giovedì 5 agosto 2021

Cronaca di una follia di mezza estate

E’ domenica d’estate inoltrata e di solito di questi tempi siamo già al mare o in montagna o in giro per il mondo.Sono le 4 e mezzo del mattino e ho appena fatto colazione al solito bar,servito dalla solita ragazzina gentile che mi porta il cappuccino ed il cornetto noci e pere con piccoli granellini di mandorle.L’aria del mattino è appena più fresca ma comunque mi mette di buon umore,siamo in partenza per Decollatura,un bellissimo paesino della Calabria del quale francamente ignoravo persino l’esistenza per presenziare ad una delle poche gare previste nella stagione.Ci sarà da tirar sangre(buttare il sangue) come dicono gli spagnoli,275 chilometri solo per andare ,gli ultimi dei quali degni del miglior Pantani e fuori già si toccano i trentadue gradi e se ne prevedono in mattinata dieci di più.Viaggiamo felici al ritmo di “gioia infinita “ dei Negrita che vi raccomando di ascoltare e mi ritorna alla mente la mia prima gara da protagonista ,sempre in Calabria sospinto da “Nice che dice” tratto dal meraviglioso album di Zucchero.Facciamo alla partenza l’inventario di tutto,cento bottiglie d’ acqua,una trentina di panini per cinque persone non sia mai dovesse venirci un po' di fame,i cani,i guinzagli,gli spruzzini,il ricambio per la mezza giornata,presentiamo quattro cani,dei quali due li perdiamo strada facendo,nell’elenco infatti mancano i libretti delle qualifiche che l’amico “buontempone” pensava evidentemente si esibissero solo su richiesta della polizia o dei carabinieri.Ho annunciato la gara alla famiglia e mi hanno tutti guardato straniti,mia madre ha avuto il coraggio di prendere la parola e mi ha detto: “Figlio mio ma tu non vai bene,con questo caldo,in macchina,quei poveri cani”.Le mie sorelle che da sempre “mi difendono” hanno detto a mia madre di rimando: “ e tu mo te ne accorgi che il cocco di mamma non va bene di testa”,moglie e figlie non sono nemmeno da citare ma in caso di controversie giudiziarie ho già dato disposizione di non chiamarle come testimoni.Le sorelle si sa sono un po' gelose,dicono che mia madre abbia un debole per me e questo non è assolutamente vero ,ma , anche se lo fosse…….non riesco a dargli torto,io al posto di mia madre….mi amerei alla follia.Loro stanno sempre attente,la proteggono…..”mamma,attenta a non cadere”,”mamma non ti stancare”,” mamma cuciniamo noi tu riposa”.Io invece non la risparmio,mi faccio fare il caffè solo per il gusto di sentirgli dire radiosa “ amo’ è pronto” ,mi prepara la pasta al forno anche all’una di notte,la faccio lavorare in continuazione perché sono dell’idea che a 87 anni uno debba morire felice,facendo quel che gli piace fare e cosa c’è di più bello che preparare le fave e cicorie per il proprio figlio a notte inoltrata?Ha il libretto di circolazione ormai consunto,non ha più spazio per revisioni o tagliandi,ha passato una vita in carrozzeria ma …cammina ancora che è una bellezza e questo è l’importante .Tutto sto panegirico (discorso prolisso e pieno di esagerazioni ) per dire cosa?Niente,che siamo soci regolarmente da quasi quarant’anni,abbiamo dato a questa società tutta la nostra gioventù ,le nostre energie,la nostra passione,abbiamo riempito i campi,cresciuto ragazzi,trascinato gli amici con il nostro entusiasmo , siamo andati ad un raduno in Calabria, ai primi di agosto,con 40 gradi all’ombra,affrontando insieme ai cani l’asfalto bollente,il caldo e la sete,le file all’autogrill vestiti da Zorro ,sfidando l’ira furente delle famiglie,spendendo denaro sottratto