su un tavolo di poker,senza
quell’errore oggi racconteremmo un'altra storia,sarebbe diventato auslese e successivamente sieger e
questo gli avrebbe spalancato la porta di tutti i migliori harem del mondo.E’ stato sicuramente una stella di
prima grandezza in un firmamento diventato sempre più torbido e nuvoloso,un quadro quasi perfetto con
le luci e le ombre al punto giusto ,sintesi suprema tra idea e realizzazione,non esistono i cani perfetti e di
questo occorre farsene una ragione e a volte una “ debolezza” rende qualcuno di loro addirittura
irresistibile.Chapeau……meraviglioso ragazzo italiano,una frase colta dal web, e che descrive alla perfezione
questo piccolo funambolo che molto spesso ci ha fatto sognare.Abbiamo fatto il tifo per lui e ricordo ancora
le sequenze d’attacco al campionato italiano,trattenemmo un po' tutti il respiro,incrociammo le dite,per
esplodere tutti insieme in un unico boato quando lo superò agevolmente,ripeto………era un cane che
faceva simpatia,questo ovviamente non ha alcuna valenza tecnica ma……….al diavolo…….. a volte occorre
dar retta pure ai sentimenti.
Ps.Io scrivo di uomini e cani,non amo farlo in maniera stucchevole,giammai per captare la benevolenza di qualcuno.Mi piace riconoscerne i meriti quando ovviamente ci sono ma anche le loro criticità,la loro morte non deve in alcun modo ampliarne i punti di forza e tantomeno sbiadirne le debolezze ,diversamente si priva di valore la didattica e la storia.I cani vanno raccontati, sforzandosi di dare un interpretazione, che ovviamente è personale, a tutto ciò che intorno a loro si è sviluppato,in questo modo,stimoleremo un dibattito al quale ognuno di noi darà il proprio contributo che accrescerà le conoscenze di tutti.Il cane e la sua storia sono la materia prima su cui lavoriamo,conoscendola meglio …………sapremo come meglio utilizzarla.
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