venerdì 25 marzo 2022
La Sas dell'emulazione,della Libia dopo Gheddafi e dell'isola che non c'è
La morte di un personaggio che è stato protagonista della storia di una società,governandola e intervenendo pesantemente sui suoi meccanismi di gestione genera inevitabilmente alcuni contraccolpi,in primis il tentativo di emulazione di tanti che in qualche modo hanno ritenuto vantaggioso questo sistema di governo ma soprattutto il possibile scoppio di una “guerra civile” che apre gli scenari ad una lotta tra bande rivali o tra singoli,finalizzate alla conquista del potere vacante.Entrambi gli scenari sono estremamente pericolosi,perché nel primo caso si rischia di creare la nascita di un nuovo monarca assoluto che gode di alcuni privilegi estesi ad un esiguo gruppo di sostenitori ,nel secondo invece lo scoppio di una vera e propria guerra civile per la conquista del potere un po' come accaduto nella Libia del dopo Gheddafi,che ha visto trasformare il suo meraviglioso processo rivoluzionario in un fenomeno degenerativo che ha sgretolato il debole tessuto sociale libico acuendo conflittualità antiche di secoli che solo Gheddafi riusciva a tenere a freno.La Sas è stata sempre una terra di forti conflitti ,governata spesso da personaggi dalla forte personalità , alcuni con grande carisma,quasi tutti con scarsa cultura.Mi hanno sempre lasciato perplesso le affermazioni di qualche socio sulla presunta insostituibilità di alcuni di loro,molti sprovvisti dei minimi rudimenti culturali ed alcuni annoverati addirittura nel registro dei falliti.All’epoca la cautela avrebbe dovuto portare a porsi una domanda: può una persona che ha dimostrato di essere incapace di attendere ai propri affari gestire quelli di una società?Ed è stato così che un’associazione fatta di entrate costanti ed uscite previste o prevedibili si è ritrovata in alcuni periodi della storia sull’orlo del fallimento .Abbiamo anche sentito dire che alcuni personaggi erano insostuibili per via della conoscenza della lingua tedesca anche se mi piacerebbe sapere in che modo questa dichiarata dimestichezza poliglotta che presumo sia più o meno paragonabile a quella di Mantello sia stata utile al socio comune, dal momento che mai nessuno si è preoccupato anche solo di tradurre le pubblicazioni dell’Sv o qualche manoscritto cinofilo riveniente dalla madrepatria.Tutt’al più ci si è limitati a tradurre i giudizi del povero Lotar Quoll che stante l’ unanime condanna della storia ci saremmo tranquillamente potuto evitare.In realtà la nostra società è sempre stata carente di regole ed anche quando c’erano, sono state sistematicamente aggirate ,fino ad arrivare al punto che un vecchio presidente si inventava i regolamenti e quando gli facevi obiezione con insistenza era solito dire : “Vabbene ,se questo regolamento non esiste…vuol dire che da questo momento ci sarà”.La rinascita della nostra società è strettamente collegata al rispetto delle regole che devono essere certe e soprattutto uguali per tutti e gli “orrori” commessi in questi ultimi periodi sono soltanto la punta di un iceberg,di un terreno sommerso che mina la credibilità sociale fin dalle sue fondamenta.Il ritiro non autorizzato di una soggetto da una competizione deve essere sanzionato sia esso di Marco come di Clemente,la sensibilità allo sparo di un soggetto va penalizzato sia esso di Oronzo Giangreco come di Beppe Grillo e confesso a questo proposito che, senza averlo richiesto, in passato è stata usata uguale clemenza nei confronti di un mio soggetto,d’altra parte però, ai miei allievi ho sempre insegnato che non si guarda in faccia nessuno ed infatti proprio nei confronti di quel soggetto non l’hanno fatto,penalizzandola come era giusto che fosse.Abbiamo assistito negli anni a disparità di trattamento anche nei confronti dei provvedimenti disciplinari,e a chi scriveva in maniera satirica e pungente venivano comminati 5 anni di squalifica mentre poteva farla franca qualche allievo che scazzottava gli espositori nel bel mezzo di un ring. Aldilà del vasto campionario delle nostre miserie umane delle quali siamo tutti ben consapevoli vorrei esprimere alcune considerazioni sull’attività dell’ultimo consiglio ,già fatte direttamente al nostro capolista Pianelli.Se nella prima riunione di consiglio abbiamo obiettato che come conseguenza della morte del nostro presidente la nomina della giuria al campionato non poteva essere fatta dal consiglio decaduto ,non si capisce il motivo per cui nella riunione successiva è stato nuovamente trattato l’argomento addivenendo ad un accordo su un'altra composizione di giuria.Insomma questo consiglio può o non può nominare la giuria, perché se stabiliamo che lo può fare allora anche la prima giuria poteva essere ritenuta legittima.Come vedete non solo non riusciamo a scrivere le regole ma, laddove ci sono, non riusciamo ad interpretarle, dal momento che tra i tanti giuristi illuminati presenti nella sas non vi è unità di vedute nemmeno circa l’ordinaria e la straordinaria amministrazione ,o meglio, quelli della maggioranza dicono che è ordinaria amministrazione e quelli della minoranza dicono di no,facendoci quindi comprendere che non si tratta di conoscenza delle leggi ma di semplice contrapposizione delle parti.A mio parere ,dal momento che lo statuto afferma che le indicazione riguardo la giuria sono fornite dal comitato tecnico e che questo è presieduto dal Presidente del consiglio,se il presidente muore o si dimette tali indicazioni vengono demandate al nuovo comitato tecnico con alla guida il nuovo presidente. E’ un fatto molto importante perché se siamo assolutamente sicuri di vincere questa battaglia e dovremmo esserlo,non avremmo dovuto fare alcun tipo di concessione,avremmo dovuto attendere l’insediamento del nuovo consiglio e quindi nominare una nuova giuria…….. tutta……… esclusivamente italiana,come è giusto che sia in un momento storico come questo con la Germania ammorbata da ogni genere di corruzione e che andrebbe isolata come la Russia di Putin ,considerato che almeno in questo caso non possiamo addossare alcuna responsabilità alla Nato.Quando tempo addietro qualcuno dei miei amici mi ha chiesto con insistenza di candidarmi alla presidenza della Sas,ho ringraziato e declinato l’invito,sono ancora parte del mondo lavorativo(spero per poco) e in una giornata,fra lavoro e sonno,mi restano a malapena 5 ore da dedicare ai cani,alla famiglia ,ai figli e ad una mamma anziana che ha bisogno di presenza.Durante gli ultimi trentacinque anni ho sempre detto alla mia famiglia “oggi ho da fare,ci amiamo domani”,mancando spesso a compleanni,onomastici e feste comandate,perdendomi quasi tutte le recite scolastiche dei miei figli.Oggi,non voglio perdermi per nessun motivo i primi dentini spuntati alle mie nipoti,le loro uscite dall’asilo,i loro pianti e i loro sorrisi,semplicemente voglio esserci quando fanno capricci e quando hanno bisogno di coccole o di consolazione.Mi interessava invece fare parte di un consiglio,non per mire personali che francamente non ho ,ma per mettermi di traverso ogniqualvolta fosse stato necessario,facendomi garante delle legittime aspettative del socio.L’opposizione fatta dalla “nostra “ lista,non mi ha convinto per niente e in 2 anni,indipendentemente dalla pandemia che comincia ad essere una scusa da accampare ad ogni piè sospinto,è stata praticamente inesistente e oltretutto non v’è traccia di interventi nelle delibere.Il rifiuto di questo apporto ,ma anche di quello di altri soci ,e di conseguenza dell’ apporto anche di un buon bacino elettorale mi fa comprendere chiaramente che c’è stato un accordo tra le parti per la presentazione di un'unica lista che può essere eletta anche in assenza di quasi tutti i soci in assemblea.Ho proposto per primo l’idea di un'unica lista con ampi spazi di convergenza,mettendo insieme però il meglio delle capacità della cinofilia italiana,ognuno negli ambiti dove aveva dimostrato di possedere competenze,Pianelli presidente con Beggiato che faceva appena un passo indietro e Gaudiano ad occuparsi di ciò che aveva dimostrato di saper fare meglio di altrii negli ultimi vent’anni,sfrondando qualche ramo inutile e qualche soggetto di scarso gradimento per i soci e nemmeno tanto presentabile.Oggi,dopo aver tirato tutti inutilmente la volata(è il gergo di un mio amico),dopo due mesi passati a serrare le fila , si va