alle vacanze e vogliamo unicamente il rispetto che si deve ai grandi,ce lo meritiamo tutto.I soci di questa associazione sono dei piccoli eroi,molti dei quali affrontano con sacrificio questa passione,mettendo da parte i soldi per un brevetto,per una gara,per il mangime e arrampicandosi sugli specchi quando esce una spesa magari imprevista dal veterinario.E’ gente che sta sempre per strada,chiavi in mano,che si alza presto al mattino sferzata dal vento gelido ,che dorme nei box di notte all’occorrenza,che perde l appetito se un cane non sta bene o se soltanto deve deciderne la sorte ,è gente che magari è “costretta a mentire alla propria moglie”(fanno pure questo) perché i conti…proprio non quadrano ma qualcosa per il cane ci deve uscire.No ,oggi non voglio parlare di cani,che tanto starei a dire sempre le stesse cose,che il giocattolo si è rotto,che la qualità ormai non è più la stessa,che i cani sono storti,che il rapporto torace arti è compromesso,che ci manca l’entusiasmo, aggiungendo magari “mortacci loro ai cinesi” che ormai comprano tutto,cani e giudici.No,stavolta non ve lo dico e voglio parlare di noi,di noi soci.Penso che ci meritiamo una società efficiente,dove i soci sono tutti uguali ed hanno la medesima considerazione,dove non ci sono salette vip perché Maria Teresa di Calcutta,Falcone o Borsellino sono morti da tempo,dove non ci sono parcheggi riservati agli amici importanti,dove i presidenti o i responsabili sono mescolati e confusi tra la folla perché ciò che conta veramente è il socio.Il socio merita un posto giusto in classifica,quello che gli spetta,indipendentemente dal fatto che ci sia il cane del presidente,di Oronzo,del tal giudice piuttosto che del grande allevatore,Il socio si merita considerazione,informazione,formazione,si merita di sapere semmai ci sarà un campionato,dove e quali sono gli sforzi messi in campo per renderlo possibile,Il socio si merita la presenza del presidente,del consiglio come pure di ogni carica regionale perché chi sceglie un incarico elettivo istituzionale deve trascurare tutto il resto.Il socio si merita giudici preparati,eticamente ineccepibili,imparziali,perché mette in macchina cani,ragazzi e cristiani della cui incolumità è personalmente responsabile .Questo mondo cade letteralmente a pezzi,i cani cadono letteralmente a pezzi e con loro i miti che noi abbiamo costruito sin dalla giovinezza.”Ma tanto è stato sempre così”,dice qualcuno,”che pensi che queste cose non esistevano ai tempi di Hemann?”.E’ probabile , e comunque è ora di finirla perché come vediamo sta crollando tutto.Conviene curarlo questo nostro mondo,oltre agli affetti è tutto quello che abbiamo .Per anni tutto ciò che abbiamo concepito,i nostri programmi , i nostri progetti, i nostri sogni ,le nostre amicizie si sono sviluppate al suo interno e uscendone saremmo soli,randagi ,esclusi.Non abbiamo più il tempo di coltivare nuovi interessi ma soprattutto non ne abbiamo voglia,lasciando questa società perderemmo gran parte delle nostre amicizie,lasceremmo i ragazzi che abbiamo cresciuto…soli….in mezzo al campo ….confusi con il pallone in mano .Teniamocela stretta questa società,perché è nostra…..di tutti….e dobbiamo solo stare attenti che non diventi di nessuno in particolare.Qualcuno starà dicendo: “ma questa è campagna elettorale”…..assolutamente no ,non me ne è mai importato una gran mazza, altrimenti avrei già il mio posto nel consiglio ,oltretutto nessuna carica darà mai autorevolezza a qualcuno se non ce l’ha già di suo.La Sas,come del resto tutti gli organismi del mondo sono