verso una lista unica che è lo specchio del governo precedente,con Luciano purtroppo morto e con l’amico Beggiato trombato.Complimenti . Di tutta questa primavera rivoluzionaria che ritengo sarà destinata a ricominciare,faccio salva la netta presa di posizione della classe giudicante italiana,per la prima volta unita e coesa(quelli che ancora mancano spero si aggregheranno) che forse ha compreso che dispone di una potenza di fuoco illimitata che può arrivare fino alla paralisi dell’intera società.Se lo avessero compreso prima,avremmo avuto sicuramente una società migliore,Musolino stesso sarebbe stata una persona diversa e sicuramente il suo immenso talento ci avrebbe regalato il migliore dei sieger possibili.Avevo intenzione di mettere a riposo la penna,magari utilizzandola per scrivere altro e non come un ascia di guerra sempre pronta a colpire ma mi rendo conto che non è possibile,occorre una classe giudicante coesa per tenere a bada il consiglio,un consiglio preparato,onesto e capace per tenere a bada la classe giudicante e le buone penne di alcuni di noi per tenere a bada entrambi.Ora si va in assemblea,se si dovesse arrivare con due liste contrapposte come mi auguro,consegnerò la mia delega e quella dei miei amici alla lista PIANELLI e ancora una volta come del resto la passata tornata la sosterrò seppur con rinnovate e cresciute perplessità (all’epoca dissi in Assemblea al mio amico Luciano: “Non voto per Pianelli ma voto contro di te),se invece si arriverà con una lista unica ,frutto evidentemente di calcoli politici,farò il mio intervento in assemblea astenendomi dal voto.Porca puttana troia ,non credo ai sogni premonitori,ma il mio amico che è l’unico che mi vuole bene ,mi aveva avvisato. In tutta questa vicenda,pur con grande serenità c’è solo una cosa che mi toglie il riposo,il fatto che durante una videochiamata con il Michelino nazionale lui mi abbia detto: “In consiglio ci andiamo quelli che ci hanno messo la faccia” e chi mi conosce bene sa che se ce l’avessi avuto davanti gliel’avrei staccata di netto……..la faccia.Sarà la stessa faccia che ha votato per la mia squalifica,la stessa che ha votato a favore dello statuto,la stessa che non ha mai obiettato niente in tutti questi anni,votando a favore di quanto proposto dal presidente.Perchè sostenerlo allora?Semplicemente perché è l’unico ad aver messo in moto una compagine alternativa al governo uscente,che vivaddio ha bisogno di un ricambio urgente.D’altra parte ,questa società non può fare a meno di nessuno dei suoi giudici,la classe giudicante ha un’età media di più di settantanni e le aspettative di vita ci dicono che nei prossimi 5 vedrà ridurre le proprie unità di circa il quaranta per cento(non vi grattate che generalmente…quelli che si grattavano sono già morti.).Vuoi o non vuoi il nostro attuale responsabile di allevamento rappresenta il futuro di questa società che non vede e non vedrà ingressi significativi nel prossimo quinquennio.Personalmente gli perdono questo inopportuno scatto in avanti ed anche gli strumenti utilizzati per farlo,è un buon allevatore e il cane lo conosce,forse ha solo bisogno di riflettere un po'.Le dinamiche a cui abbiamo assistito alla fine della stagione scorsa e all’inizio di questa devono far riflettere un po' tutti perché minano l’entusiasmo della gente e la credibilità del sistema e pongono seri dubbi sulla trasparenza e sull’eguaglianza dell’iter selettivo.Il nostro candidato presidente legge poco e non frequenta il web ,ogni capo di stato,ogni singolo membro di un governo una volta alzato al mattino,prima ancora di fare la doccia,legge i giornali ed analizza i social,è un momento imprescindibile della giornata di un politico.Il web della Sas ,con le sue penne pungenti è fatto di cecchini infallibili che hanno piano piano demolito il vecchio governo che pure era tosto,Dio quanto era tosto(Luciano lo aveva capito e stava per disimpegnarsi).Come ho già detto in precedenza,ci abbiamo messo vent’anni per far vacillare un gigante,per il resto ci bastera anchè un misero sputo.Personalmente sono sempre alla ricerca dell’isola che non c’è,ma da tempo ho compreso che la vera felicità non è trovarla……è cercarla.
Un saluto,forse dall’unico vero MUSOLINIANO.
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Buongiorno Sig. Oronzo io cerco di interpretare l'opinione di coloro che portano anche bandiere diverse dalla mia, ho sempre ritenuto che la soc. "AMATORI"... poco doveva centrare con la politica in teoria più correlata a ... confederazioni ed organizzazioni intergovernative, oppure a entità locali e territoriali più circoscritte, come regioni e comuni ... ma la nostra Sas avrebbe dovuto accomunare le persone con formazione ed informazione Art1 "E’ costituita, un’Associazione non commerciale senza fini di lucro denominata Società Amatori Schäferhunde" (https://www.sas-italia.com/public/page/SAS-Statuto-2019.pdf). La mia tessera Sas, anche se non continuativamente, non è recente perché risale al 1997 ma le dinamiche che ho sentito, visto e percepito sono sempre state molto lontane (quanto mai nell'ultimo decennio) dall'oggetto sociale in un clima che ho sempre descritto come ostile, prepotente e socialmente, in parte, discutibile. L'uomo dalla comprovata competenza cinofila, non credo fosse un lettore accanito di chissà quale profilo culturale, ha regnato in modo dittatoriale facendo della soc. il suo regno incontrastato quindi penso che oggi la svolta dovrebbe essere in questa direzione/cambiamento. Quando Michele Pianelli ha provato a contrastare la dittatura (in quel momento gli sarebbe convenuto continuare la carriera di allievo giudice e chiedere qualche carica e/o contropartita) non ha cavalcato un cavallo facile ed ha saputo ascoltare anche i soci "minori" come il sottoscritto che assieme ad altri per la prima volta si è sentito socio. Io apprezzo molto quando Lei descrive del tempo da dedicare anche agli affetti perché capisco bene e credo che il 90% dei divorzi in ambito di cinofilo derivino proprio dall'unidirezionalità che alcune persone danno al cane, prima ancora che alla famiglia ma volendo far il consigliere lei avrebbe occupato un tempo considerevole. Oggi Lei ha una posizione critica verso l'ipotesi di una lista unica in quanto potrebbe minare l'autenticità della lista Pianelli ma personalmente sarebbe il male minore se vi fosse una capacità governativa al posto di una spaccatura ipotetica del 50% e/o 60% circa che costituirebbe una difficile gestione (peggio che mai se vi fosse il partito di minoranza che alla fine la fa da padrona senza la maggioranza dei voti) o come dice lei "governabilità". In queste righe io non voglio mitizzare il Pianelli, non voglio demonizzare Il sig. Beggiato con il quale non ho motivi personali per farlo ma voglio pensare ad una SAS capace di parlare più Italiano che tedesco, una sas dove nessuno "stacca la testa a nessuno" e dove un cane valido ben preparato possa concorrere alla pari anche se il proprietario non è gradito o il guinzaglio non è magico (siano essi Pianelliani, Musoliniani, Beggianiani, lavoristi o bellizzari, amici o meno dei giudici). E che cavolo!! che vinca qualcuno che vuole CAMBIARE atteggiamento e modo di operare a tutto tondo, cambia il mondo e cambiano anche le società (peccato che il metodo elettorale Sas come da statuto fa inorridire... basti pensare che in un pullman si giocano i voti che appoggiano le deleghe...) e che ognuno possa esprimere la sua opinione senza aver tolto il saluto in quanto socio più o meno gradito dalla Sas.
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