pieni di incarichi di facciata,quando invece abbiamo bisogno di gente che abbia personalità e che ci metta il volto,gente coraggiosa ,che non deve necessariamente piacere a tutti ma che abbia carisma ,preparazione ed il coraggio di opporsi quando è necessario.Caro amico mio,prendi un cazzo di aereo e facci capire di che morte dobbiamo morire ed il raduno di Castelvetro potrebbe essere una buona occasione.Intanto ci giungono voci che francamente ci lasciano molto perplessi,che raccontano di un campionato su tre date ..quando il socio già non riesce a sopportarne economicamente una,tutte in un mese,con tre logistiche differenti ma tutte al nord .Si potrebbe anche condividere la scelta delle tre date , sviluppandole magari fino a dicembre per dare respiro economico ai soci ,ma sia ben chiaro …..IL CULO …alziamolo tutti…e non me ne vogliano gli amici del nord ,alcuni dei quali sono per me come fratelli,ma non si può sempre chiedere a noi gente del sud questi mesti pellegrinaggi,quindi una al nord,una al centro ,una al sud..Portiamo a termine questa stagione dignitosamente e una volta finita, forse è il caso di decidere se vogliamo continuare,se ci sono i presupposti politici ,se c’è la voglia. Personalmente non ho mai disconosciuto le competenze di questo consiglio,ne il valore aggiunto apportato alla società in questi anni , e nessuno,dico nessuno ,mi potrà costringere a farlo, ma occorre partire da altri presupposti,evitando concentrazione di cariche e potere e soprattutto stralciando il potere amministrativo da quello giudicante.Oltretutto questa politica di gestione societaria al grido romano del “DIVIDE ET IMPERA” (espediente con il quale un autorità controlla i propri sudditi creando rivalità e discordie) ha completamente distrutto quel tessuto meraviglioso di relazioni che si erano create nella sas in tutti questi anni di storia.Amici contro amici,padri contro figli,fratelli contro fratelli e così facendo abbiamo mandato un po' tutto a puttane e la colpa non è del consiglio e tantomeno del nostro presidente ,è di tutti noi ,che questo genere di autorità l’abbiamo subita. Come ebbi a dire in Assemblea anche se questa cordata dovesse vincere le elezioni non ha più il consenso del socio…e così è stato.Del resto è un’entità politica che si regge unicamente sul carisma del nostro presidente e se lui dovesse decidere di “sfilarsi” come mi sembra stia facendo (è libero di farlo)allora è sicuramente il caso di ripensare al tutto. PS.l’ARTICOLO E’ NATO PRIMA DELLA NOTIZIA PUBBLICATA RELATIVA ALLE DATE DEL CAMPIONATO.NON L’HO MODIFICATO ,NON NE VEDO IL MOTIVO.E’ UN ARTICOLO SCRITTO DI GETTO,NEMMENO RILETTO, SULLA FALSARIGA DELLE VECCHIE RIVENDICAZIONI SINDACALI.DENTRO C’E’ LA RABBIA DI CHI SA DI RAPPRESENTARE LO STATO D’ANIMO DEI SOCI MA ANCHE LA PASSIONE DI CHI, TRAVOLTO COME TUTTI DALLA FORZA IMMANE DELLE VICENDE UMANE(MAI COME IN QUESTI 2 ANNI CI SIAMO SENTITI COSI’ ….VULNERABILI) VUOLE DISPERATAMENTE RIMANERE ATTACCATO ALLE CERTEZZE DELLA PROPRIA ESISTENZA ED IL PASTORE TEDESCO E LA SOCIETA’ CHE LO TUTELA SONO FRA QUESTE.APPREZZO L’ATTENZIONE ALL’ASPETTO ECONOMICO CHE IN QUALCHE MODO AGEVOLA IL SOCIO E LA SUA PARTECIPAZIONE MA IL PROGRAMMA DEL CAMPIONATO VA ASSOLUTAMENTE RIVISTO ALLA LUCE DELLE CRITICITA’ EVIDENZIATE .MI ASPETTEREI DA PARTE DI TUTTI I SOCI UNA MANIFESTAZIONE DI VOLONTA’ IN TAL SENSO,NELLA VITA NON SI PUO’ FARE SEMPRE GLI EQUILIBRISTI ASPETTANDO CHE IL MONDO CAMBI MAGARI CON LA FATICA E LA VITA DEGLI ALTRI. Che la vita ci sorrida

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